Domanda al sacerdote qual è la battaglia interiore dell'anima. Sulla guerra spirituale nel mondo moderno

Il mio popolo è distrutto per mancanza di conoscenza: perché hai rifiutato la conoscenza,
allora rifiuterò anche te dal servire come sacerdote davanti a me;
e come tu hai dimenticato la legge del tuo Dio, anch'io dimenticherò i tuoi figli.(Osea 4:6)

I credenti possono essere dipendenti dall'occulto?

Nelle chiese evangeliche (ma non solo in quelle evangeliche) si possono incontrare persone che sono gravate da problemi spirituali di un certo tipo. Comune a tutti questi problemi è che sorsero nella vita "precedente" (prima della vita di fede in Gesù Cristo), quando sotto l'influenza delle forze demoniache le persone divennero dipendenti dall'occulto. Ce ne sono soprattutto molti tra ex alcolisti, tossicodipendenti e criminali. Ce ne sono molti tra i giovani di oggi, che fin da piccoli entrano in contatto con i “fascini” di questo mondo. Naturalmente, ci sono anche tra altri gruppi di età; Queste sono persone che in un modo o nell'altro sono state sottoposte a influenze occulte.

Coloro che hanno avuto contatti con sensitivi, stregoni, indovini, oroscopi fidati, sono stati sottoposti a ipnosi, hanno studiato varie tecniche occulte, religioni orientali o arti marziali, hanno partecipato a qualsiasi altra attività occulta, o forse semplicemente situazioni stressanti o di programmazione, possono entrare in dipendenza dalle forze spirituali oscure. Se una persona contatta consciamente o inconsciamente il mondo spirituale caduto, allora, che lo voglia o no, si espone al pericolo reale di diventare dipendente dalle forze dell'oscurità. L'oscuro mondo spirituale non perdona a nessuno gli errori o l'ignoranza delle sue leggi.

La pratica di molti consiglieri conferma che ci sono anche spiriti specifici, molto forti e insidiosi, che si ereditano: “Non avrai altri dèi all'infuori di Me. Non farti un idolo o un'immagine di ciò che è in cielo in alto, e ciò che è sulla terra in basso, e ciò che è nell'acqua sotto la terra. Non adorarli e non servirli; poiché io sono il Signore tuo Dio, un Dio geloso, che punisco i figli per la colpa dei loro padri fino alla terza e alla quarta generazione che mi odiano».(Es. 20:3-5).

Le persone di questo mondo non pensano al fatto che possono ottenere lo spirito di fornicazione e gli spiriti che lo accompagnano attraverso rapporti sessuali promiscui, indipendentemente da come ciò avvenga. Purtroppo si è diffusa la dipendenza dalla pornografia e da varie indecenze virtuali, anche negli ambienti cristiani. La Parola di Dio dice: "O non sai che chi si accoppia con una prostituta diventa un solo corpo con lei?"(1 Corinzi 6:16). La fornicazione virtuale, in altre parole, la concupiscenza degli occhi, può aprire la strada agli spiriti per dominare una persona.

I piercing sono innocui?

L'influenza del mondo spirituale su molte persone avviene anche attraverso il corpo: tatuaggi e piercing apparentemente innocui. La Bibbia dice: “Per il bene del defunto, non fare tagli sul tuo corpo e non pungerti scrivendo su te stesso. io sono il Signore"(Lev. 19:28). Anche: “Voi siete i figli del Signore vostro Dio; non fare tagli nel tuo corpo e non tagliare i capelli sopra i tuoi occhi per i morti".(Deut. 14:1).
Secondo le usanze pagane, tatuaggi e tagli sul corpo venivano fatti in onore dei morti o con lo scopo di entrare in trance durante le sessioni occulte ed entrare in comunicazione con i morti (chiamando spiriti), che di per sé è un inganno satanico. Nessuna persona vivente può comunicare con i morti. Chiamando lo spirito del defunto, gli occultisti non comunicano con lui, ma con i demoni che conoscevano bene il defunto o vivevano in lui. La dottrina della reincarnazione (reincarnazione dell'anima) è costruita su questo banale inganno. Il Signore Dio avvertì il Suo popolo eletto di non impegnarsi nell'occulto in nessuna forma, definendolo "un abominio".

La violenza, i sentimenti feriti e le emozioni sono terreno fertile per l'azione attiva degli spiriti maligni sulla psiche. Un dipendente dall'occulto può sentire voci diverse, qualcosa lo spinge a determinate azioni, spesso illogiche, può soffrire di una personalità divisa o multipla, paura senza causa e vari tipi di depressione.

Le connessioni occulte sono peccati di abominio, in conseguenza dei quali gli spiriti maligni hanno l'opportunità di influenzare non solo il corpo, ma anche l'anima di una persona. Usano ogni opportunità per causare il maggior danno possibile e distruggere tutti i sistemi di difesa dell'individuo. Di solito nelle persone dipendenti dall'occulto, i meccanismi mentali naturali sono influenzati.

Sfortunatamente, molte persone, tra cui anche cristiani, credono che il trascendente (oltre, ultraterreno) sia qualcosa di molto lontano e improbabile. C'è un punto di vista, basato sulla teologia calvinista, che un cristiano salvato non può essere posseduto o assuefatto ai poteri delle tenebre. Presumibilmente esiste una "linea di sangue" attraverso la quale a Satana è proibito entrare. Ho sentito affermazioni simili da evangelisti di fama mondiale. Ma la vita reale non lo conferma, così come non troviamo giustificazione nella Scrittura.

I ghoul come realtà oggettiva

A causa dello stress, in tenera età, sono rimasta senza parole. Dopo il "trattamento" con l'aiuto di un uovo di gallina da parte di una nonna chiromante di un villaggio vicino, il discorso è tornato in me. Ma presto cominciarono ad accadermi cose strane: feci sogni terribili, mi apparvero dei ghoul; presto sono caduto nella prigionia della dipendenza chimica; ha visitato pensieri di suicidio, ci sono stati anche tentativi di farlo; si manifestava la chiaroveggenza, si verificavano altri fenomeni paranormali.

Dopo essermi rivolto a Dio, nell'anno del millennio del battesimo della Russia (1988), il mio stato d'animo è peggiorato notevolmente. Per molto tempo non sono riuscito a trovare l'aiuto di cui avevo bisogno. Le chiese evangeliche battiste non hanno ancora affrontato tali problemi in massa. In una conferenza teologica a San Pietroburgo nel 1993, mi sono imbattuto nel libro di N. Anderson Breaking the Fetters. Iniziando a leggerlo, ho tirato un sospiro di sollievo, ho capito che non ero solo. Rendendosi conto della situazione, sette anni dopo il pentimento, con l'aiuto di Dio, ricevette la libertà dalla dipendenza occulta. Negli ultimi anni ho dovuto consigliare persone oberate di occultismo. Ci si può solo chiedere quanti di loro si trovino nell'ambiente cristiano.

Molte persone ancora non capiscono che il mondo intorno a noi è pieno di miriadi di diversi esseri spirituali che controllano le azioni di ogni persona. Satana non è onnipresente, ma in un mondo spirituale rigidamente strutturato, ha molti assistenti di vario grado - "Spiriti del male in cielo"(Efesini 6:12).

Quando una persona negligente e non illuminata nelle questioni spirituali contatta fiduciosamente le forze delle tenebre, occupano immediatamente un certo posto nel suo subconscio. Avendo distrutto la barriera naturale, creata da Dio, ottengono l'opportunità di un impatto permanente sulla coscienza. Quindi c'è un impatto spirituale negativo sull'anima umana. L'uomo vive in due dimensioni. Forse non è ancora posseduto, ma è già in una certa misura dipendente dalle forze del male, cercando di controllare completamente le sue azioni per affrettare la morte fisica. Dopotutto, al di fuori del corpo, l'anima perde la possibilità di salvezza.

L'unico ed efficace modo per proteggersi dall'influenza occulta è volgersi a Dio e accettare Gesù Cristo come vostro personale Salvatore e Signore. Questo di solito accade dopo che una persona si rende conto di essere un peccatore. Ma se subito dopo essersi rivolti a Dio non c'è piena realizzazione della peccaminosità delle precedenti azioni occulte, pentimento e rottura con le opere delle tenebre, allora, avendo un terreno favorevole, Satana cerca di perseguitare a lungo i suoi prigionieri. Fa di tutto per ingannarli e ingannarli anche quando sono diventati cristiani.

Pertanto, per alcuni nuovi convertiti, che in precedenza avevano connessioni occulte, dopo essersi rivolti a Dio, il loro stato d'animo si deteriora notevolmente. Satana esercita una forte pressione su di loro e la loro vita si trasforma in un vero inferno. In cerca di liberazione, corrono da una denominazione all'altra. Non sempre è possibile che venga loro fornita un'assistenza qualificata e capita che queste persone muoiano volontariamente.

Una volta, un cristiano che si era tagliato le vene è stato portato da un mio amico, un ministro della chiesa della BCE di Rostov, per un consulto. Durante la conversazione, si è scoperto che era un ex detenuto. In questo modo, ha protestato contro le azioni dei suoi colleghi di lavoro. Si è anche scoperto che prima di rivolgersi a Dio, ha avuto un'infanzia molto difficile e ha condotto uno stile di vita antisociale. Dopo una conversazione con il ministro, sembrava essersi calmato e ha promesso di non impegnarsi più nell'automutilazione. Pochi giorni dopo, però, il ministro è stato informato che l'uomo si era impiccato. Ovviamente, il conflitto interno è continuato e la protesta di quest'uomo ha assunto forme estreme.

In guerra come in guerra

Confidando in Cristo, siamo sulla via della santificazione e della guerra contro il male, il peccato e la nostra stessa carne. Ma in guerra, come in guerra, tutto può succedere. Satana è un nemico molto astuto e astuto. È sua idea che dopo il pentimento e la conversione a Cristo, il credente sia protetto dall'inganno. Questo pensiero è di per sé pericoloso. “Sii sobrio, veglia, perché il tuo avversario, il diavolo, va in giro come un leone ruggente, cercando qualcuno da divorare; resistigli con ferma fede».(1 Piet. 5:8,9).

Anche coloro che si convertono sinceramente a Cristo possono essere ingannati dallo spirito dell'anticristo. Le anime non confermate non sanno che proprio tra i cristiani sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e con segni soprannaturali e falsi prodigi condurranno molti lontano dalla vera via (Mt 24,24; 1Tm 4,1; 2Pt 2: 1).

I servitori di Satana, gli spiriti delle tenebre possono facilmente ingannare una persona e apparire sotto forma di un angelo di luce. Spesso si fingono messaggeri di Cristo o addirittura Cristo stesso (2 Corinzi 11:13-15). Questi sono spiriti seducenti, conduttori di un altro insegnamento, un altro spirito, un altro maestro, che professano una bugia assoluta. Nell'ignoranza spirituale, le persone, non sospettando uno sporco trucco, cadono in una trappola ingegnosa.

Un cristiano che voleva sperimentare lo spirito profetico si avvicinò a un fratello servitore di Vinnitsa. Dopo una preghiera, per non tentare il consigliere, un ministro esperto si rivolse a un cristiano inginocchiato e gli chiese in inglese: «Lo Spirito che profetizza per mezzo del fratello Vitaly, riconosci il Figlio di Dio Gesù Cristo, che venne sulla terra, che fu crocifisso sotto Ponzio Pilato e risorto il terzo giorno, come tuo personale Signore e Salvatore? Invece di rispondere, lo spirito gettò a terra il cristiano e attraverso la sua bocca rispose in un linguaggio puramente russo, ma non stampabile. Il cristiano subito confessò e rinunciò allo spirito di menzogna.

Per la maggior parte dei non credenti e dei cristiani ignoranti, le azioni di direzione spirituale sono incomprensibili. Non capiscono l'essenza dell'attività di alterazione della coscienza ben pianificata che si svolge su scala globale. Prima della seconda venuta di Gesù Cristo sulla Terra, Satana, con grande rabbia, cerca di ingannare, se possibile, anche gli eletti.

Obiettivi e possibilità degli spiriti caduti

Il dono del discernimento degli spiriti gioca un ruolo particolarmente importante nelle condizioni moderne. La Bibbia ci chiama a mettere alla prova gli spiriti (1 Giovanni 4:1). Gli spiriti maligni non possono resistere alla prova dello Spirito Santo. Non riconoscono Gesù Cristo incarnato come Signore e Salvatore. Osservando le azioni di alcune persone, è necessario analizzare correttamente quali frutti spirituali portano nella loro vita (Mt 7,16) e trarre le dovute conclusioni.

Lo Spirito Santo non sarà offeso in questo caso. Perché il Signore desidera che noi, suoi figli, dimoriamo nella verità. La comunicazione nello Spirito è solo con il nostro spirito, non con la nostra anima o corpo. Perciò oggi è molto importante imparare a vivere secondo lo Spirito (Rm 8,1.2) e usare umilmente una mente rinnovata nel conoscere la volontà di Dio (Rm 12,1-3)!

Ogni cristiano deve avere una lotta tra lo spirito e la carne. Ma, dopo aver intrapreso il cammino della sequela del Signore, è necessario rifiutare la carne peccaminosa e seguire il cammino della crescita spirituale. "nella piena misura della statura di Cristo"(Efesini 4:12). Rinnegando te stesso, porta la tua croce e segui Gesù Cristo (Luca 9:23, 24).

Se per qualche motivo nella natura di una persona, prima o dopo aver creduto, gli spiriti maligni hanno avuto l'opportunità di agire, non se ne vanno automaticamente. È necessario rompere i legami che danno loro il diritto di influenzare una persona. Si può presumere che i demoni siano coinvolti in molti dei fallimenti delle nostre vite. Molto probabilmente, spingono, tentano e incitano le persone a prendere decisioni sbagliate o poco sagge. Fanno di tutto per aggravare la difficile situazione di coloro che stanno vivendo qualche tipo di difficoltà.

Lo scopo dei servitori di Satana è distruggere le opere di Dio e ostacolare i suoi propositi. Cercano di stabilire le loro roccaforti, sia nella vita del singolo cristiano che nella chiesa o organizzazione cristiana. Con tali roccaforti, i demoni possono radunarsi in numero maggiore e quindi avere una maggiore influenza su un individuo o un gruppo di persone.

Ovviamente, i demoni possono mettere certi pensieri nelle nostre menti. Ma in questo caso, la responsabilità di come smaltiamo questi pensieri è nostra (2 Corinzi 10:4,5). Poiché i demoni conoscono molto bene le nostre debolezze, adattano attentamente i loro pensieri al nostro modo di pensare. Sperando di abbattere un uomo, faranno tutto il possibile per tentarlo. Si aggrappano ai problemi esistenti invece di crearne di nuovi, il che consente loro di nascondersi con successo dietro di loro. Se le persone possono spiegare il verificarsi di problemi in modo "naturale", è improbabile che cerchino qualcos'altro.

I demoni impediscono alle persone di avvicinarsi a Dio o di fare ciò che Dio vuole che facciano. Impediscono ai non credenti di credere in Dio (2 Corinzi 4:4). Coloro che si professano credenti accecano la mente (2 Corinzi 3:14). Fanno tutto il possibile per minare la fede dei cristiani. In primo luogo, interferiscono con il culto, la preghiera, la lettura della Bibbia, la manifestazione dell'amore e della misericordia.

Uccidi una vittima ferita

Ma la strategia principale dei demoni è trovare un punto debole in una persona e trarne vantaggio. Più debolezza scopre una persona, più è probabile che questa sarà la ragione dell'attacco del nemico. I demoni sono come vili predatori che, una volta annusati il ​​sangue, fanno di tutto per finire la vittima ferita. Se non riescono a uccidere, cercheranno di ferirla il più possibile.

Di solito i demoni tendono ad aggravare il problema a tal punto che, nella disperazione, una persona smette di combattere. Così, Satana, di cui gli sfortunati potrebbero non sospettare, ne esce vittorioso. Non comprendendo l'impatto spirituale, molte persone perdono ogni speranza, credendo di aver perso la testa. Lavorare "dietro le quinte" per i demoni è un vero piacere. Incoraggiano le loro vittime a reagire in modi per loro distruttivi e poi le tormentano con il senso di colpa.

Gli spiriti maligni accusano sempre e in ogni modo possibile. La tattica più comune è convincere una persona che lui, le altre persone o Dio sono da biasimare per la sua vita rovinata, la sua salute cagionevole, il suo amore fallito. A causa dell'incapacità di cambiare la sua posizione, una persona inizia a rifiutare e odiare se stessa. I demoni lavorano prontamente su tali basi per esacerbare ulteriormente il senso di colpa. Supportano voci e opinioni false, indulgono in incomprensioni, giustificano la rabbia e le accuse contro Dio.

La paura, il falso senso di colpa o la vergogna impediscono alle persone di rivolgersi a cristiani più esperti per chiedere aiuto. Lo spirito della menzogna li fa dire il falso, che li distrugge. Giorno dopo giorno, le persone sentono pensieri negativi su se stesse, sugli altri e su Dio nella loro mente. Diventano così abituati alla menzogna da non essere consapevoli della sua fonte. Dopo molti anni di convivenza con spiriti immondi, le persone si abituano così tanto alla loro reazione sbagliata che già la considerano naturale e non si rendono nemmeno conto della necessità di chiedere aiuto direttamente al Medico Celeste.

A volte ho avuto forti mal di testa. Interiormente, intuitivamente, ho capito che questo dolore non è una conseguenza della malattia. Sembrava come se qualche entità incomprensibile fosse stata impiantata nella mia testa, che semplicemente squarciò il mio cervello. Il dolore era insopportabile.

Di solito in questi casi cercavo di chiamare uno dei miei amici o conoscenti cristiani per chiedere loro di pregare per me, se possibile, in modo che pregassero anche in chiesa. Di norma, dopo qualche tempo il dolore è scomparso. Un amico pastore mi ha consigliato di resistere personalmente alle azioni degli spiriti maligni e di dichiarare che la vittoria di Gesù Cristo si estende al mio corpo.

Presto ho sentito di nuovo il familiare mal di testa. Ero così debole che non potevo alzarmi dal letto e raggiungere il telefono. Più volte, in un sussurro, era difficile parlare, ho proclamato la vittoria di Gesù Cristo nella mia vita, aggiungendo che si estende alla mia carne. I demoni sono stati rimossi dalla mia mente e il dolore è scomparso. Successivamente, situazioni simili si sono ripetute più volte, fino a quando non sono completamente scomparse.

Cause di malattia e divisioni

Soprattutto, i demoni esacerbano la dipendenza sia dal bene che dal male. Per aumentare la dipendenza, usano i punti deboli di una persona o i suoi punti di forza. Le radici della costrizione e della mancanza di libertà risiedono nella paura, nell'insicurezza e nel senso di inferiorità. Per incatenare una persona, i demoni usano abilmente uno stato d'animo interiore favorevole per loro. Per renderlo "forte", rafforzano la fiducia della persona nella giusta autostima e capacità personali. Il cristiano diventa così insensibile alla voce dello Spirito Santo e considera le sue azioni carnali come la guida di Dio. Lo Spirito Santo si spegne e la coscienza di una tale persona diventa viziosa o bruciata. Di conseguenza, tali persone, se membri ordinari, vengono espulse dalla chiesa. Se occupano posizioni di comando, le chiese sperimentano dolorose divisioni.

È molto raro che le persone siano influenzate in modo demoniaco dalla ribellione spirituale o da un errore. Molto spesso, il primo contatto con i demoni si verifica a seguito di violenze commesse contro una persona. Una volta all'interno della personalità, i demoni si precipitano a consolidare ed espandere il territorio occupato. Dopotutto, gli spiriti che sono all'interno di una persona sono subordinati a demoni superiori al di fuori della persona. Di solito non possono andarsene senza il permesso dei loro "capi". Pertanto, quando si prega per il rilascio di una persona appesantita, si dovrebbe rompere ogni sorta di verticale del potere spirituale per isolare i demoni interni dal supporto esterno. È meglio se la persona gravata lo chiede lui stesso.

In una delle chiese di Zhytomyr è successo che un adolescente, figlio di uno dei ministri, ha insultato il fratello di un satanista locale che viveva nella porta accanto. Poco dopo, l'adolescente è entrato in coma e durante il giorno ha avuto più di venti crisi epilettiche prolungate, simili a quelle epilettiche. La chiesa ha annunciato il digiuno e la preghiera. I fratelli di altre chiese vennero a pregare per il ragazzo. Durante la preghiera, il ragazzo si sentiva meglio.

Questo è andato avanti per quasi due settimane. La famiglia era in servizio 24 ore su 24 al capezzale del bambino. Durante una delle nostre preghiere, ha aperto gli occhi e ho visto il suo sguardo consapevole. Poi ho chiesto al ragazzo: "Vuoi guarire?" Fece un cenno affermativo con la testa. “Allora chiedi a Gesù Cristo di proteggerti e di renderti libero”, dissi.

Il ragazzo sussurrò con difficoltà: "Ti prego, Gesù Cristo, proteggimi e liberami". Subito dopo si addormentò e dormì per più di un giorno. Ho detto ai genitori che il loro figlio dovrebbe dedicare la sua vita a Gesù Cristo. Dopo un po' venne da me e, in deliberata preghiera, si dedicò a Gesù Cristo.

I demoni usano tattiche di paura. Le persone spesso non capiscono che la presenza o l'assenza di un demone in loro non è sempre correlata al loro stato spirituale generale. Dopotutto, anche i cristiani "superspirituali" possono avere il naso che cola! È vero, se un naso che cola non viene trattato, possono sorgere complicazioni. Pertanto, in caso di qualsiasi anomalia, il cristiano spirituale sa sempre di avere l'indirizzo del suo Dottore e può rivolgersi a Lui. Il telefono del dottore funziona 24 ore su 24, è sempre pronto a riceverci.

C'è un altro estremo. È sempre conveniente incolpare i demoni per i problemi che sorgono a causa del vivere secondo i tratti della carne e del carattere. Tali cristiani sono diventati così abituati alla loro spazzatura emotiva che non vogliono cambiare e separarsene. Ma dovresti sapere che vivere secondo la carne non garantisce la libertà dagli inganni demoniaci.

Va notato che i demoni possono vivere in una persona solo se sono soddisfatte due condizioni:

a) devono trovare un modo per penetrare: sentimenti feriti (violenza), emozioni negative, peccato assoluto, idolatria, occultismo, false religioni, seduzione, satanismo, massoneria, spiriti tribali, maledizioni, ecc. Possono esserci migliaia di modi del genere,

b) i demoni devono avere una base data loro dalle leggi dell'universo, il consenso della vittima, che permette loro di rimanere in una persona.

Entrambe queste condizioni sono soddisfatte se una persona non cerca di essere liberata dal peccato, persiste nell'incredulità e non vuole separarsi dalla "spazzatura" mentale o spirituale. La spazzatura serve come esca e rifugio per gli spiriti maligni. Cioè, una persona ingannata consapevolmente non vuole separarsi dai demoni. Ci sono stati molti casi nella mia pratica in cui, dopo aver ricevuto un sollievo temporaneo, le persone non erano immediatamente disposte a seguire la via della santificazione.

Principi e modalità di rilascio

Dopo aver realizzato l'inganno e il peso degli spiriti maligni, ci si dovrebbe pentire e confessare peccati occulti e altri peccati segreti. Cioè, tutto il segreto deve essere scoperto e portato alla luce. Gli spiriti malvagi nei luoghi celesti non possono sopportare la luce divina, agiscono nell'ignoranza e nelle tenebre.

La vera lotta con l'impatto negativo avviene a livello della parola. Le parole e le azioni di rinuncia a Satana sono condizioni necessarie per la protezione dall'inganno e dal possesso. La Parola di Dio comanda di "resistere al diavolo". Cioè, dirigere contro di essa tutte le forze interne ed esterne del nostro essere: spirito, anima, mente, volontà, sentimenti, parole e azioni. In questo atto di confronto, la rinuncia aiuta a rompere i legami volontari e involontari con gli spiriti del male e dà accesso alla luce di Dio all'uomo.

Nell'Antico Testamento, secondo la legge di Mosè, i peccati abominevoli erano punibili con la morte, e per essi non c'era sacrificio (Is 22,18; Lv 20,27). Tali peccati includono la stregoneria, la stregoneria, la stregoneria, la divinazione, l'ipnosi, lo spiritualismo e molte diverse forme dell'occulto (Deut. 18:10,11; Apocalisse 2:23,24; 9:20,21; 21:8).

La paura scompare quasi del tutto in quelle persone che si rendono conto di quanto poco potere abbia il nemico rispetto a Dio. Non va sottovalutato, perché il suo potere è nell'inganno. In effetti, il nemico ha solo un po' più potere di quanto la persona in cui vive gli permette di avere su di lui. La lotta continua finché la volontà dell'uomo è dalla parte di Dio. E se una persona dirige consapevolmente la sua volontà contro i demoni, è costretta ad andarsene. Dopotutto, la maggior parte delle persone che cercano aiuto spirituale da un consulente hanno già preso la decisione di rivolgersi a Dio per chiedere aiuto.

Quando un indemoniato fu condotto da Gesù, perché i discepoli non potevano liberarlo, il Signore disse che questa specie è scacciata solo dalla preghiera e dal digiuno (Mt 17,14-21). Ma Gesù è Dio e conosceva in anticipo il bisogno dell'uomo. E dobbiamo scoprirlo durante la consultazione. Pertanto, quando si consiglia una persona spiritualmente malata, prima di tutto, è necessario scoprire se questi problemi sono collegati a qualche tipo di malattia mentale su base fisiologica oa una manifestazione di vecchia natura non crocifissa. In questi casi, il lavoro di consulenza deve essere svolto in un modo completamente diverso. È possibile che colui che è oppresso non sia ancora nato di nuovo. Pertanto, all'inizio della diagnosi, ha bisogno di presentare il Vangelo in modo molto accessibile.

Senza pentimento non c'è perdono

La Parola di Dio non dà istruzioni su come purificare il nostro passato dai fardelli demoniaci. Questo è uno dei segreti del mondo spirituale, che dobbiamo comprendere attraverso la cooperazione con lo Spirito Santo. Dio ci ha dato tutto ciò di cui abbiamo bisogno per la pietà e una vita abbondante. La sua "l'unzione ci insegna tutto"(1 Giovanni 2:27). Il Vangelo è pieno di esempi di come le persone chiamate da Dio hanno risolto tali problemi. Qui non è possibile applicare istruzioni che alla fine si trasformano in cerimonie formali. Dio non agisce secondo uno schema, ma solo individualmente con ciascuno di noi! Ed Egli ci unge con il suo Spirito (Luca 10:17.19), ci dà il diritto di calpestare tutta la potenza del nemico, legare e sciogliere (Mt. 16:19; 18:18; Giovanni 20:23), edificare la Sua opera e distruggi le opere del diavolo. Le armi della nostra lotta spirituale contro le forze delle tenebre sono elencate nell'Epistola dell'apostolo Paolo agli Efesini (6,11-18).

Nelle Sacre Scritture, alle persone è comandato di pentirsi (Atti 17:30,31), ma da nessuna parte la procedura su come farlo è descritta in dettaglio (in chiesa o a casa, andare al pulpito o pregare stando fermi, c'è nessun testo standard della preghiera di pentimento). Sulla base della lettera della Scrittura e dei suggerimenti dello Spirito Santo, le persone agiscono secondo la situazione. Ma non è la lettera che opera, ma lo Spirito, e il Signore ravviva le persone sinceramente pentite. Ma senza pentimento non c'è perdono. Il peccato impenitente non può essere perdonato! E molto spesso coloro che sono occultamente oppressi non sanno affatto di cosa hanno bisogno di pentirsi. In particolare, questo è successo a me. Per molto tempo non ho potuto capire l'essenza del peccato, così come il sacrificio sostitutivo ed espiatorio di Gesù Cristo. La mia mente era bloccata e la mia percezione era ritardata. Questo è tipico per i tossicodipendenti occulti. Il pentimento generale per i peccati non riconosciuti non dà la completa liberazione. Pertanto, dopo il pentimento, ho letto oroscopi e letteratura occulta, sinceramente non considerandolo un peccato.

La comprensione biblica del pentimento è un cambiamento di mentalità. Sebbene l'atto di rinascere sia istantaneo, il cambio di mente è un lungo processo creativo di cooperazione dell'uomo con Dio. Ciò include la modifica:

a) visione del mondo o percezione dell'immagine del mondo;

b) sistemi di valori personali;

c) comportamento.

Molto spesso si tratta di un processo piuttosto lungo e difficile in cui la persona rinata deve prendere parte attiva. Il principio dell'azione attiva scorre come un filo rosso in tutta la Sacra Scrittura. Lo stesso principio si applica a ulteriori lavori sulla liberazione dal fardello occulto.

Spezza le catene della menzogna

Affidandoci alle Scritture e alla guida dello Spirito Santo, siamo liberati dall'influenza dei poteri dell'inferno mediante la Sua potenza. Non accettando o rifiutando la potente potenza di Dio, che opera nella liberazione degli ossessionati dall'occulto, rischiamo di diventare come i farisei che bestemmiarono lo Spirito Santo. La conseguenza del rifiuto di Dio è l'inganno e la cecità spirituale. Il consigliere dovrebbe essere consapevole che coloro che sono occultamente gravati hanno bisogno di più tempo per realizzare le verità delle Sacre Scritture.

Il Signore ci rivela che la nostra guerra incessante non è con le persone, ma con gli spiriti malvagi negli alti luoghi (Efesini 6:12). Le affermazioni dei cristiani di non voler sapere nulla di Satana sono già la prova che li ha ingannati. Poiché Satana è una persona spirituale, anche i mezzi per trattare con lui sono spirituali (2 Corinzi 10:4,5).

Per mezzo di Tito, l'apostolo Paolo ci insegna la sana dottrina (Tt 2,1). In particolare scrive: Poiché la grazia di Dio è apparsa, salva per tutti gli uomini, insegnandoci che noi, rifiutando malvagità e concupiscenze mondane…” (Tit. 2:11.12). Nell'originale, la parola "rifiuto" si riferisce a un'azione specifica. Cioè, la grazia di Dio non solo salva, ma insegna anche specificamente a una persona a rifiutare le opere delle tenebre. C'è un chiaro contrasto qui: malvagità e concupiscenze mondane - una vita casta, retta e devota.

Il mondo spirituale può avanzare pretese finché non si trova di fronte a una dichiarazione ferma e consapevole di una persona sulla cessazione di tutti i legami con essa. Ci sono leggi rigide nel mondo spirituale. Lasciando il territorio di Satana, una persona deve rompere consapevolmente tutti i fili che lo legano all'ex proprietario. Il diritto di porre fine a qualsiasi invasione dà consapevolezza della propria nuova posizione. La rinuncia alle precedenti azioni peccaminose è solo un altro passo sulla via della santificazione.

Poiché il mondo intero è feudo del diavolo (1 Giovanni 5:19), praticamente tutte le persone, in un modo o nell'altro, hanno bisogno di purificazione e santificazione. Questo vale anche per coloro che si oppongono alla verità, persone con una mente cieca (2 Cor. 3:14). Una persona è in grado di accettare le verità bibliche nella misura in cui la sua mente è libera dall'inganno demoniaco.

Per ottenere chiarezza sul metodo di liberazione, bisogna avere una buona comprensione dell'essenza della vera preghiera e del digiuno biblico. Non si tratta solo di digiunare e pregare per alcuni giorni. Secondo Isaia 58, il digiuno comprende molti aspetti spirituali, inclusa la necessità di sciogliere il giogo e spezzare le catene dell'iniquità (Is 58,6). Stiamo parlando qui della necessità di porre fine a tutti i contratti occulti che possono vincolare l'anima di una persona carica di occulto, sebbene salvata.

Raggiungere la vittoria: Il sangue dell'Agnello e la Parola di testimonianza

Per ottenere la completa libertà, una tale persona deve chiedere a Dio l'illuminazione della mente, l'aiuto e la protezione. Quindi devi fare una dichiarazione volitiva al mondo demoniaco spirituale sulla risoluzione di tutti i contratti e legami occulti conclusi in passato, sul ritorno della tua anima dal potere di Satana e sul suo completo trasferimento al potere di Cristo. Così, la calunnia del diavolo contro di noi è disarmata (Apocalisse 12:10).

I principi spirituali per compiere quest'opera si trovano anche negli scritti del profeta Isaia (42:18-23). Qui ci sono chiari e ben definiti parallelismi spirituali con una persona oberata dall'occulto.

"Lo hanno vinto (Satana) con il sangue dell'Agnello e con la parola della loro testimonianza, e non hanno amato le loro anime fino alla morte".(Apocalisse 12:11). È chiaro da questo testo che la vittoria su Satana si ottiene attraverso un riconoscimento personale del potere redentore, mediante la fede nell'azione del sangue di Gesù Cristo. La seconda parte della vittoria è parole della nostra testimonianza. Ciò implica non solo una testimonianza di Cristo ai non credenti, ma anche all'intero mondo spirituale. Questa è una dichiarazione della nostra appartenenza a Dio e una rinuncia a tutti i legami passati con il mondo demoniaco, se hanno avuto luogo nella nostra vita.

Dimostriamo al mondo degli spiriti un'espressione della nostra buona volontà, ammettiamo di essere stati ingannati e dichiariamo la nostra determinazione a servire Dio. Quindi respingiamo completamente le pretese del nemico, interrompiamo i legami passati con lui. Le parole che pronunciamo hanno un significato specifico e compiono azioni reali nel mondo spirituale. Le parole di benedizione sono rivolte con bontà e gentilezza a una persona. Conosciuto e il potere delle parole della maledizione, espresso nell'indirizzo di qualcuno. Pertanto, possono essere una specie di comando che deve essere eseguito dalle forze del mondo spirituale. Non c'è da stupirsi che il Signore presti così tanta attenzione al significato delle nostre parole.

Tutta la Scrittura è piena di esempi di persone che negano Dio (Ger. 9:6; 11:10; Sal. 77:10, ecc.). Sotto l'influenza dello spirito di Satana, il popolo di Dio si allontanava dal suo Signore. Ma ci sono esempi positivi nella Scrittura: "... e non ha rinnegato la mia fede"(Apocalisse 2:13). La Parola di Dio mostra che anche come credente è possibile manifestare uno spirito di rinuncia alle opere di Dio o ai doveri diretti (1 Tm 5,8; 2 Tm 3,5).

La rinuncia non è solo nelle parole, ma anche nei fatti (Tt 1,16).

Infine, il destino dell'uomo, il suo destino eterno, dipende dalla rinuncia o dall'accordo con Dio (2 Tm 2,12).

Da questi esempi è chiaro che se una persona rinuncia a Dio per amore di Satana, allora quanto sia di vitale importanza per amore di Dio rinunciare a Satana e alle sue opere. Perché Cristo dice di sé: "...chiunque mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io rinuncerò a lui"(Matteo 10:33). Poiché viviamo in un mondo dominato da Satana, le sue azioni, parole e pensieri si aggrappano a una persona in modo così ossessivo che diventano una seconda natura e non se ne vanno finché non li nega e li respinge.

Come si fa questa testimonianza?

Romani 10:9-10 dice: Perché se confessi con la tua bocca che Gesù è il Signore e credi con il tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato». Parla della confessione con le nostre labbra di Gesù come Signore su tutte le circostanze della vita, compreso il mondo demoniaco. Questo è quando si tratta di sbarazzarsi della sua dipendenza. Si sta facendo una specie di dichiarazione sul rifiuto dei servizi di Satana, di cui l'uomo si è servito a suo tempo. Le parole devono essere consapevoli, pesanti e piene di fede. Quindi agiscono come una spada, tagliando tutti i ceppi e tutti i legami.

È anche possibile essere liberati semplicemente per fede. Quando Filippo predicò nella città di Samaria, da molti che credevano veramente uscirono spiriti maligni e avvennero guarigioni (Atti 8:7). Una cosa simile accadde durante il ministero dell'apostolo Pietro (At 5,16).

Va detto che dopo il pentimento, Dio perdona tutti i peccati. Il sangue dell'Agnello ci purifica da ogni ingiustizia (1 Giovanni 1:9). Tuttavia, se una volta abbiamo usato i servizi occulti di Satana o ci siamo impegnati nell'idolatria in tutte le sue forme e forme, questo è un abominio davanti a Dio. Pertanto, dopo la nostra conversione, Satana non ha fretta di rescindere il suo contratto. Di tanto in tanto, ricorda le precedenti collaborazioni con lui.

E in alcuni casi, oltre al pentimento, è anche necessario eseguire la risoluzione del contratto occulto, che viene eseguita attraverso una dichiarazione consapevole al riguardo con le nostre labbra. Troviamo un precedente nella Scrittura: Brucia gli idoli dei loro dèi con il fuoco; non volete prendere per voi l'argento o l'oro che è su di loro, perché non sia per voi un laccio, perché è un abominio per il Signore, vostro Dio. E non portare abominio nella tua casa, per non cadere nell'incantesimo, come ha fatto lei. Allontanati da questo e aborrisci questo; perché è maledetto"(Deut. 7:25,26)

Quest'opera è difficile da notare per coloro che ignorano la lettera della Scrittura. Tuttavia, diventa abbastanza evidente quando ci avviciniamo al nostro ministero "in spirito e verità". Così, dal libro degli Atti degli Apostoli risulta chiaro che la chiesa apostolica primitiva praticava una sorta di liberazione dei legami occulti. I credenti di Efeso, che erano impegnati nella pratica occulta della stregoneria prima di credere, una volta raccolsero i loro libri occulti e li bruciarono. Così hanno confessato i loro peccati. La confessione è una forma di rinuncia. Così hanno espresso la loro risoluzione del contratto con Satana e il passaggio dalla sua potenza alla potenza di Dio (Atti 19:17-19). Basavano le loro azioni sulla lettera della Scrittura. È sicuro dire che avevano una conoscenza spirituale di cosa significa passare dalle tenebre alla luce e dal potere di Satana al potere di Dio (Atti 26:17,18).

Abbiamo bisogno di capire l'esperienza della Chiesa di Efeso. Ma prenderlo alla lettera e considerarlo sufficiente in relazione al carico di occulti e nel nostro tempo non sarà del tutto salutare. Questa è l'esperienza della chiesa di quel tempo. I principi per liberare i legami occulti non sono cambiati, ma lo spirito dei tempi è cambiato. Viviamo in "tempi recenti", e questo "i tempi sono duri"(2 Tim. 3:1-5). Questo è scritto in modo ancora più specifico: Ma lo Spirito dice chiaramente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, prestando attenzione agli spiriti seduttori e agli insegnamenti dei demoni.(1 Tim. 4:1).

Il pericolo della seduzione e il potere di Dio

Anche i cristiani che credono ai falsi insegnamenti spirituali devono essere liberati se non vogliono essere giudicati da Dio insieme ai loro maestri (2 Piet. 2:1-3). Viviamo in un tempo simile a quello antidiluviano. Gesù Cristo ha messo in guardia sulla possibilità della seduzione: Perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi segni e prodigi per sedurre, se possibile, anche gli eletti... Ma come fu ai giorni di Noè, così sarà alla venuta del Figlio dell'uomo».(Mt. 24:24; 37). In larga misura, la possessione demoniaca era comune prima del Diluvio e ora, prima della Seconda Venuta del Signore.

La persecuzione fisica fu sostituita dalla seduzione spirituale. Oggi lo spirito che opera nei "figli della disobbedienza" si fa sempre più indurito e insolente nel suo influsso sui cristiani. L'azione del "mistero dell'illegalità" è in pieno svolgimento e non è così facile liberarsi dell'influenza di Satana. Spesso è impossibile sbarazzarsi del passato semplicemente distruggendo la letteratura occulta. Poiché non ignoriamo i disegni del maligno, sulla base della Parola di Dio, utilizziamo i principi della vita e dell'opera della prima chiesa.

Molte chiese locali oggi stanno cercando di liberare le anime. Tuttavia, i dettagli pratici dell'esecuzione di questo lavoro nella nostra epoca sono alquanto diversi. Pur mantenendo l'unità nell'essenza fondamentale della questione, nelle attività pratiche è necessario seguire la logica biblica del buon senso, applicandolo individualmente in ogni specifica situazione. Troviamo anche un analogo di queste azioni nella Scrittura: “... tutti i figli d'Israele si radunarono, digiunando, vestiti di sacco e con la cenere sul capo. E la discendenza d'Israele si separò da tutti gli stranieri, ed essi si levarono e confessarono i loro peccati e i delitti dei loro padri».(Neemia 9:1,2).

È del tutto evidente che solo Cristo fa la vittoria nella liberazione, ei demoni sono soggetti solo a Lui. Pertanto, non dovremmo mai permettere il pensiero che ci siano persone speciali tra noi che sono chiamate a scacciare i demoni. Altrimenti può succedere la stessa cosa dei figli di Skeva, che hanno sofferto per la loro insolenza (Atti 19:14-16). D'altra parte, non bisogna aver paura di comandare forze impure nel nome di Gesù Cristo. È necessario sapere che tale autorità è data non solo agli apostoli, ma anche a tutti i cristiani rinati, figli di Dio (Gv 1,12). Questo è esplicitamente affermato nel Vangelo di Marco: E questi segni seguiranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demoni"(Marco 16:17).

Ciò deriva dalla comprensione della posizione in cui Cristo ha elevato tutti i membri della Sua Chiesa senza eccezioni. In Cristo siamo seduti in cielo (Efesini 2:6), abbiamo tutta la pienezza in Lui (Col. 2:9,10), la grandezza della sua potenza in noi è incommensurabile (Ef 1:19; Col. 2 :15). Questo potere lavora in noi "secondo l'opera della sua potente potenza, che ha operato in Cristo, risuscitandolo dai morti e facendolo sedere alla sua destra in cielo"(Efesini 1:19,20). In altre parole, la potenza che un tempo risuscitò Cristo dall'inferno, dove la morte non poteva trattenerlo, la potenza che lo sollevò e lo fece sedere alla destra del Padre, "superiore a qualsiasi principato, autorità, potenza e dominio, e ogni nome che sia nominato, non solo in questo tempo, ma anche in futuro"(Efesini 1:21,22), la potenza che un tempo risuscitò il morto Lazzaro dal sepolcro e compì molti segni e prodigi è ora in noi per mezzo dello Spirito Santo. Questo è un potere tremendo che non può essere paragonato a nessun altro potere concepibile e inconcepibile, ed è in noi ora. "Perché viviamo, ci muoviamo e siamo"(Atti 17:28).

È da queste posizioni che affermiamo che ci è stata data l'autorità in Cristo Gesù di attaccare tutta la potenza del nemico, comandando in suo nome. Come Suoi discepoli, siamo certi che nulla ci farà del male (Lc 10,19), perché Cristo, che vive in noi “... ieri e oggi e per sempre, lo stesso(Ebrei 13:8). Negare questo fatto assolutamente ovvio è semplicemente indegno del titolo di cristiano. Lo stesso potere e autorità su tutti i demoni che il Signore ha dato ai Suoi discepoli (Luca 9:1) è con noi oggi.

La pratica della prima chiesa e quella moderna

La rinuncia a Satana e alle sue opere era una pratica obbligatoria della chiesa primitiva. Con il tempo si è trasformata in una mera formalità ed è entrata a far parte del rito di alcune denominazioni tradizionali. Non è così importante come chiamiamo questo lavoro di consulenza sulla liberazione dalle forze dell'inferno: rinuncia, liberazione, rifiuto, risoluzione del contratto o qualcos'altro. La cosa principale è che questo è inteso come una rottura consapevole di qualsiasi legame con il mondo demoniaco che sia mai avvenuto. E questa è solo un'altra, anche se molto importante, tappa del cammino di santificazione.

In alcune chiese, la rinuncia alla pratica occulta avviene nel processo di preghiera a Dio. Forse sarebbe più etico separare questi aspetti. Dopo il pentimento davanti a Dio per i peccati di abominio, dovrebbe essere fatta una dichiarazione (o rinuncia) che viene pronunciata contro Satana. Quindi - una preghiera a Dio con una richiesta di aiuto per un'ulteriore purificazione, santificazione e protezione. È necessario chiedere a Dio luce, molta luce per il rinnovamento della mente e la conoscenza della volontà di Dio (Rm 12,2).

Dal punto di vista del buon senso, è abbastanza ovvio che se vogliamo interrompere la nostra relazione con qualcuno, allora è più ragionevole dirlo direttamente a questa persona e non passarlo attraverso un intermediario. Allo stesso modo, se durante una vita precedente abbiamo stipulato accordi e utilizzato i servizi dei demoni, allora è necessario decidere con loro la cessazione dei legami. In nessun caso si tratta di una sorta di preghiera a Satana o di un dialogo con lui. Una dichiarazione fatta ad alta voce è un fatto solido e disarmante per il mondo demoniaco della vita reale e funge da sorta di documento legale.

Ne hanno bisogno tutti coloro che entrano in contatto con l'occulto, coloro che, dopo il pentimento, continuano ad avere problemi specifici. Tali problemi possono essere il conto spirituale che Satana porta per i suoi servizi, anche se potrebbe semplicemente bluffare. Può anche essere un'eredità ancestrale o una maledizione. In ogni caso, se vogliamo davvero ottenere la libertà, allora lo Spirito Santo ci indicherà la via e la condurrà.

Va sottolineato che una dichiarazione o rinuncia non garantisce la liberazione dagli attacchi di Satana in futuro. Taglia solo le connessioni e gli oneri occulti esistenti, annulla le vecchie connessioni. Satana è molto riluttante a separarsi dagli ex prigionieri. Alla minima opportunità, cerca di rivendicarli.

Uscire dalla prigionia non è tutto

Un cristiano sfuggito alla prigionia demoniaca deve ricordare che per lui è impensabile una vita indifferente, poiché tutto può tornare. Dovrebbe essere orientato solo verso una vita vittoriosa nello spirito, seguendo la via della crocifissione e camminando nello spirito. Dopo essersi umiliato e aver riposto le sue preoccupazioni su Dio, ha bisogno di affrontare il nemico con ferma fede (1 Pt 5,6-9). È un atteggiamento di avvicinamento attivo a Dio e di resistenza al diavolo in tutti gli aspetti della vita (Giacomo 4:7,8). In tal modo, sappiamo che ulteriori attacchi di Satana sono semplicemente inutili a meno che non gli diamo spazio con qualche nuovo peccato.

Di solito il rilascio non è istantaneo. Questo è un processo in cui deve essere coinvolta tutta la persona: il suo spirito, la sua anima e il suo corpo. A differenza dei cristiani comuni, nella vita degli oppressi, il problema di sottoporre l'individuo allo spirito rigenerato è particolarmente acuto. È molto più difficile per loro imparare a subordinare le azioni di un'anima malata ferita e di una mente non rinnovata a uno spirito libero in cui dimora già lo Spirito Santo. Il rinnovamento della mente e la cooperazione con Dio, la conoscenza e il compimento della Sua volontà nelle loro vite dovrebbero svolgere un ruolo fondamentale. Dio vuole una decisione consapevole e volitiva di una persona in merito alla scelta del percorso per seguirLo.

Se ciò non accade, Satana cercherà di riconquistare le sue fortezze a livello dell'anima e del corpo. Seducendo l'anima e bloccando lo spirito, i demoni cercano di rendere questi cristiani inutili a Dio.

Per qualche ragione, molti cristiani, soprattutto ministri, sono spaventati anche dalla parola "rinuncia", reagiscono molto dolorosamente ad essa. Ma il punto non è nelle definizioni, ma nella loro essenza. La rinuncia è una profonda consapevolezza della peccaminosità delle azioni precedenti, il pentimento e il rifiuto di esse. Senza tale piena realizzazione non c'è pentimento. La lettura meccanica di eventuali preghiere non darà nulla. Molti che hanno problemi hanno bisogno della piena consapevolezza di tutti i loro passi sulla via della liberazione.

Lascia andare il pregiudizio

Sfortunatamente, in un ambiente cristiano, la vera conoscenza spirituale spesso ostacola le credenze tradizionali in una forma priva di significato interiore. Interferisce anche la mancanza di illuminazione dei singoli cristiani e la loro riluttanza o incapacità di riconoscere l'errore delle credenze acquisite.

Come mostra la pratica, i pregiudizi a tutti i livelli sia della chiesa che della vita e dell'attività pubblica non vengono eliminati dalla logica e persino dall'evidenza. Dopotutto, l'accettazione della vera realtà può scuotere la stabilità delle fondamenta che si sono sviluppate nei lunghi anni di sopravvivenza in una società atea. Pertanto, le persone semplicemente organicamente non vogliono separarsi dai concetti e dalle idee sbagliate che sono diventate familiari. Nel cristianesimo moderno, un approccio biblico conservatore alla vita spirituale non prevale ovunque. Spesso, non sempre significativa, domina la forma congelata.

Perché i credenti hanno ancora tali opinioni? Il desiderio di pace nella Chiesa moderna è spesso più forte del desiderio di ricerca della verità. “Nella nostra pratica, questo non è accaduto”, dicono alcuni credenti della vecchia generazione. Succede che molti che si considerano persone di fede diventino vittime dell'inganno (Mt 7,13-23).

Spesso, soprattutto in tempi recenti, nella confessione dei cristiani tradizionali si manifesta l'indifferenza per l'essenza della fede. Spesso nelle loro azioni non mostrano la necessaria fermezza di convinzioni e sobrietà di vedute. Invece di portare la croce ogni giorno e vivere una vita spirituale appagante, cercano di trovare un compromesso tra la Parola di Dio e la realtà quotidiana. Per questo c'è il pericolo di cadere nell'errore e nell'eresia. Non osservando i comandamenti di Cristo, mettiamo in pericolo la nostra stessa sicurezza. Alla fine, questo può anche portare ad allontanarsi dalla fede!

Il nostro obiettivo non è la felicità mondana a breve termine, che dipende da molte circostanze, ma la santificazione costante e la ricerca della perfezione spirituale, la trasformazione a immagine di Cristo (2 Cor 3,18).

Sottolineo ancora una volta che ognuno di noi ha un percorso individuale verso Dio. Alcuni hanno bisogno di rinuncia, altri no. Uno parla solo a Dio e l'altro parla a Satana. Non ci sono praticamente ricette modello già pronte per la liberazione. Lo Spirito Santo è il Creatore e non opera secondo uno schema. Una cosa che è comune a tutti è una relazione personale con il Signore, ed Egli ti dirà cosa fare nel tuo caso particolare. Personalmente, sono contrario ai modelli e agli stampini, alla condivisione di verità comuni a tutti, a un'iniziazione speciale di esorcismo e a un ministero speciale, una specie di mistero speciale e acque fangose ​​in cui Satana pesca magnificamente. Il Signore è la luce che risplende per tutti. Siamo anche chiamati a portare la Sua luce nel mondo.

Più mistero c'è nel regno dell'occulto, più i cristiani sono intimiditi e fuorviati. Siamo un sacerdozio regale, un popolo dato per scontato (1 Pt 2,9) e figli di Dio (Gv 1,12). Vero, non tutti e non sempre sanno usare correttamente il potere che ci viene dato. Il processo di apprendimento e santificazione consiste nel ricevere la visione spirituale e la potenza di Dio. Se il potere, come figli di Dio, ci è dato per eredità, allora riceviamo il Suo potere solo attraverso la santificazione.

Diagnostica spirituale

« Il mio popolo sarà distrutto per mancanza di conoscenza: poiché tu hai rifiutato la conoscenza, anch'io rifiuterò te dal servire come sacerdote davanti a me; e come tu hai dimenticato la legge del tuo Dio, anch'io dimenticherò i tuoi figli” (Osea 4:6).

Molti credenti vogliono ricevere un metodo di liberazione dalla dipendenza occulta. Dovresti sapere che questi sono strumenti molto affilati ed efficaci. Se, dopo aver ricevuto la libertà, un cristiano non aderisce a uno stile di vita spirituale, la situazione può peggiorare. “Quando uno spirito immondo esce da una persona, cammina per luoghi aridi, cercando riposo, e non lo trova; poi disse: Tornerò a casa mia da dove sono uscito. E venuto, lo trova disabitato, spazzato e pulito; poi va e prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui e, entrato, vi abita; e per quella persona l'ultimo è peggio del primo.(Matteo 12:43-45)

Ci tengo inoltre a ricordarvi che è NECESSARIO ESCLUDERE le malattie fisiologiche e mentali. Nella mia pratica, ci sono stati casi in cui si sono verificate condizioni simili all'epilessia o alla schizofrenia a causa di lesioni alla testa. Abbastanza spesso, i normali disturbi nevrotici e mentali vengono confusi con lo stato di dipendenza o ossessione occulta. Per tali casi, tutto quanto segue non è necessario. Questi pazienti hanno bisogno di un aiuto di tipo diverso. Pertanto, è molto IMPORTANTE fare una corretta DIAGNOSI.

Metodi di liberazione spirituale di un cristiano

Molti cristiani, me compreso, sono stati aiutati da questo metodo di liberazione dalla dipendenza occulta, sviluppato sulla base delle Sacre Scritture e adattato alle nostre realtà. Questa è una specie di ambulanza spirituale, l'inizio di un lungo cammino, sul quale attendono una persona tanti pericoli, che può essere superato con l'aiuto di Dio. Ci insegna nel processo della vita.

Le seguenti preghiere e dichiarazioni saranno efficaci nella vita di un cristiano solo dopo essere state chiaramente comprese. Ciò richiede la ricerca di una relazione personale con Dio e la pratica dello stile di vita cristiano. Realizzando e affermando la nostra posizione in Cristo, resistiamo alle forze del male non con la nostra, ma con la sua potenza e autorità (Giovanni 1:12).

Le dottrine bibliche non sono un bastone con cui disperdere tutte le forze del male. Solo la verità libera una persona e la libertà arriva quando si realizza. La condizione per conoscere la verità è lo studio e il compimento di quanto è scritto nella Parola di Dio (Gv 8,31.32). Di seguito è riportato un esempio di preghiera di un consigliere che aiuta una persona oberata dall'occulto. In assenza di un consulente, il tossicodipendente prega lui stesso.

“Caro Padre celeste, sono venuto a Te nel nome del Signore Gesù Cristo e del Suo sangue versato. Riconosco la Tua presenza ora, in questo luogo e nella mia vita. Dichiaro la mia completa dipendenza da Te, perché senza Cristo non posso fare nulla.

Accetto la mia posizione in Cristo e siedo con Lui in cielo. Poiché tutta l'autorità in cielo e sulla terra Gli è stata data, accetto l'autorità su tutti i nemici di Gesù Cristo in questo luogo, e specialmente in (nome del rione).

Hai detto che dove due o tre sono riuniti nel tuo nome, là sei tu in mezzo a loro, e ciò che è legato sulla terra è legato nel cielo. Chiedo il vostro aiuto e sostegno per la liberazione di (nome del rione). Amen".

Osservando le regole di sicurezza, prima di iniziare a lavorare con un consigliere oberato dall'occulto, deve chiedere al Signore di proteggere la sua famiglia e tutti coloro che il Signore gli ha dato per aiutarlo dall'influenza degli spiriti maligni. Quindi devi fare una dichiarazione al mondo degli spiriti demoniaci:

“Chiedo che lo spirito malvagio che è dentro o vicino (nome) sia condannato al silenzio. Questi spiriti non possono ferire, parlare nella mente (del nome) o interferire con l'udito e il parlare (del nome). Nel nome del Signore Gesù Cristo, comando a te, Satana e a tutto il tuo esercito di liberare (nome) e rimanere legati e silenziosi, in modo che (nome) possa obbedire a Dio.

Realtà contro falso

Il primo passo della libertà in Cristo è la rinuncia alle associazioni passate o presenti con pratiche occulte o false religioni. Qualsiasi organizzazione o gruppo che rinnega Gesù Cristo, offrendo guida da qualsiasi fonte diversa dalla verità assoluta, dalla Parola di Dio, o richiedendo iniziazioni segrete dovrebbe essere abbandonata. Un cristiano non dovrebbe collaborare con coloro che non sono completamente aperti in tutti i loro affari (1 Giovanni 1:5-7), tanto meno essere un membro di un tale gruppo.

Se credi in Gesù Cristo in un modo diverso da come è presentato nella Scrittura, allora il tuo spirito sarà diverso dallo Spirito Santo e il tuo vangelo sarà diverso dal vangelo della grazia. Pertanto, devi rivolgerti in preghiera a Dio: "Caro Padre Celeste, Ti prego di rivelarmi tutte le pratiche occulte, le false religioni e i falsi maestri con cui sono stato associato consciamente o inconsciamente".

Scrivi tutto ciò che Dio ti rivela nella tua mente. Dopo esserti assicurato che la tua lista sia completa, chiediGli perdono per aver partecipato ai peccati di abominio. (La mia lista era di una trentina di peccati e pratiche occulte inconsci e impenitenti).

Quindi devi fare una dichiarazione volitiva consapevole al mondo spirituale demoniaco. Sebbene, dopo il pentimento, Dio abbia perdonato la partecipazione ai peccati di abominio, quelle pratiche occulte che hanno portato alla dipendenza devono essere scatenate. Per ogni pratica, religione o insegnante, deve essere fatta una dichiarazione specifica per recidere i legami e respingere le bugie sataniche. Questa dichiarazione al mondo degli spiriti è come un documento legale, quindi l'accuratezza è essenziale.

Dopodiché, puoi strappare e buttare via la tua lista e inchinarti in preghiera davanti a Dio, chiedere la Sua ulteriore protezione e protezione dall'influenza del mondo demoniaco. Anche la partecipazione inconscia a pratiche occulte o pagane può portare a una connessione con Satana. È in questa fase che si può incontrare la feroce resistenza delle varie voci interiori.

Dopo il pentimento e l'accettazione di Gesù Cristo come Signore e Salvatore, Dio perdona i nostri peccati, inclusa la partecipazione a qualsiasi tipo di pratica occulta. Sono importanti solo quelle azioni che hanno portato alla conclusione di un contratto con il mondo demoniaco e la relativa dipendenza. Ad esempio, un evento previsto si è avverato, o dopo il trattamento di un sensitivo, si sono verificati cambiamenti visibili nel corpo. Cioè, il mondo demoniaco ha fatto qualcosa per una persona, e ora questa persona è debitrice di Satana. Alcuni sensitivi o guaritori cercano di dare o prendere qualcosa. Quindi, stanno cercando di stabilire una connessione invisibile. Gli stregoni particolarmente "avanzati" sono in grado di interferire con la natura umana a distanza. Questo di solito accade di notte, durante il cosiddetto "tempo delle streghe". Anche se la connessione con l'occulto potrebbe richiedere molto tempo, forse anche nella prossima generazione. Il mio insegnante di seminario in consulenza, Boris Zudermann, ha testimoniato che nella vita di una delle sorelle anziane della sua chiesa, cinquant'anni dopo apparve una fanciullesca predizione del futuro.

Dio perdona tutti i nostri peccati davanti a Lui, ma in conformità con la legge della giustizia, le questioni relative ai nostri debiti verso le persone e Satana, dobbiamo decidere da soli (Luca 19:8; Atti 19:19). Pretendendo il pagamento delle bollette, le forze delle tenebre agiscono secondo la legge. Anche se spesso accade che bluffano semplicemente e attaccano i deboli e gli ignoranti. L'ignoranza e la mancanza di illuminazione riguardo alle questioni relative al mondo spirituale è il miglior terreno per le attività di Satana.

Quando una persona crede a false accuse, la sua fede nelle bugie fornisce un gancio per il funzionamento degli spiriti maligni. Se non ti rendi conto e non rifiuti la bugia in tempo, questa può diventare la base per contatti a lungo termine con il mondo demoniaco. Pertanto, dopo aver identificato e realizzato tali contatti e connessioni, è necessario fare una dichiarazione volitiva sulla loro cessazione.

Verità contro inganno

Dobbiamo mettere da parte le bugie e dire la verità con amore (Efesini 4:15,25). Spiritualmente e mentalmente sano è colui che è consapevole della realtà ed è relativamente libero dall'ansia. Questo è caratteristico dei cristiani che hanno rifiutato l'inganno e hanno abbracciato la verità della Parola di Dio.

“Caro Padre celeste, so che desideri la verità nel mio essere interiore e che la conoscenza di questa verità è la via della liberazione (Giovanni 8:32). Confesso di essere stato ingannato dal padre della menzogna (Gv 8,44) e di aver ingannato me stesso (1Gv 1,8). Prego nel nome del Signore Gesù Cristo che Tu, Padre celeste, scacci tutti gli spiriti bugiardi con la virtù del sangue versato e della risurrezione del Signore Gesù Cristo.

Per fede, ti ho accettato come Signore della mia vita e mi siedo con Cristo in cielo (Efesini 2:6). Chiedo allo Spirito Santo di guidarmi sulla via della verità (Gv 16,13). Nel nome di Gesù prego. Amen".

La fede non crea la realtà, le corrisponde. Credere nella verità è una scelta volontaria. È solo grande quanto abbiamo familiarità con l'oggetto della fede. Sappiamo poco di Dio e della Sua parola - abbiamo poca fede. Qualsiasi tentativo di vivere di fede in ciò che non è certo è insostenibile. Se crediamo solo ai sentimenti, la nostra vita sarà soggetta a impulsi emotivi. Il percorso per conoscere la verità inizia con l'accettazione della verità della Parola di Dio. Credi nella Verità - Gesù Cristo, agisci secondo questa fede - ei tuoi sentimenti corrisponderanno a ciò che pensi e ciò che fai.

DICHIARAZIONI DOTTRINALI

• Riconosco che c'è una sola verità e un solo Dio vivente (Es. 20:2,3) che esiste come Padre, Figlio e Spirito Santo, e che è degno di tutti gli onori, tutte le lodi e adora come Creatore, Fonte , Inizio e Fine di tutte le cose (Apocalisse 4:11; 5:9,10; Isaia 43:1,7,21).
• Riconosco Gesù Cristo come il Messia, il Verbo fatto carne e vivente in mezzo a noi (Gv 1,1.14). Credo che sia venuto per distruggere le opere di Satana (1 Giovanni 3:8), che abbia tolto la forza ai principati e alle potenze e li abbia confusi trionfando su di loro (Col. 2:15).
• Credo che Dio abbia dimostrato il suo amore per me perché quando ero un peccatore, Cristo è morto per me. Credo che mi ha liberato dal regno delle tenebre e mi ha trasferito nel suo regno, e che in Lui ho la redenzione e il perdono dei peccati (Col. 1:13.14).
• Credo di essere ora un figlio di Dio (1 Giovanni 3:1-3) e di essere seduto con Cristo in cielo (Efesini 2:6). Credo di essere stato salvato dalla grazia di Dio mediante la fede, che era un dono e non il risultato di nessuna delle mie azioni (Efesini 2:8).
• Scelgo la forza nel Signore e la potenza della sua forza (Efesini 6:10). Non ripongo la mia fiducia nella carne (Fil 3,3) perché le mie armi da guerra non sono della carne (2 Cor 10,4). Indosso l'intera armatura di Dio (Efesini 6:13-18) e decido di rimanere saldo nella mia fede e resistere al male.
• Credo che Gesù abbia ogni autorità in cielo e sulla terra (Matteo 28:18) e che Egli è il capo di ogni principato e autorità (Col. 2:10). Credo che Satana ei suoi demoni sono soggetti a me in Cristo perché sono un membro del corpo di Cristo (Efesini 1:19-23). Pertanto, ubbidisco al comando di resistere al diavolo (Giacomo 4:7) e gli comando nel nome di Cristo di lasciarmi.
• Credo che senza Cristo non posso fare nulla (Giovanni 15:5), quindi dichiaro la mia dipendenza da Lui. Scelgo l'immutabilità in Cristo per portare molto frutto e glorificare il Signore (Giovanni 15:8). Dichiaro a Satana che Gesù è il mio Signore (1 Corinzi 1:3) e rifiuto qualsiasi dono spirituale contraffatto o opera di Satana nella mia vita.
• Credo che la verità mi abbia reso libero (Giovanni 8:32) e che la via nella luce sia l'unica via per la comunione con Dio e tra di loro (1 Giovanni 1:7); Mi oppongo a qualsiasi inganno di Satana, subordinando a Cristo ogni mio pensiero (2 Cor 10,5), riconosco la Sacra Scrittura come l'unica vera (2 Tm 3,15-17). Scelgo di amare la verità (Efesini 4:15).
• Presento il mio corpo come strumento di giustizia, sacrificio vivente e sacro, e rinnovo la mia mente con la vita secondo la Parola di Dio, così da poter confermare che la volontà di Dio è buona, accettevole e perfetta (Rm 6,13; 12: 1,2).
• Chiedo al mio Padre celeste di riempirmi di Spirito Santo (Efesini 5:18), guidarmi nella verità (Giovanni 16:13) e insegnarmi a usare la potenza di Dio, a vivere vincendo il peccato senza cedere alla i desideri della carne (Gal 5,13).sedici). Rinnego me stesso e crocifisso la carne (Gal 5,24) scegliendo la via della vita nello Spirito.
• Respingo i miei obiettivi egoistici e scelgo la meta eterna dell'amore (1 Tim. 1:5). Obbedisco al comandamento più grande: amare il Signore Dio mio con tutto il cuore e amare il prossimo come me stesso (Matteo 22:37-39).

Le affermazioni dottrinali richiedono una spiegazione dettagliata. Ovviamente, ancora una volta va ricordato che la completa liberazione avviene quando la luce divina penetra nella mente umana. Per fare ciò, è necessario leggere e studiare le Sacre Scritture e frequentare regolarmente le funzioni in chiesa. È importante leggere la Bibbia ogni giorno e metterla in pratica nella vita quotidiana. La Parola di Dio è importante per la nostra vita spirituale quanto il cibo lo è per il corpo fisico (1 Pietro 2:2). Man mano che cresciamo spiritualmente attraverso l'obbedienza alla Parola di Dio, saremo in grado di comprendere verità più profonde (Ebrei 5:14).

So per esperienza personale che questo funziona solo mentre siamo in Cristo. Allontanandoci da Lui, non possiamo stare da soli e cadere nella sfera d'azione di un altro mondo spirituale. Pertanto, coloro che sono stati sotto l'influenza delle forze delle tenebre devono imparare a vivere nella luce. In realtà, questo è necessario per tutti, ma per gli ex prigionieri di Satana, questo è particolarmente importante!

Perdono contro risentimento

Molto spesso, l'intervento di Satana nella vita dei cristiani non è dovuto al perdono. Siamo avvertiti che dobbiamo perdonare gli altri in modo che Satana non abbia accesso a noi (2 Cor. 2:10,11). Perché il perdono è così importante per la nostra libertà? Perché Dio ci ha perdonati in Cristo. “Poiché ha fatto diventare peccato per noi colui che non ha conosciuto peccato, affinché in lui potessimo essere resi giusti davanti a Dio”.(2 Corinzi 5:21). La morte sacrificale di Cristo ha reso il perdono di Dio legale e moralmente giusto. Dovremmo essere misericordiosi come il Padre celeste fu misericordioso con noi (Luca 6:36). Dobbiamo perdonare come siamo stati perdonati (Efesini 4:31,32).

Il perdono è una scelta, una prova della volontà. Dio ci chiede di perdonare in modo che possiamo farlo. Ma il perdono è difficile per noi perché va contro la nostra idea di giustizia. Vogliamo la retribuzione, la vendetta, ma ci è comandato di non vendicarci mai (Rm 12,19).

Senza perdonare i trasgressori, ci abituiamo a loro, e questo significa dolore continuo. Ferma il dolore, libera gli offensori. Perdoni qualcuno non per il suo bene: lo fai per te stesso, per la tua libertà. Abbiamo bisogno di perdonare per costruire una relazione con Dio.

Il perdono è un accordo per vivere con le conseguenze del peccato di un'altra persona. È costoso: paghiamo per i peccati che perdoniamo. Tuttavia, che ci piaccia o no, dobbiamo comunque convivere con le conseguenze del peccato. Ci viene data una scelta: vivere nell'amarezza del non perdono o con un cuore leggero, libero, gioioso.

Così Gesù ha perdonato: ha preso su di Sé tutte le conseguenze dei nostri peccati contro di Lui. Qualsiasi cosa il vero perdono è sostitutivo perché non ci può essere perdono senza prendere la punizione per il peccato di un altro.

Come perdonare con il cuore? Prima di tutto, riconosci il tuo dolore e il tuo odio. Se il perdono non tocca il nucleo emotivo del tuo passato, sarà incompleto. Non devi nascondere il tuo dolore. I cristiani sentono il dolore degli insulti, ma spesso non lo ammettono. Lascia che Dio porti il ​​dolore in superficie in modo che possa estinguerlo. È così che avviene la guarigione. Chiedi a Dio di aiutarti a ricordare chi devi perdonare e dì ad alta voce qualcosa del genere:

“Caro Padre celeste, Ti ringrazio per i tesori della Tua gentilezza, misericordia e pazienza. La tua gentilezza mi ha portato al pentimento (Rm 2,4). Ammetto di non aver mostrato la stessa pazienza e gentilezza verso chi mi ha offeso. Al contrario, provavo amarezza e risentimento.

Aiutami a ricordare tutti coloro che non ho perdonato, così posso farlo ora (Matteo 18:35). Prego anche, se ho offeso altri, di aiutarmi a ricordare tutti coloro ai quali e per cosa dovrei chiedere perdono (Mt 5,23.24). Lo chiedo nel nome di Gesù Cristo. Amen".

Quando preghi, preparati a ricordare nomi dimenticati da tempo (molti ricordano i loro genitori). Fai una lista dei tuoi trasgressori. Di fronte alla croce: questo rende il perdono legale e moralmente giusto. Sulla croce del Calvario, Gesù Cristo ci ha redenti dal potere della legge. Ha tolto potere al mondo demoniaco e ha trionfato su di esso da solo (Col. 2:9-15).

Dio ci ha perdonato e anche noi possiamo perdonare. È necessario decidere di portare il peso dei problemi senza arrabbiarsi con i trasgressori. Questo non significa che dobbiamo tollerare il loro peccato, poiché questo trasforma il perdono in una presa in giro. Dobbiamo sempre parlare contro il peccato.

Non c'è bisogno di aspettare un desiderio speciale di perdonare. Potrebbe non esistere. Dopo aver deciso di perdonare, ci vuole tempo prima che le ferite guariscano e che Satana perda la sua influenza nel tuo cuore (Efesini 4:26,27). Per ogni persona nell'elenco, dì: "Signore, lo perdono". Dio vuole che siamo liberi. Perdonando gli insulti, le persone provano un'indescrivibile sensazione di libertà.

Non è sempre necessario cercare di capire il comportamento dell'autore del reato. Il perdono si riferisce al tuo dolore, non a lui. Va ricordato che i sentimenti positivi arriveranno con il tempo, l'importante è sbarazzarsi del passato.

Umiltà contro ribellione

Facciamo parte di una generazione recalcitrante di individualisti che pensano di avere il diritto di giudicare coloro che hanno potere su di noi. Siamo anche tentati di disobbedire all'autorità umana. I cristiani non fanno eccezione. Anche se la disobbedienza a Dio porta solo guai.

La Scrittura dice che abbiamo due obblighi nei confronti dei governanti: pregare per loro e obbedire loro. Dio ci permette di disobbedire alle autorità terrene solo se ci richiedono di agire contrariamente ai suoi comandamenti. Le seguenti Scritture parlano della nostra responsabilità civica: Rom. 13:1-5; 1 Tim. 2:1-4; 1 animale domestico. 2:13-16; sulla responsabilità verso i datori di lavoro: 1 Pet. 2:18-21; davanti ai capi della chiesa - Ebr. 13:17.

La sottomissione al potere umano dimostra la nostra fede. Quando ci sottomettiamo all'autorità di Dio, confidiamo che Egli ci proteggerà e ci benedirà, e che tutto nella nostra vita sarà conforme alla Sua buona volontà. Per pentirti della disobbedienza davanti a Dio, devi dire qualcosa come la seguente preghiera:

“Caro Padre celeste, hai detto che “... la disobbedienza è lo stesso peccato della magia, e la ribellione è la stessa dell'idolatria” (1 Sam. 15:23). Mi rendo conto che con cuore ribelle ho peccato contro di Te. Ti chiedo perdono per la mia disobbedienza e prego che mediante il sangue versato del Signore Gesù Cristo tutte le aree della mia vita siano purificate dai demoni. Prego che Tu illumini tutti i miei cammini, perché io conosca la pienezza della mia disobbedienza e prenda la via dell'obbedienza e del servizio.

Nel nome di Gesù Cristo mio Signore. Amen".

Umiltà contro orgoglio

L'orgoglio è un killer, parla per noi: “Posso farcela da solo. Posso uscirne senza l'aiuto di Dio". No, non possiamo! Abbiamo costantemente bisogno di Dio e abbiamo bisogno gli uni degli altri. Paolo scrisse: “Poiché noi siamo la circoncisione, che serviamo Dio nello Spirito, e ci vantiamo in Cristo Gesù e non confidiamo nella carne” (Fil 3,3). L'orgoglio è seguito dal conflitto spirituale (Giacomo 4:6-10; 1 Piet. 5:1-10).

Usa una preghiera come la seguente per esprimere la tua determinazione a vivere modestamente davanti a Dio:

“Caro Padre celeste, hai detto che “l'orgoglio precede la distruzione e la superbia prima della caduta” (Prov. 16:18). Riconosco di non aver rinunciato a me stesso e di non portare la mia croce al tuo seguito (Mt 16,24). Così facendo, ho aperto la strada al nemico nella mia vita. Credevo di poter avere successo e vivere vittoriosamente con le mie forze. Confesso di aver peccato contro di te ponendo la mia volontà sopra la tua e concentrando la mia vita intorno a me e non intorno a te. Rinuncio all'egoismo e, così facendo, tolgo tutto ciò che i nemici del Signore Gesù Cristo hanno acquisito in me.

Prego che Tu mi guidi e che io non agisca egoisticamente e non dia spazio alla vuota presunzione, ma consideri modestamente gli altri superiori a me stesso (Fil 2,3-5). Aiutami a servire gli altri con amore e lode a preferire gli altri a me stesso (Rm 12,6-18).
Chiedo nel nome di Gesù Cristo, mio ​​Signore. Amen".

Nota, ribellione e orgoglio, mancanza di umiltà, ostinazione, ecc. sono manifestazioni folli di carne non crocifissa. Molto spesso è la carne che diventa alleata di Satana e ostacola lo sviluppo spirituale. La liberazione da varie dipendenze, abitudini negative e qualità del carattere avviene come risultato di un lungo e doloroso processo di co-crocifissione. La santificazione è un processo che dura tutta la vita.

Libertà contro schiavitù

Nel prossimo passo sulla via della libertà, incontriamo un ostacolo: i peccati radicati. Le persone intrappolate nel ciclo peccato-pentimento-peccato-pentimento potrebbero dover seguire le istruzioni di Giacomo: “Confesatevi le vostre offese e pregate gli uni per gli altri per essere guariti: la preghiera fervente dei giusti può fare molto”(Giacomo 5:16).

Ad esempio, molti giovani, soprattutto quelli provenienti da famiglie non cristiane, sono molto dipendenti dal sesso. Dovrebbero sapere che baci, pensieri erotici e varie deviazioni sessuali (deviazioni) non sono legali e innaturali. Il Signore offre un altro programma: "Tutto ciò che è vero, tutto ciò che è onesto, tutto ciò che è giusto, tutto ciò che è puro, tutto ciò che è adorabile, tutto ciò che è glorioso, tutto ciò che è virtù e lode, pensaci."(Fil 4:8). Leggi la seguente preghiera:

“Caro Padre celeste, ci hai comandato di rivestire il Signore Gesù Cristo e di non rendere lussurioso il provvedimento della carne (Rom. 13:14). Ammetto di averlo fatto, ma la concupiscenza fa guerra alla mia anima (1 Pietro 2:11). Grazie che in Cristo i miei peccati sono perdonati, ma ho infranto la tua santa legge e ho permesso al nemico di muovere guerra nel mio corpo (Efesini 4:27; Giac. 4:1; 1 Piet. 5:8).

Sono venuto alla Tua presenza per riconoscere questo peccato e chiedere che la Tua purificazione (1 Giovanni 1:9) sia liberata dalla schiavitù del peccato (Gal. 5:1).

Ti chiedo di aprirmi vie per non violare la tua legge morale e non contristare lo Spirito Santo.

Dopo aver confessato i peccati che conosci, prega:

“Dio, io confesso questi peccati davanti a Te e chiedo al Signore Gesù Cristo perdono e purificazione mediante il Suo sangue. Rinuncio a tutto ciò che gli spiriti maligni mi hanno imposto a causa del mio coinvolgimento nel peccato, rifiuto la menzogna e desidero vivere nella verità. Lo chiedo nel nome del mio meraviglioso Signore e Salvatore Gesù Cristo. Amen".

Rinuncia contro accettazione

L'ultimo passo verso la libertà è rinunciare ai peccati dei tuoi antenati e alle maledizioni che potrebbero essere state poste su di te. Dando i Dieci Comandamenti, Dio disse: “Non ti farai un idolo né alcuna immagine di ciò che è lassù nei cieli, o quaggiù sulla terra, o sotto la terra nelle acque. Non adorarli e non servirli; poiché io sono il Signore tuo Dio, un Dio geloso, che punisce i figli per la colpa dei padri fino alla terza e alla quarta generazione che mi odiano» (Es 20,4.5).

Il fatto che l'obbedienza ai demoni possa essere trasmessa da una generazione all'altra è attestato dai consiglieri dei tossicodipendenti dell'occulto. (Nella mia pratica, questo è un evento comune). È innegabile che molti problemi vengono trasmessi geneticamente, oltre che acquisiti in un ambiente immorale. Tutte queste condizioni influenzano la predisposizione di una persona a peccati specifici.

Mentre ti liberi dalla presenza satanica nella tua famiglia, aspettati resistenza. I bambini adottati sono particolarmente spesso soggetti all'influenza demoniaca a causa dei loro veri genitori. Ma anche loro possono diventare nuove creature in Cristo, rinunciare alla dipendenza e ricevere un'eredità come figli di Dio. Se sono ancora piccoli, allora, dedicandoli a Dio, è necessario che i loro nuovi genitori cristiani scioglino i legami della menzogna.

Se hai partecipato a rituali satanici o altre pratiche occulte (questo include la Massoneria, il movimento New Age, varie tecniche di guarigione esoteriche, guarigione, chiaroveggenza, arti marziali, ecc.), probabilmente hai acquisito una "guida spirituale" o "genitore". " Queste relazioni spirituali devono essere respinte, così come qualsiasi patto di sangue che ti unisce a qualcuno che non sia Dio. È molto importante rifiutare e distruggere i sogni e le visioni "profetiche" della programmazione, qualsiasi "rivelazione" umana. Se sei vittima di un rituale, hai bisogno dell'aiuto di un consulente che capisca le fortezze demoniache.

Per liberarti dalle influenze del passato, leggi la seguente preghiera di esempio:

“Caro Padre celeste, sono venuto come tuo figlio, redento dal sangue del Signore Gesù Cristo. Qui e ora, rinuncio a tutti i legami demoniaci che possono essere stati dovuti ai peccati dei miei antenati e non mi sottometto ad essi. Come uno che è stato liberato dal potere delle tenebre e si è trasferito nel regno del caro Figlio di Dio, rifiuto tutte le azioni demoniache tramandatemi dai miei antenati. Essendo stato crocifisso e risorto con Cristo, rifiuto tutti i tentativi di Satana di possedermi. Mi dichiaro eternamente e completamente dipendente dal Signore Gesù Cristo.

Rinuncio a tutte le maledizioni e agli spiriti ancestrali, a tutti i nemici di Gesù Cristo che sono in me o vicino a me e hanno un'influenza su di me. Ti chiedo, Padre celeste, di riempirmi del tuo Spirito Santo. Ti do il mio corpo come strumento di giustizia, sacrificio vivente, affinché in esso possa glorificarti.

Tutto questo te lo domando nel nome e nell'autorità del Signore Gesù Cristo. Amen".

Dopo aver superato tutti i passaggi e aver trovato la tua libertà, potresti notare che dopo un po' i demoni cercheranno di tornare. Una vittoria non significa la guerra vinta, ma molte vittorie sono il segno del vincitore. Devi mantenere la tua libertà. Saremo liberi finché sarà mantenuta una giusta relazione con Dio. Anche se c'è una caduta, sappiamo come tornare a Lui.

Va ricordato che la liberazione avviene solitamente al momento della confessione, mentre la crescita (santificazione) è un processo di tutta la vita di un credente. Pertanto, un arresto nello sviluppo spirituale è pericoloso per il ritorno di una persona nello stesso posto in una forma o nell'altra. Quando invochiamo Cristo, gli chiediamo di scacciare Satana dalle nostre vite. Ma è nostra responsabilità non farlo rientrare (Gal 5,1). Stai fermo e resistigli. La nostra guerra è vittoriosa!

Petr PAVLYUK, parroco della Chiesa della Bce “Luce della Verità” (Odessa).

Prefazione all'edizione del 1904 del Monastero di San Panteleimon russo dell'Athos

Nell'originale di questo libro, nel titolo, sembra che il libro sia stato compilato da un'altra persona, un uomo saggio, ma l'anziano Nicodemo lo ha solo rivisto, corretto, integrato e arricchito con note ed estratti dei santi padri , asceti. Pertanto, appartiene all'anziano Nicodemo più nello spirito che nella lettera. Nella traduzione di questo libro si è ritenuto più opportuno inserire nel testo note e testimonianze dei padri, e per questo a volte è stato necessario modificare le parole del libro per migliorarne lo stile, che a volte era consentito senza di esso. Pertanto, il libro proposto è da considerarsi non tanto una traduzione quanto una libera trascrizione.

Prefazione (compilata dall'anziano Nicodemo per il manoscritto che ha usato)

Questo piccolo libro pieno di sentimento porta giustamente il nome che gli è stato dato "Invisible Solding". Quanti dei libri sacri e ispirati dell'Antico e del Nuovo Testamento hanno preso il nome proprio dagli oggetti che insegnano (il Libro della Genesi, ad esempio, è chiamato così perché annuncia la creazione e il benessere di tutto ciò che esiste da inesistente; Esodo - perché descrive l'esodo dei figli d'Israele dall'Egitto; Levitico - perché contiene una carta dei riti sacri per la tribù levitica; Libri dei Re - perché raccontano la vita e le opere dei re; Vangeli - perché predicano il vangelo grande gioia, come se nascesse nel mondo Cristo Signore Salvatore(cfr Lc 2,10-11), e indicare a tutti i fedeli la via della salvezza e l'eredità della vita eternamente beata); quindi chi non sarà d'accordo sul fatto che il presente libro, a giudicare dal contenuto e dagli argomenti trattati, sia degno del titolo "Avvertimento invisibile"?

Perché ella insegna non su una guerra sensuale e visibile e non su nemici evidenti e fisici, ma su una guerra mentale e invisibile, che ogni cristiano accetterà dall'ora in cui è battezzato e giura davanti a Dio di combattere per Lui nella gloria del Suo divino nome. anche alla morte (perché nel libro dei Numeri è scritto: per questo la guerra del Signore è detta nel libro,è scritto allegoricamente di questa battaglia invisibile (Numeri 21,14) e dei nemici incorporei e impliciti, che sono varie passioni e concupiscenze della carne e demoni malvagi e misantropici, che non smettono di combattere contro di noi giorno e notte, come beati Paolo ha detto: porta la nostra battaglia al sangue e alla carne, ma al principio, e alle autorità, e al sovrano delle tenebre di questo mondo, alla malizia spirituale negli alti luoghi(Efesini 6:12).

I guerrieri che combattono in questa battaglia invisibile, insegna, sono tutti cristiani; nostro Signore Gesù Cristo è raffigurato come loro comandante, circondato e accompagnato da comandanti di migliaia e cento comandanti, cioè da tutte le schiere di angeli e santi; il campo di battaglia, il campo di battaglia, il luogo in cui si svolge la lotta stessa, è il nostro stesso cuore e tutto l'uomo interiore; il tempo della battaglia è tutta la nostra vita.

Quali sono l'essenza delle armi in cui questa battaglia invisibile equipaggia i suoi guerrieri? Ascolta. Il loro elmo è completa incredulità e completa sfiducia in se stessi; scudo e cotta di maglia - fede audace in Dio e ferma speranza in Lui; armatura e corazza - insegnamento nelle sofferenze del Signore; cintura - tagliando le passioni carnali; scarpe - umiltà e debolezza del proprio riconoscimento e sentimento costanti; speroni: pazienza nelle tentazioni e scacciare la negligenza; con una spada che tengono costantemente in una mano - preghiera, sia verbale che mentale, sentita; con una lancia a tre punte che tengono nell'altra mano - una ferma determinazione a non accettare una passione che lotta, a strapparsela via con rabbia e odio con tutto il cuore; Kosht ​​​​e cibo, con cui sono rinforzati per resistere ai nemici: comunione frequente con Dio, sia misteriosa, da un misterioso sacrificio, sia mentale; un'atmosfera luminosa e senza nuvole, che dà loro l'opportunità di vedere i nemici da lontano - il costante esercizio della mente nel sapere che c'è un diritto davanti al Signore, il costante esercizio della volontà nel desiderare solo ciò che è gradito a Dio, la pace e tranquillità del cuore.

Qui - qui, in questa "Guerra Invisibile" (cioè in un libro) o, per meglio dire, in questo Guerra del Signore- I soldati di Cristo imparano a conoscere vari incantesimi, varie astuzie, inconcepibili astuzie e astuzie dei militari, che gli avversari mentali usano contro di loro attraverso i sentimenti, la fantasia, la privazione del timore di Dio, soprattutto attraverso i quattro pretesti che portano nel cuore al momento della morte, - Intendo gli attaccamenti di incredulità, disperazione, vanità e la loro trasformazione in angeli di luce. Imparando a riconoscere tutto questo, loro stessi allo stesso tempo riescono a distruggere tali intrighi di nemici e ad opporvisi, e sapranno a quali tattiche e a quale legge di guerra dovrebbero attenersi, in quale caso e con quale coraggio entrare nella lotta . E, dirò brevemente, con questo libro ogni persona che desidera la salvezza impara a vincere i suoi nemici invisibili, per acquisire tesori di virtù vere e divine e per questo ricevere una corona incorruttibile e un pegno eterno, che è l'unione con Dio sia in questo secolo che nel futuro.

Accettate, lettori amanti di Cristo, questo libro con gioia e favore, e, imparando da esso l'arte della guerra invisibile, cercate non solo di combattere, ma anche di combattere legalmente, combattete come dovreste, in modo da poter essere incoronati; perché, secondo l'Apostolo, accade che qualcuno, anche se lotta, non è sposato se ha lottato illecitamente (cfr. 2 Tim. 2, 5). Indossa le armi che ti indica per colpirli a morte con i tuoi nemici mentali e invisibili, che sono passioni che distruggono l'anima e i loro organizzatori ed eccitatori sono demoni. Indossa tutte le armi di Dio, come se potessi aiutarmi a diventare l'inganno del diavolo(Efesini 6:11). Ricorda come al Santo Battesimo hai promesso di rimanere nella rinuncia di Satana, e di tutte le sue opere, e di tutto il suo ministero, e di tutto il suo orgoglio, cioè la voluttà, l'amore per la gloria, l'amore per il denaro e le altre passioni. Sforzati, quindi, per quanto puoi, di farlo tornare indietro, di svergognarlo e di conquistarlo in tutta la perfezione.

E quali ricompense e ricompense devi ricevere per una tua vittoria del genere?! Moltissimi e grandiosi. E ascoltali dalle labbra del Signore stesso, che te li promette parola per parola così nella Santa Rivelazione: ... a chi vince darò cibo dell'albero dell'animale, che sta nel mezzo di Dio... Conquista, non farti nuocere dalla seconda morte. Al vincitore darò cibo della manna nascosta. E a chi vince e custodisce fino alla fine le mie opere, gli darò autorità sulla lingua... e gli darò la stella del mattino. Chi vince, sarà vestito di bianche vesti... e noi confesseremo il suo nome davanti al Padre mio e davanti ai suoi angeli. Colui che vince farò una colonna nella chiesa del mio Dio. A chi vince darò per sedere con me sul mio trono... Chi vince erediterà tutto, e Dio sarà per lui, e sarà mio figlio (Apocalisse 2, 7, 11, 17, 26- 28; 3, 5, 12, 21; 21, 7).

Guarda che onori! Guarda quali ricompense! Vedete questa corona imperitura ottagonale e variopinta, o, meglio, queste corone che si intrecciano per voi, fratelli, se vincete il diavolo! Ora preoccupati di questo, per questo sforzati e astieniti da tutto, sì nessuno invierà una corona tuo (Apocalisse 3:11). Perché, in verità, è un gran peccato che coloro che lottano negli stadi con fatiche fisiche ed esteriori si astengano cinque volte di più da tutto per ricevere qualche corona corruttibile da un olivo selvatico, o da un ramo di palma, o da un dattero , o dall'alloro, o dal mirto, o da qualche altra pianta; ma tu, che devi ricevere una corona così incorruttibile, trascorri la tua vita nella negligenza e nell'incuria. Non ti risveglierà da questo sonno la parola di san Paolo, che dice: non so, come se scorresse in disgrazia, tutti scorrono, solo uno accetta l'onore; così tezit, che tu comprendi, chiunque si sforza da tutto si asterrà: e loro, anche se corrotti, riceveranno una corona, ma noi siamo incorruttibili (1 Cor 9, 24-25).

Se, ispirati dallo zelo, siete degni di una tale vittoria e di tali corone luminose, allora non dimenticate, fratelli miei, di pregare il Signore per il perdono dei peccati e colui che vi ha aiutato a ricevere una tale benedizione attraverso questo libro . Prima di tutto, non dimenticare di alzare gli occhi al cielo e di rendere grazie e gloria alla prima Sorgente e Compitrice di tale tua vittoria, Dio e Guida del tuo Gesù Cristo, dicendo a ciascuno questa parola di Zorobabele: Da te, o Signore, è la vittoria... ed è la tua gloria; Sono il tuo servo(cfr.: 2 Esdra. 4, 59), e un altro, pronunciato dal profeta Davide: ... Tu, Signore, maestà, e forza, e gloria, e vittoria, e confessione, e forza...(1 Cr. 29:11) ora e nei secoli dei secoli. Amen.

PARTE 1

Capitolo primo
COS'È LA PERFEZIONE CHRISTIAN. PER L'ACQUISIZIONE DEL SUO PUNTEGGIO E' OBBLIGATORIO. QUATTRO COSE DI CUI HAI BISOGNO PER AVERE SUCCESSO IN QUESTA BATTAGLIA

Tutti naturalmente desideriamo e ci viene comandato di essere perfetti. Il Signore comanda: ... quindi sei perfetto, come è perfetto il tuo Padre celeste(Mt 5,48), San Paolo convince: ... sii un bambino nella malizia, ma sii una mente perfetta(1 Cor 14, 20), in altro luogo leggiamo da lui: …desideri impegnato e adempiere...(Col. 4:12), e ancora: ... andiamo a impegnarci ...(Ebrei 6:1). Questo comandamento era previsto anche nell'Antico Testamento. Così Dio dice a Israele nel Deuteronomio: Sei perfetto davanti al Signore tuo Dio(Deut. 18, 13). E lo stesso san Davide comanda a suo figlio Salomone: ... e Ora, Salomone, figlio mio, che tu conosca Dio, tuoi padri, e lo serva con cuore perfetto e volontà spirituale...(1 Cron. 28, 9). Dopo questo, non possiamo non vedere che Dio esige dai cristiani la pienezza della perfezione, cioè ci chiede di essere perfetti in tutte le virtù.

Ma se tu, mio ​​amato lettore in Cristo, desideri raggiungere tale altezza, devi sapere in anticipo in cosa consiste la perfezione cristiana. Perché, non sapendo questo, puoi deviare dal vero sentiero e, pensando che stai fluendo verso la perfezione, andare in una direzione completamente diversa.

Dirò francamente: la cosa più perfetta e grande che una persona può desiderare e raggiungere è avvicinarsi a Dio ed essere in unione con Lui.

Ma non sono pochi quelli che dicono che la perfezione della vita cristiana consiste nel digiuno, nelle veglie, nell'inginocchiarsi, nel dormire sulla nuda terra e in altre simili austerità corporali. Altri dicono che consiste nel fare molte preghiere a casa e in piedi per lunghi servizi religiosi. E c'è chi crede che la nostra perfezione consista tutta nella preghiera mentale, nella solitudine, nell'eremo e nel silenzio. La maggior parte limita questa perfezione all'esatto compimento di tutte le azioni ascetiche previste dalla Regola, non deviando né per eccesso né per mancanza di nulla, ma aggrappandosi al mezzo aureo. Tuttavia, tutte queste virtù da sole non costituiscono la perfezione cristiana desiderata, ma sono solo mezzi e vie per raggiungerla.

Che siano i mezzi ei mezzi effettivi per il raggiungimento della perfezione nella vita cristiana, su questo non c'è dubbio. Perché vediamo moltissimi uomini virtuosi che passano attraverso queste virtù come dovrebbero, allo scopo di guadagnare forza e potenza contro la loro peccaminosità e malvagità, per trarre da loro il coraggio di resistere alle tentazioni e alle seduzioni dei nostri tre principali nemici : la carne, il mondo e il diavolo, per fare scorta in essi e per mezzo di essi degli aiuti spirituali, tanto necessari a tutti i servitori di Dio, specialmente ai principianti. Digiunano per sottomettere la loro carne violenta; fanno veglie per affinare il loro occhio intelligente; dormono sulla nuda terra, per non addolcirsi col sonno; si legano la lingua con il silenzio e si isolano per evitare anche la minima ragione di fare qualcosa che offenda il Dio Tuttosanto; fanno preghiere, celebrano funzioni religiose e altri compiono atti di pietà in modo che la loro attenzione non si allontani dalle cose celesti; leggono della vita e delle sofferenze di nostro Signore non per altro motivo che per conoscere meglio la propria malvagità e la misericordiosa bontà di Dio, per imparare e stabilirsi a seguire il Signore Gesù Cristo con abnegazione e la croce sui loro spalle, e per riscaldare in sé sempre più amore per Dio e odio per se stessi.

Ma, d'altra parte, queste stesse virtù possono nuocere più a coloro che pongono in esse tutto il fondamento della loro vita e della loro speranza che le loro evidenti omissioni, non in se stessi, perché sono pii e santi, ma per colpa di coloro che non le usano come dovrebbero, proprio quando, prestando attenzione solo a queste virtù esteriormente compiute, lasciano il cuore della suocera nei propri decreti e nelle volontà del diavolo, la quale, vedendo che hanno deviato dalla retta via, non interferisce con loro, non solo per lavorare con gioia in queste imprese corporali, ma anche per espanderle e moltiplicarle secondo il loro vano pensiero. Sperimentando al tempo stesso alcuni movimenti spirituali e consolazioni, questi lavoratori cominciano a pensare di essere già saliti allo stato di rango angelico e sentono in se stessi la presenza di Dio stesso; a volte, addentrandosi nella contemplazione di alcune cose astratte e ultraterrene, sognano se stessi, come se fossero completamente usciti dal regno di questo mondo e fossero rapiti fino al terzo cielo.

Ma quanto erroneamente agiscano e quanto si allontanino dalla vera perfezione, tutti possono capirlo, a giudicare dalla loro vita e dal loro temperamento. Di solito desiderano essere comunque preferiti agli altri; amano vivere secondo la loro volontà e sono sempre ostinati nelle loro decisioni; sono ciechi in tutto ciò che li riguarda, ma molto vigili e diligenti nell'esaminare i fatti e le parole degli altri; se qualcuno comincia a godere dell'onore degli altri, che crede di avere, non può sopportarlo e diventa palesemente inquieto nei suoi confronti; se qualcuno li ostacola nelle loro pie occupazioni e nelle loro azioni ascetiche, specialmente in presenza di altri, Dio salvi! - si indignano immediatamente, ribollono immediatamente di rabbia e diventano completamente diversi, a differenza di loro.

Se Dio, volendo guidarli alla conoscenza di se stessi e indirizzarli sulla vera via della perfezione, invia loro dolori e malattie o lascia che siano soggetti alla persecuzione, che di solito sperimenta, che sono i suoi veri e veri servitori, allora sarà rivelato ciò che era nascosto nei loro cuori e quanto profondamente sono corrotti dall'orgoglio. Perché, qualunque sia il dolore che colpisce loro, non vogliono piegare il collo sotto il giogo della volontà di Dio, appoggiandosi sui suoi giudizi giusti e nascosti, e non vogliono, seguendo l'esempio di nostro Signore Gesù Cristo, il Figlio di Dio, che per noi si umiliò e soffrì, di umiliarsi più di tutte le creature, considerando i suoi persecutori come buoni amici come strumenti della divina beneficenza verso di loro e affrettatori della loro salvezza.

Perché è ovvio che sono in grave pericolo. Avendo il loro occhio interiore, cioè la loro mente, oscurato, si guardano con esso e sembrano sbagliati. Pensando alle loro opere di pietà esteriori, che sono buoni con loro, pensano di aver già raggiunto la perfezione e, orgogliosi di questo, iniziano a condannare gli altri. Dopo questo, non c'è più alcuna possibilità che qualcuno di loro converta tali persone, tranne che per l'influenza speciale di Dio. È più conveniente volgersi al bene per un peccatore palese che per uno segreto nascosto sotto la copertura delle virtù visibili.

Ora, avendo conosciuto così chiaramente e definitivamente che la vita spirituale e la perfezione non consistono solo in quelle virtù visibili di cui abbiamo parlato, impara anche che essa non consiste in nient'altro, se non nel riavvicinamento a Dio e nell'unione con Lui. , come si diceva all'inizio, - in relazione alla quale vi è una sincera confessione della bontà e grandezza di Dio e la coscienza della nostra insignificanza e inclinazione a ogni male; amore per Dio e antipatia per noi stessi; sottomissione di sé non solo a Dio, ma anche a tutte le creature per amore di Dio; il rifiuto di ogni nostra volontà e la perfetta obbedienza alla volontà di Dio; e inoltre, il desiderio di tutto questo e il compimento da un cuore puro, a gloria di Dio (cfr. 1 Cor 10, 31), solo per il solo piacere di Dio, solo perché Egli stesso lo vuole e che è tanto necessario per amarlo e lavorare per lui.

Questa è la legge dell'amore, inscritta dal dito di Dio stesso nel cuore dei Suoi fedeli servitori! Questa è l'abnegazione che Dio richiede da noi! Ecco il buon giogo di Gesù Cristo e il suo leggero fardello! Questa è l'obbedienza alla volontà di Dio, che il nostro Redentore e Maestro ci richiede, sia con il suo stesso esempio che con la sua parola! Poiché il nostro Capo e Compiere della nostra salvezza, il Signore Gesù, non ha comandato di dire nella sua preghiera al Padre celeste: ... Padre nostro ... Sia fatta la tua volontà, come in cielo e in terra(Matteo 6:10)? Ed Egli stesso, entrando nell'impresa della sofferenza, non ha proclamato: non mio, Padre, ma sia fatta la tua volontà(cfr Lc 22,42)? E di tutto il suo lavoro non ha detto: ... disceso dal cielo, fa' che io non faccia la mia volontà, ma la volontà del Padre che mi ha mandato(Giovanni 6:38)?

Vedi ora, fratello, qual è il problema. Presumo che tu sia pronto e desideroso di raggiungere l'altezza di tale perfezione. Benedici il tuo zelo! Ma preparati per fatiche, sudori e lotte fin dai primi passi del tuo corso. Devi sacrificare tutto a Dio e fare solo la Sua volontà. Ma incontrerai dentro di te tanti desideri quante ne hai forza e bisogni, che richiedono tutti soddisfazione, indipendentemente dal fatto che sia o meno conforme alla volontà di Dio. Pertanto, per raggiungere l'obiettivo che desideri, devi prima sopprimere le tue stesse volontà e infine estinguerle completamente e ucciderle; e per avere successo in questo, devi costantemente opporti nel male e sforzarti di fare il bene, altrimenti devi continuamente lottare con te stesso e con tutto ciò che favorisce le tue volontà, le eccita e le sostiene. Preparati per una tale lotta e una tale battaglia e sappi che la corona - il raggiungimento dell'obiettivo desiderato - non è data a nessuno tranne che a valorosi guerrieri e combattenti.

Ma quanto sia più difficile questa battaglia di ogni altra, poiché, entrando in guerra con noi stessi, incontriamo anche noi stessi avversari, così come in essa tanta vittoria è più gloriosa di ogni altra e, soprattutto, più gradita a Dio. Perché se, animato dallo zelo, vincerai e morirai le tue passioni disordinate, le tue concupiscenze e desideri, allora piacerai di più a Dio e lavorerai per Lui in modo più bello che picchiarti fino al sangue e sfinirti con il digiuno più di tutto gli antichi eremiti. Anche se, dopo aver riscattato centinaia di schiavi cristiani dalla schiavitù degli empi, dai loro la libertà, non ti salverà, se allo stesso tempo sarai tu stesso schiavo delle passioni. E non importa quale atto, sia esso il più grande, lo intraprendi e con quale difficoltà e con quali sacrifici lo fai, non lo porterà alla meta che desideravi raggiungere, se, inoltre, lasci incustodite le tue passioni, donando loro libertà, vivi e agisci in te.

Infine, dopo aver appreso in cosa consiste la perfezione cristiana e che per raggiungerla è necessario condurre una guerra incessante e crudele con te stesso, sta a te, se vuoi davvero diventare un vincitore in questa battaglia invisibile ed esserne degno di una degna corona per ciò, nel tuo cuore le seguenti quattro disposizioni e azioni spirituali, come se fossero rivestite di armi invisibili, le più affidabili e vincenti, vale a dire:

a) non fare mai affidamento su te stesso per nulla;

b) portare nel cuore sempre piena e ardita speranza nell'unico Dio; c) adoperarsi incessantemente e d) essere sempre in preghiera.

Capitolo due
NON CREDERE MAI IN TE STESSO E AFFIDATI SU TE STESSO IN NIENTE

Non fare affidamento su noi stessi, mio ​​amato fratello, è così necessario nella nostra battaglia che senza di questo, stai sicuro di questo, non solo non sarai in grado di ottenere la vittoria desiderata, non potrai resistere nemmeno al minimo attacco su di te dal nemico. Stampalo nel profondo della tua mente e del tuo cuore.

Dal momento del delitto del nostro capostipite, noi, nonostante il rilassamento delle nostre forze spirituali e morali, di solito pensiamo molto bene a noi stessi. Sebbene l'esperienza quotidiana ci convinca in modo impressionante della falsità di una tale opinione su noi stessi, noi, in un'incomprensibile autoillusione, non smettiamo di credere di essere qualcosa e qualcosa di importante. Questa, tuttavia, la nostra debolezza spirituale, che è molto difficile da notare e riconoscere, è anzitutto contraria a Dio in noi come primo figlio del nostro egoismo e amor proprio e fonte, radice e causa di tutte le passioni e di tutti i nostri cadute e oscenità. Chiude quella porta nella mente o spirito, attraverso la quale solo la grazia di Dio entra di solito in noi, non permettendo a questa grazia di entrare dentro e abbondare in una persona. Lei fa un passo indietro da lui. Perché come può la grazia per l'illuminazione e l'aiuto entrare in quella persona che pensa di essere qualcosa di grande, che lui stesso sa tutto e non ha bisogno dell'aiuto esterno di nessuno? Che il Signore ci liberi da tale malattia e passione luciferina! Coloro che hanno questa passione per la presunzione e il prezzo di sé, Dio li rimprovera severamente attraverso il profeta, dicendo:

Guai, anche voi stessi siate saggi e siate saggi davanti a voi stessi (Isaia 5:21). Per questo l'apostolo ci ispira: ...non essere saggio con te stesso (Rm 12,16).

Odiando questa malvagia presunzione in noi, Dio, al contrario, non ama nulla ed è così riluttante a vedere in noi, come una sincera coscienza della sua insignificanza e una totale convinzione e sentimento che ogni cosa buona in noi, nella nostra natura e nella nostra vita , viene da Lui solo come fonte di ogni bene, e che nulla di veramente buono può venire da noi: né un buon pensiero, né una buona azione. Per questo Egli stesso si preoccupa di piantare provvidenzialmente questo germoglio celeste nel cuore dei suoi amati amici, suscitando in essi la disapprovazione di sé e affermando la non fiducia in se stessi, a volte per un benefico influsso e illuminazione interiore, a volte per colpi e dolori esterni, a volte da tentazioni inaspettate e quasi irresistibili, a volte in altri modi, a noi non sempre chiari.

Per tutto questo, però, anche se questo non aspettarsi nulla di buono da noi stessi e non fare affidamento su noi stessi è opera di Dio in noi, noi, da parte nostra, dobbiamo fare ogni sforzo per acquisire tale disposizione, fare tutto il possibile e cosa c'è nelle nostre autorità. Ed io, fratello mio, qui ti indico quattro atti, in virtù dei quali, con l'aiuto di Dio, puoi finalmente migliorare l'incredulità in te stesso o non fare mai affidamento su te stesso in nulla:

a) Conosci la tua insignificanza e tieni sempre presente che tu stesso non puoi fare alcun bene per il quale saresti degno del Regno dei Cieli. Ascolta ciò che dicono i padri devoti. Pietro di Damasco assicura che «non c'è niente di meglio che conoscere la propria debolezza e ignoranza, e niente è peggio che non esserne consapevoli» (Greek Philokalia, p. 611). San Massimo il Confessore insegna che «il fondamento di ogni virtù è la conoscenza della debolezza umana» (Ibid., p. 403). San Crisostomo afferma che «si conosce meglio solo colui che pensa di sé stesso di non essere niente».

b) Chiedere aiuto a Dio in questo con preghiere calde e umili, perché questo è il suo dono. E se vuoi riceverlo, allora devi prima stabilire in te stesso la convinzione che non solo non hai una tale coscienza di te stesso, ma che non puoi acquisirla affatto da solo; poi, stando audacemente davanti alla maestà di Dio e credendo fermamente che, nella sua incommensurabile bontà, certamente ti concederà tale conoscenza di sé, quando e come lo saprà, non lasciarti il ​​minimo dubbio che lo riceverai davvero.

c) Abituati a temere sempre per te stesso e ad aver paura dei tuoi innumerevoli nemici, ai quali non puoi resistere neanche per poco tempo; abbiate paura della loro lunga abilità nel combattere con noi, della loro onnipresenza e dei loro agguati, della loro trasformazione in angeli di luce, delle loro innumerevoli macchinazioni e reti che pongono segretamente sul sentiero della vostra vita virtuosa.

d) Se cadi in qualche peccato, rivolgiti alla contemplazione della tua debolezza e alla coscienza di essa il più vividamente possibile. Dio ti ha permesso di cadere a tal fine, perché tu conoscessi meglio la tua debolezza e così imparassi non solo a disprezzare te stesso, ma anche a desiderare di essere disprezzato dagli altri a causa della tua stessa debolezza. Sappi che senza tale desiderio è impossibile rinascere in te e radicarsi in una benefica incredulità in te stesso, in cui è la base e l'inizio della vera umiltà e che essa stessa ha il suo fondamento nella suddetta conoscenza sperimentale della propria impotenza e della propria inaffidabilità.

Da ciò ognuno vede quanto sia necessario che colui che vuole farsi partecipe della luce del cielo conosca se stesso, e come la bontà di Dio conduce abitualmente a tale conoscenza i superbi e i presuntuosi mediante le loro cadute, permettendo loro giustamente di cadere in quel peccato stesso dal quale essi stessi si considerano abbastanza per proteggersi, forti, fargli conoscere la propria debolezza e non osare più fare affidamento su se stessi, sia in questo che in tutto il resto.

Tuttavia, questo significa, sebbene molto reale, ma non sicuro, Dio non sempre usa, ma quando già tutti gli altri mezzi, più facili e più liberi, che abbiamo menzionato, non portano una persona alla conoscenza di sé. Poi, infine, permette che una persona cada in peccati, grandi o piccoli, a giudicare dalla grandezza o piccolezza del suo orgoglio, presunzione e arroganza, così che dove non c'è tale presunzione e arroganza, non ci sono cadute intelligibili. Perché, quando ti capita di cadere, corri frettolosamente con i tuoi pensieri a umiliare la conoscenza di te stesso e un'umile opinione e sentimento di te stesso, e con tediosa preghiera cerca da Dio di darti la vera luce per la conoscenza della tua insignificanza e fortifica il tuo cuore in non fare affidamento su te stesso, per non cadere nello stesso o anche più grave e rovinoso peccato.

Aggiungo a questo che non solo quando qualcuno cade in qualche tipo di peccato, ma anche quando cade in qualche tipo di sventura, disastro e dolore, specialmente malattie fisiche, non facili e di lunga durata, dovrebbe capire che soffre questo , in modo che giunga alla conoscenza di sé, cioè alla coscienza della sua debolezza, e si umiliasse. Dio ci permette a questo fine e per questo scopo, in modo che ogni tipo di tentazione dal diavolo, dalle persone e dalla nostra natura danneggiata ricada su di noi. E san Paolo, vedendo questa meta nelle tentazioni a cui fu sottoposto in Asia, disse: ... in se stessi la condanna della morte è imech, confidiamoci non in noi stessi, ma in Dio che risuscita i morti...(2 Corinzi 1:9).

E aggiungo ancora una cosa: chi vuole conoscere la sua debolezza dalla sua vita reale, lo faccia, non lo dico per molti giorni, ma almeno per un giorno osservi i suoi pensieri, le sue parole e le sue azioni: cosa ha pensato circa, quello che ha detto e fatto. Indubbiamente, scoprirà che la maggior parte dei suoi pensieri, parole e azioni erano peccaminosi, sbagliati, irragionevoli e cattivi. Un'esperienza del genere gli farà capire in modo impressionante quanto sia squilibrato e debole in se stesso, e da un tale concetto, se si vuole sinceramente bene, lo porterà a sentire quanto sia assurdo aspettarsi del bene da se stesso solo e affidarsi lui stesso.

Cristo chiama i suoi discepoli alla perfezione: «Siate perfetti come il Padre vostro che è nei cieli». Gli sforzi per acquisire la purezza morale e la perfezione spirituale (e, semplicemente parlando, per adempiere ai comandamenti di Cristo) ricevettero nella letteratura patristica il nome di "Guerra Invisibile" o "Guerra Spirituale".

Qui il diavolo combatte con Dio e il campo di battaglia è il cuore delle persone
FM Dostoevskij

Cos'è il "rimprovero"?

Giurare significa combattere, combattere, combattere. Le battaglie nel Medioevo si svolgevano spesso, era una realtà vicina a tutti, e quindi l'immagine che veniva usata nella letteratura ascetica era comprensibile a tutti. La battaglia era una questione di vita o di morte. Pertanto, gli autori cristiani hanno voluto sottolineare che la guerra spirituale è direttamente collegata alle basi stesse della nostra esistenza.

Perché invisibile?

I principali oppositori dell'uomo nella lotta spirituale sono se stesso ei demoni che lo tentano. Lui stesso è le nostre passioni e inclinazioni malvagie, abitudini che dobbiamo estirpare e superare per raggiungere la perfezione. Inoltre, il nemico della salvezza umana, il diavolo, se non direttamente, quindi con l'astuzia e l'inganno, inclina una persona al male, tentando con vari pensieri e sogni, dando una ragione al peccato. Tuttavia, l'ultima parola nella scelta del percorso rimane con la persona. Ma solo Dio e l'uomo sanno quanto sforzo spirituale è necessario per fare un passo nella giusta direzione! Questa lotta interna nell'anima di una persona non è visibile agli estranei, ma le sue conseguenze sono direttamente correlate alle persone che lo circondano e al mondo.

Una battaglia terrena indurisce un guerriero, lo rende più forte e più intelligente nella lotta contro il nemico. Lo stesso si può dire della lotta spirituale. Quando una persona riceve una buona abilità nella lotta contro le sue passioni peccaminose ( anche se non manifestato sotto forma di peccati azioni), migliora interiormente, cresce spiritualmente. Non c'è da stupirsi se uno dei grandi asceti e asceti della Chiesa ortodossa, S. Giovanni della Scala paragona questa lotta a una difficile scalata sui gradini della scala delle virtù.

È necessario prepararsi adeguatamente alla battaglia per non perderla. Come fare ciò, scrive l'apostolo Paolo nella sua lettera a Efesini 6:14-17:

“Infine, fratelli miei, siate forti nel Signore e nella potenza della sua potenza. Indossate l'intera armatura di Dio, affinché possiate resistere alle astuzie del diavolo, perché la nostra lotta non è contro la carne e il sangue, ma contro i principati, contro le autorità, contro i governanti delle tenebre di questo mondo, contro gli spiriti di malvagità negli alti luoghi. Per questo, prendi tutta l'armatura di Dio, affinché tu possa resistere nel giorno malvagio e, dopo aver vinto tutto, stare in piedi. Stai dunque in piedi, dopo aver cinto i tuoi lombi di verità, aver indossato la corazza della giustizia e aver calzato i tuoi piedi pronti a predicare il vangelo della pace; soprattutto prendi lo scudo della fede, con il quale potrai spegnere tutti i dardi infuocati del maligno; e prendete l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è il Verbo di Dio».

Da dove cominciare?

Come realizzare le parole dell'Apostolo, ci spiega l'ascesi patristica. Per dirla semplicemente:

1. Il percorso del guerriero di Cristo, la direzione e la strategia della battaglia sono esposti nella "Scala" di San Giovanni della Scala.
2. Tattiche, metodi di guerra e Carta di Battaglia - nella "Guerra Invisibile" del Monaco Nikodim il Sacro Montagnano (tradotto da San Teofano il Recluso).
3. La carta del servizio interno è negli “Insegnamenti Emotivi” di Abba Dorotheus.
4. Per avere una prima idea dell'immagine del guerriero di Cristo, di come appare, è necessario leggere le lettere dell'abate Nikon "Il pentimento ci è rimasto" e le lettere dello Shegumen John "Lettere del Valaam Sambuco". E per le persone con maggiori esigenze intellettuali, c'è anche una biografia e lettere della badessa Arsenia (Srebryakova).
5. In nessun caso dovresti iniziare una battaglia senza studiare il libro in cinque volumi di Sant'Ignazio (Bryanchaninov). Le sue opere non sono solo la trasposizione dell'ascesi nel nostro linguaggio moderno; Sant'Ignazio scelse dai Padri solo ciò che era ancora in potere del cristiano indebolito ed esausto degli ultimi tempi. Senza il consiglio di sant'Ignazio, un guerriero novizio perderà rapidamente e ingloriosamente la battaglia (cioè andrà all'inferno), non comprendendone l'essenza interiore e il modo per valutare le sue forze e mezzi. I padri dell'antichità non si scambiavano particolarmente tali spiegazioni, per loro un novizio è colui che vive nel deserto, dorme quattro ore al giorno, mangia davvero male, lavora con il sudore della fronte e adempie regole di preghiera che gli asceti moderni non hanno mai sognato di. E per noi il novizio è colui che ha imparato il "Padre nostro" e il Credo, e non si sa ancora,

giurando- confronto, disputa, guerra verbale, competizione, difesa, opposizione tra due avversari, ognuno dei quali sta cercando di lanciare il suo avversario. Il vincitore era colui che riusciva a tenere il suo avversario inchiodato a terra tenendo la mano sul collo. La parola rimproverare deriva dalla parola BALLO, che letteralmente significa: "Arrenditi, qualcosa, senza rimpianti se si rompe". Salmo 17:35 La guerra spirituale deve essere appresa! La guerra spirituale è un intenso confronto faccia a faccia con il tuo avversario. La guerra spirituale è un conflitto spirituale che ha raggiunto il culmine. (Punto di ebollizione). La guerra spirituale è la parte finale del confronto nella battaglia.

La guerra spirituale può durare in modi diversi, pochi minuti o pochi giorni. La guerra spirituale è un momento di estrema concentrazione e sobrietà. Quando litighi, ogni tuo errore, ogni rilassamento finirà con la tua caduta. Durante la guerra spirituale, avrai bisogno di ogni elemento dell'intera armatura di Dio - assicurati di questo.
Devi essere forte in ogni elemento dell'armatura di Dio.

Essere forti significa:

• Sii consapevole di questo

• Praticalo costantemente

• Lo adoro

  Ogni elemento dell'armatura è un grado di fiducia e convinzione!

  La guerra spirituale è efficace solo se guidata dallo Spirito Santo. Hai così tanto potere in questo perché sei guidato dallo Spirito Santo. La guerra spirituale inizia con la preparazione e il campo interferirà e ti attaccherà in ogni modo possibile per impedirti di prepararti.

  Il vincitore è fuori dal ring.

  Sul ring, gli avversari mostrano come si sono preparati fisicamente e mentalmente fuori dal ring. Più sei preparato per il combattimento, più facile sarà per te in combattimento. Prepararsi per un combattimento richiede molto più tempo del combattimento stesso.

  Efesini 6:18 La preghiera è il mezzo con cui conduciamo la guerra spirituale.

  Controlla il tuo stato! (posizione).

• Fatti santificare. Il pentimento fa parte della guerra spirituale.

• Fai scorta di promesse.

• Sii nella posizione giusta rispetto all'autorità.

• Identifica il nemico e conoscilo nel miglior modo possibile. A volte la conoscenza stessa porta la liberazione e la vittoria.

• Prega in lingue. Sviluppa il tuo spirito e la tua direzione.

• Quando hai bisogno di combattere, combatti! Ma non farti coinvolgere nelle tue battaglie.

• Usa lode.

• Usa le promesse.

• Combatti con la vista. (1 Tim. 1:18).

• Reclama la vittoria di Cristo.

• Combatti fino alla svolta e sviluppa la svolta.

• Non aver paura del tuo nemico. La Bibbia da nessuna parte ci insegna a temere il diavolo, invece Dio ci dice più di 300 volte nella Bibbia: non aver paura.

• Stai particolarmente attento ai tuoi punti deboli: molto probabilmente Satana colpirà di nuovo lì.

  L'incentivo per la guerra spirituale è posto in noi da Dio perché È un Guerriero e noi siamo la Sua immagine e somiglianza.

  In ogni caso, se non combatti con il diavolo nel tuo problema, combatterai con le persone.

Spirito guerriero

Nel sanguinoso anello del Golgota, Gesù mise fuori combattimento il diavolo. E il knockout è stato così difficile che il diavolo non riesce ancora a riprendersi. Il diavolo cadde ai piedi di Gesù. Oggi il diavolo vacilla per questo knockout e quando lo attacchiamo nel Nome di Gesù, cade!

• Esodo 15:3 Nostro Signore è un uomo di guerra!

• Salmi 23:8 Nostro Signore è potente in battaglia!

• Isaia 42:13 Prima del risveglio, ci sarà sicuramente una guerra spirituale! Prima che venga la gloria di Dio, i figli di Dio vengono attivati. Nostro Signore è potente in battaglia, cioè Sa cos'è il combattimento ravvicinato. Ha sconfitto Satana nell'anello del Calvario - faccia a faccia, davanti all'intero mondo spirituale.

  Efesini 6:10-13 Dobbiamo solo renderci conto che una feroce guerra si sta preparando intorno a noi, e faremo meglio a essere forti guerrieri se vogliamo resistere in questa battaglia.

  Lo spirito di un guerriero è lo spirito di una fede inflessibile! Che va contro ogni circostanza e affronta audacemente il suo nemico, pericolo o problemi. Lo spirito di un guerriero è lo spirito di estremo coraggio e audacia. Lo spirito di un guerriero è lo spirito della perseveranza! Lo spirito guerriero è lo spirito di superare le difficoltà, il disagio e le difficoltà. Un guerriero è, prima di tutto, una persona consacrata che non ha una propria vita personale, che ha subordinato la propria vita al Comandante in Capo. 2 Tim. 2:3-4 David aveva un regno forte, ma uno dei suoi componenti principali era una forte squadra di GUERRIERI 1 Cronache 10:9-24. Un guerriero è una persona per la quale la guerra è una professione, uno stile di vita. Dilettante guerriero - suona divertente. Lo spirito di un guerriero ti solleverà anche dopo i knockout e le sconfitte più brutali. 2 Corinzi 6:3-10 Spirito guerriero! Lo spirito di un guerriero è il coraggio di resistere, anche quando il dolore è forte. Lo spirito di un guerriero è una prontezza al sacrificio di sé.

  Se non hai qualcosa per cui sei pronto a morire Non hai niente per cui valga la pena vivere.

  La Bibbia presuppone che siamo tutti guerrieri, dandoci l'intera armatura di Dio. Non c'è vittoria senza guerra, ma i guerrieri combattono.

  Senza spirito militare, i cristiani: Piangono, si lamentano, brontolano, criticano, scappano, siedono in cattività di problemi.Senza uno spirito guerriero, Gedeone era codardo, ma lo spirito guerriero di Dio lo ha reso il più grande liberatore nella storia di Israele.Allo stesso modo, un guerriero è un uomo di squadra, ma anche una persona capace di iniziativa e impresa. Nonostante tutto il talento del comandante, i soldati ordinari vincono la battaglia, quindi ogni soldato deve essere di alta qualità. GESÙ HA BISOGNO DI NOI. Un guerriero è un uomo di principio: preferirebbe morire piuttosto che ritirarsi da lui. Questa è la sua forza, ma a volte anche un grande pericolo. Spesso i guerrieri forti esauriscono la razionalità e questo porta a molte perdite che avrebbero potuto essere evitate. A volte è necessario ritirarsi strategicamente e ci sarà saggezza in questo, ma senza uno spirito guerriero è impossibile vincere.

  Golia ha ucciso lo spirito di un guerriero nell'esercito di Israele e ha vinto la vittoria senza "un solo colpo". David aveva un forte spirito combattivo 1 Samuele 16:18 + 17:32.

  A Numero 13-14 cap. Satana colpì lo spirito militare di Israele e si ritirarono per 40 anni.

  Spesso, quando stai vivendo un'impennata spirituale, Satana si attiva immediatamente nella tua vita. Ma sappi che se il diavolo è aggressivo, significa che è nervoso.

  Motto del guerriero: Vincerò o morirò in battaglia Raggiungerò il mio obiettivo prefissato o morirò cercando di farlo!

  Forse dici: "Voglio solo vivere una vita cristiana pacifica", ma ricorda il detto di un comandante: "Se vuoi la pace, preparati alla guerra".

Battaglia con i giganti

Numeri 13:32-34 La nostra guerra con giganti, giganti. 1 Samuele 6:17 Cinque città, cinque giganti, cinque pietre di David! 2 Re 5:17-20 Questi giganti attaccano non appena entri in servizio o prendi una posizione di potere. Ecco perché è così importante affrontarli subito!

1. AZOTO- la parola Azot significa "città su un colle" (essere grande, inespugnabile, oppressione), rappresenta l'orgoglio Prov. 16:18. Azoth era destinato alla tribù di Giuda, ma non poteva ottenerlo. — Umiltà e umiltà

2. GAZZA- il significato della parola: luogo fortificato, forte, violento, avido, rude. Gaza era la capitale dei filistei. Anche Gaza non è riuscita a conquistare. Qui fu custodito Sansone, qui distrusse il tempio di Dagon.
Gaza è menzionata come il confine a cui sono arrivate le vittorie dei re israeliani. Questo gigante rappresenta il governo, il potere. Qual è il tuo atteggiamento verso l'autorità, è facile per te sottometterti all'autorità che Dio ha posto su di te. In senso negativo, questo gigante rappresenta lo spirito di indipendenza, disobbedienza al potere, indipendenza. A noi, come persone, non piace obbedire agli altri, ma questo è esattamente ciò che il Signore ci chiede! — obbedienza e obbedienza- questa è una svolta nella battaglia con questo gigante!
3. Askalon- questa città è rimasta politicamente ed economicamente indipendente da Israele. Questo gigante rappresenta il comfort e il liberalismo, così come l'avidità. È la paura di metterti nei guai impegnandoti in una guerra spirituale. Questa è indifferenza e concentrazione solo sul conforto nella tua vita, famiglia e chiesa.
— Dedizione e Fede- questa è una svolta nella battaglia con questo gigante! 4. GEF La parola Gath significa "torchio da vino". Questo è il luogo di nascita di Golia (forte). Questo gigante rappresenta la pressione delle circostanze della vita che premono su di noi - e qui o brontoliamo e cadiamo nel potere di questo gigante (come in Numeri 13), oppure per fede sconfiggiamo l'opposizione, nonostante tutte le minacce e la paura! Molti cristiani vivono sotto il dominio di questo gigante. Tutto quello che hanno imparato a fare quando arrivano le difficoltà è brontolare, ma devono imparare a usare le difficoltà per vincere! Ciascuno dei tuoi fallimenti è una scoperta di ciò che puoi fare in modo diverso. Ogni La difficoltà è un'opportunità per elevarsi al di sopra.
— Pazienza e speranza
5. ECRON- significato della parola: falciare le ali, sterminare; la radice della parola è emigrazione. Belzebù (signore delle mosche) era qui venerato. Questo gigante rappresenta la distrazione, l'incuria, l'incostanza, l'infedeltà.
Sal 27:5 - questo porta alla distruzione della vita dei cristiani. — Diligenza e fedeltàè una svolta nella battaglia con questo gigante!

soldato ferito È debole e incline alle debolezze

• 2. È limitato nei movimenti

• 3. La sua reazione diminuisce

• 4. Smette di essere sveglio

• 5. È irritabile e arrabbiato (è difficile comunicare con lui)

• 6. È sconvolto

• 7. Non ha riposo, non ha pace a causa del dolore

• 8. È particolarmente vulnerabile, è un bersaglio facile.

• 9. Non può sopportare il peso di Cristo, cioè responsabilità, autorità e l'unzione della potenza dello Spirito Santo.

• 10. Diventa distratto. concentrato maggiormente sul suo dolore. (non attento anche agli altri).

  La strategia di Satana è quella di indebolirci con le ferite. Se abbiamo una ferita, il diavolo ci picchia ancora e ancora, impedendo a questa ferita di rimarginarsi.Come ci facciamo male?

• . PECCATO- la causa di quasi il 90% degli infortuni.

• Stregoneria. Attacchi accurati.

• ferita autoinflitta — Maledizioni di sé— Stupidità Affronta ciò che non puoi sopportare.

• Dalle persone(parole, comportamenti, atteggiamenti, ecc.)

• Da Dio (gen. 32:25, 2 Cor. 12:7). Questo è per la nostra umiltà e dipendenza da Lui, ma è meno dell'1% delle ferite che possiamo ricevere.Ferite:

• I demoni sono attratti, si nutrono di queste ferite, causano dolore e provocano infezioni: delusioni, bugie, calunnie.

• . Una ferita è come un buco attraverso il quale scorre la forza.

• . La ferita è una porta aperta per i demoni, un luogo dove mettono radici le roccaforti del diavolo.

• . Le ferite danno forza ai demoni, più grande è la ferita, più hanno l'opportunità di agire in quest'area. In generale, più forte sei, più deboli sono; più debole sei, più forti sono.

• Le ferite portano alla schiavitù e ti rendono un ostaggio.

• Le ferite possono essere ereditate, nel qual caso diventano una maledizione.

• . Le ferite hanno lo scopo di distrarci dal proposito di Dio.

• Le ferite ti rendono egoista con accresciuta presunzione, risentimento e capriccio.

• . Le ferite privano la gioia, il godimento della vita, avvelenano la vita, rubano il mondo.

• . Le ferite distorcono la realtà e le difficoltà ordinarie iniziano a sembrare più grandi di quanto non siano in realtà e causano emozioni molto più negative del solito. Questo è l'atto di mentire. Un soldato ferito si arrende facilmente alle circostanze.

• Le ferite ti parlano della sconfitta della tua fede e suscitano dubbi, e questo porta a esitazione e doppiezza mentale.

• Una persona ferita è una persona che è costantemente sull'orlo di un esaurimento, di una caduta. Il ferito, volente o nolente, ritarda l'avanzata dei sani. Così i feriti possono essere trattati in tre modi:

• . Finiscilo (75%)

• Tolleralo (aiutalo a resistere)

• 3. Guariscilo (aiuta a vincere)

  La notte prima dell'ESODUS, Dio guarì tutti gli Israeliti, Sal.104:37, questo mostra che per adempiere il proposito di Dio, è necessario essere sani.Percorso di guarigione:

  Processo di guarigione:

• 1. Umiltà (riconoscere)

• . Dio guarisce attraverso la Sua Parola Sal.106:20

• Dio guarisce attraverso il conforto dello Spirito Santo.

• . Dio guarisce attraverso la tua obbedienza (Neyman)Comunque, Devi fidarti di Dio e fidarti di Lui!!! Questa è una VITTORIA!

Confondere il nemico

Col.2:15

La vergogna è uno stato inutile, rassegnazione, vergogna, diffamazione, privazione della dignità. 1 Sam. 17:45-51 Davide non solo uccise Golia, ma lo fece vergognare.

Molti credenti non combattono affatto battaglie spirituali. Molti di coloro che combattono lo fanno esclusivamente per la propria sopravvivenza. Pertanto, mentre tutto è in ordine nella loro vita, si siedono tranquillamente nel loro guscio, ma quando Satana li attacca, si svegliano e cercano di reagire.

La verità è che non combattiamo per noi stessi. Non combattiamo per la sopravvivenza personale. Questo non è ciò che Dio ha chiesto. Sì, dobbiamo resistere, ma per COSA?

STIAMO E COMBATTIAMO - E DOBBIAMO COMBATTERE RIMANERE IN PIEDI (IN PIEDI)

Il motivo per cui ti alzi è combattere e combatti per restare in piedi. Il nostro obiettivo è liberare i prigionieri di Satana.
Dio ci ha dato l'armatura completa, e poi ci dice di pregare per gli altri (per i santi e per tutte le persone). La chiesa soffre di mancanza di preghiera. La chiesa non sta FACENDO come dovrebbe essere.
Le preghiere di Topolino non spaventano Satana né rovinano i suoi piani. La Chiesa non combatte come dovrebbe. Molte roccaforti non cadranno finché la Chiesa non le VOLERÀ efficacemente.

Il regno di Dio è preso con la forza e coloro che usano la forza lo prendono con la forza. Satana si opporrà sempre alla diffusione del Regno di Dio sulla terra. Ecco perché Dio ci ha dato un'arma per FORZARLO a lasciare la nostra terra - sia essa: la famiglia, la città, il tuo corpo.

La fede non è solo desiderio di cose buone. Non basta solo volere qualcosa, bisogna divorarla.

Come il nemico viene svergognato - quando non solo vinci te stesso, ma aiuti anche gli altri a vincere. Quando mostri la santità di Dio. Dio rimproverò Mosè e Aaronne per non aver mostrato la Sua santità all'Israele ribelle.
Oggi Dio ci aspetta per mostrare la sua santità non solo davanti alle persone, ma soprattutto davanti ai principati e alle autorità demoniache. Efesini 3:10. Quando la santità di Dio è dimostrata davanti a loro - perdono il loro potere, si indeboliscono e se ne vanno liberi, esausti, l'atmosfera spirituale cambia.

Pertanto, non iniziare battaglie in cui Dio non ti guida!

Poste di guardia al cancello

La battaglia inizia e finisce nella mente è nella mente che l'esito e il processo degli eventi fisici è determinato!

Dobbiamo guardare alle porte della nostra vita. Chi entra e chi esce attraverso di loro.

QUESTE PORTE SONO TRE: 1. Occhi 2. Orecchie 3. Bocca

Queste porte conducono da e verso il cuore.

OCCHI. Il modo in cui guardi a tutto è determinato dallo stato del tuo cuore. Gli occhi sono cancelli a doppio senso. Sembra che gli occhi siano solo un ingresso, MA è anche un'uscita! Il modo in cui guardi qualcosa può distruggere le opere del diavolo ed edificare le opere di Dio, perché in questo caso la Luce di Dio esce dai tuoi occhi, distruggendo le tenebre. Quando guardi qualcosa con una visione di Dio.

ORECCHIE. È importante che tu ascolti o chi ascolti riguardo a questa o quella situazione. Ad esempio: quando ascolti Dio sulla tua città, sei così. santifichi la tua città attraverso la conoscenza (luce) della verità sulla città. Dio ottiene un posto in città. Anche con il diavolo. (Sulla salute, sulle finanze, sulla famiglia, sul futuro, ecc.).

Chi ascolti - ha potere su di te, un posto in te.

Questo è il motivo per cui Satana usa la PAURA per affliggere i credenti. La paura lega, deruba, umilia, opprime, uccide. Dio ci ha dato il comando: "NON TEMETE!" Questo è un COMANDAMENTO, non un desiderio, quindi quando hai paura, pecchi disobbedendo al comando di Dio e Satana ottiene un posto nella tua vita.

BOCCA. La bocca è anche un ingresso e un'uscita. Dall'abbondanza del cuore, la bocca parla. La vita e la morte sono nel potere del linguaggio. L'intero mondo spirituale attende le nostre parole. la guerra spirituale è una guerra verbale. Le parole svolgono un ruolo primario nella guerra spirituale. siamo immagine e somiglianza di Dio. È necessario guardare le parole anche nella preghiera - non dire troppo. Satana ci spinge sempre a dire troppo, poi ad ucciderci con le nostre stesse parole.

L'opuscolo offerto al lettore è composto dai colloqui del confessore con i novizi, i suoi figli che hanno scelto la via del monachesimo, ma è destinato non solo ai monaci. Sarà interessante per tutti coloro che cercano di condurre una vita spirituale con attenzione e profondità, per purificare il proprio cuore. Risponde alle domande difficili di coloro che vogliono percorrere lo stretto sentiero della salvezza e vincere le tentazioni del mondo moderno. Come gestire il proprio comportamento, come riconoscere le tattiche dei demoni che intrappolano l'anima, come proteggersi da esperienze pseudo-graziose, come costruire la corretta gerarchia di valori, come mantenere uno stato d'animo gioioso: questi e molti altri problemi sono oggetto di questa pubblicazione.

Chi tra gli ortodossi non ha letto nei santi padri della guerra spirituale, delle tentazioni dei demoni, della necessità di combattere queste tentazioni! "Tentazione!" - diciamo spesso al posto e fuori luogo - sui guai che sono accaduti, conflitti. Ma tutti sono pronti a respingere correttamente queste tentazioni, a volgerle a beneficio dell'anima? A volte non sospettiamo nemmeno quanto possano essere sofisticate le tattiche del nemico della razza umana, non conosciamo i suoi metodi e le sue tecniche per catturare le anime. Vogliamo seguire la via della salvezza quasi senza difficoltà o con poca fatica, temiamo la necessità di una COSTANTE LOTTA INDIPENDENTE. Non è per questo che alcuni principianti ormai non si accontentano della guida spirituale di un sacerdote “ordinario”, hanno certo bisogno di un “anziano” - ma non, però, per imparare ad acquisire la grazia dello Spirito Santo, ma solo per sollevarsi di responsabilità, spostandola al confessore?

L'anziano è un dono profetico. Il metropolita Anthony di Surozh scrive che "si può essere un anziano solo per grazia di Dio... e non si può imparare a essere un anziano, così come non si può scegliere il genio a modo proprio", che i veri leader spirituali nutrono i loro figli spirituali, ma non “gestirli”, non romperli rendendoli simili a loro stessi. Indubbiamente, un cristiano dovrebbe essere in obbedienza a un padre spirituale. Ma per un novizio, inesperto nella guerra spirituale, c'è il pericolo di cadere sotto l'influenza dei cosiddetti "giovani" (che non hanno maturità spirituale), se non si battono per il ragionamento spirituale e la sobrietà.

Ciò accade non solo per inesperienza spirituale, ma in molti modi: per pigrizia spirituale, negligenza, incapacità e riluttanza ad essere attenti ai movimenti peccaminosi della propria anima.

Ma ricordiamo le parole dell'apostolo Paolo: «Rimanete nella libertà che Cristo ci ha dato e non sottomettetevi più al giogo della schiavitù» ( Gal. 5, 1). Coltivare in se stessi le qualità di un guerriero di Cristo, il vigore spirituale, il ragionamento, la capacità di non nascondersi dalle difficoltà, ma di mantenere uno stato d'animo gioioso nella lotta - come questo manca a ciascuno di noi!

Le conversazioni dell'abate N., offerte al lettore, erano destinate ai suoi figli spirituali che vivevano nei monasteri. Ma i metodi di guerra spirituale, derivati ​​dagli insegnamenti dei Santi Padri e considerati nell'applicazione al mondo moderno, saranno senza dubbio molto utili per i laici che desiderano compiere un lavoro serio sulla loro anima. A tutti noi, in tempi pre-termine, sperimentando l'assalto di tentazioni sofisticatamente malvagie, tentazioni, ecumenismo, apostasia, possano essere di consolazione le parole del Signore Gesù Cristo: «Non temere, piccolo gregge! Poiché il Padre vostro si è compiaciuto di darvi il Regno» ( OK. 12, 32).

Conversazione 1° L'attività principale della vita

La ragione principale dei nostri dolori è il rifiuto della Provvidenza di Dio. Sul giusto atteggiamento nei confronti delle circostanze della vita. Cosa si aspetta il Signore da noi in una situazione difficile? Principi di analisi della situazione. Esperienza nell'analisi della vita monastica moderna. L'obiettivo principale della lezione di Dio è la lotta e la correzione del vizio. La fiducia in Dio è la chiave del successo nella lotta. Come imparare a capire le persone.

Care sorelle!

Prima di tutto voglio chiederti: nonostante i grandi e piccoli dolori che è assolutamente necessario attraversare affinché tutti coloro che stanno per percorrere la via della salvezza, indipendentemente dalle tentazioni esterne o interne, conservino nel loro cuore la gioia del Signore, ricordando che tutti questi dolori, come la nostra vita, sono fugaci.

Molto spesso, lo scoraggiamento, il cattivo umore, lo sconforto derivano dal fatto che non possiamo "rifiutarci". O le condizioni in cui ci troviamo non ci soddisfano, o non ci piacciono le persone che ci circondano, o siamo insoddisfatti di COSA e COME fanno, dicono. Saremo sempre insoddisfatti, perché vogliamo che tutto sia a modo nostro. Così non accettiamo le condizioni in cui, come direbbero i laici, il destino ci ha messo. Ma miei cari, ricordiamoci che non è la fortuna che governa il mondo, ma il Signore Onnipotente.

Dobbiamo imparare ad accettare le persone che ci sono vicine, e tutti gli eventi della vita come un dato, ricevuto da Dio, come circostanze in cui il Signore si è degnato di metterci. Accetta ma non giudicare. Giudicheremo davvero la Provvidenza di Dio?! No, non giudicheremo, non abbiamo il diritto di farlo, ma saremo saggi e cercheremo di ragionare. In questi casi, per noi è semplicemente necessaria la prudenza.

Innanzitutto, valutiamo la situazione offerta da Dio per il nostro cammino di salvezza. Ognuno di voi, in qualunque circostanza si trovi, dovrebbe essere in grado di analizzarli, ad es. cercare di comprendere sobriamente: in quali condizioni si trova, cosa contribuisce al successo nel raggiungimento dell'obiettivo principale della nostra vita e cosa lo ostacola. Poi, sulla base di questa analisi, è necessario imparare a porsi dei compiti, la cui giusta soluzione il Signore si aspetta da noi. L'enunciazione del problema sarà la seconda fase del nostro ragionamento. Vedi, sembra che siamo di nuovo alla scrivania e decidiamo:

1. Dato: dai punti A e B partivano due treni uno verso l'altro...

2. Obbligatorio: determinare le distanze dai punti indicati al punto di incontro dei treni.

3. Soluzione...

4. Risposta: ...

La corretta analisi delle condizioni che ci vengono date ("dato") e, naturalmente, la corretta formulazione del problema ("richiesto") è il 50% di successo nel risolverlo. Se non vogliamo risolvere i compiti che ci sono posti, allora non saremo in grado di passare al gradino successivo della scala spirituale. Ma la via della salvezza è sempre la via verso l'alto, e il Signore ci guida su di essa, costringendoci a risolvere sempre più compiti nuovi che ci sono assolutamente necessari. Sono esercizi attraverso i quali possiamo sviluppare in noi stessi quelle qualità necessarie alla salvezza, come, ad esempio, la pazienza, l'altruismo, l'attenzione (sobrietà) e, naturalmente, l'umiltà.

Cosa ci viene dato adesso?

C'è un monastero in cui, da un mondo completamente immerso nella lussuria, nella vanità, nell'egoismo e nella crudeltà, sono venute persone che sono state in grado di capire che la vita, si scopre, non è un trambusto senza senso e senza scopo che termina con una morte inevitabile ... Questi le persone, a differenza di molte altre persone, potrebbero vederne il significato e lo scopo. Quella meta, che solo Cristo ci ha rivelato pienamente: attraverso la deificazione - alla filiazione di Dio nel Regno della Vita Eterna. Ma sebbene questo traguardo sia infinitamente grande e, di fatto, sia l'unico significato della nostra esistenza in questo mondo, è certamente più difficile che mai raggiungerlo oggi. Il fatto è che nonostante il desiderio di seguire Cristo, cioè per muoverci lungo la via della salvezza, portiamo al monastero tutto il nostro peccaminoso bagaglio di abitudini e idee accumulato nel mondo, nonché una visione errata e non cristiana di noi stessi, delle persone e delle nostre relazioni distorte dall'educazione senza Dio.

Non c'è bisogno di avere paura di fare una diagnosi: tutti quelli che vengono al monastero sono malati. E la malattia principale è l'egoismo in tutte le sue manifestazioni. L'unica differenza è che alcuni sono più malati, mentre altri sono meno. Tutti hanno bisogno di cure, ma è molto importante voler essere curati. C'è un mezzo per questo: la grazia di Dio che guarisce le anime si effonde su di noi nei Sacramenti della Chiesa, nella preghiera, nella vita secondo i comandamenti. Ma c'è una disgrazia comune che è caratteristica del nostro tempo prima della fine: la quasi completa mancanza di guida spirituale. Questo è il segno degli ultimi tempi, previsto dai grandi padri dell'antichità. Ecco perché è così difficile essere salvati! Di conseguenza, si scopre che ora tutti si salvano, puoi dirlo da solo. E tu non vai da nessuna parte! Dobbiamo accettare le condizioni che oggettivamente esistono oggi e non dipendono minimamente da noi. Ma devi ancora essere salvato! Nel mondo, di sicuro oggi (per la stragrande maggioranza) - la morte. Grazie a Dio, abbiamo ancora meravigliosi libri spirituali: la scala, la guerra invisibile e gli scritti di S. Ignatius Bryanchaninov, e a volte, tuttavia, si riesce a parlare con uno degli esperti spiritualmente: questa è l'istruzione, questo è il supporto.

Riguardo al secondo punto del nostro compito, segnaliamo che la cosa principale è sempre e ovunque porsi un obiettivo: la lotta contro ogni nostro vizio, passione, abitudine. Cerca i santi padri: quali sono i modi per sconfiggerli e poi, naturalmente, combattere consapevolmente per l'eradicazione di queste erbacce dannose per l'anima, combattere, chiedere aiuto al Signore.

Ecco cosa posso dire per esperienza. Ho osservato coloro che hanno vissuto per 10 e 20 anni nei monasteri. Sembra che non vivessero nulla, non c'erano particolari lamentele contro di loro, erano persino considerati devoti. Ma non appena si trovarono di fronte a qualche forte tentazione, caddero immediatamente, e la loro caduta fu rumorosa. Da cosa? Tutto dal fatto che semplicemente VISSERO nel monastero. Vissuto - e basta. Come tutti, hanno pregato e fatto la comunione, ma non hanno mai lottato seriamente con nulla in loro stessi. Anche il pensiero della possibilità di una lotta - e non lo era.

È così che puoi camminare per tutta la vita in una veste monastica sul territorio del monastero e, di conseguenza, rivelarsi un tizzone nero estinto.

Se non impariamo a vincere noi stessi nelle piccole cose, sicuramente periremo sotto la grande tentazione e nessuno può sfuggirvi. Sai come ai demoni non piacciono i monaci... Non fermeranno la guerra fino alla nostra morte. Prepariamoci in anticipo, impariamo le arti marziali. Non dimenticate che siete i soldati di Cristo, e nell'opera di salvezza, davanti a Dio, non siete più rappresentanti del «sesso debole», ma guerrieri, perché in Cristo, come disse l'apostolo, «là non è né maschio né femmina» ( Gal. 3.28).

Quindi, accetta tutti i cambiamenti nelle circostanze della vita come se li ricevessi direttamente dalla mano di Dio. Cerca sempre di ricordare che Dio, attraverso le leggi spirituali, e talvolta per influenza diretta, controlla davvero la vita di ogni persona e di tutta l'umanità nel suo insieme. Se impariamo a fidarci di Lui, cioè Se chiediamo a Lui stesso di gestire la nostra vita, allora tutte le prove, queste nostre lezioni e questi nostri compiti ci gioveranno, arricchendoci con l'esperienza della lotta per la causa principale di tutta la nostra vita: l'auto-miglioramento spirituale e morale.

Non scoraggiarti mai; da tutto, anche dagli errori, impara dall'esperienza. Con coloro con cui la vita ti mette di fronte, stai molto attento, perché ai nostri giorni le persone non sono affatto come erano anche 20 anni fa. L'ipocrisia, direi anche: l'insincerità sincera, profondamente radicata nell'anima, diventando, per così dire, la sua natura, crebbe e si diffuse a tal punto che divenne impossibile capire una persona senza una lunga prova. Allo stesso tempo, dovrebbe essere evitato qualsiasi isolamento esterno, manifestazioni di sospetto. Al contrario, è bene essere amichevoli con tutti, ma comunque puoi fidarti solo quando capisci cosa respira una persona. Non credere nemmeno alle parole migliori, guarda solo ai fatti, alla vita, alla direzione generale delle azioni, ai pensieri e ai sentimenti, alle qualità morali. Tutto questo ti aiuterà a determinare la cosa principale in una persona. È molto importante imparare a capire le persone, separando il principale dal secondario.

Cerca di essere in pace con tutti, fai attenzione a qualsiasi pettegolezzo e pettegolezzo, evitali. Crescete nell'amore, nella mansuetudine, nella pace e nella gioia nello Spirito Santo. Aiutatevi a vicenda.

Possa il nostro Signore filantropico visitarti con la sua misericordia e rafforzarti nelle azioni monastiche, e io, peccatore, Lo prego sempre per le tue anime.

Conversazione 2a. Come organizzare la tua “casa interna”?

Il compito dei principianti: spostare l'attenzione dai problemi esterni a quelli interni. Perché fraintendiamo persone e circostanze? Sulla distorsione della percezione mentale e sensoriale. Dalla castità alla retta percezione. Il mondo benedetto dell'anima è la protezione dai problemi esterni. Due periodi della vita spirituale dei monaci. Sull'impatto dei demoni sulla sfera emotiva. Un tono spirituale vigoroso dovrebbe essere mantenuto con uno sforzo di volontà. Sulla lotta alla psicologia degli schiavi. Cosa significano "semplicità" e "complessità" in una persona.

Noto che la maggior parte delle domande e delle perplessità sorgono in connessione con i contatti esterni e non con i problemi del lavoro spirituale interno. Per le persone che hanno intrapreso la via dell'abnegazione per amore di Cristo, sulla via degli atti monastici, questo è un atteggiamento fondamentalmente sbagliato. La nostra attenzione ei nostri interessi non solo non devono essere proiettati all'esterno, ma al contrario, è necessario abituarci a una vita spirituale interiore, profonda e lavorare con noi stessi. Dobbiamo farlo perché il nostro compito principale è un cambiamento qualitativo delle caratteristiche personali, ad es. di tutto l'uomo interiore.

Se questo cambiamento qualitativo dell'anima avviene a causa dei nostri sforzi con l'accompagnamento della grazia di Dio, credetemi, vedrete le persone intorno a voi e le loro azioni con occhi completamente diversi. Il fatto è che un'adeguata percezione del mondo esterno, una corretta comprensione e una corretta visione delle persone e delle circostanze della vita è possibile solo quando la pellicola sporca del peccato viene staccata dagli occhi della mente, quando il nostro mentale (ragionevole ) e sensoriale-percettiva (cioè sensuale) ricettiva) saranno liberate dall'incessante e inevitabile influenza demoniaca. Mentre le inclinazioni peccaminose sono ancora attive nell'anima, non saremo in grado di percepire correttamente l'ambiente, né di comprendere correttamente le persone e gli eventi, né di costruire le giuste relazioni con il mondo esterno, poiché la nostra coscienza sarà distorta dalla complessa influenza dei demoni sulla mente, sulle emozioni e sui sentimenti. Le inclinazioni peccaminose, in questo caso, non sono altro che sintomi della nostra mancanza di libertà dall'influenza dei demoni. La distorsione della percezione sia mentale che sensuale, come ho già detto, continuerà fino a quando, in un'intensa lotta spirituale, saremo purificati dai nostri principali vizi, e ciò è possibile solo con l'aiuto della grazia di Dio.

"Castità" significa saggezza completa e corretta, cioè un insieme, e non una comprensione frazionata di tutto ciò che accade in tutte le sue relazioni più complesse. Allo stesso tempo, la castità è purezza spirituale e corporea, il che significa libertà dalla violenza delle inclinazioni peccaminose (passioni). Quindi, dall'esperienza spirituale di molte generazioni, diventa chiaro che solo una persona casta può capire correttamente (cioè filosofare), cioè pulito.

Spero che da tutto ciò che è stato detto sopra tu abbia capito che non dovresti ora, all'inizio della tua vita spirituale appena iniziata, cercare di valutare, per non parlare di giudicare, le azioni di coloro che ti circondano. Tuttavia, non sarai in grado di valutarli correttamente, il che significa che non sarai in grado di scegliere la giusta linea di condotta.

Al contrario, è molto utile per i demoni spostare l'attenzione dei principianti dal lavoro interiore molto complesso e scrupoloso alle circostanze esterne della loro vita, concentrare la loro attenzione sugli inevitabili fatti negativi della realtà circostante, rafforzare e persino esagerare il senso di dissonanza tra come dovrebbe essere, come vorrei vedere - e ciò che effettivamente vedono. In questo modo semplice, i demoni riescono a far sì che la crescita spirituale del novizio non solo rallenti, ma cambi direzione nell'esatto opposto. Non lasciare che i demoni controllino la tua attenzione, in modo che, come un cavallo obbediente, non si trascini tristemente nelle sue odiose redini dove governa il guidatore ubriaco. Prendi il controllo e riporta la tua attenzione su te stesso. Ricorda cosa il rev. Ambrogio Optinsky? – “Conosci te stesso e sarà con te!”

Come possiamo organizzare la nostra casa interiore? In primo luogo, secondo il rev. Serafino, è necessario acquisire lo “spirito di pace”. Grande felicità quando lo spirito del mondo benedetto abita in noi! Quindi una persona, come una roccia incrollabile, si trova in mezzo a un mare in tempesta e nessun problema esterno può farlo impazzire a tal punto che smette di controllare se stesso, i suoi sentimenti, le sue emozioni, le parole e le azioni. Un tale stato d'animo pacifico, forte, chiaro è dato solo dalla grazia di Dio, della cui acquisizione dovremmo prenderci cura più di ogni altra cosa al mondo.

Ci sono diversi modi per acquisire la grazia, di cui la più forte, come sapete, è la preghiera. Tuttavia, raramente accade che il Signore metta immediatamente una persona in tali condizioni quando la preghiera è lo strumento principale per acquisire la grazia. Molto spesso, questo periodo è preceduto da un altro, forse abbastanza lungo, in cui l'accumulazione della grazia avviene attraverso il fare del bene, il lavoro per il bene degli altri. Questo periodo è necessario per acquisire la qualità più importante di un cristiano: l'AUTO RIFIUTO, che nessuno di noi ha. Ecco perché non andiamo, non possiamo seguire Cristo, è perché non abbiamo rinnegato noi stessi, il che significa che non abbiamo preso la nostra croce. Il posto dell'altruismo in noi è occupato dal nostro stesso “io”. L'egocentrismo è la principale qualità peccaminosa delle nostre anime. È una conseguenza del peccato ancestrale e della caduta generale di tutta l'umanità e, naturalmente, della nostra peccaminosità.

La vera preghiera nasce in un cuore umile e l'umiltà si acquisisce attraverso l'abnegazione. Quindi il Signore ci pone prima di tutto in quelle condizioni in cui è necessario imparare l'altruismo, imparare a dimenticare noi stessi per il bene degli altri. Dimentica il tuo benessere fisico e spirituale, preferendo non te stesso al tuo prossimo, ma il tuo prossimo, i suoi problemi e bisogni, preferendo il tuo, ad es. mettendo al primo posto nei suoi calcoli non se stesso, ma il prossimo. La questione dipende in gran parte da come ti relazioni alla tua obbedienza (al tuo lavoro). Bisogna imparare ad accendere in se stessi un atteggiamento gioioso verso ogni compito affidato, ricordando che lo si fa davanti agli occhi di Dio per la propria salvezza, per acquisire la grazia. Occorre abituare l'anima a svolgere volentieri il lavoro assegnato, anche a cercare modi per aiutare il prossimo. Ricorda (e chi di voi non ha letto - letto) l'episodio della vita dell'ultimo anziano della Trinità-Sergius Lavra Zosima-Zacharia - sui suoi primi anni di obbedienza sulla prosfora. Dormiva per 3-4 ore (semplicemente non c'era tempo per dormire di più) e frequentava le funzioni 1-2 volte l'anno, ma allo stesso tempo pregava incessantemente con la preghiera di Gesù. Che umiltà, mansuetudine e altruismo ha acquisito! Dio non ha umiliato un cuore contrito e umile, secondo la parola del profeta Davide, ha dato al suo santo il dono della preghiera. Arrivato al monastero, il novizio comprese correttamente ciò che il Signore richiedeva da lui, il quale, non senza provvidenza, lo mise in condizioni così difficili che fu persino privato dell'opportunità di adempiere alla consueta regola di preghiera e di partecipare alle funzioni religiose.

Zaccaria comprese, da un lato, la necessità di imparare l'altruismo per il bene degli altri e, dall'altro, la necessità di insegnare a se stessi la preghiera di Gesù. Mentre lavorava, si costringeva costantemente a crearla impercettibilmente per gli altri in modo tale che alla fine diventasse la sua compagna costante.

Ancora una volta voglio notare che la preghiera vera, profonda, attenta può attecchire solo sul terreno preparato di un cuore ben coltivato. La terra indurita e pietrificata (dal peccato dell'egoismo) dei nostri cuori deve essere schiacciata dall'aratro di ferro dell'abnegazione e frantumata dall'erpice dell'oblio di sé. Allora il nostro cuore, contrito e umile: «Dio non disprezzerà» ( Sal. 50, 19).

Perciò, compiendo coscienziosamente la tua obbedienza e abituandoti, impercettibilmente verso gli altri, alla costante Preghiera di Gesù, senza imbarazzo, con gratitudine a Dio e con gioia, “sdraiati” sul tuo letto, anche se non hai la forza di leggere il preghiere della sera. Dio sta guardando più di ogni altra cosa ora i tuoi cuori, che dovresti imparare a tenerti pulito da qualsiasi pensiero sporco che entra in essi. Con tutta la tua attenzione per seguire durante il giorno la purezza del tuo cuore, questo è il compito più importante per te del periodo attuale della tua vita monastica.

Ma non sarai mai in grado di acquisire la purezza del cuore e la pace benedetta dell'anima se permetti ai demoni di spostare la tua attenzione sulle persone intorno a te. Quindi i tuoi pensieri saranno occupati a "succhiare" le azioni degli altri, specialmente quelli che hanno autorità. Nell'interpretazione che i demoni mettono nella tua coscienza, queste azioni avranno sempre un carattere negativo e la corrispondente colorazione emotiva, e più lontano, più. È su questo suolo che spuntano germogli di condanna e di irritazione. Crescono in un albero di cupa, cupa rabbia e danno vita ai frutti delle azioni più vili. In questa fase, una persona diventa posseduta, ad es. la sua coscienza cade sotto il completo controllo delle suggestioni demoniache. Questa è la gioia del diavolo!

Ancora e ancora, care sorelle, vi ricordo che ogni triste stato d'animo, sentimento di solitudine e sconforto non è altro che un effetto speciale degli angeli caduti sulla nostra sfera emotiva. In questo, direi, sono dei virtuosi straordinari. Si consideri, ad esempio, fino a che punto la musica di un film è in grado di conferire una speciale colorazione emotiva agli eventi che si svolgono sullo schermo, o anche al paesaggio. Inoltre, registi e compositori sanno molto bene che un accompagnamento musicale diverso può cambiare completamente l'atteggiamento emotivo dello spettatore nei confronti di ciò che sta accadendo, addirittura renderlo direttamente opposto. Così, ad esempio, la percezione elegiaco-gioiosa di qualche angolo della natura con l'aiuto della musica può essere sostituita da un'ansiosa sensazione di attesa di qualcosa di terribile. Lo sanno anche meglio di persone, registi e compositori che non ci sono ancora visibili, che, impercettibilmente per noi stessi, ci insegnano a valutare le persone e gli eventi attraverso il prisma degli stati d'animo emotivi che ci ispirano.

I demoni possono, ad esempio, quando un "paziente" guarda dal finestrino di un'auto un paesaggio familiare sfuggente (prendo un caso reale), ispirarlo dapprima con un sentimento nostalgico di tristezza, poi dopo un po' rafforzarlo con un sentimento di solitudine, abbandono e, infine, portare il poveretto allo sconforto più nero, che spinge molte persone ad azioni stupide e sconsiderate. Ecco una tattica demoniaca ordinaria, ma molto efficace.

E, soprattutto, il "paziente" sta correndo! Corre come una lepre, solo i suoi talloni brillano. Corre dal monastero, corre dalle difficoltà, corre dalla salvezza. Non troverà pace e buone condizioni da nessuna parte. Dopo aver sconfitto una persona, il demone acquisisce un potere ancora maggiore su di lui e non gli permette più di liberarsi dal giogo della sua pressione. Condurrà lo sfortunato da un luogo all'altro, non permettendogli di fermarsi da nessuna parte, ispirandolo ovunque con malcontento, risentimento e irritazione per tutto ciò che è possibile. Gli “stati iniziali” (come dicono gli psichiatri) in cui risulterà questo costante malcontento sono diversi, ma sempre tristi, fino alla caduta nel peccato mortale, nell'eresia o nella completa perdita della fede.

Nel rivelarti le tattiche di lavorare con noi dei nostri avversari, voglio che impari a contrastarle. Per fare ciò, devi monitorare costantemente il tuo tono spirituale e lo sforzo volitivo per mantenere un atteggiamento gioioso verso tutto, sia per la fatica del lavoro, sia per i problemi del tuo prossimo. Prendi il controllo delle tue emozioni: questo, tra l'altro, è il punto più vulnerabile per tutte le donne. Ma, tuttavia, devi già essere in grado di controllarti, altrimenti non sarà possibile evitare le reti del diavolo. Ricorda: l'unica cosa di cui puoi essere turbato sono i tuoi peccati e le inclinazioni peccaminose non scadute. E tale dolore non deve essere eccessivo, per non indebolire gli sforzi in una lunga lotta, che, come accade in alcuni casi, si porta avanti da anni.

E te l'ho detto prima, e ora lo ripeto ancora: non prendere a cuore nessun affanno e dolore (tranne i tuoi peccati). Tutto in questa vita passa velocemente. Guarda - e non c'è niente: nessun dolore, nessun popolo! Tutto ciò che può essere ancora con te è già stato prima di te e tutto è passato. Passeranno anche i tuoi guai. E vieni a Cristo senza inciampare nello sguardo invidioso e ostile di qualcuno, o nella frase strana e offensiva di qualcuno. Mantieni il buon umore, la fermezza, la libertà interiore combinata con l'obbedienza e la completa impavidità.

Paura, adulazioni, doppiezza, ipocrisia, piacere umano: tutti questi sono elementi di una psicologia da schiavo, allevata dalla scuola sovietica e dal sistema sovietico in "un uomo di nuova formazione comunista". Siamo tutti usciti da lì, ma questa servile eredità sovietica deve essere bruciata dalle nostre anime con un ferro rovente. “State nella libertà che Cristo ci ha dato”, ci insegna l'Apostolo ( Gal. 5, 1). Smettetela di essere "scoop", diventate cristiani e figli di Dio, finalmente! Ricorda e mantieni un tono spirituale allegro, il desiderio di combattere le difficoltà, acquisire un buon spirito di lotta, ricordando che siamo tutti soldati di Cristo.

Tra l'altro, cari figli, tutti abbiamo davvero bisogno della semplicità, e nel senso stesso in cui questa parola era intesa nell'antichità. La semplicità è solidità, interezza, escludendo ogni tipo di frammentazione, dualità di carattere. Il termine “semplice” è l'opposto del termine “complesso”, che deriva dal verbo “piegare” (piegare, unire più parti in una). Una persona complessa è una persona divisa, disorganizzata e calcolata, questo è un individuo posseduto da uno, due, tre e talvolta una legione di demoni, ognuno dei quali ha il proprio carattere. Questi personaggi appaiono alternativamente nelle parole, nei pensieri e nelle azioni di una persona posseduta dai demoni (la cosiddetta coscienza alternata - uno psichiatra). Pertanto, spesso non riesce a capire se stesso in questo caos di pulsioni e stati d'animo, e ancor di più, altri non possono capirlo. Nel nostro tempo, abbiamo costantemente a che fare con casi in cui due nature direttamente opposte coesistono in una persona. Questa è la solita versione di un demone che ha preso residenza e un chiaro esempio del suo impatto sull'anima umana. Quindi, la semplicità, nella comprensione del Vangelo, è l'unicità, l'integrità del carattere e, di conseguenza, l'assenza di influenza demoniaca su una persona. A questo ci chiama Cristo quando dice: «Siate saggi come serpenti e semplici come colombe» ( Opaco. 10, 16). La saggezza, che è così necessaria per te e per me, è data solo da Dio e dobbiamo chiederglielo costantemente. In ogni caso, dovresti sempre chiedere al Signore: illumina, insegna, illumina e, se necessario, correggi.

Se ci muoviamo lungo questa strada, presto tutti i problemi esterni derivanti da inevitabili contatti con gli altri (che, come noi, sono tutt'altro che perfetti) scompariranno da soli, come una crosta di sangue secco da una ferita rimarginata.

Conversazione 3 Non smettere mai di combattere

Scopo della Visitazione di Dio. Due stati d'animo. Come sopportare l'attacco del nemico. Combatti per la preghiera. Sii gioioso, allegro e gentile.

È molto positivo che tu non abbia esitato a raccontare quei due stati insoliti che si sono susseguiti. Di loro posso dire quanto segue: per ogni persona almeno una volta nella vita (e talvolta più di una volta) il Signore, per così dire, si rivela, mostra il suo vero aiuto e la sua forza. Aiuta a capire e sentire ciò che una persona dovrebbe diventare, ad es. come se gli indicasse lo scopo di lavorare su se stesso, e poi gli permettesse ancora di rimanere se stesso in quella qualità deplorevole in cui una persona rimane a causa dei suoi peccati dovuti a non corretti. Inoltre, ognuno già sceglie quale strada prendere. Se una persona non ha ancora conosciuto Dio, allora tali visite da parte di Dio gli fanno pensare se accettare o meno Lui ei Suoi comandamenti. Il Creatore lascia completamente la scelta tra l'una o l'altra decisione che deve essere presa da una persona. Molti, tra l'altro, rifiutano consapevolmente Dio: “E allora, se Lui esiste, cosa me ne frega di Lui? Non voglio vivere secondo i suoi comandamenti, limitano la mia libertà. Voglio vivere secondo la mia volontà, come voglio!” Ma nel tuo caso, lo scopo della visitazione di Dio era diverso. Poiché sei una persona che ha intrapreso la strada e sta muovendo i primi passi in materia di salvezza, il Signore, vedendo i vizi che ti travolgono (come hai detto): “impudenza, brontolio, condanna, malcontento, gola, ecc. .”, ti ha mostrato dalla tua esperienza personale: Cosa potresti essere e cosa ti sentiresti, se con l'aiuto del lavoro su te stesso, attraverso l'acquisizione della grazia di Dio, cambiassi qualitativamente. Ricordi come, addomesticati dalla mano di Dio, le ondate di irritazione e di malcontento si placarono nell'anima, giunse il silenzio come in tempo sereno e soleggiato? Ricordi come da qualche parte apparve la forza per impedirti di mangiare di nascosto o alzarti dal letto in tempo? Ricorda una nuova comprensione vivente, un nuovo sentimento e percezione delle vecchie preghiere e del servizio stesso. Era come se un velo cadesse dagli occhi, e ciò che una persona aveva solo sentito prima, ora vedeva e sentiva nella sua interezza. Ecco, madre mia, come la grazia di Dio ravviva i nostri sentimenti, induriti sotto la crosta del peccato. Tale è la pace di Cristo provata dall'anima in cui si è stabilita la grazia dello Spirito Santo! Ora lo sai tu stesso e conosci lo scopo che il Signore stesso ti ha indicato in questo fenomeno.

Allora il Signore si è compiaciuto di mostrarti attraverso la tua esperienza lo stato dell'anima, oscurato dall'influenza di un demone che ha potere sull'anima di un peccatore. E più peccati, maggiore è il suo potere, più oscura, pigra, pesante è l'anima. Diventa insensibile a tutto ciò che è santo, la mente non percepisce nulla di spirituale, i sentimenti sono come morti.

Quindi, davanti a voi ci sono due strade, due mete, due stati finali dell'anima. Il Signore ti dà una scelta. L'unica differenza è che il primo, benedetto stato dell'anima si raggiunge attraverso un grande lavoro, lacrime e sacrificio di sé, mentre il secondo verrà da solo, devi solo incrociare le mani e smettere di combattere con te stesso, con i tuoi peccati, con il tuo “vecchio”. Ma per raggiungere un grande obiettivo, devi prima imparare a fissare piccoli, per così dire, obiettivi intermedi in diverse fasi del tuo percorso spirituale e non essere soddisfatto di ciò che è stato raggiunto, andando sempre più lontano.

Succede a volte che una persona senta un tale attacco da parte del nemico da non poter nemmeno pregare. Ma comunque, non puoi disperare. In qualche modo, anche se debolmente, ma pur sempre cibo, come un topo: “Signore, non partire; Signore, risparmia la tua creazione; Signore, abbi pietà di me; aiutami, Regina del Cielo!» Quindi, cigolando con tutte le tue forze, aspetta l'aiuto e sopporta l'attacco, come se cadesse in fondo alla trincea. Non si tratta di combattere. Aspettare, ma rimanere in vita - e va bene! Dopo un po', l'aiuto di Dio verrà certamente e l'assalto del nemico si placherà. Immediatamente dovresti riprendere la preghiera e tornare lentamente ai cerchi precedenti. Quindi, alzandoti costantemente dopo una caduta, devi strisciare in avanti. Tutto questo vale anche per il sonno e il cibo. La cosa principale è non smettere mai di combattere e, se devi fare una ritirata temporanea, immediatamente, non appena l'aiuto arriva in tempo, passa di nuovo all'offensiva. Ma anche qui è necessaria cautela. È dannoso esagerare in questioni spirituali: questo viene dal nemico. Ad esempio, i principianti non dovrebbero costringersi a dormire meno di 6 ore. Devi mangiare quanto necessario per non sentirti debole durante il lavoro fisico. Se c'è molto lavoro, devi mangiare a sazietà, ma non mangiare troppo.

Ora sulla preghiera. Probabilmente ricorderai che anche prima, quando venivi nel nostro monastero, dicevo spesso che la preghiera è il modo più efficace per ricevere la grazia di Dio. Con l'accumulo della grazia, l'intera struttura spirituale di una persona cambia: la sua volontà, la sua mente, i suoi sentimenti, la sua memoria. Sono purificati e illuminati sotto l'influenza della grazia. Per evitare ciò, i demoni stanno cercando in ogni modo possibile di svezzare una persona dalla preghiera, o almeno interferire costantemente con lui in questo. Per tutta la vita devo lottare per la preghiera, facendo sforzi su me stesso, per quanto Dio dà forza. È solo necessario insegnare a te stesso non solo a pregare, ma a pregare con attenzione. Questo studio, come ogni studio, richiede molto lavoro. Ma nel nostro, cioè negli studi spirituali è più difficile: il nemico interferisce. Tuttavia, devi pregare attentamente. Solo una tale preghiera crea una connessione invisibile tra l'anima razionale e Dio. Grazie a Lei, riceviamo in cambio da Lui un filo di grazia, come dalla Sorgente dell'acqua viva. Non hai ancora bisogno di entrare nel tuo cuore con la preghiera, altrimenti cadrai nella seduzione demoniaca, come tanti novizi inesperti. Impara a pregare con attenzione, con la mente, e poi vedremo.

Non cedere alle paure: questo è un nemico, sii gioioso, allegro e gentile, chiedendo costantemente aiuto a Dio e l'intercessione della Santissima Theotokos.

Conversazione 4°. Come gestire il tuo comportamento?

A proposito di "fascini". Chi può rinsabbiare l'"incantatore"? Come il demone "curatore" modella la nostra autostima e il nostro stile di comportamento. Sulla correzione dell'anima con il metodo della "programmazione spirituale". Consigli pratici per applicare il metodo per sviluppare l'umiltà. Come si sviluppa la modestia.

Grazie a Dio, figlia, per il fatto che hai ancora un atteggiamento critico nei confronti del tuo stato spirituale. Non c'è altro modo per chiamarla grazia di Dio. Il fatto è che di solito, con un decorso simile di una "malattia" con sintomi simili ai tuoi, le persone perdono completamente la capacità di vedersi dall'esterno, perdono la capacità di essere critici con se stesse. È questo stato deplorevole che si chiama "fascino" e denota la tentazione demoniaca per le proprie virtù immaginarie o la propria rettitudine, o infallibilità, ma in generale mostra un orgoglio disinteressato, che nessuno e niente può scuotere. Questo stato può anche essere chiamato uno dei tipi di morte spirituale. È quasi impossibile aiutare una persona che è impigliata nelle reti dell'orgoglio e non vede questo, non ha e non può avere autorità diverse da se stesso. L'unica speranza resta solo in Dio, che solo può rasserenare gli infelici, ma ciò è possibile, di regola, solo attraverso grandi dolori. Se non cadono su una persona, diventa fonte di continuo tormento per coloro che lo circondano, e lui stesso non lo vede né lo sente. La sua semplice presenza può avere un effetto deprimente su coloro che si trovano nelle vicinanze. Non permetterci, Dio, di arrivare a questo, figliolo!

La malattia inizia da lontano, dalle piccole cose: con il solito egoismo infantile, che, non trovando resistenze né all'interno del bambino, né da parte dei genitori e degli altri, è così saldamente radicato nel carattere di una persona, cresce tanto insieme a lui che il demone-"curatore" che all'inizio ha coltivato e annaffiato l'albero dell'orgoglio, puoi concederti una pausa. Ora l'albero già rafforzato cresce e si sviluppa da solo e, finalmente, compaiono i frutti: un'altissima opinione di sé, l'incapacità di sopportare i commenti di qualcuno, irritabilità, litigio, ridicolo delle mancanze degli altri, costante critica agli anziani e un tono imperativo (a volte condiscendente) in relazione ai più giovani. Come l'esperienza ha dimostrato, è più difficile per queste persone (soprattutto se hanno anche dei talenti) venire a Dio di chiunque altro.

Ma ora, per l'imperscrutabile misericordia di Dio, una tale persona ha l'opportunità di conoscere la Verità e, ad esempio, non la rifiuta, precipitandosi con il cuore alla Fonte di ogni verità, bontà e amore - a Dio. Allora la verità di Dio gli apre gli occhi sul senso dell'essere e sugli eventi che in esso si svolgono (nell'essere), gli dà l'unica vera conoscenza del bene e del male, non dal punto di vista della raffinatezza scientifica terrena, ma direttamente dal Dio. Solo allora inizia a vedersi e valutarsi correttamente. È qui che gli si apre l'abisso della caduta, e non solo la sua, perché nella sua stessa persona è in grado di comprendere e sentire la caduta dell'umanità nel suo insieme. Eccolo, il compito su cui devi sudare, ma decidi: uscire dall'abisso. Questo è ciò che il Creatore si aspetta da noi. Ma questo compito non si risolve né in un'ora né in un anno, perché il peccato è diventato una proprietà del carattere, cioè una reazione abituale e modellata all'ambiente, o un'azione eseguita quasi automaticamente, inconsciamente. Questi sono i frutti del lavoro grazie al quale il demone "curatore", addestrandoci impercettibilmente per molti anni, come il cane di Pavlov, ha sviluppato in noi (non peggio di quel famigerato cane) un riflesso condizionato ad uno stile di comportamento appropriato, come così come a una certa valutazione stessi.

Grazie Dio! A poco a poco apri i tuoi occhi spirituali su te stesso. Tuttavia, sebbene sia molto bello vedere le tue cattive qualità con la mente, questo non è abbastanza. Dopotutto, per essere salvati, devi anche lottare per la correzione della tua anima, del suo carattere, delle sue abitudini. È qui che devi mostrare un approccio creativo, applicare tutto il tuo talento pedagogico e non in relazione agli estranei, ma a te stesso, al fine di sviluppare una metodologia flessibile per sradicare i tratti caratteriali peccaminosi.

Ti consiglio di adottare il seguente metodo collaudato per affrontare le tue carenze. Chiamiamolo condizionatamente il metodo della "programmazione spirituale". Ma ricorda, non deve essere solo letto, ma ostinatamente messo in pratica. Quindi, inizia la tua mattinata con un promemoria: "come dovrei comportarmi in un caso tale durante oggi?" Allo stesso tempo, è necessario riflettere in anticipo sulla corretta linea d'azione in caso di tentazioni a te note e ricordare a te stesso quelle situazioni di vita in cui questa linea d'azione dovrebbe essere applicata durante il giorno. In altre parole, devi impiantare in anticipo nella tua memoria un programma di azioni che è direttamente opposto alla tua solita reazione peccaminosa eseguita automaticamente. Questa sarà la tua lotta cosciente con il peccato e con i "riflessi condizionati" di comportamento peccaminosi profondamente radicati, che il demone "curatore" insegna impercettibilmente a tutti noi fin dalla più tenera infanzia. Consideriamo ora qualche utile esempio di applicazione del metodo della “programmazione spirituale”.

Spero che sappiate bene che per sanare una “malattia” così grave e diffusa come l'orgoglio, S. I padri offrivano ai novizi come medicina un modo per troncare la loro volontà. Proviamo a combinare questo metodo secolare di sradicare il peccato con il metodo di programmazione di cui sopra.

Poiché cerchi sempre di insistere per conto tuo, considerando la tua opinione e il tuo modo di agire come i più corretti, per combattere questa manifestazione di orgoglio, devi ricordare e affermare nella tua mente il seguente pensiero: “In tutto casi in cui devo scegliere tra la mia opinione e quella di qualcun altro, dare incondizionatamente la preferenza a quella di qualcun altro e fare come vuole la sorella in tutti i casi, ad eccezione di quelli chiaramente contrari ai comandamenti di Dio. Sarà necessario, ovviamente, sforzare tutta la tua volontà, stringerti in una palla, calpestarti la gola (per non contraddirti), ma sforzarti comunque di fare le cose diversamente anche se la tua opzione è chiaramente migliore di un punto di vista aziendale.

Ricorda, per Dio, tutto ciò che fai per i bisogni della tua famiglia è una sciocchezza, non importa quanto possa sembrarti importante. In tutti i nostri affari e relazioni, Egli guarda (ricordate che lo Spirito di Dio ci permea sempre), prima di tutto, l'anima: quali motivi la guidano, l'anima trarrà beneficio dal lavoro? Spesso - e questo lo sai - capita che una persona faccia qualcosa di utile per gli altri, ma lo fa per orgoglio, con vanità. Una cosa del genere non piace a Dio, perché porta l'anima alla perdizione. E nell'intero universo non c'è niente di più prezioso dell'anima, niente di più importante della sua salvezza. Ma a quella sorella sembra che se lei non fa il lavoro, allora nessuno lo farà come lei potrebbe, e, quindi, questo porterà il monastero al collasso... Il solito inganno demoniaco! Credetemi, se questa persona non fosse stata nel monastero, anche se non fosse esistita per niente al mondo, nulla sarebbe cambiato e sarebbe andata avanti come al solito. E se piace a Dio che il lavoro sia fatto, come si può pensare che non troverà qualcuno che lo faccia?

Il metodo di programmazione sopra descritto, come ho già detto, è necessario per imparare a tagliare la propria volontà, che, a sua volta, aiuta nella lotta contro quelle qualità peccaminose del carattere che si esprimono attraverso la volontà personale, l'egoismo, l'orgoglio, vanità. Forse a prima vista sembrerà che, sebbene sia più utile per l'anima, sia peggio per la causa comune. Tuttavia, questa è una conclusione affrettata. Fai come ti dico e aspetta. Dopo un po', vedrai di persona qual era il vero vantaggio.

C'è, tuttavia, un caso in cui l'obbedienza può andare a tuo danno. Ma so che puoi valutare te stesso abbastanza correttamente da distinguere inequivocabilmente questo caso particolare da tutti gli altri. Intendo un tale incarico che alimenterà e alimenterà il tuo orgoglio. È qui che servono saggezza e volontà! Non importa quanto possa sembrare seducente e lusinghiero (l'ordine), è necessario trovare, trovare una scusa plausibile per rifiutare senza offendere l'istruttore.

Qualche tempo dopo aver iniziato a praticare il primo esercizio (per tagliare la volontà), ci si abitua a ricordare come comportarsi nella situazione sopra descritta, si può iniziare a mettere in pratica il secondo esercizio nel “metodo di programmazione”.

Un esercizio di umiltà. Una persona modesta cerca di non distinguersi, di non attirare l'attenzione degli altri. Il superbo non lo tollera: parla ad alta voce, ama parlare di sé, deridere gli altri, in una conversazione generale esprimerà sempre la sua opinione, anche se non gli viene chiesto, ama sottolineare, commentare, comandare.

L'orgoglioso non sopporta il ridicolo legato a lui, è permaloso, porta risentimento nel suo cuore per molto tempo e, quando si presenterà l'occasione, si vendicherà sicuramente con una parola tagliente o una leggera calunnia, umiliando in qualche modo l'autore del reato. L'orgoglio è quasi sempre associato alla sospettosità in modo tale che la persona posseduta da esso vede il risentimento dove non ce n'era. Per ossessione demoniaca, sia il tono che l'aspetto ei gesti possono sembrare offensivi. Una persona egoista non presta attenzione agli altri, poiché la sua attenzione è completamente focalizzata solo sulla sua persona. Si siederà senza pensare se sarà comodo per un'altra persona sedersi; prenderà il meglio per sé, lasciando il peggio agli altri; cerca qualcosa senza cercare di vedere se qualcun altro l'avrebbe preso, e così via.

Quindi, iniziamo l'esercizio con l'allenamento della memoria nel ricordare i principali punti del comportamento:

- Il primo pensiero per la memorizzazione (programmazione): “Se sono tra le persone o almeno in compagnia di una persona, devo stare attento a non essere un peso per loro (lui); non interferire con nulla, non turbare per disattenzione, inavvertitamente, ad es. Ho bisogno di imparare a pensare prima alla comodità degli altri e solo dopo a me stesso”.

- Il secondo pensiero da ricordare: “Per abituarmi a non esprimermi, a non prestare attenzione agli altri su di me, ho bisogno di imparare a non esprimere le mie opinioni e le mie idee, anche se sono molto, molto tentato di parlare (eccezione - se richiesto per il bene comune). In generale, devo imparare a tacere".

- Il terzo pensiero da ricordare: “Ho bisogno di osservarmi costantemente, come di lato, per mantenere la modestia nel comportamento. non posso:

a) guardare con uno sguardo sfacciato,

b) decorare il tuo discorso con espressioni facciali e gesti attivi,

c) parlare con tono duro e sicuro di sé,

d) assumere posizioni sicure di sé (seduto a gambe incrociate, sostenere il fianco con un pugno, ecc.).

In generale, ho bisogno di monitorare la morbidezza e la morbidezza del tono del discorso e la moderazione e la modesta morbidezza dei movimenti.

Per memorizzare e ricordare questi pensieri che controllano il comportamento nel tempo, è necessario scriverli su un foglio separato e al mattino, alzandosi dal sonno, leggere attentamente, costringendosi a memorizzarli con un certo sforzo di volontà. Quindi metti il ​​pezzo di carta nella tasca dei tuoi vestiti e leggilo di tanto in tanto durante la giornata, provando ancora, con uno sforzo di volontà, a introdurli nella tua memoria. Allenando la tua mente e la tua memoria in questo modo, imparerai presto a controllare il tuo comportamento, e questa è una delle fasi più importanti della crescita spirituale.

Non bisogna perdere di vista consigli ascetici utili come il bisogno di auto-umiliazione. Accusati sempre di egoismo e di mancanza di abnegazione, perché questo è un mancato adempimento del comandamento di Dio: “rinnega te stesso”, dimentica te stesso per il bene degli altri, “prendi la tua croce”... ( Opaco. 16, 24). Devi anche chiedere al Signore la guarigione dall'orgoglio, dalla vanità, dall'amor proprio ogni ora, e anche chiedergli sempre di concedere la capacità di vedere i tuoi peccati. Queste richieste possono essere rivolte a te stesso in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo, separatamente o aggiungendo una delle richieste alla fine della Preghiera di Gesù. Inoltre, prova a ripetere più volte durante il giorno una tale preghiera del Salmo 140: "Laici, Signore, una custodia con la mia bocca e una porta di protezione contro la mia bocca".

Vedi, bambina, che lavoro importante e difficile è necessario per correggere. Non aver paura, inizia e il Signore ti aiuterà.

Conversazione 5°. I difetti degli altri non ci impediranno di essere salvati

Il monachesimo non salva automaticamente. La psicosi maniaco-depressiva è una delle forme di influenza dei demoni. Senza sobrietà - per non notare le reti del nemico. Come proteggersi dall'attacco dei demoni. Sugli stati pseudobenedetti. Il concetto di "norma" in relazione allo stato dell'anima.

Riguardo a te ea tutte le nostre sorelle, io, peccatrice, ritengo ancora che un anno non sia sufficiente per il valore monastico. Meglio essere una novizia mediocre o addirittura cattiva che una suora cattiva. Penso che tu abbia già la tua personale esperienza osservativa per assicurarti su esempi viventi che né le vesti monastiche né la tonsura da sole migliorino una persona e salvino automaticamente, come pensano alcune persone: "si tonsuravano, vestivano le vesti monastiche - e correggevano immediatamente". Per molti, essi (paramenti) sono anche un'occasione di vanità. Se non impariamo prima la profonda umiltà (non esterna, ma interna), se non impariamo a sopportare i dolori corporali, le calunnie e l'odio senza panico, sconforto e brontolio, allora niente di esterno: né le vesti monastiche nere, né il la conoscenza teorica della letteratura patristica ci salverà dal cadere nell'abisso dei peccati, anche in un monastero. Ma per insegnare questa scienza (parlo di umiltà), un anno chiaramente non basta.

Per fare solo un esempio: quando l'argilla viene ripulita da sassi e altre particelle, e poi lavata accuratamente con i piedi (12 volte, come mi ha detto il vecchio vasaio del paese di Fomino), si pone solo sul tornio e dargli qualsiasi forma. Ogni vasaio sa che dall'argilla non preparata non verrà fuori nulla di buono.

Credo che ricordiate le parole di molti asceti antichi e moderni che la visione dei propri peccati e in generale del proprio stato spirituale è uno dei doni più importanti e necessari di Dio per la salvezza. Mi sembra che tu stesso, alla fine, abbia notato in te stesso ripetuti bruschi cambiamenti di umore (quando lavoravi nel refettorio) - è stata una chiara misericordia di Dio. Non l'hai notato prima, vero? Certo, molti hanno prestato attenzione a questi strani sbalzi d'umore anche quando stavi lavorando nel tuo primo monastero, ma probabilmente nessuno te ne ha parlato. Fenomeni simili sono stati notati dietro di te nel monastero N-sky, dove le sorelle, amandoti, hanno cercato di non prestare attenzione a questa caratteristica difficile (per un ostello). Ringrazio Dio che ti ha dato l'opportunità di vederla. Questo, amico mio, è ciò che tu stesso hai chiamato "connessione". Il fatto stesso di vedere questo fenomeno suggerisce che le cose stanno lentamente andando lisce per te. Mi rende davvero felice.

Un brusco cambiamento di umore è, ovviamente, un fenomeno patologico causato dall'influenza demoniaca. Quando una persona vive fuori della Chiesa, senza la protezione piena di grazia data in S. Sacramenti e preghiere, poi tali lievi tocchi del demonio, progredendo, si trasformano in gravi disturbi della sfera emotiva, chiamati in psichiatria MDP, cioè psicosi maniaco-depressive, con intervalli di durata variabile tra fasi di elevata (fase maniacale) o umore depresso (fase depressiva) .

Questo è il tipo di guerra "psichica" sottile e quasi impercettibile condotta contro di noi dal nemico. Capisci ora quanta vigilanza abbiamo bisogno?! Si chiama nel linguaggio degli asceti "sobrietà", cioè attenzione a te stesso, al tuo stato interiore. Tale costante e vigile attenzione è necessaria per notare in tempo le reti nemiche. È necessario combattere tale influsso demoniaco con umiltà: in primo luogo, davanti a Dio (tutto ciò che accade è accettato come dalla mano di Dio), e, in secondo luogo, l'umiltà davanti al prossimo, così come la preghiera e la lettura (quando possibile) del salterio - i demoni di questo non piacciono molto. Non bisogna avere paura e panico, perché, in effetti, per guarire non è richiesto nulla di speciale: basta vivere secondo i comandamenti, vivere la vita liturgica della Chiesa, vivere con Dio. A poco a poco, accumulandosi di anno in anno, la grazia di Dio ci proteggerà sempre più fortemente da “tutte le calunnie del nemico” e queste condizioni andranno via, per grazia di Dio, come da sole.

Quello stato di ascesa di cui parli provoca anche in me una certa sfiducia. È un bene che tu ti stia prendendo così cura di lui. Voglio confermare la correttezza del tuo atteggiamento con estratti dal 2° volume di S. Ignatia (Bryanchaninova): “Il sentimento del pianto e del pentimento è l'unico bisogno di un'anima che si è avvicinata al Signore con l'intenzione di ricevere da Lui il perdono dei suoi peccati. Questa è la parte buona! Se l'hai scelta, allora non ti sarà portata via! Non scambiare questo tesoro con sentimenti vuoti, falsi, apparentemente beati, non distruggerti con l'adulazione» (p. 125). «Tutti i santi si sono riconosciuti indegni di Dio: con ciò hanno mostrato la loro dignità, consistente nell'umiltà» (p. 126) «La vista del proprio peccato e il pentimento che ne deriva sono giorni di lavoro che non hanno fine sulla terra : vista) del peccato si suscita il pentimento; il pentimento porta la purificazione; L'occhio gradualmente schiarito della mente comincia a vedere tali carenze e danni in tutto l'essere umano, che prima, nella sua oscurità, non si accorgeva affatto, Signore! Facci vedere i nostri peccati, affinché la nostra mente, tutta attratta dall'attenzione dei nostri errori, smetta di vedere gli errori degli altri» (p. 127).

Proviamo ora ad analizzare le ragioni di questo stato insolito. A volte capita che il nemico deliberatamente, per così dire, "perda terreno", si ritiri, smettendo di influenzare, per esercitare pressione sull'anima con oscurità e insensibilità. Allora sembra tornare a quello stato, che dovrebbe essere considerato la norma per una persona e che noi, gli sgraziati, consideriamo qualcosa di soprannaturale. Ma dopo tutto, è proprio così che dovrebbe sentirsi una persona che ha lavorato duramente, lottando per una "buona lotta" per acquisire la grazia. Perché, allora, in questo caso, il nemico lascia il campo di battaglia senza combattere?... Così che l'anima, essendosi rallegrata, si rilassa, langue e perde la vigilanza. Allora sarà facile “sbatterlo” con un inaspettato sfrenato attacco di cavalleria, così è amico mio, perché senza abbondanti lacrime e tante fatiche spirituali, lo stato di cui stiamo parlando non arriva.

Ma anche quando il nemico usa la tattica astuta di "un passo indietro, poi fai due passi avanti", possiamo, se lo scopriamo, trarre vantaggio per noi stessi dalla sua astuzia. Rimanendo in guardia (e non facendoci ingannare da un colpo inaspettato dalla fascia destra), sarà possibile per noi arricchire la nostra esperienza con una conoscenza reale attraverso il senso dello stato a cui dovremmo tendere. Il suo ricordo sarà poi per noi un faro, indicando la via attraverso il mare in tempesta.

Così, come puoi vedere, il Signore dispone tutto a nostro beneficio, solo tu non perdi la vigilanza sul tuo stato interiore e non presti attenzione alle mancanze delle sorelle, che devi saper coprire con amore e sopportare con pazienza. I difetti degli altri non possono impedirci di salvarci.

Conversazione 6°. Per strappare l'anima al potere dei demoni

bombardamenti infernali. L'allarmista annegherà in una pozzanghera poco profonda. Come comportarsi durante un attacco demoniaco. Se i demoni sono preoccupati, questo è un buon segno. Come smettere di essere un "appartamento comune" per i demoni. Alcuni metodi di protezione.

Riguardo alle tue preoccupazioni, caro amico, dirò: ma tu, semplicemente parlando, ti sei fatto prendere dal panico e sei diventato come quegli sventurati di cui il profeta Davide disse: "Là hai paura della paura, dove non c'è paura" ( Sal. 13.5), cioè. spaventato dove non c'era nulla di cui aver paura. La solita guerra per la tua anima è appena iniziata, solo non nascosta, come prima, nel mondo, ma aperta. Sei caduto sotto i normali bombardamenti che i demoni ti stanno sparando dal fondo dell'inferno e sei diventato immediatamente depresso. Quello è il guerriero! È così ben fatto!

Qual è il significato della tua permanenza in monastero, se non sei venuto a combattere e in questa difficile lotta per strappare la tua anima al potere dei demoni? Dopotutto, finché non abbiamo acquisito la grazia, hanno tutte le opportunità di influenzare non solo la nostra mente, i nostri pensieri e la nostra memoria, ma anche i sentimenti e le sensazioni, sia fisiologiche che spirituali! Ricorda, hai sentito da me più di una volta delle colossali possibilità dei demoni (a causa della nostra mancanza di grazia) e della loro spietata lotta per le nostre anime, anche quando eri parrocchiano del nostro monastero.

Di norma, la prima volta dopo essere entrato nel monastero, il Signore tiene i nuovi arrivati ​​come se fossero alla sua destra, non permettendo al nemico di tentarli con forza. Quando si sentono a proprio agio e si abituano al nuovo ambiente per loro, alle persone, alla routine quotidiana e a tutto il resto, allora Lui, come se si ritirasse un po', offre loro l'opportunità di iniziare una lotta indipendente con il nemico per la loro salvezza. Se non fosse stato per l'iniziale aiuto di Dio ai nuovi arrivati, allora, probabilmente, nessuno sarebbe rimasto nel monastero: i demoni avrebbero scacciato tutti - il loro odio per i monaci è così forte.

Bene, ora sei entrato in una nuova fase: la fase della lotta indipendente e ... guardia! - perso. Sonnolenza, insaziabilità, irritabilità, pensieri e sensazioni di fornicazione: tutte queste sono le frecce del nemico, che devono essere respinte e non temute; combattere, non disperare. Voglio rassicurarvi e accontentarvi un po': anche la pazienza ordinaria, unita a un'umile consapevolezza della propria debolezza, può estinguere queste “frecce infuocate del furbo” nemico. Il motivo principale per cui le persone annegano, anche quelle che sanno nuotare bene, è che iniziano a farsi prendere dal panico quando il loro piede scivola in una buca sottomarina o cade in un vortice, la paura paralizza la volontà e la mente, provoca movimenti convulsi involontari che solo peggiorano la situazione. Infine, sfinito da loro e ingoiando acqua, lo sfortunato nuotatore va sano e salvo sul fondo. Ma tutto ciò che serviva era prendere tranquillamente aria e tuffarsi sul fondo dell'imbuto, e anche in profondità è facile allontanarsene ed emergere di nuovo. Quindi eccoti qui, tesoro, se ti fai prendere dal panico, annegherai anche in una pozzanghera poco profonda, dove i passeri si bagnano dopo una pioggia. Ripeto ancora una volta: calmati, abbi pazienza e tuffati fino in fondo, cioè aspetta solo che il nemico si stanchi di sparare. Qui non serve niente di speciale per vincere: solo calma, pazienza e preghiera. E il fatto che stiano bruciando - perché hanno un tale lavoro ...

Per quanto riguarda i tuoi sentimenti di annebbiamento della tua mente e, allo stesso tempo, una raffica di pensieri durante la preghiera, sentimenti di alienazione e violenza esterna, come se la pressione del male dall'interno sotto forma di maleducazione, insolenza, insaziabilità e simili sensazioni fisiologiche come febbre, mal di testa - dirò che tutto questo mi è ben noto, tk. studiato in tutti i modi. I fattori che hai descritto indicano che i demoni (per favore non aver paura) che vivono in te sono diventati più agitati, spaventati e hanno iniziato a farsi prendere dal panico: non importa come li hanno scacciati. Questo, infatti, è un fenomeno gratificante e indica che con l'aiuto di Dio potrete scacciare fuori di casa inquilini non invitati se ascetizzerete correttamente e aprite nelle vostre lettere tutti i trucchi ei colpi del nemico con franchezza e senza imbarazzo.

A proposito, fenomeni simili che compaiono durante l'extrasensoriale, ad es. l'influenza della stregoneria sulle persone da parte di stregoni psichici (come Tarasov, Kashpirovsky, Longo Chumak, Juna, ecc.), Parla dell'effetto opposto dei demoni. Questi sintomi registrano chiaramente il momento in cui gli spiriti maligni entrano nei corpi delle persone. Allo stesso tempo, i demoni non possono trattenersi dal violento giubilo per la "inaugurazione della casa", costringendo gli sfortunati a tremare e oscillare.

Va notato che molte persone nate e cresciute in famiglie senza Dio, e persino gravate da un'eredità peccaminosa, sono come le dimore dei signori, trasformate dopo la rivoluzione dai bolscevichi in sudici "appartamenti comuni". Nel nostro caso, invece di un'anima, per la quale questa dimora (corpo umano) era originariamente destinata da Dio, ora è abitata da vili coloni - demoni. Ma l'astuzia demoniaca sta nel fatto che cercano di non tradire in alcun modo la loro presenza, soprattutto quando una persona conduce la vita da ateo. Di nascosto e impercettibilmente, influenzano la coscienza del "paziente" con l'aiuto di suggestioni mentali e stimoli fisiologici. Ma se una persona, con intenzioni serie, intraprende la via della salvezza (cioè decide di cominciare a correggere la propria vita e a purificare la propria anima, si sforza di pregare, opera nell'obbedienza, si insegna a umiliarsi e ad essere obbediente, cioè cerca di sbarazzarsi del peccato principale - orgoglio ed egoismo), quindi i demoni, feriti e bruciati dalla grazia divina, attratti dall'uomo dalla preghiera, dal lavoro e dall'umiliazione, si precipitano nel panico dal dolore bruciante e quindi tradiscono la loro presenza. È qui che inizia una nuova fase cruciale della lotta: l'espulsione degli inquilini non invitati dalla casa (il proprio corpo). Questa è la fase più importante e assolutamente necessaria della vita spirituale per tutti coloro che vengono salvati, che, in caso di completamento positivo, offre alla persona l'opportunità di avanzare ulteriormente lungo il percorso della purificazione, del miglioramento e quindi dell'accumulo della grazia divina, paragonato nel Vangelo all'olio, che veniva preparato dalle vergini sagge prima dell'arrivo dello Sposo e dell'inizio delle nozze. Se il processo di espulsione non è completato e gli inquilini non se ne vanno, allora per il resto della loro vita sarà necessario occuparsi almeno in qualche modo di mantenere ciò che hanno ottenuto e di non cadere in un buco così profondo da cui possono non esci più. Puoi salvarti anche qui (e devi salvarti), ma questo è un percorso difficile di continue cadute e rivolte. Una tale croce è portata da molti e non si scoraggiano, confidando nella misericordia di Dio. La cosa principale sarebbe il pentimento. A chi non si dà molto, non si chiederà molto, e se qualcuno ha ricevuto molto, allora la domanda sarà corrispondente.

I sintomi di cui abbiamo parlato sopra, cioè mal di testa, febbre, riacutizzazioni carnali, come ho già detto, sono una buona indicazione che la malattia si avvicina alla crisi. Il recupero di solito segue una crisi. Il suo approccio deve essere aiutato. Chiedi a suor S. consigli su come organizzare un viaggio alla Lavra, o meglio, al Chernigov Skete, non lontano da esso, dove prendono l'unzione tutti i giorni. Sarebbe bene che tu conferissi con questo digiuno, e quando celebrano il sacramento, devi chiedere costantemente al Signore con tutto il tuo cuore la liberazione e l'espulsione dei nemici. Questa richiesta può essere aggiunta alla preghiera di Gesù alla fine, e la preghiera stessa può essere fatta incessantemente con la mente prima e durante il sacramento. Non c'è bisogno di avere paura o imbarazzo se i demoni improvvisamente urlano fuori di te, al contrario, aumenta ancora di più la tua preghiera. In alcuni di questi casi, è successo, sono usciti. Nello skete, non dire che sei un principiante, indossa un vestito normale.

Quando vieni alla Comunione, prega sempre con fervore il Signore che ti liberi dai demoni, chiedi la loro espulsione. Se riesci a trovare una tale opportunità, prova a usare quei luoghi e quei tempi in cui, almeno per un breve periodo, sei lasciato solo a pregare attentamente "Gesù" con uno stato d'animo molto pentito e lamentoso dell'anima. Prega in pubblico per non attirare l'attenzione su di te.

In nessun caso dovresti abbassare la mente nel cuore, potresti essere gravemente danneggiato, perché. non sei ancora pronto per questo. Quando sei solo, prega ad alta voce, ma in silenzio, quasi in un sussurro. Se possibile, leggi i Salmi il più spesso possibile. Non è spaventoso che non tutto sia chiaro, ma ai suoi demoni (Salterio) non piace l'orrore e inoltre la mente è illuminata dal Salterio - questo è stato sperimentato nella pratica. Sarebbe bello avere un Salterio tascabile, da portare con sé e da leggere ovunque se ne presenti l'opportunità, almeno un po'. Cerca solo di farlo con discrezione per gli altri, per non tentare nessuno.

Quando la carne è infiammata, puoi interrompere per un po' la preghiera e rivolgerti a Dio con parole tue con la richiesta di estinguere "scatenando le insurrezioni del corpo". Chiedi anche al Signore di scacciare da te il demone prodigo, purificare la tua mente dai pensieri demoniaci impuri, proteggerti con angeli santi, purificare, proteggere, preservare, ecc. È necessario pregare e chiedere in questi momenti con tensione, finché il fuoco non si spegne. La stessa richiesta va rivolta alla Madre di Dio e all'Angelo Custode. Dopo che la tempesta si è placata, puoi continuare la preghiera interrotta. Nella lotta contro il demone prodigo, è molto importante non mangiare troppo e non dormire più del minimo necessario. Un corpo ben nutrito e ben riposato, come uno stallone nella stagione degli amori, è quasi incontrollabile.

Al contrario, è bene lavorare fino alla fatica in questa lotta, mangiare e riposare con moderazione. È anche molto importante che tu non abbia peccati non confessati in questo campo. Se sei imbarazzato a dire qualcosa del genere in confessione, scrivi e poi cerca di non ricordare questi peccati. Non disperare se il successo non arriva immediatamente, sappi che questa è una lotta piuttosto lunga. Ti penti solo se cadi, ma umiliati davanti a tutti, non condannare e non brontolare. Solo con la tua stessa umiltà puoi domare la furia dell'attacco demoniaco. Quindi, amico mio, fatti coraggio e ricorda che siamo in guerra.

Trattate l'aiuto delle sorelle non con irritazione, ma con umiltà e gratitudine. Non affliggerti per l'assenza di dolori, perché i tuoi peccati, le infermità e le malattie dell'anima dovrebbero essere per te un dolore più grande delle circostanze esterne.

Conversazione 7°. Il tradimento inizia con l'autocompiacimento

Senza autocompulsione non ci sarà salvezza per noi. Come si trasformano in idoli per se stessi. Chi non crocifigge le sue passioni diventa inevitabilmente un Giuda. Cosa si dovrebbe fare per non vendere Cristo. Non cercare di "rubare" la gioia.

Mi è piaciuto molto il canto calmo e orante nel tuo nuovo monastero. Mi è piaciuto anche il fatto che cantino nel canto Znamenny durante il servizio quotidiano, suona molto toccante e orante, anche quando canta solo un cantore. Nel complesso, ho avuto un'impressione molto piacevole del monastero e dei fratelli. Solo alcuni dei “nostri” mi hanno turbato dopo il secondo pellegrinaggio al vostro monastero. E questo dolore è connesso con te.

Mi hanno detto che eviti l'obbedienza e vai nella tua cella a dormire. Il fatto che tu sia pigro, ovviamente, non è una novità per me, ma cosa posso dire: notiamo tutti questo peccato in noi stessi. Tuttavia, un cristiano che ha scelto la via della salvezza non dovrebbe assecondare le concupiscenze della sua carne, che, se non repressa, cerca solo di mangiare, dormire e non fare nulla, o fare solo ciò che gli piace.

Per essere salvati dai peccati e dalla violenza demoniaca contro la nostra volontà, è assolutamente necessario sforzarci di combattere la carne e il diavolo che indebolisce la carne. Probabilmente ricordi le parole del Salvatore che solo coloro che si sforzano di combattere il peccato entreranno nel Regno dei Cieli ( Opaco. 11, 12)? E nell'originale slavo, la parola "forzare" era scritta come "fastidio": questi sono quelli che si impongono, si auto-forzano. Come ti salverai, fratello, senza costringerti a compiere l'obbedienza che ti è stata data dai tuoi anziani? Che tipo di follower sei dopo? Dov'è qui l'abnegazione, dov'è il portare la croce, dov'è la crocifissione della propria carne «con le sue passioni e concupiscenze» ( Gal. 5, 24)?! Come mostrerai al Signore che sei Suo discepolo, se non soddisfi tutte queste condizioni che il Signore ha indicato come i segni principali dell'amore e dell'obbedienza a Lui?

Il tuo comportamento a volte mi fa pensare che non sei venuto al monastero per salvarti l'anima, ma per avere riparo e cibo senza disturbarti troppo. Se ho ragione, allora (Mio Dio!) dove verrai con una tale vita e tali pensieri?! Quindi, dopotutto, per un pezzo di pane, forse, servirai l'Anticristo e accetterai il suo sigillo. E anche ora, se promettono qualcosa o intimidiscono, allora forse diventerai un "spia" tra i fratelli? Ma il tradimento inizia con una piccola cosa, diventano a poco a poco Giuda.

Ciò accade in quei casi in cui una persona non vuole adempiere il comandamento "rinuncia a te stesso". Poi diventa un idolo per se stesso, poi si serve come un idolo, asseconda la sua carne e la sua vanità, poi ogni pensiero di perdere le comodità, il cibo o la posizione nella società lo inorridisce. E poi può vendere Cristo, i fratelli e sua madre. Chi non ha rinnegato se stesso, che è attaccato a tutto ciò che è carnale e spirituale, non può essere salvato, perché certamente venderà Cristo per uno stufato di lenticchie. Nelle tentazioni e nelle tentazioni, solo colui che, secondo la parola del Salvatore, ha rinnegato se stesso, che non è attaccato alla fama, né al denaro, né al cibo, né a una persona, né alle comodità, che ha amato il Signore con tutto se stesso , è in grado di resistere a tentazioni e tentazioni. Non diventerà un traditore nemmeno quando sarà minacciato di morte, soprattutto quando sarà privato di una posizione elevata o gli sarà promessa una vita misera.

Se vogliamo stare con Cristo, dobbiamo sempre ricordare le sue parole rivolte all'apostolo Paolo quando era debole: «La mia forza si fa perfetta nella debolezza» ( 2 Cor. 12.9). Chi vuole seguire Cristo, chi ha rinnegato se stesso, lo sa, perché sente costantemente l'aiuto di Dio e può ripetere con l'Apostolo: debole, poi forte» ( 2 Cor. 12, 10).

Vi prego, riunitevi, rimettetevi in ​​sesto, cercate di compiere ogni compito affidatovi, ogni obbedienza, non come data da una persona, ma come stabilita da Dio per la vostra stessa salvezza. Ricorda le parole: “Nel mondo avrai tribolazione; ma state di buon animo: ho conquistato il mondo» ( In. 16, 33). Sì, non siamo venuti in questo mondo per la gioia, ma per combattere e sconfiggere il peccato e il diavolo, armati di pazienza, altruismo e preghiera, con cui possiamo chiedere aiuto al Creatore.

La gioia che tutte le persone sognano e che invano cercano di trovare qui in questa vita (perché tutte le gioie terrene finiscono presto nel dolore e poi nella morte), noi cristiani speriamo di ricevere (e questo dipende da noi stessi) nella “vita di l'età a venire”, come crediamo e ne parliamo nel Credo. Non cercare di rubare queste gioie ora: tali tentativi finiscono male. Lavora un po', abbi pazienza e avrai una ricompensa che non sogni nemmeno.

Conversazione 8°. La via più facile conduce all'abisso

La salvezza senza la preghiera è un'utopia ingenua. Perché è così difficile per noi pregare? La lotta ascetica è una necessità forzata, senza la quale non c'è salvezza. Come si realizza la trasformazione dell'anima? Sulle cause della paralisi della volontà. La cura per la paralisi. Perché le persone cambiano? Sulla lotta contro l'idra a due teste dell'egoismo.

Prego sempre che voi «non vi allontaniate dalla vostra affermazione», che non deviate dal sentiero angusto della lotta all'ampio sentiero del piacere alla carne, al sentiero facile del seguire le vostre concupiscenze, che conduce direttamente nell'abisso , alle ampie porte dell'inferno. Sì, certo, nel nostro tempo sono pochi quelli che si salvano, ma come vorrei che tu fossi in mezzo a questo piccolo gregge, anche se non in prima linea, anche se almeno di lato, ma pur sempre tra coloro che, avendo rifiutato “Passioni e concupiscenze”, portano la sua croce, seguendo il grande Cristo crociato.

Chi senza la preghiera può attirare a sé la grazia di Dio?! Se anche ogni creatura, ogni uccellino nel cielo, ogni rana nella palude, “ogni respiro” loda il Signore, allora come possiamo noi, creature razionali, non pregare il nostro Dio Creatore? “Ma se qualcuno sapesse”, disse l'anziano Alexander del Getsemani Skete, “quali sforzi fa il nemico per distogliere una persona dalla preghiera, dall'astinenza e dalla virtù in generale, che è pronto a dare a una persona tutti i tesori della mondo per questo!” (vedi la sua Vita, p. 43, M., 1994). In altre parole, il nemico è pronto ad aiutare una persona a realizzare tutte le sue concupiscenze, come a dirgli: “Fai quello che vuoi, ma non forzarti alla preghiera e all'astinenza: mangia, bevi, perché ora non è il momento di imprese, ma le mura del monastero ti salveranno da sole senza i tuoi sforzi!"

Ma il padre della menzogna, come sempre, mente, affermando il contrario di ciò che Cristo insegnò, dicendo: “Dai giorni di Giovanni Battista fino ad oggi, il regno dei cieli è preso con la forza, e quelli che usano la forza se ne impadroniscono” ( Matteo 11:12). Un altro anziano athonita, lo schema-archimandrita Sophrony Sakharov, uno studente di St. L'anziano Siluan, ha detto: “Finché saremo in questo “corpo del peccato”, e quindi in questo mondo, fino ad allora la lotta ascetica con la “legge del peccato” operante nella nostra carne non si fermerà” (Archim. Sofroniy. Sulla preghiera, P. 17, Parigi, 1991). L'anziano, che ha vissuto ai nostri tempi (morì nel 1993), non conosceva lo stato del mondo moderno e dell'umanità?.. Conosceva certamente, e meglio di molti psicologi, sociologi e psichiatri, ma non solo non cancellava la lotta, ma ha parlato della lotta con il suo “vecchio” tutti i giorni della nostra vita terrena, fino alla morte stessa.

Certo, capita che a volte ci scoraggiamo, sentendo, per così dire, la freddezza e l'assenza di ali della nostra preghiera. Ricordiamo qui le parole dello stesso beato anziano: «Se l'acquisizione dell'erudizione scientifica richiede molti anni di duro lavoro, allora anche l'acquisizione della preghiera è incomparabilmente maggiore» (ibid., p. 9). Ma, a causa della nostra impazienza, non vogliamo vivere in questo doloroso stato di auto-compulsione, quando la preghiera è ancora per noi un lavoro faticoso ed estenuante. Desideriamo ardentemente una preghiera consolante e piena di grazia, che solo asceti di grande esperienza hanno. “Il cammino dei nostri padri”, scrive p. Sofroniy, «richiede fede forte e longanimità, mentre i nostri contemporanei cercano di cogliere tutti i doni spirituali, compresa anche la contemplazione diretta del Dio Assoluto, con la pressione e in breve tempo» (ibid., p. 196).

Riuscite a immaginare quale compito enorme ci ha posto Dio: usando la forza, la costrizione, la forza per entrare nel Regno di Dio! Questo compito è più alto di tutti i compiti e le mete terrene, ed è possibile adempierlo solo attraverso un cambiamento violento delle qualità della propria anima, distorta dal peccato, con l'assistenza della grazia dello Spirito Santo. Il nostro desiderio di correzione e il nostro sforzo nella lotta ascetica con il peccato rende l'anima capace di ricevere e trattenere la grazia dello Spirito Santo santificante che tutto santifica, che, al termine della lotta terrena, si riverserà abbondantemente su di noi nel Regno di Gloria. L'incapacità, impreparazione dell'anima a percepirlo qui sulla terra esclude la possibilità di godere della sua grazia in futuro, cioè nella Vita Eterna.

La correzione, la trasformazione dell'anima è un lungo processo, il ruolo principale in esso è svolto da molti anni di preghiera e da una sobria attenzione al proprio stato spirituale. “Tanti anni di preghiera”, continua p. Sofronio, - trasforma così tanto la nostra natura decaduta da renderla capace di percepire la santificazione attraverso la Verità a noi rivelata; e questo è prima di lasciare il mondo (cfr: In. 17, 17)” (ibid., p. 189). Altrove, l'anziano scrive: “Stare in preghiera senza distrazioni significa vittoria a tutti i livelli dell'esistenza naturale. Questo sentiero è lungo e spinoso, ma arriva il momento in cui un raggio di luce divina taglierà la fitta oscurità e creerà una svolta davanti a noi, attraverso la quale vedremo la Sorgente di questa Luce. Allora la preghiera di Gesù assume dimensioni cosmiche e metacosmiche» (ibid., p. 167).

Tutti voi ora avete sperimentato per esperienza personale cosa significa il rilassamento peccaminoso dell'anima. Solo coloro che hanno cominciato a imporsi, che hanno cominciato a lottare contro il peccato, possono capirlo. Fu allora che tutti sentirono quanto fosse forte l'opposizione dei demoni, che inclinava la nostra volontà al peccato, e quanto rilassata, paralizzata la nostra volontà. E notate, mentre vivevano come volevano, una vita mondana distratta e sconsiderata, non si accorgevano della loro mancanza di volontà, ma appena iniziavano la lotta, tutto questo si rivelava subito. La sconfitta del centro della volontà, la paralisi della volontà è il risultato del ritiro della grazia di Dio dagli antenati per il primo peccato di disobbedienza. E tutti noi, i loro lontani discendenti, portiamo il sigillo della sgraziatezza di Adamo ed Eva, che concepirono figli già in questo stato sgraziato.

Ma Dio non ha lasciato il suo popolo fino alla fine, ci ha dato l'opportunità di accumulare (acquisire) la grazia e così rafforzare la volontà di bene, ma allo stesso tempo ha lasciato un'altra opportunità: per la nostra stessa volontà (scelta volontaria tra il bene e male) di perdere anche quelle briciole di grazia che ancora rimangono in noi, e diventare finalmente schiavi del peccato.

Non siamo solo noi che sentiamo la mancanza di grazia, il rilassamento dell'anima; tutti i grandi santi piansero e si lamentarono di lei, a cominciare da S. Paolo, che così descrisse questo stato deplorevole: “Ho un desiderio del bene, ma non lo trovo per farlo. Il bene che voglio non lo faccio, ma il male che non voglio lo faccio” ( Roma. 7, 18-19). Ecco il rev. Efraim di Siria esclama con contrizione: “Il peccato, divenuto abito, mi ha coinvolto in una completa distruzione, sebbene mi riprenda e non smetta di confessare, tuttavia rimango ancora nei peccati ... Attratto da una forza segreta, mi sembra di voglio scappare, ma, come un cane su una catena di ferro, torno di nuovo nello stesso posto. A volte arrivo a odiare il peccato e ad aborrire l'iniquità, ma rimango comunque schiavo della passione". Quindi, va notato che tutte le persone, comprese quelle che si sono guadagnate la misericordia e la salvezza di Dio, hanno sperimentato l'effetto della legge del peccato, cioè la discrepanza tra il nostro desiderio di salvezza e le nostre capacità, o meglio, l'incapacità di fare uno sforzo su noi stessi. E se non fosse stato per l'aiuto di Dio, nessuno sarebbe uscito vittorioso da questa lotta. Ma attenzione alle parole del Rev. Efraim il Siro: “Non smetto di confessare”, e anche “vengo all'odio del peccato e odio l'iniquità”. Se aggiungiamo qui molti anni di preghiera, diventerà chiaro in che modo persone come noi, persone esattamente uguali alla nostra, hanno sconfitto la debolezza della volontà. Odiare il peccato, condannarsi, cadere, rialzarsi per ricominciare ogni giorno il pentimento ancora e ancora, pregando Dio (quanta forza ci sarà) per il perdono e la guarigione dell'anima dalla paralisi della volontà. E con tutto ciò, non permettere lo sconforto, ricordando l'esempio della pazienza infinita di quella povera vedova, di cui il Signore ha parlato in una famosa parabola ( OK. 18, 1-7). Ecco un'altra affermazione di Archim. Sophrony: «È salvifico per noi se l'avversione al peccato cresce in noi, trasformandosi in odio di sé. Altrimenti rischiamo di abituarci al peccato, che è così multiforme e sottile che di solito non ce ne accorgiamo in tutte le nostre azioni, anche quelle che sembrano buone» (ibid., p. 190). A tutti voi, immancabilmente (vi chiedo di adempierla come benedizione), affido per la lettura del capitolo “Lo spettacolo del vostro peccato” del 2° volume di S. Ignatius Bryanchaninov (pag. 118).

Ora cercherò di rispondere ad alcune domande specifiche.

1. Una suora chiede: "Fa paura quando vedi come persone che un tempo erano vicine nello spirito stanno cambiando in peggio una dopo l'altra ... Come puoi proteggerti, perché nessuno è assicurato?"

- Questo è davvero un fenomeno terribile, ma devi prepararti al fatto che in tutti i restanti anni della tua vita assisterai ripetutamente a metamorfosi così sorprendenti. Ci sono sempre due ragioni per questo, non una. In primo luogo, l'azione obbligatoria dei demoni, e in secondo luogo, la propria volontà, poiché i demoni in un primo momento offrono e seducono solo, la persona stessa sceglie se essere d'accordo con la loro proposta o rifiutarla. Ecco cosa dice il rev. Efraim di Siria: “Ahimè per me! Una volontà malvagia mi porta al peccato, ma quando pecco, do la colpa a Satana. Ma guai a me! perché io stesso sono la causa dei miei peccati. Il maligno non mi costringerà a peccare: pecco di mia spontanea volontà.

Ma ora ti dirò la cosa più incredibile... In realtà abbiamo un'assicurazione al 100% contro la seduzione e la morte! Questa è umiltà e povertà spirituale, che consiste nella “nostra consapevolezza della morte spirituale presente in noi” (P. Sophrony). Per acquistare questa assicurazione, ad es. umiltà, devi combattere con l'idra a due teste del tuo stesso egoismo.

La prima testa dell'idra dell'egoismo è l'amore per la propria anima. Questa testa divora coloro che sono pieni di presunzione, si percepiscono come una persona eccezionale e degna di qualcosa di più in futuro, o, in ogni caso, ovviamente, rispetto. Una tale persona perde rapidamente un'adeguata percezione del mondo, perde la guida nel valutare se stesso, le persone che lo circondano e gli eventi, si fida solo di se stesso o lusinga i bugiardi, odia il buon insegnamento, si fida della sua opinione, valuta i suoi vicini dall'alto e li condanna, perde rispetto per le autorità della Chiesa, diventando per sé l'autorità più importante, quasi il Papa di Roma (“autorità indiscutibile”). Ascolta l'opinione degli altri solo quando cantano insieme a lui, si irrita e non può sopportare l'opinione opposta. Ricorda le parole: “Chi ama la sua anima la distruggerà; ma chi odia la sua anima in questo mondo la conserverà per la vita eterna» ( In. 12, 25). Questa testa dell'idra divora anche coloro che amano le loro passioni dell'Anima: amore eccessivo parentale, coniugale o "fraterno" per qualsiasi persona, o un attaccamento appassionato a qualche tipo di occupazione, più spesso all'arte (si dice: "è ossessionato poesia” ); le loro “graziose” (in realtà pseudo-graziose) esperienze di comunione con Dio.

La seconda testa dell'idra dell'egoismo è l'amore per la propria carne. Questo capo divora coloro che, sebbene desiderino essere salvati dalla condanna eterna, tuttavia non vogliono negarsi nulla in questa vita temporale. Di questi il ​​Signore ha detto: «Nessuno può servire due padroni: perché... sarà zelante per uno e trascurerà l'altro. Non puoi servire Dio e mammona" ( Opaco. 6, 24). È impossibile salvarsi senza opprimere la propria carne, perché attraverso le concupiscenze della carne i demoni legano anche l'anima alle comodità, ai piaceri e ai piaceri di questa vita, facendole quasi dimenticare la sua breve durata e inganno, rendono l'anima pari. più rilassati, voluttuosi, portano dopo un po' a colmare l'impossibilità di combattere il peccato, e poi sono anche abituati (come un pappagallo, per ripetizione ripetuta) all'idea che la lotta non serve affatto, non quello, dicono , ora è il momento.

2. La suora si preoccupa di essere visitata dal pensiero della crudeltà verso i suoi genitori, che ha lasciato dopo essersi recata in monastero.

– Ma mi sembra, peccatore, che per loro, i poveri, disperatamente impantanati nelle tenebre e nella sporcizia, la pace, la preghiera della figlia sia l'unico raggio di salvezza nelle tenebre, l'unica speranza della misericordia di Dio, perché solo Lui può dare loro | un'occasione per vedere un giorno la luce ed esclamare:! “Dio, come viviamo?! Dopotutto, siamo peggio degli animali!! Aiutaci, Signore!” Non hanno altra speranza] per la salvezza, perché non c'è nessuno che preghi per loro, e nessun altro offrirà un sacrificio di lacrime e preghiere per loro. Certo, puoi essere vicino ai tuoi genitori, ma poi (intendo questo caso), l'intera famiglia annegherà insieme. E anche se] insieme, ovviamente, più divertenti, ma chi ne trae vantaggio?

3. Una sorella chiede la comunione senza preparazione, «con una benedizione».

- Poiché la comunione del Purissimo Corpo e del Preziosissimo Sangue del Signore Gesù Cristo è un sacramento così terribile che "le schiere degli angeli non possono guardarlo", ci si dovrebbe avvicinare a Lui con grande timore, perché lo stesso Calice può essere una benedizione per alcuni, ma per altri una condanna. Dovrebbe, nel caso più estremo, almeno un giorno rigorosamente digiuno. Se, tuttavia, non c'è stata alcuna opportunità di prepararsi e non c'è pace nell'anima in questa occasione, è meglio rifiutare con fermezza e senza paura.

4. Domanda: "Come confessarsi se il sacerdote non ha letto le preghiere prima della confessione?"

– Si dovrebbe chiedere alla Madre Superiora o alla Madre Superiora di trasmettere al sacerdote la richiesta delle suore: di continuare a leggere le preghiere appropriate per non metterle in imbarazzo. Il sacerdote, ovviamente, deve compiere i riti della Santa Chiesa e non è peccato ricordarglielo. Tuttavia, il Signore accetterà la tua confessione, anche se viene letta solo una preghiera permissiva, il sacerdote si occupa di tutto il resto.

In conclusione, voglio chiedere a tutti voi di sopportare le reciproche infermità, di perdonarsi reciprocamente e di chiedere perdono; sostenersi a vicenda chiarire tutte le perplessità tra di loro onestamente e apertamente (perché questo fa vergognare i demoni e distrugge i loro intrighi), amarsi e tutte le sorelle del monastero.

Conversazione 9°. Il sé è il principale portatore del peccato

Congratulazioni a tutti per l'inizio della Quaresima. Dio conceda che diventi per noi non solo un momento di purificazione e scarico del corpo da ogni sorta di tossine, come dicono i medici, ma, prima di tutto, un tempo di scarico della nostra anima dal peccato principale: l'egoismo, l'egoismo.

Se proviamo ad analizzare ciascuna delle nostre azioni, scopriremo che in ognuna di esse c'è un sé, che è il principale portatore di peccato in noi, ed è esso stesso nient'altro che peccato. Quante volte, ad esempio, in una conversazione diciamo qualcosa di leggermente lusinghiero. In questo modo guadagniamo a noi stessi la benevolenza della sorella o delle autorità. La loro posizione è gradita alla nostra vanità. Spesso, parlando di noi stessi, fingeremo in modo più bello, mostrandoci nella luce più favorevole, e a volte non possiamo fare a meno di dimostrare il nostro piccolo successo o una buona azione. Facciamo saltare le nostre azioni davanti a noi stessi. E questo è anche un omaggio all'amor proprio. L'adulazione e le bugie qui servono a soddisfare il nostro peccaminoso amor proprio.

L'autoisolamento, l'egoismo appare dove non c'è il vero amore, come un dono di Dio, cioè non c'è grazia dello Spirito Santo. Coloro in cui c'è grazia, che significa che c'è amore, sono concentrati non su se stessi, ma sul prossimo, che amano e sono pronti a sacrificare molto per lui, fino alla propria vita. E se il rev. Serafino di Sarov ha parlato del compito principale di un cristiano come l'acquisizione della grazia dello Spirito Santo, aveva in mente proprio la familiarità di una persona con l'amore divino, che è, per così dire, una forza di attrazione diretta da un persona a coloro che lo circondano, e per niente a se stesso.

Da noi è vero il contrario: si verifica l'autodivinizzazione della propria anima, il cui amore si manifesta nell'opinione che "io" (la mia anima) è qualcosa di molto significativo, degno di ogni rispetto, e tale opinione è spesso accompagnata da la sensazione che il mondo intero esista solo per me e per di più senza di me non ci sarebbe niente qui. Nella sua massima espressione, l'amore per la propria anima raggiunge il punto in cui una persona posseduta da questa passione (orgoglio) considera tutti gli altri oggetti quasi morti, qualcosa come bambole che o gli servono per soddisfare i suoi scopi e le sue concupiscenze, o, al contrario, interferire con esso. In quest'ultimo caso, possono essere affrontati senza cerimonie, devono essere allontanati dalla strada con ogni mezzo, spietatamente.

Se il nostro amore per la nostra anima, grazie a Dio, non raggiunge ancora un tale grado, allora si manifesta comunque in varie forme molto spesso, anche se in modo non così evidente. Ad esempio, tutte le sorelle hanno ricevuto regali per Natale. Qualcuno ha pensato che il suo dono fosse peggio di altri. Nel cuore - risentimento e persino invidia e forse rabbia per coloro che sono fortunati. “Beh, mi merito di meglio! E mia sorella è peggio di me, ma ha avuto un dono migliore del mio!”

Un altro esempio: "Qualcuno ha parlato a mia sorella, non a me" - risentimento - "Sono stato ignorato di nuovo!" Oppure: "Mi hanno dato un'obbedienza più dura della sua", - ancora un insulto! Cosa possiamo dire se un tale "amante dell'anima" è davvero offeso? Allora solo un incubo! L'odio mortale si insinuerà nel cuore, che aspetterà solo il momento in cui potrà finalmente pungere, vendicarsi con una parola (ad esempio "fango da fionda") o un atto (non aiuto nel bisogno).

Quindi, come vediamo, l'amore per la propria anima si manifesta in molti modi ed è la radice dell'orgoglio, il peccato più atroce e omicida. Per salvare la tua anima da questo abominio, devi umiliarti e umiliarti per tutta la vita, altrimenti non sarai salvato. "Merito un pezzo peggiore, un regalo peggiore, un'obbedienza più dura, così come tutti gli insulti e gli insulti, perché sono molto peggio di come pensano quelli che mi offendono" - questo è il modo di pensare corretto che ti permette di combattere e sconfiggere orgoglio.

Quanto al metodo per determinare la presenza della passione, è molto semplice. I Padri insegnano: se sei privato o ti privi di qualcosa, ma te ne penti, spesso pensi a cosa (o chi) hai perso e, ricordando questo, ti agiti, spirito inquieto, sconforto, irritazione, ecc. significa: c'era ed è una predilezione.

Alla domanda sulla prescienza, posso dire quanto segue: solo Dio ha una vera prescienza. I demoni sono molto limitati in questo, possono prevedere, in primo luogo, cosa faranno loro stessi (cioè non ancora perfetti, ma da loro concepiti), e in secondo luogo, cosa sta succedendo attualmente a grande distanza da noi, poiché si muovono nello spazio con grande velocità e si scambiano informazioni, e in terzo luogo, avendo straordinarie capacità logiche, possono trarre conclusioni su possibili eventi da tutte le informazioni a loro disposizione, nelle quali, però, spesso falliscono.

L'intuizione è il più delle volte un suggerimento demoniaco dall'esterno, ma non è ancora un possesso. In alcuni casi, però, capita che l'Angelo Custode richieda qualcosa di utile, soprattutto in situazioni estreme.

La chiaroveggenza (come, ad esempio, con Vanga) è solo una conseguenza di una delle forme di possessione. In questi casi, una persona, diventata un vaso di uno spirito immondo, si trasforma in uno strumento per l'influenza dei demoni sulle persone. Tutte le informazioni trasmesse attraverso una tale persona, secondo il piano dei demoni, hanno lo scopo di distorcere la vera fede e sostituirla con una falsa, dovrebbe anche portare le persone alla non comunicazione diretta, in modo che, di conseguenza, distruggendo la protezione spirituale di una persona, facilitano l'introduzione di demoni nel suo corpo.

In quei casi in cui l'”intuizione” suggerisce che una persona non è buona, devi solo stare in guardia, controllare attentamente tutte le informazioni disponibili, osservare la persona, ma non dare subito per scontato questo accenno. Il vero “flair” arriva con l'esperienza, oltre che con la crescita spirituale, ma con essa è necessaria anche cautela, perché. e qui il nemico può intervenire per ingannare. Occorre (lo ripeto!) grande cautela e un controllo completo!

Conversazione 10°. Cristo non discende dalla croce

Iniziamo il post con "scarico" dal sé. Dove non c'è amore, il sé domina. Da dove inizia l'autodivinizzazione e come affrontarla? Modo per determinare la presenza della passione. Qual è la differenza tra preveggenza, intuizione e chiaroveggenza?

Una delle nostre sorelle ha osservato molto giustamente che l'anima di una persona moderna può essere paragonata a una moglie prodiga, rapita da un adultero (demone). Molto spesso l'anima sa che il suo desiderio è peccaminoso, ma, tuttavia, come una moglie prostituta, brama con lussuria e cerca un modo per ingannare il marito, aspettando il momento opportuno per soddisfare la sua concupiscenza. Naturalmente, deve schivare e mentire a suo marito (la sua coscienza) quando si giustifica in risposta ai suoi rimproveri. Ma affinché anche il ricordo del suo tradimento non impedisca all'anima voluttuosa di assecondare la passione peccaminosa, questa prostituta si costringe per un po' a dimenticare persino l'esistenza di suo marito.

Naturalmente, per calmare la coscienza, è più facile, come fanno molte persone non credenti, scaricare tutta la colpa sul demone che tenta l'anima sfortunata e debole a peccare. A proposito, Eva fece la stessa cosa, indicando il serpente, l'immagine di cui Satana assunse ( gen. 3, 13). L'anima, in questo caso, sta cercando di convincere se stessa e la sua coscienza di non aver avuto la forza di resistere alla tentazione offerta dal demonio. Tuttavia, dovremmo sempre ricordare che se davvero non avessimo la forza di rifiutare un'offerta allettante, allora il Signore Dio non avrebbe alcun diritto di punirci, a cominciare dai nostri primogenitori (Adamo ed Eva) e finendo con tutti i loro discendenti, noi compresi. Quindi, ovviamente, abbiamo la forza di rifiutare il peccato offerto dal demone-peccatore, ma se non usiamo questo potere in modo abbastanza consapevole, cercando di stare nella bontà, se non mettiamo in relazione le nostre azioni con l'obiettivo principale del nostro breve soggiorno sulla terra, allora questa nostra forza non sarà reclamata e saremo sopraffatti dal peccato. Ora vediamo cosa succede ulteriormente all'anima dopo che ha ceduto all'attrazione peccaminosa, dopo aver giocato un gioco di "regalo" con il demone.

Se la moglie (o l'anima) soccombe alla sua lussuria e accetta di peccare, il peccatore (o demone) acquisisce sempre più potere sulla moglie adultera, come se risucchiasse la sua energia volitiva, sopprimendo la sua capacità di resistere, rendendola una giocattolo per le sue passioni. Con il passare del tempo, capita che l'anima stessa della prostituta cominci a stancarsi della sua vita prodiga e sarebbe felice di rompere con il suo amante (il demone), ma, come un uccello impigliato nelle reti, non ha più la forza di scappare da loro. Allo stesso modo, le persone, accumulando peccaminosità di generazione in generazione, stanno perdendo sempre più la volontà di resistere, diventando gradualmente marionette nelle mani degli angeli caduti. Consideriamo ora questo processo in modo più dettagliato.

Ogni volta che l'anima fa una scelta tra la suggestione di un demone e la voce della coscienza, compie l'atto volitivo più importante, che è il proprio libero arbitrio. Dipende da questa scelta se l'anima perderà o acquisirà la grazia divina, che sola dà all'anima la forza di resistere al peccato. Così, ad esempio, ad ogni scelta che separa l'anima da Dio, essa è sempre più privata della grazia, il che significa che perde sempre più forza di volontà e non può più resistere al peccato, anche se vede come il peccato stesso lo distrugge. Questa è una delle leggi spirituali più fondamentali che determina la vita degli esseri intelligenti (umani e angeli). Chiamiamola LEGGE DEL RAPPORTO DI PECCATO E GRAZIA. Dice che in proporzione inversa alla rimozione dell'energia piena di grazia, che rafforza l'anima nella bontà, cresce la forza e il potere dei demoni sulla persona che rifiuta i comandamenti di Dio e di tutta l'umanità. Questo potere può essere distrutto solo dal ritorno della grazia di Dio all'umanità, ma questo è ostacolato dai peccati che sono diventati un muro tra Dio e le persone.

Per distruggere il muro dei peccati che impedisce alla grazia di Dio di ritornare all'uomo, è necessario pagare il peccato: tale è la LEGGE DELLA DIVINA GIUSTIZIA. Qual è il compenso stabilito dal Creatore del mondo per il peccato dell'uomo? Apprendiamo questo dalla rivelazione di Dio al Suo profeta Mosè: il peccato è espiato solo con la morte del peccatore. Questa legge era già nota ad Adamo, che ricevette da Dio un comandamento che non era affatto difficile da adempiere. La sua violazione, come disse il Creatore, lo minacciava di morte ( gen. 2.16). Che ci piaccia o no, questa legge è quella che è! Pertanto, il sacrificio espiatorio per i peccati dell'umanità (se seguiamo la logica della legge) dovrebbe essere il sangue di ciascuno per i propri peccati. Così, di fatto, avvenne con la prima civiltà antidiluviana, che fu completamente, ad eccezione della famiglia del giusto Noè, distrutta dal Diluvio per i peccati. Ma, purtroppo, le persone non imparano nulla dall'esperienza degli altri, quindi, dopo il Diluvio, iniziò lo stesso processo di apostasia da Dio tra i discendenti del giusto Noè, che doveva concludersi con la distruzione dei peccatori.

Ma questa volta il Creatore ha preso una strada diversa, dettata unicamente dall'amore per le sue creature. Secondo l'amore di Dio, alle persone è stata data l'opportunità, senza pagare con il proprio sangue, senza morire per i propri peccati, di sbarazzarsi di loro e riguadagnare la grazia divina. Il pagamento dei peccati dell'umanità, che soddisfa la LEGGE DI GIUSTIZIA, è stata la morte e il sangue del Figlio Consustanziale e Unigenito di Dio, morto al nostro posto per dare a tutti la vita e la possibilità di salvezza. Il potere terribile e, di fatto, illimitato degli angeli caduti sulle anime prostitute-umane è stato distrutto solo dal Suo sacrificio del Golgota. Il sangue del Dio-Uomo è quel Prezzo incommensurabile e inestimabile che Egli ha pagato per i nostri peccati.

Ora il peccato è stato pagato. Il peccato di tutte le generazioni e di ogni persona è stato redento dal Sangue Divino di Cristo Salvatore. Ma sono tutti redenti da questo Sangue Divino? Potenzialmente sì! Ti chiedi: perché potenzialmente? Il fatto è che la salvezza dai peccati, la salvezza dalla potenza del diavolo non può essere imposta da Dio a una persona, perché Dio, che gli ha dato la libertà, non lo priva mai di questa libertà di scelta, e quindi ognuno di noi deve scegliere con la sua libero arbitrio: accettare questo dono di Dio (Espiazione) o non accettare. Quindi, se (ipoteticamente) tutta l'umanità accettasse volontariamente Cristo, i Suoi comandamenti e, di conseguenza, il dono dell'Espiazione, allora tutti sarebbero redenti, e quindi tutti potrebbero essere salvati. Ma questo è il guaio, che non a tutte le persone piace vivere secondo i comandamenti di Cristo. Preferiscono seguire i propri capricci e le proprie concupiscenze, e quindi rifiutano Cristo. Avendo rifiutato Cristo, come possono sperare nella salvezza? Chi altro espierà i propri peccati agli occhi della giustizia divina? Ma allora - la grazia dello Spirito Santo potrà tornare a loro senza espiazione, senza pagamento per il peccato e proteggerli dall'influenza dei demoni?... Certo che no! Ecco perché questi odiatori di Dio assetati di potere - demoni - cattureranno sicuramente sempre più la loro volontà, la loro mente e i loro sentimenti, e questo processo continuerà fino a quando i demoni non renderanno le persone simili a loro, il che distruggerà completamente per loro la possibilità della vita eterna nel Regno della Gloria di Dio.

Se, come ho detto sopra, è proprio la retribuzione del peccato che distrugge l'ostacolo al ritorno della grazia di Dio, allora ogni persona, unita a Cristo nel grande sacramento del Battesimo, come se acquistasse per sé un sacrificio redentore, che ha il potere di distruggere il potere mistico dei demoni sulla volontà dell'uomo. Così, grazie al sacrificio della Croce, le anime che hanno accolto Cristo sono, per così dire, purificate dai loro peccati dal suo sangue, e quindi possono ancora resistere, respingere l'adultero seduttore con l'aiuto della grazia dello Spirito Santo che è tornato nel sacramento del Battesimo.

Ma guai a noi! Avendo ricevuto un così grande beneficio da Dio, che non ha risparmiato suo Figlio per amore della nostra salvezza, ci sottomettiamo di nuovo volontariamente al peccato, e la nostra anima di nuovo, con ogni nostro nuovo peccato, perde la volontà di resistere, si indebolisce e di nuovo diventa una meretrice volitiva, che soddisfa tutti i desideri e i capricci di un libertino che la possiede. Purtroppo, sono troppo poche le persone che sono in grado di resistere alla tentazione e di preservare la grazia del Battesimo, avendo acquisito determinazione a combattere dall'inizio alla fine e, così, uscire dal circolo vizioso. Ma…

Oh, l'abisso della misericordia di Dio! Conoscendo la nostra stupidità, debolezza e amore per il peccato, il Signore ci ha dato una nuova opportunità per sfuggire alla prigionia del diavolo attraverso il PENTIMENTO. Ha dato grande e terribile potenza alla sua Chiesa: con il perdono dei peccati da parte del sacerdote e la comunione dei suoi santi misteri – Corpo e Sangue – ritorna la grazia dello Spirito Santo, il nostro peccato è nuovamente lavato ed espiato dal sangue del Dio-Uomo, il potere satanico sull'anima è di nuovo distrutto, le reti del diavolo sono dilaniate. Quindi, non perdiamoci d'animo, impigliandoci nelle sue reti. Con un grido di pentimento e di confessione dei nostri peccati, spezzeremo di nuovo la rete nemica, non smetteremo di lottare per la salvezza delle nostre anime. E poi, vedendo la nostra perseveranza, il Signore certamente ci aiuterà, anche se a volte esita, volendo accertarsi della sincerità delle nostre aspirazioni.

Il Sacrificio Senza Sangue offerto quotidianamente dai sacerdoti ortodossi nelle magnifiche chiese, nelle stanze squallide e nelle caverne (come avveniva durante i periodi di persecuzione); su troni brillantemente decorati o all'aperto su una pietra piatta, o su un ceppo di un grande albero in mezzo a una radura del bosco, tutto questo, misticamente, lo stesso Sacrificio, lo stesso Sangue e lo stesso Corpo che fu crocifisso per i nostri peccati per quasi duemila anni fa. E mentre il sacerdote ortodosso compie il terribile sacramento della transustanziazione del pane e del vino nel Corpo e Sangue del Dio-uomo Gesù Cristo, il Sacrificio del Calvario non cessa di essere compiuto e offerto, Cristo non discende dalla Croce. Su di esso continuerà ad essere il Sacrificio per i nostri peccati al di fuori del nostro continuum spazio-temporale, come in una diversa dimensione temporale, finché l'ultimo di coloro che vogliono salvarsi non entrerà nel “cortile delle pecore”, e quindi la fine del mondo. E finché il Sacrificio della Croce è offerto dalla celebrazione dell'Eucaristia quotidiana, la potenza del diavolo è distrutta ogni giorno per ciascuno di noi che l'accostiamo, e dal pentimento e dalla comunione del suo Corpo e del suo Sangue, che espia e lava i nostri peccati, possiamo risorgere ancora e ancora. Ora capite perché Satana e tutto il suo esercito odiano mortalmente gli esecutori della Divina Liturgia, dirigendo loro il filo del loro colpo?! Quindi, ancora una volta vi chiedo: non disperate mai e non mollate nella lotta. Ricorda: dovrai combattere fino alla morte!

Conversazione 11. L'umiltà è una vera spada, o come stare in piedi nella pietà

Chi sono i demoni più interessati a sedurre? Gli angeli caduti sono fanatici del gioco. Contro persone di talento: l'artiglieria pesante dell'inferno. Sulle ginocchia dell'umiltà - alla Gerusalemme celeste. Medicina amara per guarire i superbi. Il monastero è una scuola di pazienza. Perché è sciocco offendere chi ci offende. Qual è il colpo devastante al demone? Come non lasciarsi tentare dall'esempio dei deboli e non rilassarsi. Un po' di sobrietà.

Se nell'ultima conversazione abbiamo paragonato l'influenza del demone sull'anima di una persona ai discorsi e alle azioni seducenti di qualche don Juan normale, allora cercheremo di applicare questo confronto per scoprire: in primo luogo, chi sarà più desiderosa e persistente di sedurre l'adultero e, in secondo luogo, quale delle donne sarà più difficile da combattere la tentazione? Allora, Don Juan si lascerà trasportare dalla brutta donna?.. Apparentemente, la passione del cacciatore gli dirà che più bella è la donna, più difficile ed emozionante sarà il gioco, più significativa sarà la vittoria.

A proposito, devo dirti che la lotta degli angeli caduti per il potere sulle anime umane è molto più interessante per loro (demoni) degli scacchi, del calcio e di tutti gli altri giochi a te noti. Sono giocatori veri: furiosi, gioco d'azzardo, pronti a lottare per la vittoria “fino all'ultima goccia di sangue”. È in questa vittoria e nella dolce sensazione di completo potere su una persona che c'è vero piacere e soddisfazione per il suo incredibile orgoglio e brama di potere. In questo gioco mortale per le persone, i demoni trovano l'intero significato della loro esistenza. Più di chiunque altro, si può dire di loro, parafrasando la canzone NEP dei banditi di Odessa: "tutta la loro vita è un gioco eterno".

Ora che abbiamo capito chi attirerà più l'attenzione del don Giovanni, diventerà chiara anche la risposta alla seconda domanda: chi troverà più difficile combattere contro numerose tentazioni. Certo, una delle donne che, distinguendosi per aspetto, ha la sfortuna di attirare seduttori più forti ed esperti. Loro, come mosche, attratte dall'odore del miele, ruotano attorno alle bellezze. Allo stesso modo, le anime dotate di grandi capacità sono soggette all'assalto di demoni di rango superiore. Com'è difficile per i ricchi essere salvati! ( Opaco. 19, 23-24). Ma non si tratta solo di denaro, ma anche di ricche opportunità e capacità. È qui che entrano in battaglia i demoni dell'arroganza e dell'orgoglio: l'artiglieria pesante dell'esercito dell'inferno, i ranghi più alti della gerarchia infernale. Com'è difficile scappare per un uomo di mente alta! Eppure è possibile.

Si dice che a Gerusalemme esistesse un tempo una porta nelle mura della città chiamata "La cruna dell'ago". Erano così bassi che i cammelli non potevano entrarvi. Ma quelli dei cammelli che sapevano, inginocchiati, strisciare sotto i loro archi, finirono comunque in città. Ecco la nostra indicazione. Ecco la via della salvezza. Solo l'umiltà, solo l'umiliazione quotidiana può salvare un'anima orgogliosa dalle insidie ​​del diavolo. Perché è più facile per un cammello passare per la cruna di un ago che per un ricco di denaro, capacità e presunzione entrare nel Regno dei Cieli? Si scopre che è più difficile per una persona con ricchezza e talento superare il proprio orgoglio, vanità, presunzione e auto elogio che per un allievo reale del deserto piegare le ginocchia e strisciare nella "cruna dell'ago ” della Città Santa di Gerusalemme, che rappresenta la Città Celeste - Gerusalemme Celeste.

Ma la misericordia di Dio non lascia nemmeno qui i peccatori: il Signore permette ai superbi, per amore della loro salvezza, di subire insulti, calunnie, ira e odio degli altri - tutto questo, come l'aria, è necessario per noi, i superbi , per sviluppare l'umiltà. Allo stesso scopo, il Signore permette le malattie e le cadute (secondo i nostri peccati), che è anche una medicina necessaria per le anime superbe. Se solo potessimo imparare ad accettare con gratitudine tutte le punizioni dalla mano di Dio, nella piena fiducia che tutto questo è inviato a nostro beneficio, per la guarigione delle nostre anime, come una medicina amara ma necessaria. Inoltre, ci si dovrebbe abituare all'idea che tutti i tipi di insulti, calunnie e altre tentazioni dovrebbero essere affrontati con gioia, ringraziando Dio per averci dato l'opportunità di espiare i nostri peccati precedenti con pazienza, e crea anche le condizioni per l'allenamento all'umiltà, nella mansuetudine e nel compiacimento. .

In questo senso, i monasteri moderni offrono un'eccellente opportunità per sviluppare la qualità più importante necessaria per la nostra salvezza, es. umiltà. La nostra vita è una scuola dove risolviamo problemi, facciamo esercizi per imparare ciò che ancora non sappiamo. L'umiltà e la pazienza, il sacrificio di sé e la mitezza non vengono da sole, devono, con l'aiuto di Dio, crescere in se stessi. A che serve se viviamo e lavoriamo tra persone che ci amano, o almeno osserviamo le regole della comunità e del decoro? In tali condizioni di serra, fioriscono solo l'orgoglio e la presunzione.

I monasteri sono un'altra cosa… Oggi una parte considerevole dei loro abitanti sono malati di mente, che però vogliono essere salvati. Sono le stesse persone di tutti gli altri; e proprio come tutti gli altri, sono soggetti all'influenza dei demoni, solo in misura maggiore, che è consentita da Dio per vari motivi, in cui non spetta a noi approfondire e non spetta a noi giudicare. Con il loro aiuto, meglio che altrove, puoi allenare i tuoi sentimenti e la tua volontà, insegnando a te stesso a sopportare la maleducazione e persino la calunnia con pazienza, coltivando compiacimento e, direi, umorismo gentile, con l'aiuto del quale Per grazia di Dio, tutte le offese saranno sopportate senza troppe difficoltà. Chi non è passato attraverso questa scuola, chi non ha sperimentato tutta la malizia dei demoni che agiscono attraverso le persone su se stesso, non può andare avanti, perché non ha esperienza nella guerra spirituale. Questo Monaco inesperto può combattere per tutta la vita, ma, sfortunatamente, con il nemico sbagliato, e quindi non raggiungerà il successo e, inoltre, potrebbe morire, scambiando non angeli caduti per i suoi nemici, ma fratelli o sorelle monastici, con l'aiuto dei quali agiscono contro di lui questi suggeritori invisibili, nascosti agli occhi del pubblico.

Solo dopo aver acquisito una vasta esperienza di vita attraverso il corretto trasferimento dei problemi dagli altri, possiamo capire quanto sia stupido arrabbiarsi e offendere le persone che ci offendono, poiché vediamo chiaramente che non sono loro che agiscono, ma "spiriti di malizia in alto” ( Ef. 6, 12). Quindi, tutti devono capire: se rispondi a un insulto, allora offendi tuo fratello, e questa è una violazione del comandamento di Dio ( Opaco. 7, 12; OK. 6, 31), mentre devi rispondere al vero nemico: il demone che ha colpito, nascondendosi dietro, come uno scudo, un fratello. Se il nostro colpo di rappresaglia cade su un fratello, il demone ride di gioia - lo stava aspettando, e se colpiamo il demone stesso con umiltà, singhiozzerà, essendo stato sconfitto, perché l'umiltà è una vera spada e colpisce dolorosamente un nemico incorporeo. A proposito, "porgi la guancia" ( Opaco. 5.39) - questo è infliggere un colpo schiacciante al demone con umiltà. Ma, va notato che questo metodo è accettabile solo in relazione a un fratello in Cristo che è tentato da un demonio, e in generale a un nemico personale, ma non a un nemico della Chiesa, della società, dello Stato.

Per essere precisi, un vero cristiano non può avere affatto nemici “personali”, perché, in primo luogo, ama le persone, vedendo in esse l'immagine di Dio, anche se inquinata, e in secondo luogo, si accorge chiaramente che nelle azioni ostili dell'ambiente circostante persone, i demoni svolgono un'iniziativa e un ruolo di primo piano. Si scopre così che con la parola “nemici” il Vangelo intende coloro che ci considerano nemici e ci trattano con ostilità, mentre noi non consideriamo nemici se non gli angeli caduti.

Mi sembra che molti di coloro che, vivendo in un monastero, ci colpiscono per la loro maleducazione, mancanza di tatto, intolleranza e altre qualità asociali, se fossero rimasti nel mondo, sarebbero sembrati simpatici nella comunicazione, persone gentili e simpatiche. Ma poiché i monasteri sono l'avanguardia della cristianità nella feroce battaglia con l'esercito di Lucifero, sono loro che prendono su di sé i colpi più potenti del nemico, e non tutti i soldati di Cristo possono resistere a questo pesante fuoco nemico. Molti hanno bisogno dell'aiuto e della perseveranza di fratelli più saldi, del loro esempio e della loro preghiera, e talvolta solo dell'indulgenza e della capacità di sopportare “le infermità dei deboli”. È solo importante non lasciarsi tentare dall'esempio dei più deboli, non rilassarsi, ma rimanere saldi nella pietà, e questo è un compito piuttosto serio e difficile, data la generale indolenza della vita monastica moderna.

I fratelli e le sorelle che desideravano e potevano condurre una vita più ascetica del solito sono, ovviamente, rattristati dall'ordine delle cose esistente. Ma devono capire che, in primo luogo, in assenza di una guida costante da parte di asceti esperti (e sono ancora quasi invisibili nei monasteri), non sarebbero sopravvissuti all'impresa, anche se avessero vissuto nella loro comunità separata, e in secondo luogo, privati ​​della parte più sana e zelante del monachesimo, i monasteri perderebbero l'opportunità di educare i più deboli con l'esempio dei migliori - e alla fine degenererebbero in comuni di scapoli e scapoli credenti. Ecco perché bisogna accettare le circostanze esistenti così come sono.

Rendendosi conto che alcuni monaci non possono sopportare le gesta dell'astinenza e della preghiera, i monaci più forti dovrebbero aderire fermamente e inesorabilmente almeno al ritmo di preghiera accettato, ma la cosa principale è rivolgere la loro attenzione allo sviluppo di pazienza, gentilezza, mansuetudine, imparare a con calma e percepisci gentilmente qualsiasi problema, irradiando intorno a uno stato d'animo gioioso e allegro. Tutte queste qualità sono acquisite (sviluppate) da una sobrietà costante e inesorabile.

La sobrietà è una battaglia costante con le concupiscenze della carne e le suggestioni del nemico interiore (egoismo, egoismo) e quello esteriore - i demoni, questo è costringersi ad abbandonare il proprio "ego", cioè ricordando a te stesso di acquisire altruismo. La sobrietà è il costante inseguimento e repulsione da parte della mente di tutte le suggestioni peccaminose dall'interno e dall'esterno, è l'incessante forzarsi al bene e il rifiuto di ogni male. La sobrietà è una delle scienze principali del lavoro monastico, può essere appresa in qualsiasi circostanza e in qualsiasi monastero. Ti consiglio di prestare particolare attenzione alla scienza della sobrietà, avendo prima studiato tutto ciò che trovi nei libri di S. asceti, e poi cercando di mettere in pratica le loro conoscenze.

Bisogna anche ricordare l'atto più importante di un monaco: il bisogno di risvegliare in se stessi uno stato d'animo orante, un gusto per la preghiera, poiché nient'altro chiede a Dio la grazia dello Spirito Santo, non appena una preghiera attenta.

Vi chiedo di distribuire i libri tra di voi in modo tale che ciascuna delle sorelle trovi nel suo libro tutto ciò che riguarda la sobrietà e la custodia del cuore. Ad esempio, uno lavora con la "Scala" e ne fa gli estratti appropriati, l'altro con "Invisible Solding", gli altri sfogliano vari volumi della "Filokalia" e cercano tutto ciò che riguarda la sobrietà. Recentemente è stato pubblicato sulla Lavra “Conversazioni spirituali” di Macario d'Egitto. C'è un “Sermone sulla custodia del cuore” (p. 345), qualcosa si può trovare in Abba Dorotheus. Si consiglia di scrivere tutti questi estratti sul mantenimento della mente e del cuore, sul combattere i pensieri e le concupiscenze carnali (uno dopo l'altro) in un quaderno, in modo che ognuno a sua volta possa leggere gli insegnamenti raccolti dai diversi padri sull'argomento che ci interessa .

Ora bisogna dire qualche parola a quelle delle nostre sorelle che insegnano alla scuola domenicale, perché le loro tentazioni e tentazioni sono molto aumentate in relazione al fatto che gli adulti hanno cominciato ad andare da loro. Certo, sappiamo tutti per esperienza patristica che se un novizio inizia a insegnare a qualcuno, possiamo subito dire che è nella tentazione dei demoni. Ma ecco il problema! Nei monasteri di nuova apertura di oggi, non c'è quasi nessuno a cui insegnare. Quasi tutti c'è di nuovo.

Sebbene tu svolga il tuo lavoro per obbedienza, la spada di Damocle della vanità pende ancora sopra le tue teste. Nessuno potrà aiutarti se tu stesso non ti aiuti a evitare la rete più sottile e sofisticata del diavolo. Ho ripetutamente osservato come le persone sinceramente credenti, avendo letto una buona letteratura spirituale, potessero consigliare in modo abbastanza competente, sulla base dell'esperienza dei santi padri, e il loro consiglio era al punto e raggiungeva l'obiettivo, fornendo un vero aiuto agli interroganti. Quasi tutti, davanti ai Miei occhi, uno ad uno, furono maltrattati dai demoni, che crudelmente li beffavano, catturandoli, che non avevano assolutamente esperienza nella lotta dell'anima, con una rete di vanità. Che cadute terribili ho visto! I servitori di Dio si sono trasformati in nemici di Dio per circa 2-3 anni. Il diavolo ingannò così le menti di questi disgraziati che divennero ciechi e sordi a tutto ciò che era contrario alla loro opinione. Il triste esempio del nostro comune conoscente di N-city che si è imbarcato su questo pendio scivoloso ne è l'ennesima prova. Ma cosa fare se tale è l'obbedienza? Ancora una volta dico: nessuna delle persone ti aiuterà; ma il Signore spesso ci mette alla prova con prove infuocate. Spero solo nella tua prudenza, nell'attenzione ai tuoi pensieri e ai movimenti più sottili dell'anima e, soprattutto, nell'autocondanna, che distrugge ogni pensiero presuntuoso. Sappi: sei sull'orlo della morte e cammini sul filo di un coltello. Ricorda questo! E grida continuamente nel tuo cuore: Signore, guardati dalla vanità, non perire!

Conversazione 12°. “Sembra una caccia per scappare, ma troppo pigro per pregare”

La debolezza di volontà è una malattia spirituale di tutta l'umanità. E nella prigionia del peccato, non essere schiavo! Perché non ci è permesso confrontarci con gli altri? Il peccato è fare meno di quello che puoi. Come proteggersi dall'autocompiacimento dopo aver fatto una buona azione.

Sarebbe molto triste se avessi il desiderio di "essere come tutti gli altri". Nella nostra età rilassata, questo significa approssimativamente la seguente posizione: "Sembra essere una caccia per essere salvati, ma troppo pigro per pregare". Vedi tu stesso che quasi nessuno (anche tra i novizi) può astenersi dalla verbosità, o nel cibo, o in qualsiasi altro piacere della carne e del suo “io”. Questo rilassamento è una malattia spirituale. A proposito, lo vedi anche in te stesso, vero? La debolezza della volontà è una malattia universale che ha colpito tutta l'umanità dal momento della prima caduta nel peccato, a seguito del ritiro della grazia di Dio da coloro che hanno peccato, di cui vi ho scritto prima. Ma ecco il problema: accresciamo questa mancanza di grazia, ereditata dai nostri padri, sempre più dai nostri stessi peccati, che sempre più ci privano della grazia. Come non piangere uno stato così deplorevole, peccaminoso, doloroso?! È qui che «troverò l'inizio del mio male», come si legge nel canone penitenziale.

Così, indebolita dall'assenza della grazia (in debita misura), la nostra volontà è schiacciata sotto la pressione della volontà del diavolo, che ci spinge al peccato ed è il peccato stesso. Allo stesso tempo, l'accesso dei demoni alle persone era assicurato dalla stessa mancanza di protezione piena di grazia in noi, che copre una persona dagli effetti indesiderati della volontà demoniaca. È possibile evitare questa violenza solo acquisendo gradualmente o, in altre parole, «acquisendo la grazia dello Spirito Santo», come dice S. Serafino di Sarov.

Ma “non sai che a chi ti dai schiavo per obbedienza, sei schiavo anche tu?” L'app chiede. Pavel ( Roma. 6, 16). Ciò significa che se noi, costretti con la forza dal demonio, tuttavia, dalla nostra volontà e dal nostro desiderio, non vogliamo ciò a cui ci spinge, non ci diamo volontariamente all'obbedienza a Lui, allora non siamo schiavi di lui, inchinandosi volontariamente sotto il giogo del maestro. Piuttosto, sono guerrieri prigionieri, schiavi, perché la nostra volontà desidera qualcos'altro. Ne consegue che se, dopo aver ceduto alla pressione demoniaca, non abbiamo resistito nella virtù, ma non abbiamo ancora smesso di resistere ancora e ancora, pentendoci e condannandoci, allora non ci siamo ancora allontanati da Dio, non siamo diventati schiavi completi del peccato e del diavolo. In questo caso, essendo per così dire prigionieri del nemico, siamo rimasti sudditi del nostro zar, non gli abbiamo rinunciato e siamo impegnati in una lotta clandestina. Quindi, dobbiamo sempre resistere e, nonostante tutto, NON VOGLIAMO obbedire al diavolo, avendo cura, nel frattempo, di acquisire la grazia, che viene data, in primo luogo, con la preghiera, e in secondo luogo, attraverso le buone azioni e l'obbedienza.

Ma per non cadere nel più grave peccato dell'orgoglio attraverso la preghiera, l'obbedienza e l'astinenza (al meglio delle tue capacità), devi ricordare che in nessun caso hai il diritto di confrontarti con gli altri, perché attraverso questo puoi o cadi nella condanna (se ti sembrerai migliore degli altri) o nello sconforto (quando vedi le virtù di qualcuno che non possiedi). Non cercate mai di mettervi sullo stesso tavolo con nessuno, perché «ognuno ha il suo dono (misura della forza) da Dio, l'uno così, l'altro nell'altro» ( 1 Cor. 7, 7). Se Dio ti ha dato più forza per resistere al rilassamento o astenerti da qualcosa, non essere orgoglioso, perché ti sarà chiesto di più. E a chi poco è dato, poco sarà richiesto - spero che lo ricordiate. Ma a parte il Creatore, nessuno conosce la misura: a chi cosa e quanto si dà. Fai il meglio delle tue capacità, cosa che una persona sente in se stessa. E se fai meno di quello che puoi, allora è un peccato.

Per non cadere nell'orgoglio dopo aver fatto una buona azione, devi programmare la tua coscienza per questo inserendo nella memoria le due formule seguenti:

"Non faccio nemmeno un centesimo di quello che avrei dovuto fare" e

“Ho fatto questo e quello solo perché il Signore mi ha dato la forza, la salute e il pensiero giusto, e io stesso non potevo fare nulla senza il suo aiuto”.

In conclusione, voglio rivolgermi a voi e alle sorelle con le parole dell'apostolo: «Vogliamo che ciascuna di voi... mostrasse fino alla fine lo stesso zelo (per la salvezza); per non essere pigro…” ebr. 6, 11).

Conversazione 13. Da cosa essere guidati se non c'è un confessore esperto?

Cosa ci sosterrà in assenza di guida spirituale? Attenti ai "vecchi cantori". Il digiuno non è una pia tradizione, ma un'arma nella lotta contro i demoni. È possibile “riposarsi” dalla lotta per la salvezza? Chiedi agli altri le tue mancanze. Le pericolose conseguenze della preghiera sbagliata.

Congratulazioni a tutte le sorelle per l'inizio della Quaresima! Spero che contribuisca all'impresa della preghiera e serva a rafforzare la vostra forza spirituale. Risponderò a domande come questa:

1. Più di una volta abbiamo detto che nel nostro tempo dobbiamo salvarci quasi da soli, perché ci sono pochi buoni esempi davanti ai nostri occhi, c'è poco sostegno spirituale da parte di monaci esperti, che, purtroppo, sono quasi inesistenti. Tuttavia, abbiamo ancora una guida: il Vangelo, la nostra stessa coscienza ei libri dei santi padri, secondo i quali essa (la nostra coscienza) deve essere corretta in modo che il nemico non confonda. Nella nostra attività una cosa è importante: non rilassarsi, non arrendersi, costantemente, fino alla morte, per combattere con il nostro “vecchio”. Fermarsi, cioè fermare la lotta, porta inevitabilmente alla morte dell'anima.

2. “Gli anziani carezzevoli”, di cui S. Ignatius Brianchaninov, dovresti stare attento. Questi “anziani” attirano sempre giovani “asceti” e “asceti” permettendo loro di non combattere quando l'esperienza dei santi padri e la loro stessa coscienza li obbligano a combattere. È difficile combattere, ovviamente. E l'“anziano” consola gentilmente il novizio che ha commesso un atto condannato dalla sua stessa coscienza: “Ebbene, niente! - dice un uomo così vecchio, - non fa paura, è possibile ... E anche questo è possibile. L'anima diventa leggera e allegra. Non c'è bisogno di combattere, ora puoi abbandonarti completamente alla tua passione preferita, poiché la coscienza non tormenta più, calmata dalla "benedizione" dell'anziano. Beh, non è bello?!

3. Se hai l'opportunità e la benedizione dei tuoi superiori, puoi partecipare alla Grande Quaresima una volta alla settimana.

4. Poiché avete un pasto comune, quindi, a quanto ho capito, con tutta la vostra volontà, non potrete osservare la Carta (riguardante l'alimentazione durante la Grande Quaresima). Questo è ora, purtroppo, più accessibile ai pii laici che ai monaci. Il motivo è che nei nostri moderni monasteri, come ho detto sopra, ci sono pochi confessori esperti che potrebbero adeguare le regole della Carta in relazione a ciascuno dei monaci che guidano, secondo le capacità e la salute di ciascuno. Tuttavia, per i monaci è necessaria un'impresa, altrimenti che razza di monaci siamo?

Un esempio viene talvolta dai laici: quasi tutti i nostri parrocchiani nel primo giorno della Grande Quaresima non mangiavano nulla, e nei restanti giorni della prima settimana, quando veniva prescritto il “mangiare secco” secondo il Tipico, molti di si sedettero su pane e tè, e senza alcuna pressione da parte del clero. La maggior parte di loro lavora sodo ogni giorno. Anche le anziane non restano indietro: altre restano senza cibo per due giorni, come dovrebbe essere secondo la Carta: “Il primo giorno della prima settimana della Santa e Grande Fortecost, cioè il lunedì mangiare non è affatto appropriato, e lo è anche il martedì. Il mercoledì, dopo la celebrazione della Liturgia Presantificata, viene servito un pasto: pane con piatti caldi di verdure e viene servita anche una bevanda con miele. Coloro che non possono osservare i primi due giorni, il martedì dopo i Vespri mangiano pane e kvas. Allo stesso modo, i vecchi creano” (Tipikon. Foglio 32, ristampa, M., 1997).

Grazie a Dio, noi, il clero, abbiamo potuto digiunare secondo la Regola e ci siamo seduti per la prima volta a pranzo solo il mercoledì dopo la liturgia. E immagina: nessuno di noi è morto, anche se il più anziano dei sacerdoti ha già più di 60 anni.

Purtroppo, a causa della perdita di continuità (gli ex monaci furono sterminati durante l'era sovietica, mentre altri morirono prima dell'inizio del risveglio della vita monastica negli anni '90), nei monasteri moderni a volte si perde la comprensione dello scopo e del significato del digiuno. Ora il digiuno, ad esempio, è percepito semplicemente come una pia tradizione e niente di più. Ma porta un profondo significato mistico e spirituale. Innanzitutto, questo è uno dei mezzi per acquisire la grazia dello Spirito Santo e, inoltre, è il mezzo più importante per rafforzare la preghiera, purificare i pensieri e, infine, uno dei modi principali per combattere i demoni, che, a differenza di noi, non fermare la loro lotta per un minuto. . Ci permettiamo di riposare di tanto in tanto, abbassando l'arma. Ma quanto è necessaria questa lotta, soprattutto nel nostro tempo! Come puoi fare a meno di un post?

Ti consiglio di digiunare due pasti al giorno. Cerca di non mangiare troppo nemmeno nei fast food, ma fai tutto in modo tale da non attirare l'attenzione su di te nel refettorio e, soprattutto, ti ricordo, prenditi cura della tua anima dalla vanità, anche se so che te lo ricordi .

5. Molto meglio della badessa, le tue mancanze possono essere notate dalle sorelle con cui comunichi di più. Pertanto, è meglio prestare attenzione a ciò di cui sono insoddisfatti in te. Analizza i motivi della loro insoddisfazione (solo senza la minima autogiustificazione) e vedrai contro cosa devi combattere. Puoi chiedere direttamente ai tuoi cari: "Quali difetti vedi in me?" Ma se dicono qualcosa che non ti aspettavi, abbi il coraggio di accettare, non fare il broncio, ma accetta con gratitudine, perché ogni osservazione del genere, sebbene dolorosa (secondo il nostro orgoglio), è straordinariamente preziosa per lavorare su te stesso.

6. Il metodo della preghiera con la tensione di tutto il corpo non va bene! Questo può finire solo in una cosa: la seduzione demoniaca (che il Signore ti salvi da tanta disgrazia!). Al centro di tali metodi sta lo stesso ineludibile nostro orgoglio, il desiderio di “passare rapidamente attraverso Dio”. Mia cara figlia, Dio ci ascolta sempre! Il suo Spirito pervade ogni nostra cellula, ogni molecola. Certo, bisogna pregare con un po' di tensione, ma non del corpo (per niente!), ma solo della mente, per quanto possibile. La tensione della mente è necessaria per la concentrazione della coscienza, per rafforzare l'attenzione alle parole e al significato della preghiera, per il rifiuto costante dei pensieri estranei provenienti dall'esterno, introdotti, per la maggior parte, dai demoni. Ma la cosa principale allo stesso tempo è che prima dell'inizio della preghiera, come un violino, devi sempre accordare la tua anima e accordarla esclusivamente in modo pentito, ma senza angoscia, come dice il re-profeta David: umiliare" ( Sal. 50, 19).

La preghiera è una grande opera per acquisire gradualmente la grazia dello Spirito Santo, che accumulandosi, a sua volta, rafforza la preghiera. Tutto, come puoi vedere, è interconnesso. È impossibile forzare questo processo; Ringrazio Dio che hai indovinato che me ne scrivessi! Ho visto più volte con i miei occhi le terribili conseguenze che derivano da una preghiera sbagliata, e quindi mi sono spaventato quando ho letto la tua lettera. Signore salva!

Conversazione 14. “Il mio fardello è facile da mangiare…”

È possibile salvarsi senza negarsi nulla? La rinuncia al mondo non è un rifiuto della cultura! Perché l'attaccamento appassionato è nostro nemico? Come costruire la giusta gerarchia di valori per non essere presi nella rete delle passioni. Definizione del concetto di "passione". Metodi per piantare passioni. Una persona presa dalla passione è un potenziale venditore di Cristo. Perché l'operazione per tagliare le passioni è così dolorosa? Dalla schiavitù egiziana al mondo - alla vera libertà in Cristo!

Gli ultimi 1,5 mesi, sebbene fossero pieni; tanti eventi diversi e grandi: vacanze, ma il più importante era per; tu, ovviamente, fai i voti monastici.

Sono passati quasi tre anni da quando sei arrivato al monastero. Questo è un tempo abbastanza lungo per riflettere su tutto, guardare da vicino e metterti alla prova. Beato, chi ha scelto la strada? seguendo i comandamenti di Dio, la via della perfezione in loro, che si è allontanato dal mondo, dove ora è più difficile che mai salvarsi per un cristiano a causa delle tentazioni smisuratamente moltiplicate che rilassano l'anima così sottilmente e impercettibilmente che il il cammino della croce e l'abnegazione per lui (un cristiano) diventa sempre più difficile. Ma è proprio questo cammino difficile, angusto e spinoso di portare la croce che Dio ha comandato a tutti coloro che vogliono essere salvati. Non importa quanto ci amiamo, non importa quanto compatiamo la nostra carne, non importa quanto lamentiamo l'impossibilità (per i monaci) di perfezionare la nostra anima secondo gli elementi di questo mondo (nell'arte, nella scienza, nelle attività sociali, ecc.) , però, se vogliamo essere studenti Il Signore Gesù Cristo (cioè coloro che vengono salvati) deve sempre ricordare che senza la crocifissione delle loro passioni (corporee e spirituali) ciò è assolutamente impossibile.

Moltissimi cristiani moderni, e anche cristiani ortodossi (cioè coloro che conoscono l'insegnamento non distorto di Cristo) saranno molto sorpresi quando capiranno che le parole si riferivano a loro: "Vi dico che nessuno di quelli chiamati assaggerà la Mia cena , perché molti sono i chiamati, ma pochi gli eletti» ( OK. 14, 24). E quando questi chiamati (cristiani) si accorgeranno di essere rimasti dietro le porte del Regno dei Cieli, cominceranno a “bussare alla porta e dire: “Signore! Dio! Aprici». Ma Lui ti risponderà: “Non so da dove vieni” ( OK. 13, 25).

Ma cosa può impedire a queste persone credenti di entrare nel numero degli eletti di Dio? Si scopre: le loro "passioni", il loro attaccamento ai piaceri corporei, mentali e pseudo-spirituali, la loro ingenua speranza che tu possa essere salvato senza negarti nulla, senza una lotta dolorosa con le tue passioni e concupiscenze. Ma questi ultimi proprio non fanno entrare le persone nel Regno dei Cieli, perché il Creatore stesso ha detto: “Chi di voi non rinuncia a tutto ciò che ha, non può essere mio discepolo” ( OK. 14, 33). Se una persona non è un discepolo di Cristo, allora è lontana dal Suo insegnamento, e quindi, lontana dalla salvezza.

Purtroppo, grazie all'analfabetismo spirituale quasi universale, i nemici di Cristo riescono a confondere molti con le suddette parole del Salvatore, che sono sempre interpretate dai servitori demoniaci sia antichi che moderni in modo tale da poter solo suscitare ostilità agli insegnamenti di Cristo. Con un intellettuale spiritualmente ignorante, per non parlare degli altri gruppi sociali, questi nemici della Chiesa hanno cercato di rafforzare l'opinione che solo le persone sporche, coperte di pidocchi, ignoranti e forse completamente analfabeti che evitano l'auto, con orrore rinnegano aereo, impallidisce al solo accenno della TV, e se all'improvviso, per ignoranza, qualcuno in loro presenza menziona anche casualmente il computer, sicuramente svenirà per il rumore.

Questa falsa opinione non è mai stata l'opinione della Chiesa. La rinuncia, di cui ha parlato il Signore nella citata citazione del Vangelo, non significa affatto la necessità di rifiutare tutto ciò che la cultura materiale, la civiltà ha creato; significa solo la necessità di distruggere ogni attaccamento appassionato a qualsiasi cosa: arte, scienza, natura, fama, cose, ricchezza, uomo o animale. Significa stabilire la giusta gerarchia di valori. I valori spirituali, così come quei compiti spirituali che devono essere completati in questa vita temporanea sotto le istruzioni del Creatore, dovrebbero essere messi al primo posto e tutto il resto dovrebbe essere correttamente collocato in 2, 3, 4 e altri luoghi.

Se in primo luogo nel cuore di una persona ci sono i comandamenti di Dio e l'attività principale della vita è la salvezza, allora tutto il resto non solo non può interferire con lui, ma al contrario: può usare le conquiste della scienza e della cultura per aiutare se stesso nella cosa principale - per la sua trasformazione spirituale e, inoltre, per sostenere gli altri in questa difficile questione. Se i beni materiali e le conquiste della cultura diventano idoli per una persona che ha preso un posto inappropriato nel suo cuore, allora l'inevitabile attaccamento ad essi si trasforma per lui in una catena, che lo incatena ai piaceri più bassi, sensuali e spirituali, lo rende dimentica Dio e lo scopo principale della vita umana. . In questo caso, tutta questa polvere e cenere, così attraenti per una persona, serve come esca nelle mani dei "super-intellettuali" (demoni), che sono in grado di girare molto abilmente attorno al dito di qualsiasi, il più brillante di persone, poiché i demoni dei ranghi più alti sono incomparabilmente più intelligenti e potenti di chiunque di noi, e solo coloro che hanno l'aiuto di Cristo Salvatore dalla loro parte possono contare sulla vittoria in questa terribile lotta per le nostre anime.

Chi si appassiona e come? Apparirà inevitabilmente in qualsiasi persona il cui atteggiamento di vita (il suo credo) sia formulato in questo modo: “Hai tempo per divertirti, perché vivi una volta! Quindi, dalla vita devi prendere tutto ciò che puoi prendere. Ma se non ce la fai, devi comunque ottenere ciò che vuoi con ogni mezzo e anche con la forza”. Tale atteggiamento esiste, e non sempre in modo netto e chiaro, nel profondo della coscienza di chiunque sia incerto nella Verità annunciata dal Creatore prima per mezzo dei profeti biblici, e poi da Dio stesso incarnato - Gesù Cristo, e, ancor più, così, nella coscienza di coloro che rifiutano Dio. Questo falso atteggiamento, tra l'altro, è espresso molto chiaramente in una canzone che molto spesso veniva ascoltata alla radio negli anni '70: "La vita è un momento, tienilo!".

La passione nella sua base ha quasi sempre un bisogno naturale del corpo o dell'anima di una persona. Ma questo bisogno diventa passione solo quando, con l'aiuto dei demoni, supera i confini indicati da Dio (ipertrofie), quando diventa inarrestabile e costringe una persona a violare i comandamenti divini per soddisfarla.

Comprendendo bene questo schema, i demoni cercano di far peccare una persona non attraverso azioni che sono spiacevoli per lui, ma, al contrario, attraverso i piaceri, attraverso l'eccitazione in lui di bisogni fisiologici o spirituali anormalmente forti, la cui soddisfazione gli procura piacere .

Lo studio delle possibilità degli spiriti caduti ha dimostrato che possono ipertrofizzare, cioè aumentano enormemente sia i bisogni naturali e fisiologici del corpo (gli istinti della fame, del sonno, della riproduzione, ecc.), sia i bisogni dell'anima.

Suggerendo pensieri egoistici e orgogliosi, ad esempio, possono suscitare nell'anima di una persona un irresistibile desiderio di potere o accendere in lui una passione per i piaceri spirituali di un ordine diverso. Una tale passione può essere diretta, diciamo, a vari tipi di arte, alla scienza, nonché agli spettacoli e all'intrattenimento, e quindi queste attività apparentemente innocenti possono, con l'aiuto dei demoni, portare una persona lontano dall'obiettivo principale di la sua vita, dalla salvezza, dalle anime. Va anche ricordato che la soddisfazione di questi e altri bisogni esagerati dai demoni porta sempre le persone alla necessità di commettere il male, ottenendo i benefici corporali e spirituali desiderati con l'aiuto della menzogna, dell'inganno, dell'astuzia! tradimento, tradimento, calunnia, furto, omicidio (compresi i loro bambini non ancora nati), violenza sessuale, uso illegale del potere e così via. Inoltre, il desiderio di piacere e la riluttanza a limitare i propri bisogni porta sempre dolore e lacrime alle persone intorno, a cui il "goditore" non pensa, ma a spese di cui gode.

Usando attaccamenti appassionati ai piaceri corporei e spirituali come ami da pesca, i demoni intrappolano le nostre anime con loro e poi ci tengono su una linea tesa, ora tirandola su, poi rilasciandola. Più tali ganci e linee riescono ad agganciare il cuore di una persona, più potere hanno su di lui, costringendo una persona a violare i comandamenti divini e peccare per soddisfare questo o quell'attaccamento appassionato.

Orgoglio in tutte le sue manifestazioni (compiacimento, vanità, vantarsi e vantarsi, disprezzo per gli altri, ecc.), brama di potere, intemperanza sessuale, gola, ubriachezza, tossicodipendenza, violenza, pigrizia a spese degli altri, passione per il divertimento e il lusso - sono solo alcune delle passioni con l'aiuto delle quali i demoni hanno catturato quasi tutta l'umanità, che si era allontanata da Dio e non voleva vivere secondo i suoi santi comandamenti.

Certo, è molto difficile per una persona mondana, e spesso quasi impossibile, a causa delle tentazioni, astenersi da qualsiasi tipo di attaccamento appassionato, e soprattutto perché numerosi cattivi esempi di altri sono molto forti nel mondo, e sono noti per essere contagioso. Guarda una persona mondana: quanta sporcizia raccoglie la sua anima in un solo giorno di vita nel mondo?! Quante conversazioni stupide, senz'anima e volgari ascolterà dappertutto (in negozio, per strada, in metropolitana, al lavoro ea casa), quante abominazioni vedrà in tv e quante sporche bugie leggerà nel giornali!? E così ogni giorno. Da tale elaborazione psicologica quotidiana, l'anima è contaminata, stupida, rilassata, perde la fede e, infine, è catturata da una specie di passione. A sua volta, la passione, prima o poi, fa violare le leggi morali, calpestare la sua coscienza, trasgredire i comandamenti divini e persino tradire e vendere Cristo per la sua soddisfazione. Purtroppo è stato e sarà così... Una persona, presa da una specie di passione, finirà per diventare un venditore di Cristo – tale è la legge, perché è detto: “Non potete servire Dio e mammona” ( Opaco. 6, 24). Tradotto dall'aramaico, "mammon" significa ricchezza e, inoltre, tutti i piaceri carnali e spirituali che si acquisiscono con il suo aiuto.

Ecco perché il distacco, cioè la libertà dagli attaccamenti appassionati, è indicato da Dio come uno dei mezzi più necessari di salvezza. Questa istruzione ci è stata data da Cristo nel comandamento “RINUNCIA A TE STESSO” ( Matteo 16:24). Tuttavia, questo comandamento non dice, come alcuni credono, della necessità di rifiutare la propria mente, creatività e bisogni fisiologici, dati da Dio all'uomo. No, qui si tratta esclusivamente del rifiuto e della distruzione degli attaccamenti appassionati, che possono crescere così saldamente nell'anima di una persona da diventare in lui, per così dire, una "seconda natura", una parte della sua personalità, il suo "io" . Il rifiuto di uno o più di essi è sentito da una persona come un rifiuto di se stesso, e questo è sempre molto doloroso. Per le nostre anime amanti del peccato, è (rifiuto) così doloroso che nel Vangelo è paragonato alla crocifissione sulla croce, di cui il Signore dice: “Se qualcuno vuole seguirmi, rinneghi te stesso e prendi la tua croce e segui Me" ( Opaco. 16, 24).

Ma ricordiamoci: dove è andato?... Sul Golgota! Perciò Cristo ci chiama a rinnegare noi stessi e ad andare con Lui alla crocifissione, alla morte! Quindi, la liberazione dalle passioni è simile nella sua penosità e difficoltà alla crocifissione, e quindi S. I Padri chiamarono questa impresa dell'anima co-crocifissione con Cristo. Su di lui e app. Paolo scrive ai Galati: «Quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e concupiscenze» ( Gal. 5, 24), e nella Lettera ai Romani, per così dire, continua: «Il nostro vecchio (deve essere) crocifisso con lui, affinché sia ​​abolito il corpo del peccato, così che non siamo più schiavi del peccato (e quindi al diavolo)” ( Roma. 6.6). L'apostolo qui chiama il "corpo peccaminoso" gli affetti appassionati, le nostre passioni, che diventano parte integrante di una persona, cioè come di un uomo stesso o comunque di un “vecchio” che deve morire di una morte dolorosa sulla croce per, crocifisso con Cristo, regnare con Lui nel suo eterno Regno di Amore e di Verità.

A volte uno dei laici dirà:

– Oh, quanto è difficile vivere per i monaci – questo è impossibile, e questo è impossibile; ci sono solo limitazioni ovunque e la loro stessa vita è molto monotona. No, no, non posso sopportarlo!

E io, peccatore, guardo questo e penso:

“Poveretto, è molto più difficile per te salvarti che per noi monaci. È molto più difficile andare a Cristo, essendo schiavi dell'Egitto dal mondo, da cui i monaci, con l'aiuto di Dio, sono riusciti ad uscire, come una volta “Israele, camminando sull'asciutto, camminando nell'abisso, vedendo il persecutore del faraone, essendo annegato». Sì, viviamo e vaghiamo nel “deserto”, dove non c'è varietà di natura, cibo e impressioni, ma Dio ci ha promesso la Terra Promessa! Per questo puoi resistere!

Probabilmente altri la pensano diversamente, ma mi sembra, sciocco, che sia più facile per i monaci essere salvati, perché lo stesso modo di vivere monastico sottrae ai demoni molte occasioni per attaccarci, legarci, cucire, ormeggiare e incatenarci alla terra ea tutti i piaceri terreni temporanei con molte catene spirituali. , funi, funi, fili, legni, fili e fili.

No ... certo, un maiale, come si suol dire, troverà sempre sporcizia - questo è certo! Ma non parleremo di tali "monaci" e cercheremo di non lasciarci tentare dalle loro vite. Alla fine, ciascuno risponderà per se stesso, come disse l'apostolo: «Così ciascuno di noi renderà conto di sé a Dio» ( Roma. 14, 12). Se, tuttavia, ricordi sempre l'obiettivo principale della tua vita, cioè la salvezza attraverso la crescita spirituale e morale man mano che acquisisci la grazia dello Spirito Santo, allora in un monastero, ovviamente, è molto più facile essere salvati che in qualsiasi altro luogo altro.

Perciò mi rallegro per voi che non siete stati tentati dalle ampie porte e dall'ampio sentiero della vita; Mi rallegro per voi che avete trovato il coraggio di deporre il giogo di Cristo sulle vostre fragili spalle femminili; Mi rallegro che tu abbia risposto alla chiamata del Signore, perché Egli certamente ti aiuterà, perché queste sono le sue parole: «Il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero» (