Città abbandonate della Russia. La città fantasma più grande del mondo sembra il luogo di un film post-apocalittico

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Le città fantasma possono sembrare spaventose e tristi per alcuni, ma sono luoghi piuttosto curiosi, poiché conservano parte dell'anima della società che viveva qui, ma che da tempo ha lasciato questi luoghi. Ci sono un gran numero di città fantasma nel mondo, le cui storie hanno sempre una triste fine, tuttavia, i motivi per cui la gente del posto li ha lasciati sono completamente diversi l'uno dall'altro. Molte di queste città sono state a lungo nascoste sottoterra e gli archeologi stanno cercando di scavarle, ma alcune di esse sono state abbandonate relativamente di recente, quindi la vita in esse sembrava essersi fermata e possiamo vedere la vita di quel tempo.

1) Bodie, California, USA

Probabilmente la città fantasma più famosa degli Stati Uniti è Bodie, che si trova a est di San Francisco. Un tempo questa città era un prospero insediamento grazie al vicino giacimento d'oro. Era il metallo prezioso che attirava in questi luoghi migliaia di cacciatori di ricchezza da tutto il paese; ha anche costretto i residenti locali ad abbandonare le loro case e trasferirsi in altre zone. Tuttavia, nulla dura per sempre, quindi per Bodie, quando le riserve auree iniziarono a scarseggiare, più persone iniziarono a muoversi. Nel 1932 in città scoppiò un incendio che distrusse l'intera parte commerciale del paese e ne decise definitivamente la sorte.

2) San Zi, Taiwan

Sant Gy è una città che iniziò a essere costruita all'inizio degli anni '80 secondo l'ultimo concetto, la cui architettura doveva farla conoscere al mondo intero come una città ultramoderna dei ricchi. Tuttavia, a causa di una serie di problemi verificatisi in città durante la costruzione, in particolare a causa di un gran numero di incidenti, e anche a causa di finanziamenti insufficienti, il progetto non è stato più sviluppato, sebbene la maggior parte degli edifici fosse già in piedi. Oggi in città non abita più nessuno, ne sono usciti anche tutti gli ingegneri e i costruttori, senza portare a termine ciò che avevano iniziato.

3) Varosha, Cipro

Un tempo questi luoghi erano famosi in tutto il mondo per essere un resort di lusso che attirava migliaia di facoltosi turisti, tra cui molte celebrità. Tutto è cambiato nel 1974, quando i turchi hanno fatto irruzione a Cipro. Hanno girato questo Paradiso nella fortezza e interruppe l'accesso alla zona anche per i locali fuggiti durante l'attacco.

4) Gunkanjima, Giappone

Un'altra città che iniziò a svilupparsi grazie ai minerali trovati qui è la città sull'isola di Hashima, che è spesso chiamata Gunkanjima (in giapponese "incrociatore"). Alla fine dell'800 fu ritrovato carbone accanto ad un piccolo scoglio in mare, durante l'estrazione del quale si formò un'isola artificiale, dove si insediarono le maestranze. Così, a poco a poco, si iniziò a costruire la città dei minatori. La città divenne molto popolare e folle di persone iniziarono ad affluire qui. Nel 1959 in città vivevano 1391 persone per ettaro di terra, e c'erano meno di 5 ettari! Tuttavia, in seguito furono trovati altri giacimenti di carbone alternativi, gli abitanti iniziarono a spostarsi gradualmente e di conseguenza divenne chiaro che la città era condannata. Nonostante il fatto che la città sia stata a lungo abbandonata dai residenti, molti turisti vengono qui per fissarla.

5) Balestrino, Italia

Questa città, che oggi è una delle città fantasma d'Europa, custodisce molti segreti, in particolare nessuno sa esattamente quando sia stata costruita, e non è chiaro nemmeno perché i locali abbiano cominciato ad abbandonarla. Balestino si rifiuta di rivelare i suoi segreti. Tuttavia, è ovvio che i disastri naturali avvenuti circa 60 anni fa hanno costretto la gente del posto a cercare una nuova casa.

6) Katoli World, Taiwan

Katoli World è stato uno dei parchi di divertimento di maggior successo a Taiwan. Era famoso per le sue divertenti montagne russe e molte altre giostre. Perché è stato abbandonato? Nel 1999 un forte terremoto colpì la zona. Migliaia di persone sono morte e il parco stesso è stato così gravemente danneggiato che non è stato possibile ripristinarlo fino ad oggi. Sembra aver chiuso i battenti per sempre.

7) Centralia, Pennsylvania. Stati Uniti d'America

Questa città fu anche vittima della chiusura delle miniere di carbone, che costituivano la principale fonte di reddito per gli abitanti della città. Non c'erano altri lavori in questa zona, quindi i cittadini furono costretti a trasferirsi. La situazione è stata ulteriormente complicata dal fatto che in città si sono verificati incendi sotterranei che non potevano essere estinti. lunghi anni. Naturalmente, nessuno voleva vivere in una tale polveriera, perché i gas nocivi venivano rilasciati nell'aria, avvelenando tutto intorno. Quando la situazione è diventata insopportabile, la popolazione locale ha lasciato le proprie case.

8) Yashima, Giappone

Città con una storia antica, Yashima è il luogo di una famosa battaglia che ebbe luogo nel 1185 durante la Guerra di Gempei. Conosciuto per il suo tempio, il sito era una popolare attrazione turistica negli anni '80. Sono stati investiti fondi per costruire alberghi, negozi e altre strutture turistiche. Tuttavia, all'improvviso, tutti si sono resi conto che era improbabile che i turisti venissero qui a causa della vicinanza delle imprese di estrazione della roccia, quindi i cantieri furono congelati, forse per altri mille anni.

9) Pripyat, Ucraina

Può sembrare strano che relativamente Grande città in 50mila persone in un istante era vuoto. Pripyat è noto per gli eventi accaduti nella zona nel 1986, vale a dire un disastro avvenuto nella centrale nucleare di Chernobyl vicino alla città. A causa dei pericolosi livelli di radiazioni, i residenti sono stati costretti ad evacuare in caso di emergenza, per non tornare mai più nella città un tempo prospera.

10) Craco, Italia

Questa bellissima città, un tempo abitata da 2.000 persone, è oggi abbandonata a causa di una serie di disastri che l'hanno colpita, dalla guerra, alle cattive condizioni agricole, a una serie di terremoti che hanno convinto gli ultimi abitanti rimasti che era giunto il momento di ritrovare un posto migliore in cui vivere.

11) Kolmanskop, Namibia

Nel 1908, l'industria mineraria dei diamanti è diventata molto affari redditizi in Namibia. Persone provenienti da tutto il paese si sono riversate nel deserto del Namib per tentare la fortuna. In soli 2 anni fu eretta un'intera città, e in una zona che prima era stata completamente sterile e inutile. Kolmanskop è diventata una città fiorente con una scuola, un ospedale, edifici residenziali esclusivi e persino un casinò. Tutto andò bene fino a quando le vendite di diamanti iniziarono a diminuire dopo la prima guerra mondiale. Poiché gli uomini d'affari locali stavano perdendo profitti, andarono alla ricerca di nuovi guadagni. Il cibo divenne sempre più difficile da trovare e gli abitanti della città iniziarono a lasciare Kolmanskop. La città divenne una città fantasma negli anni '50. Da allora, il deserto ha assorbito sempre di più gli edifici un tempo belli e ricchi.

12) Kadykchan, Russia

La città di Kadykchan aveva una volta 12.000 abitanti, che erano per lo più minatori di carbone. Dopo il crollo dell'Unione, questa città fu gravemente danneggiata. A causa della riduzione della domanda di carbone, molte aziende sono state costrette a chiudere. E infine, un crollo in una miniera di carbone avvenuto nel 1996, a seguito del quale morirono 6 persone, decise il destino della città. Nei mesi successivi gli abitanti della città furono evacuati nei paesi vicini e la popolazione fu ridotta al minimo fino a scomparire del tutto.

13) Gilman, Colorado, Stati Uniti

La città di Gilman è stata fondata nel 1886 durante il Colorado Silver Boom. L'industria mineraria ha reso Gilman il centro dell'estrazione di piombo e zinco in tutto lo stato. Tuttavia, cento anni dopo, nel 1986, la città affrontò l'inizio della sua fine. L'attività mineraria è diventata non redditizia e sono stati scoperti inquinanti tossici. Inquinamento acque sotterranee reso la città invivibile. Alla fine, l'Agenzia per la protezione dell'ambiente ha ordinato l'evacuazione dei residenti e la chiusura al pubblico della città.

14) Oradour-sur-Glane, Francia

Il villaggio di Oradour-sur-Glan in Francia è costituito da diversi edifici in rovina che ricordano i terribili eventi della seconda guerra mondiale, o meglio del giugno 1944, quando i tedeschi decisero di punire gli abitanti della città di Oradour-sur-Vaires per aver sostenuto la Resistenza francese. Per errore, i nazisti attaccarono il villaggio più vicino di Oradour-sur-Glane. Tutti gli abitanti del villaggio furono uccisi. Oggi il paese rimane una sorta di monumento dedicato a quegli eventi, ed è anche un paese fantasma.

Se ti sembra che non ci sia niente di più terribile del castello di Dracula nel mondo, allora leggi molto e viaggi poco. L'isola delle bambole, il cimitero delle bare sospese, la foresta dei suicidi: ELLE ha selezionato i 10 luoghi più spaventosi del mondo, visitandoli che non solo possono espandere i tuoi orizzonti, ma anche privarti del sonno.

Nazca è il nome di una città e di un altopiano desertico nel sud del Perù. Una piccola città con una popolazione di 27mila persone è costantemente piena di turisti. Alcuni vogliono guardare i misteriosi disegni lasciati sul terreno asciutto del deserto, altri vogliono visitare il cimitero di Chauchilla. Estesa nei sobborghi di Nazca, questa necropoli è letteralmente aperta ai visitatori. Immagina grandi fosse pavimentate con bastoni in cui siedono i morti. La straordinaria tecnologia di imbalsamazione ha preservato i corpi, almeno le ossa in perfetto ordine. Tra gli abitanti di Chauchilla, ci sono molti che possono vantare magnifiche acconciature, nonostante il fatto che l'ultimo morto sia stato sepolto qui 11 secoli fa.

La città sulle rive del fiume omonimo si trova a due chilometri dalla centrale nucleare di Chernobyl. Fino al 27 aprile 1986 era una città atomica in rapido sviluppo, i cui abitanti erano in qualche modo legati alle centrali nucleari. Subito dopo il terribile incidente della stazione, quasi cinquantamila abitanti furono evacuati e la città fu trasformata in un monumento. O meglio, un memoriale. Quindi rimane vuoto per più di trent'anni, diventando un museo inquietante sotto cielo aperto. Edifici residenziali, un ospedale, asili e scuole, parchi giochi, una ruota panoramica: tutto rimane. E non una sola anima.

L'Echo Valley nelle Filippine è piena di rocce. Le bare sono appese l'una all'altra su di loro. La gente del posto è convinta che più in alto si trova il corpo del defunto, più velocemente sarà in paradiso. Costringerli a seppellire i corpi è inutile. La tradizione di seppellire i morti nell'aria esiste da più di duemila anni, e come e su cosa sono attaccate le bare, la gente del posto non lo dice: questo è un segreto.

Ci sono molte isole nei sobborghi di Città del Messico, la più famosa ovviamente è La Isla de las Muñecas, l'isola delle bambole. Negli anni Cinquanta del secolo scorso, un giovane di nome Julian Barrera assistette alla morte di un bambino, una ragazza, che annegò nei pressi di quest'isola. Barrera tenne per sé la sua bambola e da quel momento iniziò ad apparirgli lo spirito del defunto. Per placare lo spirito, Julian iniziò ad appendere vecchie bambole trovate nei cumuli di spazzatura dell'isola. E alla fine si stabilì su quest'isola. Nel 2001, dopo la sua morte (Barrera, come quella stessa ragazza, annegata nei pressi dell'isola), gli appassionati, i suoi parenti, continuarono il lavoro. Ci sono molte bambole qui e insieme sembrano molto inquietanti.

Il vero nome del palazzo situato in Transilvania è Bran, ma è noto, ovviamente, come il castello di Dracula, il conte Vlad IV, che ricevette il soprannome di Piercer per via del suo amore per impalare i suoi sudditi. Il castello, costruito sull'orlo dell'abisso, è al cento per cento l'incarnazione dello stile gotico: decorazioni cupe, suoni ululanti (la cui causa è il camino, che inizia a ronzare quando vento forte). L'attrazione principale del castello è la camera da letto di Dracula con un letto enorme, è qui, secondo la leggenda, che il proprietario preferiva bere il sangue delle sue vittime. La "casa" sembra molto ben curata, grazie a Francis Ford Coppola, che ha investito nella ricostruzione del castello quando ha girato lì il suo adattamento cinematografico del romanzo di Bram Stoker.

Nel villaggio ceco di Lukova, la chiesa di San Giorgio (San Giorgio) è in piedi dal 14° secolo. Era vuoto nel 1968, dopo lo scoppio di un incendio durante il servizio funebre e il crollo del tetto. Alcuni anni fa, lo scultore Yakov Hadrava, preparandosi a presentare la sua tesi, decise di trasformare la chiesa in una piattaforma per i suoi esperimenti. E ha popolato l'edificio vuoto di statue umane, le cui teste sono coperte sotto le coperte. La vista è affascinante e spaventosa. Gli insegnanti, tra l'altro, erano anche imbevuti del diploma di Jacob - in una forma così originale - che hanno accettato.

Il famoso Monte Fuji è noto non solo in sé: ai suoi piedi si trova Aokigahara, una fitta foresta ricca di grotte rocciose. Aokigahara è incredibilmente silenzioso e molto, molto cupo. Già nell'antichità la foresta era considerata un luogo di "residenza" di mostri e fantasmi. Ed è stato qui che gli abitanti hanno portato e lasciato i loro cari che non potevano nutrire: gli anziani e i bambini malati. L'oscura reputazione di Aokigahara attira con forza e forza le persone che sono inclini a togliersi la vita lì. Negli ultimi 60 anni, nella foresta sono stati trovati i corpi di più di cinquecento suicidi: in questo senso, Aokigahara è seconda solo al famoso Golden Gate Bridge.

Non sorprende che la "Foresta del suicidio" sia piena zeppa di segnali che invitano gli aspiranti suicidi a tornare in sé. I giapponesi credono che una volta entrati ad Aokigahara, non possono lasciarla. Pertanto, è visitato solo da soccorritori che cercano coloro che vogliono suicidarsi e turisti temerari.

Qui furono sepolti per quattro secoli di seguito, fino alla fine del 18° secolo. C'era poco spazio, molti corpi. Di conseguenza, più di 100.000 morti hanno trovato rifugio in una piccola area. In modo che tutti avessero abbastanza spazio, le vecchie lapidi furono ricoperte di terra e subito ne furono erette di nuove. Così, sono stati accumulati 12 strati di tombe. Nel corso del tempo, alcuni strati dovuti al cedimento del terreno sono strisciati alla luce del giorno, imbattendosi in quelli successivi, e il cimitero è diventato come una folla nell'ora di punta con i mezzi pubblici.

Eccolo qui, il gotico sudamericano in tutto il suo splendore. La palude di Manchak si trova vicino a New Orleans e non è chiamata altro che una palude di fantasmi. Gli schiavi sono fuggiti qui dai loro padroni, ma nessuno di loro è uscito da qui: sono stati tutti mangiati da coccodrilli giganti. Gli spiriti dei morti e quegli stessi coccodrilli sono gli ingredienti principali del menu inquietante di Manchak, un luogo che attira così tanto i turisti. Le escursioni sono attivamente condotte nella palude, sia di giorno che di notte.

Costruita in Portogallo nel XVI secolo, la cappella è piena delle spoglie dei monaci: in totale vi riposano più di cinquemila persone. Ossa, teschi sono ovunque, ovunque guardi. E l'iscrizione sul tetto dell'edificio - "Meglio il giorno della morte che il compleanno" - crea uno stato d'animo ottimista.

Questi luoghi attirano turisti estremi, messaggeri di alta adrenalina e nuove sensazioni. Terrificanti e mistici, pericolosi per la vita e la salute, sono ricoperti di leggende che le persone in tutto il mondo passano di bocca in bocca. In questo momento, con la coda dell'occhio, potremo guardare in queste foreste e città insolite e anomale, visitare le montagne e le profondità marine che minacciano la nostra vita, per assicurarci sulla nostra pelle che un persona inesperta non dovrebbe andare qui. Proprio sul percorso abbiamo i 10 posti più pericolosi del mondo.

10. Monte Annapurna, Nepal

I luoghi più pericolosi del mondo possono essere presentati sotto forma di un elenco, la cui ultima posizione è occupata da questa vetta difficile da raggiungere, ma di una bellezza attraente. sono sempre stati maestosi e hanno attirato turisti, ma per molto tempo le salite degli alpinisti qui sono state vietate dal decreto dei rappresentanti della dinastia reale del paese. Al giorno d'oggi, gli stranieri visitano facilmente questo paese, i più disperati e impavidi allo stesso tempo vengono a conquistare l'inespugnabile perla della montagna: il Monte Annapurna.

È la decima vetta più alta del mondo. L'Annapurna corre fino a 8091 metri, è stata a lungo proprietà del Nepal, suo orgoglio e famosa riserva. La vetta fu conquistata per la prima volta dagli alpinisti francesi nel 1950. Da allora, hanno provato a ripetere più volte la loro impresa, ma nella metà dei casi questa impresa si è conclusa con la morte di alpinisti. Qui sono morti 53 alpinisti, quasi uno su tre che ha cercato di raggiungere la sua vetta. Nonostante ciò, la montagna continua ad attrarre nuovi turisti innamorati dei luoghi più pericolosi della Terra.

9. Montagna dei Morti, Russia

Un altro picco che uccide le persone. No, non è alto come l'Annapurna, è solo un piccolo passo al confine tra Komi e la regione di Sverdlovsk nel nord degli Urali. Nonostante relativamente taglia piccola, La Montagna dei Morti (o Passo Dyatlov) è ricca di tragedie, molto probabilmente di natura mistica. Coloro che cercano i posti più pericolosi in Russia dovrebbero cercare qui una luce.

È noto che per la prima volta in circostanze misteriose qui morirono persone nel 1959. Una spedizione guidata dallo scienziato Dyatlov salì in cima. Affascinati dalle nuove scoperte, non si accorsero di come il sole tramontasse sotto l'orizzonte. Le persone che rimasero qui per passare la notte morirono in circostanze inspiegabili. L'indagine ha rilevato che persone semivestite hanno aperto la tenda e si sono precipitate a correre al piano di sotto. Alcuni morirono di freddo, ma la maggior parte aveva costole rotte e buchi nella testa. Inoltre, i capelli di tutti i cadaveri divennero improvvisamente grigi, la pelle divenne cremisi e l'orrore si congelò sul viso. Dopodiché, interi gruppi di turisti sono morti qui più di una volta e tre aerei sono caduti sul passo senza una ragione apparente. Di conseguenza, la montagna dei Morti è stata inclusa nella classifica, che elenca i luoghi più pericolosi al mondo per i turisti.

8. Costa della California, USA

Questo posto è associato principalmente alle persone sorridenti, al lusso di Beverly Hills e alla gloriosa Hollywood. Ma non tutto è così sereno nella soleggiata California. Le acque oceaniche che bagnano le sue coste sono state a lungo l'habitat preferito degli squali bianchi. Nella classifica, che comprende i luoghi più pericolosi del mondo, questi specchi d'acqua si trovano all'ottavo gradino.

I surfisti, che, come gli squali, si sono innamorati delle enormi onde e delle acque limpide della California, spesso pranzano o cenano con predatori a trentadue denti. L'ultimo attacco è stato registrato nell'ottobre 2014. Uno squalo bianco di tre metri ha cercato di mangiare un surfista locale, ma è stato fortunato a rimanere in vita.

Di solito questi animali paralizzano le persone. I decessi sono stati segnalati solo 13 volte negli ultimi 60 anni. Tuttavia, chilometri di acque costiere lungo lo stato americano della California sono i luoghi più pericolosi dell'oceano, brulicanti di predatori a trentadue denti.

7. Isola dei serpenti, Brasile

A prima vista, questo è un angolo di paradiso, situato al largo della costa del Brasile nell'Oceano Atlantico. Di recente, l'isola è stata chiusa al pubblico, ma se sei troppo insistente, potresti perderti. Solo prima ti obbligheranno a firmare un documento in cui non incolpi nessuno della tua morte. Queste terre e aree di terra si sono affermate da tempo come i luoghi più pericolosi del mondo. Foto e immagini dell'isola, video da lì apparivano spesso nella tragica cronaca, riportando la morte dell'uno o dell'altro disperato avventuriero.

Il fatto è che da uno a cinque serpenti velenosi vivono qui su un metro quadrato. Cioè, ovunque tu metta piede, vari cobra, mamba e creature tintinnanti saranno proprio lì. Il più pericoloso di tutti i rettili dell'isola sono i botropi. Il loro veleno è considerato il più potente sulla Terra. Il morso provoca la necrosi dei tessuti e il loro decadimento, che porta alla morte inevitabile. Si dice che un tempo l'isola fosse abitata da persone che servivano il faro. Ma i serpenti si arrampicarono nel mezzo e morsero tutti. Da allora, le autorità brasiliane hanno chiuso quest'area e l'hanno dichiarata riserva unica, il più grande serpente naturale del pianeta.

6. Deserto della Dancalia, Etiopia

Parlando dei luoghi più pericolosi dell'Africa, non si può fare a meno di ricordare questo "inferno" sulla terra, in significato diretto le parole. Il fatto è che la temperatura dell'aria qui supera i 50 gradi Celsius. Oltre al caldo estremo, i turisti possono anche soffrire di cui di tanto in tanto escono dalle profondità in superficie. Ci sono anche molti vulcani, che rappresentano anche un certo pericolo.

Nonostante questo, lo scenario nel deserto è sorprendente. Sembra che tu sia su Marte o su un altro pianeta. Laghi di zolfo e fumi di gas, terreno deserto e aria rovente creano un'atmosfera cosmica. Il fatto è che è nel deserto della Dancalia che si trova la rottura della placca araba, quindi frequenti terremoti e vulcani in tempesta non sono nuovi qui. Molto bello, ma anche mortale. Qui operano anche tribù etiopi, abituate al clima insolito, pronte ad uccidere qualsiasi turista per un pezzo di pane. Pertanto, questo territorio è anche incluso nella classifica dei luoghi più pericolosi del mondo.

5. Valle della Morte, Russia

Si trova in Kamchatka. Anche il luogo morto, famigerato dagli anni '30 del XX secolo, è incluso nella nostra lista. Queste terre non sono solo i luoghi più pericolosi della Russia, ma anche del pianeta. In questo luogo, le pendici del vulcano Kikhpinych sono tutte frastagliate con sorgenti termali che emettono vapore e gas velenosi. La piattaforma più bassa si chiama Death Valley. I cacciatori che vagarono qui per la prima volta trovarono centinaia di cadaveri di animali selvatici e domestici, compresi i loro husky.

Ma la cosa più interessante è accaduta dopo. Gli stessi cacciatori iniziarono a languire, soffrendo di mal di testa e perdita di peso. Nessuno poteva rispondere a quello che stava succedendo loro. Alla ricerca di una risposta, un'altra spedizione veniva qui quasi ogni anno. Circa un centinaio di scienziati sono morti durante l'esplorazione di queste terre. Coloro che hanno avuto la fortuna di tornare hanno detto che sia le persone che gli animali sono stati semplicemente avvelenati dai fumi velenosi di cianuro provenienti dal vulcano. Secondo loro, questo posto non è adatto alla vita.

4. Montagna di fuoco, Indonesia

Non ha giorni di ferie e ferie, poiché ogni giorno il vulcano mostra segni di vita. Anche quando non c'è eruzione, una colonna di fumo sale sopra la sua superficie fino a un'altezza di 3mila metri. Negli ultimi cinque secoli, la montagna si è infiammata circa 60 volte, una cifra abbastanza alta. Pertanto, la classifica che descrive i luoghi più pericolosi della Terra include Fiery Mountain.

L'ultima eruzione è stata registrata nel 2006. Prima di allora, nel 1994, una calda nuvola di gas aveva bruciato vive 60 persone. E nel 1930 ne morirono più di mille persone. Poi la lava bollente ha coperto 13 chilometri di terra intorno. Stranamente, ma la gente del posto continua a stabilirsi molto vicino alla Montagna Infuocata. Uno dei villaggi, che conta 200mila persone, si trova a soli 6 chilometri da questo posto spaventoso. Anche milioni di turisti vengono qui ogni anno. Alcuni, a causa della loro incuria o del desiderio di scattare foto straordinarie, si avvicinano troppo al focolare e muoiono.

3. Parco nazionale di South Luangwa, Zambia

I luoghi più pericolosi della Terra, nonostante la loro pessima reputazione, attirano milioni di turisti pronti a tentare la fortuna e ad aumentare il livello di adrenalina nel sangue. Una di queste aree è un meraviglioso parco nello Zambia africano. È il più grande del Sud Africa. Se non appartieni alla categoria dei deboli di cuore, prendi una tenda e vai a passare la notte in questo posto fantastico. Qui vedrai l'affascinante chiaro di luna e la dispersione delle stelle nel cielo notturno.

L'immagine è perfetta, se non per centinaia di ippopotami, aggressivi e senza paura. I giovani, andando avanti attraverso la giungla, non risparmiano nessuno sul loro cammino. Ogni anno circa 200 persone muoiono a causa della loro invasione. Sono particolarmente pericolosi di notte: durante la stagione degli amori, maschi e femmine sbarcano e calpestano decine di miglia intorno. Animali lenti, riuniti in branchi, sono in grado di demolire tutto dalla faccia della Terra. Nonostante ciò, "South Luangwa" è uno dei dieci parchi più visitati di tutta l'Africa.

2. Strada della morte, Bolivia

La strada più pericolosa del mondo. Si trova su un abisso profondo più di 600 metri. Gli amanti del brivido devono camminare molto a lungo: la lunghezza della strada è di 70 chilometri, mentre la larghezza non supera i 3 metri. Spesso questo percorso stretto e minaccioso deve spostare camion e autobus. È indesiderabile che si incontrino frontalmente: è impossibile incrociarsi qui e il traino è un'impresa mortale.

Tuttavia, il traffico qui è tempestoso, poiché la Strada della Morte è l'unico percorso che collega La Paz, la capitale della Bolivia, e la città di Coroisco. La tela già stretta di tanto in tanto è ancora più sbiadita dalle piogge tropicali che arrivano qui tutti i giorni da novembre a marzo. Il quadro cupo è completato da visibilità zero da fitte nebbie e infinite frane scivolose. Se questo non impressiona i visitatori, l'ultima corda spaventosa saranno le croci ricoperte di muschio e crollate poste lungo i bordi delle strade in memoria delle persone cadute negli abissi. A proposito, circa 300 viaggiatori muoiono qui ogni anno. Tutti coloro che attraversano questa strada pregano incessantemente di non diventare un'altra vittima.

1. Triangolo delle Bermuda, Atlantico

La sezione della superficie oceanica tra Porto Rico, in Florida, è passata da tempo alla storia come il luogo più terribile e misterioso del pianeta. Qui navi e aerei scompaiono senza lasciare traccia, navi fantasma si incontrano, membri dell'equipaggio che hanno la fortuna di uscire da questo luogo mistico parlano di strani movimenti nello spazio, nel tempo e altre cose terribili.

Ci sono molte spiegazioni per questo. Alcuni sostengono che la colpa sia delle spaccature nel tempo, altri dicono che siano i trucchi dei buchi neri, altri rimproverano gli alieni e gli abitanti della misteriosamente scomparsa Atlantide. Gli scienziati sono più scettici sulla situazione, definendo l'area difficile da navigare, con un gran numero di secche e cicloni. Tutto ciò diventa, a loro avviso, la causa di questo fenomeno. Comunque sia, queste acque possono essere descritte come i luoghi più pericolosi del mondo. Il triangolo delle Bermuda è in cima alla classifica delle TOP 10 aree di terra e acqua più spaventose del pianeta.

I paesi più pericolosi del mondo

In cima a questo mini-rating c'è la Colombia, un paese dilaniato da guerre civili e conflitti interni. Ha la più alta percentuale di omicidi e rapimenti. Questo stato è anche un produttore di cocaina. Più della metà della polvere bianca viene distribuita nel mondo con la benedizione dei clan mafiosi locali. Al secondo posto c'è l'Afghanistan. Ad ogni passo, i passanti possono essere fatti saltare in aria da una mina. Inoltre, esiste un'altissima minaccia di attacchi terroristici.

Elencando i luoghi più pericolosi del mondo, ricordiamo anche il Burundi, un piccolo stato africano. È conosciuta in tutto il mondo per le sue bande armate, numerosi omicidi e attacchi ai turisti. Qui dovresti diffidare anche di donne e bambini che, senza battere ciglio, ti spareranno alla prima occasione. Al quarto posto tra i più paesi pericolosi sulla Terra - Somalia, nota per i suoi corsari. I pirati derubano i turisti non solo in acqua, ma anche a terra. Chiude la top five l'Iraq, dove ogni minuto si corre il rischio di essere fatti saltare in aria da un proiettile o di cadere sotto il fuoco incrociato. Gli attacchi terroristici e le risse di strada sono realtà quotidiane dei residenti locali.

TOP 5 città da non visitare

La prima e più terribile città del mondo è considerata Peshawar in Pakistan. Il pericolo viene dalle tribù locali, tra le quali ci sono scontri regolari. Ci sono molte attrazioni qui, ma i turisti stanno meglio scegliendo un altro posto per le escursioni. Diamo la seconda posizione nella classifica alla località un tempo famosa di Acapulco in Messico. Oggi non troverai vacanzieri sulle spiagge durante il giorno e con il fuoco, e tutto a causa dell'impunità dei cartelli e delle bande di teppisti. Chiude i primi tre Distrito Central - Grande città Honduras. Ecco i più alte prestazioni omicidi. Le statistiche criminali spaventano anche i turisti più disperati.

Perm è considerata la città più pericolosa della Russia. Questa località è al quarto posto. Non è più possibile trovare statistiche così "ricche" su rapine, stupri e attacchi nella Federazione Russa. Sul quinto gradino - Detroit americana. Qui fioriscono rapine e rapine. Ogni 50 residenti si registra un reato grave all'anno. Le ragioni sono la loro scarsa ignoranza sociale, la povertà e la mancanza di lavoro.

I luoghi più pericolosi di Mosca

Gli studi condotti alla fine del 2014 indicano che le più terribili per camminare sono le periferie della capitale russa. I moscoviti considerano il centro città il più sicuro, ad eccezione di Zamoskvorechye. Residenti e visitatori si sentono a proprio agio anche a Mitino, Shchukino, Kurkino e Strogino nel nord-ovest, Cheryomushki, Ramenki, Obruchevsky nel sud-ovest. Secondo loro, non fa paura camminare per le strade anche di notte.

Invece, il sud-est della metropoli si è guadagnato una cattiva reputazione, le sue strade e le sue porte sono i luoghi più pericolosi del mondo. Golyanovo, per esempio. Ogni anno ci sono molte rapine e attacchi. Questa zona è conosciuta in tutto il mondo come centro di reati penali e baldoria di criminali. L'elenco include anche Dmitrovsky, Timiryazevsky, Golovinsky, Beskudnikovsky, Teply Stan, Kuntsevo, Solntsevo e altri. I distretti di Vnukovo, Brateevo e Tushino settentrionale sono classificati come pericolosi dai moscoviti, nonostante ciò si sentono sicuri e calmi qui.

Continuazione dell'elenco degli insediamenti e degli oggetti abbandonati sul FORUM,
dove puoi pubblicare tu stesso il tuo materiale interessante o discutere qualsiasi argomento nella sezione appropriata.

4 febbraio 1970 è considerato l'inizio della costruzione della città. Il dormitorio n. 1, l'edificio del reparto edile, la sala da pranzo n. 1 sono stati allestiti, è iniziata l'installazione dell'insediamento temporaneo "Lesnoy". Il 14 aprile 1972, con il Decreto del Presidium del Consiglio Supremo della SSR ucraina, Pripyat ricevette un nome - in onore del fiume su cui era costruita - Pripyat. Bene, lo status della città di Pripyat ha acquisito nel 1979. Il 15 agosto 1972, con una solenne cerimonia, fu posato il primo metro cubo di cemento alla base dell'edificio principale della centrale... Insieme alla messa in servizio dei primi impianti presso la centrale nucleare di Chernobyl, il primo furono costruite case. A metà degli anni '80, circa 48.000 persone vivevano nella prospera Pripyat. Ogni anno, il numero dei residenti di Pripyat è aumentato di oltre un migliaio e mezzo di persone, di cui quasi la metà erano neonati.

"Attenzione attenzione! Cari compagni! Il consiglio comunale dei deputati del popolo riferisce che in relazione all'incidente nella centrale nucleare di Chernobyl nella città di Pripyat, si sta sviluppando una situazione sfavorevole delle radiazioni.

Le misure necessarie vengono prese dagli organi e dalle unità militari del Partito e dell'Unione Sovietica. Tuttavia, al fine di garantire la completa sicurezza delle persone e, prima di tutto, dei bambini, diventa necessario evacuare temporaneamente i residenti della città verso gli insediamenti nella regione di Kiev. Per questo, per ciascuno Palazzo residenziale oggi, ventisette aprile, a partire dalle quattordici ore zero zero, saranno serviti gli autobus, accompagnati da agenti di polizia e rappresentanti della giunta comunale.

Si consiglia di portare con sé documenti, cose essenziali e, nel primo caso, cibo. I responsabili delle imprese e delle istituzioni hanno determinato la cerchia dei lavoratori che restano in essere per garantire il normale funzionamento delle imprese cittadine. Tutti gli edifici residenziali per il periodo di evacuazione saranno presidiati da agenti di polizia.

Compagni, uscendo temporaneamente da casa, non dimenticate di chiudere le finestre, di chiudere gli elettrodomestici e di gas, di chiudere i rubinetti dell'acqua. Vi chiediamo di mantenere la calma, l'ordine e l'ordine durante l'evacuazione temporanea".

Un tale messaggio è stato ascoltato dagli abitanti della città di Pripyat il 27 aprile 1986. Ora è una città fantasma con una popolazione di 0, ma con la possibilità di un tour completo. Una passeggiata nella "città morta", una visita all'hotel Polesie, una scuola, un asilo nido, edifici un tempo residenziali e persino una cena di tre portate. Nei negozi online è possibile acquistare di tutto, dagli adesivi ai dispositivi per la misurazione delle radiazioni. A breve verrà installata una webcam, la raccolta fondi è in corso attivamente online.

Questa giovane città, ed è diventata una città solo dal 1979, era un importante snodo dei trasporti, la costruzione era attivamente in corso a Pripyat. Hanno costruito il cinema "Prometheus", la casa della cultura "Energetik", l'hotel "Polesye", il palazzo dei pionieri, complessi sportivi, centri commerciali, un parco della cultura, con la sua ruota panoramica. La città era esemplare, delegazioni straniere sono state portate qui per mostrare come popolo sovietico. Sembrava che tutto fosse appena iniziato, come altre giovani città dell'Unione Sovietica...

Ma Pripyat non ha potuto continuare la sua storia insieme a coloro che l'hanno vissuta, l'hanno costruita, allevato figli ed era semplicemente orgogliosa della loro città. Dopo l'evacuazione i predoni hanno rubato tutto ciò che era possibile, nelle case sono rimasti solo i pianoforti, per via del loro peso, e i letti non sono stati toccati negli asili, probabilmente per il forte “sottofondo” di ferro. La città è ricoperta di vegetazione. È particolarmente insolito vederlo allo stadio, dove gli alberi crescono direttamente dal tapis roulant, sfondando l'asfalto.

Oggi nella Zona vivono circa 300 persone. Questi sono "auto-coloni", coloro che sono tornati nella loro terra natale. Si tratta principalmente di persone anziane, per le quali l'adattamento alle nuove condizioni e all'ambiente è molto difficile. Sono impegnati nell'agricoltura di sussistenza e un negozio di telefonia mobile viene da loro 1-2 volte a settimana.

Ogni anno, dal 26 aprile al 9 maggio, vengono qui fino a diverse migliaia di persone. Tra loro ci sono ex residenti e partecipanti alle conseguenze della liquidazione dell'incidente. Vengono qui per incontrare amici, colleghi, per commemorare coloro che non rivedranno mai più.

A seguito del disastro di Chernobyl, per la prima volta in Ucraina, le persone sono state evacuate e reinsediate dai territori contaminati, completamente liberati dalla popolazione di alcune piccole città, nonché da insediamenti rurali grandi, medi e piccoli. In totale nel periodo 1986 - 1991. 163 mila persone sono state evacuate dalla zona di reinsediamento obbligatorio, anche nel 1990-1991. - 13658 persone e 58,7 mila persone di migranti volontari provenienti da tutte le zone di influenza del disastro di Chernobyl.

Questa bella e promettente città si è rivelata la più giovane “città fantasma”…

Il più famoso dei villaggi abbandonati della regione del Magadan. Kadykchan (secondo le leggende popolari Even - "Death Valley", e secondo il dizionario toponomastico del nord-est dell'URSS - "Little Gorge") - un insediamento di tipo urbano nel distretto di Susuman nella regione di Magadan, a 65 km a nord-ovest della città di Susuman nel bacino del fiume Ayan-Yuryakh (un affluente del Kolyma). La popolazione secondo il censimento del 2002 è di 875 abitanti, secondo stime non ufficiali per il 2006 - 791 persone. A partire da gennaio 1986 - 10270 persone.

L'insediamento un tempo era la sede di uno dei campi di Kolyma del Gulag.

Kadykchan è un fiume, affluente sinistro del fiume Arkagala nel suo corso inferiore. Per la prima volta il nome Kadykchan è apparso sulla mappa di B.I. Vronsky nel 1936, quando il suo partito stava conducendo ricerche nel bacino dei fiumi Emtygei e Khudzhak. Il villaggio fu costruito dopo che nel 1943 fu trovato carbone di altissima qualità a una profondità di 400 metri. Di conseguenza, il CHPP Arkagalinskaya ha operato presso il carbone Kadykchansky e ha fornito elettricità a 2/3 della regione di Magadan.

Quasi 6.000 persone a Kadykchan hanno iniziato a scongelarsi rapidamente dopo l'esplosione in una miniera nel 1996, quando è stato deciso di chiudere il villaggio. Alcuni anni dopo, l'unica caldaia locale fu scongelata, dopodiché divenne impossibile vivere a Kadykchan. A questo punto, c'erano circa 400 persone che vivevano a Kadykchan che si rifiutavano di andarsene e da diversi anni non c'erano infrastrutture.

L'assegnazione dello status di non promettente al villaggio di Kadykchan e il reinsediamento dei suoi abitanti è stato annunciato sulla base della legge della Regione Magadan n. 32403 del 4.04.2003.

Secondo l'ex residente di Kadykchan VS Poletaev, "i Kadykchan non sono stati evacuati in 10 giorni, ma si sono dispersi da soli. In secondo luogo, Kadykchan è stato chiuso non perché fosse scongelato, ma per ordine dall'alto, come una soluzione non redditizia".

Ora - una "città fantasma" mineraria abbandonata. Ci sono libri e mobili nelle case, macchine nei garage, vasi per bambini nei gabinetti. Sulla piazza vicino al cinema c'è un busto di V.I. Lenin.

Villaggio di Ostroglyady, distretto di Bragin, regione di Gomel. Saccheggiato dai predoni.

Si trova a solo 1 km dall'autostrada Khoiniki-Bragin. Stabilitosi nel 1986 dopo l'incidente alla centrale nucleare di Chernobyl.

Sono state conservate le rovine della tenuta del signore, una dependance in cui vivevano i servi del signore. Tre vicoli pansky: un po' come la quercia, il tiglio e il carpino. Le colonne crollate indicano che il maniero fu costruito nello stile del classicismo.

I discendenti dei residenti di Ostroglyad vengono periodicamente al cimitero locale. Alcuni di loro non vivono più nemmeno in Bielorussia. A proposito, le persone furono sepolte qui anche dopo il 1986.

La città di Chernobyl-2 si trova a nord-ovest della piccola città di Chernobyl in Polesye, ma non può essere trovata su nessuna mappa topografica. Esplorando le mappe, molto probabilmente troverai i segni di una pensione per bambini, o le linee tratteggiate di strade forestali nella posizione della città, ma non i segni di edifici urbani e tecnici. L'URSS sapeva come nascondere un segreto, soprattutto se era un segreto militare.

Solo con il crollo dell'Unione Sovietica e l'incidente alla centrale nucleare di Chernobyl si è saputo dell'esistenza di una piccola città (guarnigione militare) nelle foreste di Polissya, impegnata in ... "spionaggio spaziale". Negli anni settanta del secolo scorso, i militari hanno creato sistemi radar unici che hanno permesso di tracciare i lanci di missili balistici dai territori (basi militari e sottomarini) di un potenziale nemico. Il radar creato è stato chiamato - stazione radar over-the-horizon (ZGRLS). Avendo dimensioni colossali di alberi e antenne di ricezione, ZGRLS richiedeva una grande risorsa umana: circa 1000 militari erano in servizio di combattimento in questa struttura. Fu creata una piccola città per i militari e le loro famiglie, con una strada, che portava (è) il nome di Kurchatov.

La decisione di creare un sistema radar oltre l'orizzonte Duga n. 1 (vicino alla città di Chernobyl) è stata presa sulla base dei decreti governativi del 18 gennaio 1972 e del 14 aprile 1975. Già nel 1976, l'unità radar principale ZGRLS Chernobyl-2 è stato installato. Il progettista generale del radar ZG a Chernobyl-2 è stato l'Istituto di ricerca per le comunicazioni radio a lungo raggio (NIIDAR). Franz Kuzminsky è stato il capo progettista e ispiratore dell'idea ZGRLS. I primi test del radar da parte della Commissione di Stato furono effettuati nel 1979. Come notano gli stessi esperti, "... nel processo di preparazione ... delle prove, è stato necessario risolvere una serie di problemi pratici, causati dal fatto che è stato introdotto uno strumento assolutamente nuovo, unico, senza precedenti ...". Secondo alcune fonti, “... durante i test sono stati rilevati lanci di missili balistici e veicoli di lancio dalla gamma missilistica orientale degli Stati Uniti, l'adeguatezza dei modelli è stata verificata sulla base dei risultati di rilevamento di lanci incidenti di missili balistici statunitensi e veicoli di lancio, che hanno confermato la correttezza delle rappresentazioni del modello scelto”. Nel contempo sono state riscontrate anche le carenze del sistema, che consistevano nella mancanza di una definizione qualitativa dei singoli target e dei piccoli gruppi di target. Il lavoro di alta qualità dello ZGRLS è stato ottenuto solo per le condizioni di massicci attacchi di missili balistici di un potenziale nemico. Nonostante alcune limitazioni funzionali, nel 1982, la ZGLRS di Chernobyl-2, secondo il Decreto del Governo (datato 31 maggio 1982), è stata messa in prova.

Con l'inizio del funzionamento dei complessi, sono sorti ulteriori problemi. Si scopre che parte della gamma di frequenza operativa dei sistemi radar coincideva con i sistemi aviazione civile e flotta peschereccia dei paesi europei. L'URSS ha ricevuto un appello ufficiale da Paesi occidentali che i sistemi realizzati hanno un impatto significativo sulla sicurezza dell'aviazione e della navigazione marittima. L'URSS fece concessioni e smise di utilizzare le frequenze operative. Immediatamente prima ai progettisti veniva affidato il compito di eliminare le carenze del radar. Scienziati e designer hanno risolto il problema e, dopo la modernizzazione, nel 1985, il sistema ha iniziato a superare l'accettazione statale. Dopo l'incidente alla centrale nucleare di Chernobyl nel 1986, il radar ZG è stato rimosso dal servizio di combattimento e l'attrezzatura è stata messa fuori servizio. La popolazione militare e civile è stata evacuata dalla zona di contaminazione radioattiva. Quando la leadership e l'esercito dell'URSS si resero conto della portata della catastrofe ecologica, fu deciso (nel 1987) di esportare apparecchiature e sistemi di valore nella città di Komsomolsk. Così l'oggetto unico che forniva lo scudo spaziale dello stato sovietico cessò di funzionare e la città e le infrastrutture urbane furono dimenticate e abbandonate.

Al largo della costa occidentale del Giappone c'è un'isola morta (Gankajima, Gunkajima o Gunkanjima, chiamata anche Hashima o Hasima), poco conosciuta anche dai giapponesi. Nella prefettura di Nagasaki, è stato elencato come uno dei isole disabitate. Per molto tempo non è stato altro che un piccolo reef.

Nel 1810, la scoperta accidentale del carbone cambiò drasticamente il destino di questa scogliera. Mitsubishi acquistò Gankajima e iniziò a estrarre carbone dal fondo del mare. Il lavoro ha richiesto notevoli costi di manodopera e manodopera. La costruzione iniziò, le persone arrivarono per vivere e lavorare qui. Grazie all'industria del carbone, i complessi residenziali iniziarono ad espandersi continuamente. Furono costruiti complessi residenziali, e molto più durevoli che sulla terraferma, per proteggersi dallo tsunami. Entro la metà del 20° secolo, la densità di popolazione dell'isola era di 835 persone per ettaro, una delle densità di popolazione più alte del mondo. La barriera corallina divenne un'isola artificiale con un diametro di circa un chilometro (tre quarti di miglio) di perimetro, con una popolazione di 5.300 abitanti.

Sorgendo sopra l'oceano, un labirinto di edifici residenziali e impianti industriali costruiti insieme. Dall'oceano, la sagoma dell'isola assomigliava a una nave di linea: si chiamava Gunkanjima. È come una fortezza cresciuta dal mare, circondata da alte mura. L'isola dava l'impressione di un piccolo regno. I suoi abitanti si vantavano: "Non c'è niente al mondo che non abbiamo qui". Avevano ragione. Avevano davvero tutto all'interno del loro regno in miniatura, tranne il cimitero. Ma l'ironia di questo è stata presto dimostrata. L'isola era già destinata a trasformarsi in un enorme cimitero.

Nel tempo, il carbone fu sostituito dal petrolio e i giacimenti di carbone iniziarono a chiudersi. Nel 1974 una delle isole più popolose del mondo divenne completamente deserta. Mitsubishi ha annunciato ufficialmente la chiusura del campo. La città sembrava come se tutti i suoi abitanti fossero improvvisamente scomparsi durante la notte. L'isola è stata devastata, ma lo spirito delle persone che l'hanno lasciata è rimasto. Negli edifici ci sono molte prove dell'attività umana. La strana atmosfera evoca la sensazione che l'isola si sia addormentata quando gli abitanti l'hanno lasciata.

Attualmente è vietato visitare l'isola. L'eccezione sono state le riprese del film "Royal Battle" sull'isola.

La città prende il nome dal fiume Detroit (fr. le détroit du Lac Érie), che significa lo stretto del lago Erie, che collega il lago Huron con il lago Erie. Nei secoli XVII-XVIII. lo stretto significava non solo l'attuale fiume Detroit, ma anche il lago St. Clair e il fiume omonimo. Risalendo il fiume Detroit sulla nave La Salle, il sacerdote cattolico Louis Hennepin lo notò costa nord ideale per un insediamento. Qui, nel 1701, Antoine Laumet de La Mothe-Cadillac (P. Antoine Laumet de La Mothe, sieur de Cadillac) fondò Fort Detroit (P. Ponchartrain du Detroit) con un gruppo di 51 franco-canadesi. Nel 1765, la popolazione bianca di Detroit era di 800 persone, il che la poneva alla pari con i più grandi insediamenti francesi in America dell'epoca, Montreal e St. Louis. Tuttavia, nel 1760, sia Montreal che Detroit furono cedute agli inglesi e divennero parte dell'impero coloniale britannico. Divenuti padroni, gli inglesi ridussero il nome del forte a Detroit.

Nel 1763 il forte fu assediato dagli indiani ribelli del condottiero Pontiac. Costretto ad ammorbidire la sua politica nei territori occupati, il governo britannico nello stesso anno vietò ai coloni inglesi di stabilire nuovi insediamenti a ovest dei monti Appalachi, il che, a sua volta, provocò malcontento tra la numerosa popolazione delle colonie britanniche vera e propria e divenne una delle cause della rivoluzione americana. Dopo la rivoluzione, Detroit rimase a lungo una città canadese e passò agli Stati Uniti solo nel 1796. Nel 1805, la maggior parte di Detroit fu distrutta da un incendio. Dal 1805 al 1847 Detroit era la capitale del territorio e poi il nuovo stato del Michigan. Durante questo periodo, la sua popolazione aumentò notevolmente. Nel 1812 fu nuovamente occupata dagli inglesi durante la guerra anglo-americana (1812-1814), un anno dopo fu riconquistata dagli americani e ricevette lo status di città nel 1815. Alla vigilia della guerra civile, Detroit fu una delle i punti chiave della "ferrovia sotterranea", sulla quale schiavi neri in fuga si facevano strada dagli Stati Uniti al Canada. Per qualche tempo qui visse il futuro presidente, e poi il tenente Ulysses Grant, e durante la guerra molti cittadini si offrirono volontari per arruolarsi nell'esercito dei nordici. George Armstrong Custer li formò nella famosa "Michigan Brigade".

Molti edifici e palazzi della città furono costruiti fine XIX- l'inizio del 20° secolo, quando arrivò per Detroit la "Golded Age". A quel tempo era chiamata la "Parigi dell'Occidente" per la sua architettura lussuosa e per il Washington Boulevard, illuminato da lampadine Edison. La sua posizione favorevole sul corso d'acqua del sistema dei Grandi Laghi ha reso la città un importante snodo dei trasporti. Le basi dell'economia urbana a metà del XIX secolo. era la costruzione navale. Alla fine dello stesso secolo, l'avvento delle automobili ispirò Henry Ford a creare il proprio modello e la Ford Motor Company (1904). Le fabbriche di Ford, Duran, i fratelli Dodge (vedi Dodge), Packard e Chrysler hanno trasformato Detroit nella capitale automobilistica del mondo.

Durante il proibizionismo, i contrabbandieri usavano il fiume per trasportare liquori dal Canada. Negli anni '30, con l'avvento dei sindacati, Detroit divenne teatro di una lotta tra il sindacato dei lavoratori dell'auto e i datori di lavoro. In particolare, sono venuti alla ribalta leader come Hoffa e James Riddle. Negli anni '40 una delle prime autostrade americane, la M-8, attraversò la città e, grazie al boom economico della seconda guerra mondiale, Detroit si guadagnò il soprannome di "arsenale della democrazia". La rapida crescita economica della prima metà del XX secolo è stata accompagnata da un afflusso di popolazione dagli stati del sud (per lo più neri) e dall'Europa, che ha portato a disordini razziali e aperta ribellione nel 1943.

Negli anni '50 del XX secolo, Detroit rimase la capitale automobilistica degli Stati Uniti, promuovendo a quel tempo un programma di auto economiche e pubbliche a livello statale. Le più grandi fabbriche automobilistiche del paese (Ford, General Motors, Chrysler) erano concentrate a Detroit e la città conobbe un boom nel suo sviluppo: fiorì letteralmente, diventando una delle città più ricche del Nord America. Dalla metà degli anni '40, con lo sviluppo dell'industria automobilistica, sono apparse in città un gran numero di auto private. I continui ingorghi e la mancanza di parcheggi sono diventati un problema sempre più acuto. Allo stesso tempo, viene promossa la necessità di acquistare un'auto personale, il trasporto pubblico sembra essere senza prestigio: è "trasporto per i poveri". D'altra parte, il sistema di trasporto pubblico non si sviluppa, le linee di tram e filobus sono in liquidazione. Questo costringe i residenti a passare ad auto più economiche. Di conseguenza, il numero di automobili in città sta crescendo rapidamente e la vecchia struttura urbana non soddisfa i requisiti della città degli automobilisti. Le autorità stanno cercando di risolvere il problema demolendo edifici storici nel centro cittadino per costruire parcheggi.

A inizio XXI secolo a Detroit, l'ex capitale automobilistica degli Stati Uniti, la popolazione bianca è di circa il 10% ed è concentrata nella parte meridionale della città e nelle periferie.

Detroit è stata riconosciuta come la città più svantaggiata degli Stati Uniti. Oltre all'elevata criminalità, qui l'ambiente è pessimo e, in termini di disoccupazione, questa città è al secondo posto negli Stati Uniti. Secondo Forbes, dal 1950 la popolazione è diminuita di un terzo, a 950.000 persone. Secondo le previsioni, almeno fino al 2030, continuerà a diminuire. I luoghi più inquietanti di Detroit possono essere visti nel video "Beautiful" di Eminem.

Khalmer-Yu - un ex insediamento di tipo urbano (città fantasma) nella Repubblica di Komi, era subordinato al Consiglio del distretto minerario della città di Vorkuta. È stato abolito nel 1996. Era collegato da un binario ferroviario di accesso lungo circa 60 km con la stazione ferroviaria in piazza Metallistov a Vorkuta. Il carbone veniva estratto (bacino del carbone di Pechora).

Popolazione 7,1 mila persone (1959); 7,7 mila persone (1963); 4,1 mila persone (1994).

"Khalmer-Yu" nella traduzione da Nenets significa "fiume nella valle della morte". Esiste anche un'opzione di traduzione come "Dead River". I pastori nomadi di renne Nenets consideravano Khalmer-Yu un luogo sacro dove portavano i loro morti per la sepoltura. Khal-Valley, Mer-Death, Yu-River (tradotto da Nenets) Le cuciture di lavoro sul fiume Khalmer-Yu furono scoperte nell'estate del 1942 dal gruppo del geologo G. A. Ivanov. Il carbone del nuovo giacimento era di grado K, il più prezioso per la produzione di coke. Nel sito del futuro insediamento, è stato deciso di lasciare un gruppo di lavoratori per determinare i parametri del deposito. Tuttavia, il maltempo nel tardo autunno e all'inizio dell'inverno ha interrotto il gruppo da Vorkuta. Sono stati fatti diversi tentativi per localizzare il gruppo e salvare le persone. Nel tardo autunno, è stato fatto un tentativo di consegnare cibo ai cervi. Quattordici cervi su cento tornarono a Vorkuta, gli altri morirono lungo la strada. Yagel si è rivelato congelato nel ghiaccio e il cervo è morto di fame. Non è stato possibile rilevare due piccole tende dagli aeroplani. A gennaio un distaccamento di sci è uscito alla ricerca di un distaccamento. Un gruppo di lavoratori è stato trovato in uno stato di estremo esaurimento ed è stato trasportato a Vorkuta.

Si decise di continuare l'esplorazione del nuovo giacimento e nella primavera del 1943 il lavoro fu guidato dal vincitore del Premio di Stato dell'URSS G. G. Bogdanovich. Durante l'estate è stata creata la base materiale necessaria, in autunno vivevano circa 250 persone. Erano in funzione una stazione radio, una mensa, una panetteria, uno stabilimento balneare e le scorte alimentari necessarie furono abbandonate per l'inverno. Otto squadre di perforazione hanno superato contemporaneamente tre fosse profonde. E per fornire carburante al villaggio, sull'altra sponda del fiume fu posto un varco di esplorazione e spedizione.

La miniera iniziò il suo lavoro nel 1957, la sua produzione media giornaliera era di 250 tonnellate.

Con transizione nuova Russia per un'economia di mercato, è sorta la domanda sull'opportunità dell'esistenza di Halmer-Yu. Il 25 dicembre 1993 il governo della Federazione Russa ha adottato una risoluzione sulla liquidazione della miniera. Nell'autunno del 1995 si prevedeva di completare la liquidazione del villaggio e il governo ha cercato di portare a termine il processo secondo gli standard mondiali, che richiedevano enormi risorse finanziarie e materiali. Di conseguenza, le forze OMON sono state utilizzate durante lo sfratto. Le porte furono sfondate, le persone furono spinte con la forza su carri e portate a Vorkuta. Non sono ancora stati forniti nuovi alloggi alle persone, alcuni hanno ricevuto appartamenti incompiuti. Il loro trasferimento in ostelli e hotel a Vorkuta ha reso le persone ostaggio delle promesse delle autorità, a cui pochi credevano.

Attualmente il territorio del paese è adibito a campo di addestramento militare con il nome in codice "Pemboi". Il 17 agosto 2005, durante un'esercitazione strategica di aviazione, un bombardiere Tu-160 che trasportava il presidente russo Vladimir Putin ha lanciato tre missili contro ex casa cultura del villaggio di Khalmer-Yu

Kowloon, o Kowloon, a volte Kowloon, significa "Nove draghi" - la parte peninsulare dell'area urbana di Hong Kong (esclusi i Nuovi Territori). Consiste della penisola di Kowloon e di New Kowloon. Il confine orientale di Kowloon corre lungo lo stretto di Lei Yu Mun, il confine occidentale - attraverso Mei Fu San Chyun e l'isola di Stonecutters, il confine orientale - attraverso la Piramide Tate e la Pietra del Leone, e il sud - lungo la Baia di Victoria. La popolazione di Kowloon (dati 2000) è di 2 milioni 71 mila persone. La densità di popolazione è di 44 mila persone/km². L'area della penisola è di circa 47 km². Insieme all'isola di Hong Kong, la sua popolazione costituisce il 47% della popolazione della regione amministrativa speciale di Hong Kong.

Un posto da incubo!.. Qui potresti girare thriller cupi, fantastici film d'azione, film horror cruenti o almeno melodrammi sui tormenti dei poveri urbani, ma non commedie. Per un decennio e mezzo qui non c'è niente del genere: tutto è fiorito e verde. Tuttavia, i vecchi ricordi e le fotografie ingiallite non lasciano dimenticare il passato spaventoso di questa zona.

Oradour-sur-Glane (fr. Oradour-sur-Glane) è un villaggio in Francia nel dipartimento dell'Haute-Vienne (Limosino). La popolazione è di 2.025 abitanti (1999).

La moderna Oradour-sur-Glan è stata costruita lontano dal villaggio omonimo, distrutto dai soldati tedeschi durante la seconda guerra mondiale.

Il villaggio di Oradur nel 1944 si trasformò in un fantasma: i nazisti spararono e bruciarono 642 dei suoi abitanti in un giorno, quindi diedero fuoco al villaggio stesso. Tra i morti c'erano 207 bambini e 245 donne.

Quei terribili eventi di 65 anni fa non saranno dimenticati dalla chiesa bruciata, dalle ceneri, dai pozzi che sono diventati cimiteri.

I soldati della 2a divisione SS Panzer "Reich" al comando del generale Heinz Lammerding, in viaggio da Tolosa al fronte della Normandia, circondarono Oradour il 10 giugno. Con il pretesto di controllare i documenti, hanno radunato gli abitanti nella piazza del mercato e hanno chiesto che fossero consegnati loro i fuggitivi, compresi gli abitanti dell'Alsazia e della Lorena, che si sarebbero nascosti nel villaggio dalle autorità tedesche. Il capo dell'amministrazione si rifiutò di rinunciarvi, decidendo di sacrificare se stesso e, se necessario, la sua famiglia. Tuttavia, i nazisti non sono riusciti a farlo. Hanno radunato gli uomini nei granai e li hanno mitragliati. I corpi furono coperti di paglia e bruciati. I soldati hanno rinchiuso le donne ei bambini nella chiesa. Prima è stato fatto entrare gas asfissiante nell'edificio, quindi la chiesa è stata data alle fiamme. Cinque uomini e una donna sono sopravvissuti.

Con tali misure, i nazisti scoraggiarono i francesi dal collaborare con i combattenti della Resistenza, che sostenevano gli alleati che aprirono un secondo fronte in Normandia.

Il massacro di Oradour-sur-Glane, che non resistette mai agli invasori, divenne un simbolo della barbarie nazista. Le rovine del villaggio furono incluse nell'elenco dei monumenti storici della Francia nel 1945, e un nuovo fu costruito in seguito vicino al vecchio Oradour.

Diversi partecipanti al massacro - sette tedeschi e 14 alsaziani, 13 dei quali reclutati nella Wehrmacht con la forza - sono comparsi il 12 gennaio 1953 davanti a un tribunale militare di Bordeaux. Il tribunale ha condannato due di loro a morte, poi commutata, e ai lavori forzati.

Un mese dopo, il parlamento francese, sotto la pressione dei deputati alsaziani, ha approvato una legge che ha concesso l'amnistia a 13 francesi che hanno agito "contro la loro volontà". L'atto ha fatto arrabbiare i parenti delle vittime del massacro di Oradour e per più di 20 anni i rappresentanti ufficiali dello stato non sono stati invitati a cerimonie commemorative.

Sulla costa settentrionale dell'isola di Taiwan, non lontano da Taipei (la capitale dello stato), sorge la città fantasma di San Zhi. Già nei primi anni Ottanta del secolo scorso, un gruppo di aziende sotto il patrocinio dello Stato iniziò la costruzione di una città ultramoderna.

Come previsto, la città di San Zhi doveva diventare un rifugio per i ricchi della capitale. Non furono risparmiati fondi per la costruzione e molto rapidamente apparvero sulla costa futuristiche case a piastre, che avrebbero dovuto essere l'apice dell'ingegneria. Tuttavia, invece della fama mondiale della città del futuro, la città di San Zhi era desolata e famigerata come una città fantasma.

Gli archivi locali testimoniano che durante il processo di costruzione si sono verificati diversi incidenti con vittime umane e testimoni oculari affermano che gli incidenti si sono verificati quasi ogni giorno.

La popolazione di Taiwan è piuttosto superstiziosa e le cattive voci hanno cominciato a circolare rapidamente sulla città di San Zhi.

La costruzione fu completata, si tenne anche un'inaugurazione, ma non c'erano persone che volessero acquistare immobili in città ei turisti erano estremamente riluttanti a venire.

Gli sviluppatori hanno cercato di cambiare la situazione, di effettuare promozioni su larga scala, ma molto presto San Zhi cadde in rovina e poi si trasformò completamente in un'area riservata.

I residenti locali affermano all'unanimità che questo luogo è maledetto e la città è piena di fantasmi. Più volte il governo ha preso l'iniziativa di demolire tutti gli edifici, ma ogni volta una tale proposta si è scontrata con una protesta civile.

Il fatto è che la gente del posto crede sinceramente che la città sia diventata un rifugio per le anime perse, e privare i fantasmi di un rifugio significa guai seri per se stessi e per tutta la loro famiglia.

Quindi la località turistica di San Zhi si fermò sulla riva, crollando gradualmente.

Per ordine del governo della contea di Taipei, la città è stata classificata come una struttura architettonica pericolosa ed è stato emesso un ordine per la sua demolizione. La demolizione è iniziata il 29 dicembre 2008. Era previsto che entro il capodanno cinese, intorno all'inizio di febbraio 2009, la città venisse demolita.

Nella prima metà del 18 ° secolo, il Karabakh Khan Panahali ordinò di costruire un complesso residenziale per se stesso: un imaret di pietra bianca. Per molto tempo questo imaret è servito come una sorta di punto di riferimento per gli abitanti dei paesi vicini. Aghdam - "casa bianca, luminosa, illuminata dal sole"

Aghdam fu fondata nel 18° secolo e ricevette lo status di città nel 1828. Popolazione nel 1989 - 28mila persone, attualmente disabitate. Si trova a 26 km da Stepanakert, 365 km da Baku. Prima della guerra del Karabakh del 1991-1994. in città c'erano una fabbrica di burro e formaggio, una cantina (Associazione di produzione per la lavorazione dell'uva - la fabbrica del brandy di Aghdam), una fabbrica di conserve e macchine, una fabbrica di prodotti in metallo e una stazione ferroviaria.

Durante la guerra del Karabakh, Aghdam divenne teatro di aspre battaglie. Nel periodo dal 1992 al 1993, l'artiglieria azerbaigiana ha periodicamente bombardato Stepanakert dal territorio di Aghdam. All'inizio di giugno 1993, le forze armate armene, al fine di sopprimere i punti di fuoco del nemico, hanno lanciato un attacco ad Agdam.

Il primo assalto iniziò il 12 giugno, ma fu respinto. Secondo fonti armene, il primo assalto ad Aghdam è stato una distrazione ed è stato effettuato dalle forze del distaccamento difensivo Martuni. Poi morì il tenente colonnello armeno Monte Melkonyan.

Il 15 giugno è stato intrapreso il secondo assalto ad Aghdam. Dopo il fallimento, le formazioni armene trasferirono tutte le loro forze alla cattura di Mardakert, dopo la quale continuarono a prendere d'assalto Agdam.

Il 3 luglio iniziò il terzo assalto e il 14 luglio il quarto. L'assalto ha coinvolto 6.000 soldati, uno squadrone Mi-24 e circa 60 carri armati. La difesa di Aghdam è stata detenuta dalla 708a brigata della NAA, che contava 6.000 persone. Nonostante l'ostinata difesa, la guarnigione della città fu messa in una posizione difficile a causa della prolungata crisi politica interna che si svolse a Baku. Il personale è stato esausto da molti giorni di combattimenti e ha sperimentato la mancanza di rinforzi, la carenza di munizioni. Durante i combattimenti, i difensori hanno perso circa la metà del personale. Entro il 5 luglio, la città era praticamente circondata dagli armeni del Karabakh, che l'hanno sottoposta a intensi bombardamenti di artiglieria e installazioni di Grad. Di conseguenza, nella notte tra il 23 e il 24 luglio, dopo 42 giorni di continue ostilità, le unità della brigata Aghdam furono costrette a lasciare la città ea ritirarsi nelle direzioni nord e est dei villaggi di Goytepe e Zankishaly-Afatli. La città è caduta.

L'ex città azerbaigiana di Agdam era conosciuta in tutta l'Unione Sovietica grazie al noto marchio di vino porto che veniva prodotto qui. Ora è nel pieno senso della parola ex città". Tutto è stato distrutto tranne la grande moschea nel centro della città. Ora non solo il vino porto non viene prodotto qui, semplicemente non c'è nessuno qui. Di tanto in tanto, un camion si muove lungo le strade deserte, tra le macerie dei resti di materiali da costruzione e arredi. il solo attività economica, che viene effettuato in città dai residenti delle regioni circostanti del Nagorno-Karabakh, è lo smantellamento dei resti di edifici per materiali da costruzione che potrebbero essere ancora utili per la costruzione.

Sotto la giurisdizione della non riconosciuta Repubblica del Nagorno-Karabakh, che controlla l'insediamento dal 23 luglio 1993, si trova nella regione di Askeran del NKR, secondo la giurisdizione dell'Azerbaigian, è il centro amministrativo della regione di Aghdam di L'Azerbaigian, parte del quale, secondo la risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'ONU, è considerata occupata dalle forze armene.

La città si trova nel nord degli Stati Uniti, nello stato dell'Indiana, un sobborgo sud-orientale di Chicago, situato sulla sponda meridionale del lago Michigan. Luogo di nascita del re del pop Michael Jackson. Fondata nel 1906 dalla US Steel Trust. Insieme ai punti adiacenti di East Chicago, Indiana Harbor e altri, costituisce il centro più grande metallurgia ferrosa STATI UNITI D'AMERICA; 100.000 persone sono impiegate nell'industria, di cui fino a 80.000 nella metallurgia e nelle industrie collegate (chimica del coke, produzione di materiali da costruzione, lavorazione dei metalli).

Nel 1960, la città raggiunse il picco di popolazione di 178.320 residenti, ma nel tempo la disoccupazione, la criminalità e altri residenti costrinsero a lasciare la città.

Gary iniziò ad acquisire lo status di città disfunzionale. Le immediate periferie sono diventate un centro di povertà. Il crescente deflusso di persone ha lasciato appezzamenti di terreno liberi e innumerevoli edifici vuoti. Negozi e ristoranti sono sbarrati nelle vie centrali per molti chilometri. Era raro trovare un oggetto aperto Fast food con luci tremolanti.

Nel 1979 in città erano rimaste meno di 40 imprese. Inaugurato nel 1978, lo Sheraton Hotel fallì nel giro di 5 anni e chiuse nel 1984. Il costo del mantenimento dell'hotel per un paio d'anni dopo l'apertura ha superato le entrate ei proprietari dell'attività alberghiera non redditizia sono stati costretti a trasferire l'hotel in città per saldare i debiti. Ma nel 1983, la città stessa non era più in grado di pagare le bollette dell'hotel e seguirono i licenziamenti di circa 400 dipendenti.

Tra il 1980 e il 1990, la popolazione della città è diminuita del 25%. Il censimento del 2000 mostrava che Gary aveva una popolazione di 102.746 persone, tra cui il 25,8% dei cittadini era al di sotto della soglia di povertà. I funzionari del Census Bureau hanno anche notato che Gary ha la più alta percentuale di residenti afroamericani di qualsiasi altra città degli Stati Uniti con una popolazione di 100.000 o più.

Ora Gary è una vera città fantasma. La gente lo ha quasi completamente dimenticato, lasciando crollare molti bei palazzi e strade.

La città di Kolmanskop si trova nel deserto del Namib, a 10 chilometri da Lüderitz e dalla costa atlantica. Questa città ha una storia notevole e alquanto romantica. Il fatto è che proprio in questa città si svolse a suo tempo la corsa ai diamanti, seconda per importanza dopo il boom di Kimberley.

La corsa ai diamanti iniziò nell'aprile del 1908 grazie all'esperienza e alla fortuna di Zacarias Leval, un impiegato della ferrovia Lüderitz-Keetmanshoop. Un tempo ha lavorato a Kimberley e con occhio allenato è riuscito a distinguere i diamanti proprio sulla superficie del deserto sabbioso vicino a Kolmanskop, a soli 7 chilometri lungo i binari da Lüderitz. Zacarias consegnò la scoperta al caposquadra August Shtauh, che fu ancora più veloce e capì immediatamente cosa stava succedendo.

Senza attirare troppa attenzione, si affrettò a tracciare vaste aree lungo una stretta sella nella cresta dolomitica vicino a Lüderitz. Lungo questo peculiare corridoio, il vento trasporta sabbia dalla parte meridionale del deserto del Namib adiacente alla foce del deserto dell'Orange più a nord. Era lì, si rese conto l'astuto Stauch, che piccoli diamanti trasportati dal fiume nell'oceano, e poi gettati a terra dalla risacca, vengono trasportati insieme alla sabbia. In pochi anni, il caposquadra è diventato un multimilionario.

A Kolmanskop furono costruite grandi e belle case, una scuola, un ospedale e uno stadio. In pochi anni una cittadina tedesca esemplare è cresciuta dal suolo. Gli abitanti contavano sulla prosperità a lungo termine nella città dei diamanti. Dopotutto, c'erano così tanti diamanti in questo angolo deserto che gli operai strisciavano a pancia in giù e li rastrellavano facilmente in una paletta con una spazzola.

Forse i coloni in qualche modo hanno offeso le divinità locali. O forse sono appena nati sotto una stella sfortunata. Ma il flusso di diamanti si è rapidamente prosciugato e non appena hanno iniziato a scavare più a fondo, si è scoperto che, ahimè, nella terra della Namibia non si aspettavano innumerevoli tesori. Le riserve di diamanti erano praticamente limitate ai primi diamanti trovati sulla sabbia.

Poi si è scoperto che è difficile vivere in questa città e non ce n'è bisogno: tempeste di sabbia, mancanza di acqua potabile. E dieci anni dopo la sua fondazione, iniziò un esodo di massa di residenti locali. Da allora, Kolmanskop è rimasta un'incredibile città abbandonata nel mezzo di un deserto sabbioso. La maggior parte delle case è quasi completamente ricoperta di sabbia e offre uno spettacolo un po' deprimente (vedi foto). Anche se, tuttavia, i namibiani, nel tentativo di attirare l'attenzione dei turisti su questa regione, hanno restaurato alcuni edifici negli ultimi decenni e stanno cercando di mantenere in buone condizioni la città museo. Pertanto, sarà piuttosto interessante venire qui per un'escursione.

L'ex insediamento di minatori di carbone nel territorio di Perm nella subordinazione territoriale della città di Gubakha.

Punto di interesse: Grotta Mariinskaya (400 m dall'ex stabilimento ZhBK).

In alcune fonti si chiama Staraya Gubakha (decisamente erroneamente).

Nel 1721, nel distretto di Solikamsk, nella provincia siberiana, fu scoperto il giacimento di carbone di Kizelovskoye, nel 1778 furono posate le miniere di Gubakhinsky, i cui lavoratori vivevano in un villaggio sull'alta riva destra del fiume Kosva (un affluente del Kama Fiume).

Il deposito è stato diviso in Verkhnegubakha e Nizhnegubakha. Le miniere di Verkhnegubacha appartenevano ai principi Vsevolozhsky.

Nel luglio 1924, il terzo della RSFSR Kizelovskaya GRES n. 3, costruito a Gubakha secondo il piano della Commissione statale per l'elettrificazione della Russia (GOELRO), diede corrente, che nel 1934 prese il nome da SM Kirov.

L'insediamento di Gubakha fu trasformato in una città dagli insediamenti operai di Nizhnyaya e Verkhnyaya Gubakha, Krzhizhanovsky e dal villaggio della miniera di Krupskaya il 22 marzo 1941.

Prima di questa separazione ufficiale in un'unità amministrativa indipendente, Gubakha era una zona rurale della città di Kizel. L'insediamento si trova nella zona di reinsediamento per la vicinanza della zona industriale dello stabilimento di Metafrax.

Attualmente - un villaggio turistico sulla base del precedente, ancora una volta, un villaggio minerario. La città è quasi completamente assorbita dalla natura. Di edifici degni di nota: l'ospedale, l'edificio del centro culturale e degli affari, l'edificio dell'NKVD.

"Industriale" è un insediamento di tipo urbano nella Repubblica russa dei Komi. Amministrativamente subordinato alla città di Vorkuta.

Popolazione 450 abitanti (2007).

Dopo l'esplosione nell'inverno del 1998 presso l'impresa principale del paese, la Miniera Centrale, la miniera ha smesso di funzionare, dopo di che il paese è caduto in rovina.

Il villaggio è ormai abbandonato.

L'insediamento industriale è stato fondato nel 1954. La storia di questo villaggio è strettamente connessa con la storia di due miniere - Industriale e Centrale.

Il villaggio si trova sulle rive del fiume Izyuorsh, un affluente del fiume Vorkuta.

Gli edifici residenziali del villaggio erano baracche a due piani del campo di sbarco. L'insediamento di Promyshlenny esisteva grazie a due imprese di formazione di città: due miniere di Central e Promyshlenny. Il primo iniziò a costruire la miniera Centrale. Questa miniera è stata ufficialmente stabilita nel 1948. La sua costruzione procedette piuttosto lentamente. Quando un nuovo gruppo di prigionieri della città di Leopoli arrivò qui, videro solo un cimitero e sei vecchie baracche. Qui lavorava un prigioniero della SSR lituana, della parte occidentale della SSR ucraina e di altre regioni dell'URSS. Hanno costruito case nel villaggio di Promyshlenny, gli edifici della miniera di Tsentralnaya e poi gli edifici della miniera di Promyshlenny. La miniera di Centralnaya è stata aperta nel 1954. La mia "Central" è stata la prima miniera "gratuita" a Vorkuta. È stato costruito, ovviamente, da prigionieri, ma ci hanno lavorato persone libere. Che si è liberato, che è venuto qui inizialmente libero dall'esercito, dalle scuole tecniche, semplicemente per interesse a reclutare per una quota migliore, per un “lungo rublo”.

Il 18 gennaio 1998 si è verificata un'esplosione nella miniera di Tsentralnaya, che ha causato diverse dozzine di vittime che sono morte durante l'esplosione o successivamente. I soccorritori sono usciti vivi dalle macerie della miniera Gente morta. Ma molti dei morti rimasero nella miniera sepolti sotto le macerie. Già alle 4 di quel giorno, il canale della BBC (Regno Unito) trasmetteva già notizie "sulla tragedia". Certo, per la BBC è stata una sensazione, un'esclusiva, ma per noi è stata una tragedia. Così finì il destino di 44 anni di questa impresa mineraria di carbone. E la miniera "Industrial" è stata chiusa a lungo a metà degli anni '90. Al momento non ci sono tracce della miniera Centrale. Come le rovine della miniera industriale, sono state rimosse da una società Vorkuta specializzata nell'eliminazione delle rovine per ordine del nostro stato. È importante notare che nelle miniere chiuse di Vorkuta, alla fine, non ci sono cumuli di rifiuti, e nemmeno edifici minerari, cosa che non si può dire delle miniere del Donbass. Ora non c'è niente qui come se non ci fosse il mio. Dopo che era impossibile lavorare ulteriormente nell'ultima miniera, l'amministrazione Vorkuta decise di chiudere il villaggio di Promyshlenny. Grazie a, sussidi governativi Il "progetto pilota" è riuscito a trasferire le famiglie disposte a trasferirsi fuori Vorkuta. Era una delle condizioni per il trasferimento. Tuttavia, non tutti accettarono di trasferirsi, appena fuori dalla città di Vorkuta. Molti residenti vissero fino all'ultimo nel villaggio di Promyshlenny, un tempo forte di 12.000 abitanti.

Le case sono state pulite diversi modi. Alcuni sono stati semplicemente bruciati, sotto la supervisione dei vigili del fuoco. Altri sono stati smantellati per molto tempo per materiali da costruzione, che sono stati poi inviati a sud, ad esempio, a Krasnodar. Tuttavia, ci sono stati anche casi di incendio doloso. Quindi, ad esempio, gli aggressori hanno dato fuoco, ovviamente, a una casa disabitata in Dolgoprudny Street. Al primo piano c'era una clinica da bambini, e al secondo piano c'era una casa di vita dell'insediamento di Promyshlenny. I vigili del fuoco non sono riusciti a salvare l'importante edificio per il villaggio. Tuttavia, l'edificio era in legno e bruciano rapidamente, l'importante è che il fuoco non si diffonda ad altre case.

Anche prima, nel villaggio di Promyshlenny, è scoppiato un incendio in una casa rossa a due piani e due ingressi in Promyshlennaya Street. L'incendio è scoppiato a tarda notte in inverno. Le persone potevano farsi male, ma fortunatamente no. La vittima della tragedia era solo un cane da pastore purosangue, che abitava nel primo ingresso. Gli abitanti di questa casa furono vittime dell'incendio e per qualche tempo vissero in un dispensario sul passaggio di Vostochny. Nell'estate del 2006 nel villaggio sono rimaste solo poche case. Le strade nel villaggio di Promyshlenny sono rimaste in ottime condizioni. Attualmente qui rimangono solo i ruderi di edifici in pietra.

Il villaggio di Yubileyny appartiene alla miniera più giovane della sezione Gremyachinsky del bacino di carbone di Kizelovsky - sh. "Shumikhinskaya", stabilito nel 1957. Ha raggiunto la sua capacità progettuale (circa 450mila tonnellate di carbone all'anno) nel 1989, poco prima della "perestrojka". Distrutto nel 1998.

La distruzione di questa miniera è collegata alle esibizioni dei minatori a Gremyachinsk (hanno bussato con gli elmetti per 3 mesi all'amministrazione). Dicono che c'era una delegazione sul ponte Gorbaty nell'azione di protesta dei minatori a Mosca.

Al momento, non è rimasto nulla nel sito industriale della miniera collegato all'industria del carbone. Alcuni edifici sono stati trasformati in segherie. Il resto viene distrutto, nascosto sotto il livello del suolo. A seguito della "ristrutturazione", l'intero personale di questa miniera è stato immediatamente licenziato e lasciato alla mercé del destino. La dirigenza della regione di Perm e di Gremyachinsk ha poi chiuso un occhio su tutto, sostenendo silenziosamente le azioni criminali degli "agenti ristrutturanti".

A quel tempo, non c'era gas nell'insediamento di Yubileiny, che è stato installato solo nel 2000, e anche la centrale termica che riscalda il villaggio è stata distrutta. Ciò che ne restava non poteva riscaldare un numero così elevato di appartamenti, e nell'inverno del 1999, quasi l'intero impianto di riscaldamento di Yubileiny fu sbrinato, per la gioia dei saccheggiatori di rottami metallici che iniziarono a derubare le case che avevano già iniziato a svuotarsi. Gli edifici sopravvissuti in qualche modo sono sopravvissuti a questo, sebbene anche i loro sistemi di riscaldamento siano stati danneggiati dal gelo e dai vandali.

Con l'arrivo del gas a Yubileiny e la costruzione di un locale caldaia, la situazione con la fornitura di calore è migliorata, ma nessuno ha intenzione di ripristinare gli edifici saccheggiati, quasi tutti gli abitanti di queste case hanno lasciato il villaggio. Hanno trovato l'opportunità di partire a proprie spese.

Specialisti altamente professionali hanno lavorato alla Shumikhinskaya, si sono rivelati in linea di principio richiesti in altri settori e in altre regioni. Sulla situazione sociale del villaggio, quindi, puoi disegnare immagini terribili. I residenti del villaggio sognavano comunicazioni telefoniche di alta qualità, allora non c'erano telefoni cellulari. Quando è stato installato il sistema di comunicazione "Pikhta-2" e sono iniziati i test, un gruppo di degenerati lo ha deliberatamente abbandonato. Nell'estate del 1999 giaceva ancora, ma dopo un po' è stata smontata e portata fuori. Ho chiesto a Uralsvyazinform, a quanto pare loro stessi non conoscono il destino dell'albero di comunicazione. Il secondo stesso albero si trova a Gremyachinsk.

La mia "Shumikhinskaya" al momento ha circa 12 milioni di tonnellate di riserve di carbone non lavorate, circa 3 milioni di tonnellate di sbilanciamento più una certa quantità di carbone proveniente da giacimenti non funzionanti. Questa miniera a quel tempo (1998) era una delle poche che realizzava un profitto. Sicuramente c'erano miniere simili a Kizel. Quando è iniziata l'operazione con i certificati abitativi per i minatori, la popolazione è diminuita ancora di più. Questo stato degli edifici del villaggio è associato più a un disastro dell'approvvigionamento di calore che alla partenza della popolazione. Anche la scuola n. 15 è stata vittima del disastro. A causa della distruzione dell'impianto di riscaldamento, è stato chiuso. Oltre a questi terribili edifici di cinque piani, nel villaggio c'erano case in mattoni a due piani con 8-16 appartamenti. L'inverno con poco o nessun riscaldamento ha causato la distruzione di queste case. L'acqua è penetrata nella muratura dei muri di queste case, che in inverno gelava. In primavera, la muratura delle pareti non poteva sopportarlo, i mattoni cominciavano a cadere lungo l'intera lunghezza delle pareti. Gli abitanti di queste case furono trasferiti ai pochi sopravvissuti. Le case stesse sono ora smantellate in mattoni dagli stessi saccheggiatori, rottamatori di metallo.

Dalla produzione di Yubileiny, ora operano piccole imprese di lavorazione del legno, che producono euro-plate, aperture per porte e finestre e altri prodotti in legno. I prigionieri ora vivono nella casa dei soccorritori di mine, lì è organizzato qualcosa di simile a un insediamento gratuito.

Dopo atti di vandalismo, le case rimasero così in rovina che non è chiaro come si tenessero in piedi. Il prossimo inverno fece il suo lavoro, le pareti laterali a rombo dei tetti, le aperture delle finestre barbaramente rotte, i resti verticali delle murature furono inzuppati d'acqua e infine caddero con l'inizio della primavera. I bambini camminano ancora in queste rovine e anche alcune persone visitano in cerca di mattoni. Il Ministero per le Situazioni di Emergenza sta riposando, probabilmente hanno cose più importanti da fare della sicurezza dei bambini...

Per riferimento: puoi raggiungere Yubileiny e Shumikhinsky da Kizel attraverso Gubakha, c'è un bavero davanti al villaggio di Usva, una strada asfaltata va ai villaggi, 9 km da Shumikhinsky, 18 km da Yubileiny.

A epoca sovietica- un insediamento di tipo urbano nel distretto di Iultinsky del distretto nazionale di Chukotka. Si trova negli speroni della cresta Ekvyvatap; collegato su strada con il porto di Egvekinot (nel Golfo della Croce del Mare di Bering).

Centro minerario di stagno a Chukotka; Il deposito fu scoperto nel 1937. Nel 1953 fu scoperto un insediamento. Il terreno è eccezionalmente difficile condizioni meteo, che ha portato a difficoltà con la consegna. Ha iniziato a stabilirsi nel 1994. Nel 1995 il villaggio di Iultin ha ufficialmente terminato la sua esistenza.

Deposito di stagno-tungsteno di Iultinsky. Situato nel bacino del fiume. Tenkergin, nella parte superiore dell'interfluve Iultikanya-Lenotap, a 2 km dal villaggio. Iultin. Sviluppato nel 1959-1994. Iultinsky GOK.

Il deposito appartiene al tipo quarzo-cassiterite-wolframite. Sono stati identificati più di 100 corpi minerali di morfologia complessa, che uniscono gruppi di vene di quarzo. I corpi minerali sono localizzati nell'eso-endocontatto del ceppo di granito Iultinsky. Il gruppo di vene meridionali è caratterizzato da un contenuto maggiore di stagno e da un contenuto di triossido di tungsteno inferiore rispetto alle vene dei gruppi Watershed e Eastern. Nelle aree di intersezione e articolazione di vene di diverse direzioni si osserva una maggiore concentrazione di metalli. La dimensione dei corpi minerari varia da decine a 1250 m lungo lo sciopero e fino a 330 m lungo il dip. I minerali industriali sono cassiterite e wolframite. Grazie al suo sfruttamento a lungo termine, sono state elaborate le principali riserve di giacimenti minerari situati nella zona sovraintrusiva.

Fino al 1992, l'estrazione di stagno e tungsteno nel Chukotka Autonomous Okrug non era redditizia, le imprese erano pianificate e non redditizie (Peveksky GOK) o la loro redditività era assicurata da prezzi speciali per i loro prodotti (Iultinsky GOK). In condizioni di mercato, nel 1994, il governo coreano di Iultinsky ha interrotto la produzione, i depositi di Iultin e Svetloye sono stati sospesi. Un tempo fiorente centro di estrazione e produzione di stagno, la città di molte migliaia di persone è stata abbandonata nel 1995. La gente se ne andava di qui in fretta, come in un'evacuazione, portando con sé solo il necessario. La città era completamente morta nel 2000.

Kolendo è il villaggio più settentrionale di Sakhalin, situato nel distretto di Okhinsky nella regione di Sakhalin. Latitudine 53.779932 - Longitudine 142.783374.

Il giacimento petrolifero di Kolendo si trova nella parte settentrionale di Sakhalin, a terra. Questo è un vecchio campo che è stato messo in funzione nel 1967 e si trova nella fase finale di sviluppo.

La storia dello sviluppo del campo iniziò nel 1923 a Okha. Dal 1923 al 1928, il Giappone ha sviluppato il campo di Okhinsky nell'ambito di un accordo di concessione. Dal 1928 al 1944, l'esplorazione e lo sviluppo del giacimento furono effettuati congiuntamente dal trust Sakhalinneft (costituito nel 1927) e da un concessionario giapponese. Nel 1944 l'accordo con il Giappone fu terminato e da allora lo sviluppo del campo di Okhinsky è stato continuato dall'associazione Sakhalinneft (NGDU Okhaneftegaz).

Negli anni '50 l'attenzione dei lavoratori petroliferi, preoccupati per le prospettive future, fu attratta dalle zone di Tungora e Kolendo.

Il 25 aprile 1961, la squadra del caposquadra senior N.A. Koveshnikova ha iniziato a perforare il pozzo esplorativo n. 1 con una profondità di progetto di 2.500 metri. Nell'ottobre del 1961 il pozzo n. 1 iniziò a scorrere dopo la prova. L'addebito giornaliero era di 47 tonnellate.

Nel frattempo, sono proseguite le perquisizioni in piazza Colendo. Dopo aver testato diversi pozzi, i flussi di petrolio sono stati ottenuti da una profondità di un chilometro e mezzo. Così, è stato scoperto un nuovo giacimento di petrolio e gas. Presto fu messo in attività commerciale. I primi due pozzi Klendin hanno prodotto tanto petrolio quanto l'intero giacimento di Okhinsky. Nel 1963 iniziò lo sviluppo industriale del più potente giacimento petrolifero dell'Estremo Oriente vicino alla baia di Kolendo. Approvato il piano urbanistico per il villaggio di Kolendo.

L'industria petrolifera di Sakhalin ha raggiunto uno sviluppo significativo negli anni '60. Ciò è stato facilitato dal miglioramento della qualità della preparazione delle strutture per la perforazione esplorativa, dall'intenso lavoro di esplorazione in nuove aree, dalla perforazione giustificata in nuove aree con singoli pozzi esplorativi fino a una profondità di 2000-3500 metri.

La risoluzione sul reinsediamento degli abitanti del villaggio di Kolendo è stata emessa nel 1996, dopo il terremoto di Neftegorsk. Nel 1999 è iniziata la costruzione di moduli canadesi nel microdistretto Zima a Yuzhno-Sakhalinsk. Nel 2001, i residenti del villaggio di Kolendo hanno iniziato a stabilirsi nel 13° microdistretto di Yuzhno-Sakhalinsk. Inoltre, i residenti vengono reinsediati a Okha e Nogliki.

Secondo il numero del quotidiano Nashi Ostrov del 22 novembre 2002, il reinsediamento del villaggio è praticamente completato: sarà interrotta la fornitura di calore, risorse energetiche e servizi di comunicazione a Kolendo.

Oggi la città è completamente estinta.

Il villaggio abbandonato di Irbene e un enorme radiotelescopio, in passato una struttura militare strategica segreta, non erano nemmeno sulle mappe dei comuni mortali.

La stazione di ricognizione spaziale "Zvezdochka" (aka unità militare 51429) è stata costruita negli anni '70. La stazione era un sistema di 3 radar progettato per intercettare segnali da satelliti, sottomarini e basi militari, nonché per tracciare satelliti e per fornire comunicazioni satellitari.

Contestualmente venne edificato il borgo di Irbene. Vi abitavano diverse centinaia di persone: i militari con le loro famiglie, ma sulla mappa il villaggio non era segnato in carne e ossa fino al 1993.

Dopo il crollo dell'URSS, si decise di ritirare le truppe dalla Lettonia. Intorno all'"asterisco" ribollivano le passioni. Previo accordo, l'esercito aveva il diritto di portare con sé solo beni mobili, ma doveva lasciare gli immobili.

Fu allora che divampò una disputa apparentemente strana: cosa si dovrebbe attribuire ai telescopi che si muovono durante il funzionamento, mentre le loro basi, imbottite dell'elettronica più complessa, sono immobili? Tutto si è concluso con il fatto che un telescopio è stato smantellato e inviato in Russia, mentre gli altri due sono rimasti in Lettonia.

Attualmente, il villaggio di Irbene si è trasformato in un fantasma e i restanti telescopi "Giove" e "Saturno" sono praticamente restaurati e portati in uno stato tale che è diventato possibile un serio lavoro di ricerca. I locali del gigantesco radiotelescopio RT-32 sono stati parzialmente restaurati.

Solo qui sta il problema: non c'era nessuno a fare ricerca. Negli anni '90, incapaci di trovare un impiego per se stessi, molti scienziati se ne andarono. Non erano disposti a sostituirli: non era prestigioso allora impegnarsi nella scienza ...

Varosha - fino agli anni '70, vivace città di mare, dove accorrevano centinaia di turisti da tutta Europa. Dicono che gli hotel Varosha fossero così popolari che le camere più lussuose al loro interno furono riservate da prudenti britannici e tedeschi per 20 anni a venire. Qui sono state costruite lussuose ville e hotel avanzati secondo gli standard degli anni '70 del secolo scorso.

Era un'accogliente cittadina di mare, proprio come l'odierna Larnaca, con hotel a più letti lungo la spiaggia sabbiosa, con chiese e locali, case a pannelli e ville private, con scuole, ospedali, asili e distributori di benzina di Petrolina, il monopolio greco del petrolio di quei tempi. Nuova Famagosta si estendeva a sud lungo la costa orientale di Cipro, coprendo un'area di diverse decine di chilometri quadrati...

Ciò che si può osservare qui ora fa un'impressione piuttosto deprimente: ville viventi in decomposizione, una chiesa con croci abbattute si ergono fino alla vita tra cardi, erbacce, cactus, rododendri. Gli abitanti di Varosha sono attualmente gabbiani, roditori e gatti randagi. Nel silenzio delle strade si sentono solo i passi dei caschi blu dell'Onu e dei soldati dell'esercito turco. Quattro chilometri di spiagge di sabbia dorata sono rimaste non reclamate per più di tre decenni. congelato gru, una serie di alberghi, edifici bancari, chiusi con lucchetti. Parti dell'insegna al neon della discoteca Venus sono appena visibili attraverso i fitti cespugli e le erbacce. Case e ville più volte saccheggiate...

Il fatto è che nel 1974 i fascisti greci fecero un tentativo colpo di stato(l'obiettivo era soggiogare Cipro alla dittatura dei colonnelli neri ateniesi), e la Turchia fu costretta a inviare truppe. Dal 14 al 16 agosto 1974, l'esercito turco occupò il 37% dell'isola, compresa Famagosta e uno dei suoi sobborghi, Varosha. Poche ore prima dell'arrivo delle truppe turche a Famagosta, tutti gli abitanti greci di Varosha lasciarono le loro case per rifugiarsi nella parte meridionale dell'isola, nella Grecia continentale, in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. 16mila persone sono partite con la piena fiducia che sarebbero tornate in una settimana, un massimo di due. Sono passati più di 30 anni da allora e non hanno avuto la possibilità di entrare nelle loro case.

A differenza di molti altri luoghi a Cipro, dove le case abbandonate dei greci erano occupate dai loro vicini turchi o migranti dalla Turchia (i greci li chiamano coloni anatolici), i turchi di Famagosta non si stabilirono a Varosha. L'esercito turco circondò il villaggio deserto con un recinto di filo spinato, posti di blocco e varie altre barriere, mettendo di fatto fuori servizio Varosha nella forma in cui i greco-ciprioti lo lasciarono nell'agosto 1974. E in questa forma, è sopravvissuta fino ad oggi - il più terribile monumento alla guerra civile che ha diviso la Cipro un tempo binazionale in due metà etniche ineguali.

Ogni pochi anni, la speranza di restituire la città ai suoi abitanti rinasceva, ma le parti non sono ancora arrivate a un compromesso adatto a entrambe le comunità. Varosha è diventata una merce di scambio nelle relazioni tra greco e turco-cipriota. Varosha è stato a lungo il simbolo più imponente della divisione dell'isola, abitata dai fantasmi del passato.

Chi è riuscito a infilarsi tra le recinzioni di filo spinato erette dall'esercito turco parla di piatti di cibo essiccato lasciati nelle cucine e nelle sale da pranzo di ville e case un tempo eleganti, di biancheria ancora asciugata su corde e di un'incredibile quantità di erbacce che disseminato per le strade Varosha. I prezzi in vetrina risalgono al 1974.

Varosha è stata oggetto di saccheggio totale da parte di predoni. All'inizio furono i militari turchi, che portarono mobili, televisori e stoviglie sulla terraferma. Poi gli abitanti delle strade vicine, che portarono via tutto ciò che non serviva ai soldati e agli ufficiali dell'esercito di occupazione. La Turchia è stata costretta a dichiarare la città zona chiusa, ma questo non l'ha salvata dal saccheggio totale: tutto ciò che poteva essere portato via è stato portato via.

Tuttavia, esiste una visione alternativa del conflitto: gli inglesi lo organizzarono e lo provocarono per prevenire la diffusione dell'influenza sovietica in Medio Oriente in generale ea Cipro in particolare. Makarios avrebbe chiesto (o preteso?) agli inglesi di rimuovere le loro basi da Cipro, cosa per la quale ha pagato con la vita. L'“occupazione turca” è, infatti, l'introduzione di truppe di un altro paese NATO a Cipro, e l'organizzazione di un territorio che non è subordinato al governo (vicino all'URSS) di Cipro e ad esso addirittura ostile. Mantenere il controllo occidentale di questo territorio strategicamente importante è molto più facile dopo la spartizione.

Ci sono molte città fantasma sul pianeta e si trovano in quasi tutti i paesi. Tali luoghi appaiono per vari motivi: a causa di artificiali o disastri naturali, genocidio, o semplicemente un calo dell'attività economica nella località. Tutto questo fa uscire le persone dalle loro case. Così, la famigerata Pripyat si è trasformata in una città fantasma dopo l'incidente alla centrale nucleare di Chernobyl, gli abitanti hanno lasciato il Krako italiano a causa di frane, ci sono decine di villaggi minerari in Africa, ci sono città abbandonate in India. Ma la maggior parte di queste città si trova in Cina. È vero, queste non sono solo città abbandonate, ma al contrario, città "per la crescita": gli insediamenti vengono costantemente costruiti, ma nessuno ci vive. Ci sono una ventina di queste città nel Regno di Mezzo e 64 milioni di case sono vuote. E questo è nella Cina sovrappopolata, dove i problemi abitativi e demografici hanno raggiunto il livello nazionale! Abbiamo deciso di mostrarvi uno di loro: la più grande città fantasma del mondo.

Città per il futuro?

Ordos iniziò a essere costruito all'inizio degli anni 2000 nella regione autonoma della Mongolia Interna (da cui le radici turche e il collegamento con la parola "orda").

È progettato per 1 milione di abitanti. Tuttavia, qui vivono non più di 20mila persone e circa il 98% degli edifici è vuoto. In effetti, un quadro terribile, sembra che una specie di epidemia sia scoppiata a Ordos e la maggior parte della popolazione si sia semplicemente estinta.

I grattacieli sono vuoti qui edifici amministrativi, edifici residenziali e torri, ci sono persino università a Ordos, e non c'è nemmeno un'anima in esse. Tutto questo è collegato da comunicazioni e strade, ma qui non abita nessuno.

E quando scende la notte, i paesaggi qui diventano ancora più inquietanti.

Una miniera d'oro che non è stata all'altezza delle aspettative

Nella regione di Kangbashi, dove è stato ricostruito l'Ordos, all'inizio degli anni 2000 sono state scoperte enormi riserve di carbone e altre risorse naturali. Pertanto, in questi territori sono cresciuti istantaneamente grattacieli, musei, teatri ed edifici amministrativi.

Hanno anche costruito zone notte, dove ci sono anche accoglienti cottage per i cinesi più abbienti. La costruzione di Ordos è stata completata nel 2010, e si sviluppa su una vasta area di 355 chilometri quadrati. Ma la città si è trovata in una specie di bolla finanziaria: i cinesi ricchi, che hanno a capo ingenti fondi, hanno quasi subito comprato tutti gli immobili, considerando gli acquisti come investimenti. Dopotutto, la città avrebbe dovuto potenzialmente avere successo, quindi i piani erano di rivendere tutta la proprietà a un prezzo più alto. Tuttavia, i residenti della Mongolia Interna semplicemente non hanno i soldi per acquistare appartamenti.

Anche durante la costruzione, lo sviluppatore ha fissato il prezzo degli alloggi a 10-11 mila dollari per uno metro quadro, e dopo alcuni anni è diminuito di 2-3 volte. Eppure, 4-4,5 mila dollari al metro quadrato è un prezzo esorbitante per i residenti della regione, dove i salari medi superano appena i 400 dollari al mese.

Il destino della gigantesca città fantasma

Naturalmente, dopo la consegna degli immobili a Ordos, non invidierete le società di gestione. Subiscono enormi perdite, poiché servono a pieno le infrastrutture della città: riparano le strade, bonificano, piantano alberi e arbusti nelle aree, non ci sono nemmeno interruzioni nell'illuminazione. Ci vogliono circa 10-12 milioni di dollari ogni mese.

Quindi, nonostante il fatto che la città sia vuota, vive. Ma dire (come si dice degli altri Città cinesi), che la vita ribolle in esso, è assolutamente impossibile. Ordos è costantemente sorvegliato, ci sono poliziotti che tengono l'ordine. Nessuno ha saccheggiato la città, quindi i turisti non hanno nulla da temere qui. Puoi passeggiare per la metropoli del deserto, andare in bicicletta o andare in skateboard lungo le strade, scattare foto incredibili e leggermente spaventose e immaginarti come l'eroe di un film post-apocalittico: questo è ciò per cui i viaggiatori vanno a Ordos.

Certo, puoi incontrare residenti qui, ma molto raramente. Fondamentalmente, si tratta di agenti delle forze dell'ordine, o di alcuni operai che sono riusciti a comprare un appartamento.

A proposito, il governo cinese prevede di acquistare qui appartamenti per militari in pensione, tuttavia, nel migliore dei casi, non ci saranno più di 20-25 mila persone, ovvero un altro 2-2,5% dei cittadini viventi. A questo ritmo di insediamento, Ordos si sarebbe popolata solo mezzo secolo dopo.