Perdite militari in Siria. Quante persone ha perso la Russia dall'inizio dell'operazione militare in Siria?

Il 6 marzo, un aereo cargo An-26 si è schiantato all'aeroporto di Khmeimim in Siria durante l'atterraggio. Tutti a bordo sono morti. 39 persone, di cui 27 ufficiali. Il ministero della Difesa ha citato come motivo preliminare un malfunzionamento tecnico. Il dipartimento ha sottolineato che l'aereo non è stato abbattuto. Allo stesso tempo, i membri del gruppo siriano "Jaysh al-Islam" hanno affermato che la caduta dell'aereo An-26 è stata il risultato di un attacco.

Uccisi direttamente durante un incidente aereo in Siria, i militari non sono definiti vittime di un'operazione militare. Ma insieme a tali morti "accidentali", il numero arriva a centinaia... il sito ha analizzato rapporti ufficiali e non ufficiali sulla morte dei russi. Quante persone hanno pagato con la vita in nome della lotta ai terroristi - in una chiara infografica.

Ufficialmente, la partecipazione delle forze armate russe alle ostilità a fianco del governo siriano è iniziata alla fine di settembre 2015 e si è conclusa a dicembre 2017. Nonostante il fatto che la maggior parte dei soldati abbia già lasciato il paese mediorientale, i russi continuano a morire.

Secondo i dati ufficiali del Ministero della Difesa russo, dal 30 settembre 2015, a seguito delle ostilità in Siria, 44 militari. Inoltre, è stata registrata una perdita non in combattimento: nell'ottobre 2015, l'agenzia ha ufficialmente confermato la morte del militare a contratto Vadim Kostenko, che si è suicidato nella base aerea di Khmeimim.

Roman Filipov, pilota dell'aereo d'attacco russo Su-25, fu l'ultimo a morire direttamente durante le ostilità. Il suo aereo è stato colpito da un sistema di difesa aerea portatile. Filipov, che è riuscito a espellere, è stato infine costretto a farsi esplodere con una granata per non essere catturato dai militanti.

Allo stesso tempo, Reuters ha riferito che solo nel 2017 in Siria 131 russi sono morti- sono tutti mercenari. Allo stesso tempo, il ministero della Difesa russo nega che unità militari private operino in Siria.

A febbraio, durante un attacco aereo della coalizione statunitense in Siria, secondo varie fonti, sarebbero stati uccisi da diverse decine a diverse centinaia di russi. Tra loro ci sono volontari degli Urali, che in precedenza hanno combattuto nel Donbass. In un'intervista con Znak.com, l'ataman del villaggio di Svyato-Nikolaevskaya ad Asbest (due volontari morti durante l'attacco aereo provenivano da questa città degli Urali) Oleg Surin ha dichiarato di essere morto solo durante il raid aereo americano 217 russi. Lo hanno riferito Bloomberg e il New York Times 200 vittime tra i volontari. Lo ha affermato il Dipartimento della Difesa nessuno dei cittadini della Federazione Russa è morto.

Il ministero degli Esteri russo ha chiarito che russi e cittadini della CSI sono stati uccisi nell'attacco aereo, ma non erano militari.

Dalla dichiarazione ufficiale del Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa:

Di più due persone- Roman Zabolotny e Grigory Tsurkanov - sono stati catturati da militanti dell'organizzazione dello Stato Islamico bandita in Russia in Siria nell'ottobre 2017.

Non solo l'incidente aereo che ha coinvolto l'An-26 è da attribuire alle vittime dell'operazione militare. Nel dicembre 2016 a Sochi, che si stava dirigendo verso la Siria. A bordo c'erano 92 persone- tra cui artisti dell'Alexandrov Song and Dance Ensemble, giornalisti, direttore esecutivo della Fair Help Foundation Elizaveta Glinka.

Per ovvie ragioni, nessuno può ancora fornire cifre esatte. Secondo la versione ufficiale, 45 militari sono morti in Siria in due anni, secondo la versione non ufficiale, centinaia di coloro che sono partiti per combattere all'insaputa del ministero della Difesa.

Il Ministero della Difesa della Federazione Russa ha riassunto i risultati di un'operazione triennale in Siria. Secondo i militari, in questo periodo sono stati uccisi più di 86mila militanti, di cui 4,5mila persone provenienti dalla Russia e dai paesi della CSI. A seguito di attacchi aerei e missili da crociera, sono stati distrutti quasi 121,5 mila oggetti terroristici, circa 650 carri armati e circa 730 veicoli da combattimento della fanteria, quasi 9 mila veicoli dotati di cannoni antiaerei.

Più di 63.000 militari russi, inclusi 26.000 ufficiali e 434 generali, hanno ricevuto esperienza di combattimento in Siria. I militari hanno controllato 231 armi.

Morirono in Medio Oriente durante questo periodo, secondo il Ministero della Difesa, 112 soldati.

Chi è stato ricordato al Ministero della Difesa

L'operazione militare in Siria è iniziata tre anni fa, il 30 settembre 2015. Nel dicembre 2017 Vladimir Putin ha annunciato che i militari russi della Federazione Russa che hanno preso parte all'operazione avevano lasciato il Paese.

Tuttavia, le notizie sulla morte dei nostri compatrioti in Medio Oriente vengono ricevute regolarmente. Ultima cosa - 17 settembre 2018: abbattuto il nostro Il-20. . Tra questi - un residente della regione di Sverdlovsk.

Un altro incidente aereo che ha ucciso 39 militari russi,è successo anche dopo la dichiarazione ufficiale di Vladimir Putin sul ritiro delle truppe russe dalla Siria.

6 marzo 2018 durante l'atterraggio all'aeroporto di Khmeimim, un aereo da trasporto An-26 si è schiantato. Secondo il ministero della Difesa russo, la causa della caduta è stata un malfunzionamento tecnico.

Secondo i militari, questi due incidenti aerei rappresentano la maggior parte delle perdite dell'esercito russo in Siria.

Viktor Bondarev, ex comandante in capo delle forze aerospaziali russe:

Al momento, le perdite delle nostre Forze armate in Siria ammontano a 112 persone, di cui quasi la metà sono imputabili all'incidente dell'An-26 e all'abbattito Il-20. Dell'equipaggiamento, 8 aerei, 7 elicotteri e, possibilmente, 1-2 mezzi corazzati per il trasporto di personale e un'auto blindata sono andati perduti.

sito compilato cronaca delle perdite ufficiali Esercito russo in Siria.

Il soldato a contratto Vadim Kostenko può essere attribuito alla prima vittima della guerra in Siria. Tuttavia, non è morto in battaglia: lo è la versione ufficiale del Ministero della Difesa 24 ottobre 2015 soldato a contratto si suicidò nella base aerea di Khmeimim a causa di una discordia "in una relazione personale con una ragazza". Ma i parenti di Kostenko non credono in questa versione.

La prima vera morte in combattimento in Siria è stata inizialmente nascosta al pubblico: 19 novembre 2015 durante un'operazione speciale in Medio Oriente il capitano 27enne è morto Fedor Zhuravlev della regione di Bryansk. Ai parenti del soldato fu detto per la prima volta che Zhuravlev era morto a Cabardino-Balcaria. Tuttavia, in seguito hanno ufficialmente confermato la morte del capitano in Siria, postumo è stato insignito dell'Ordine di Kutuzov.

È apparso uno dei primi rapporti di morte in Siria 24 novembre 2015: L'aviazione turca ha abbattuto un Su-24 russo. perì un uomo pilota di bombardieri Oleg Peshkov. Collegato con l'aereo un'altra morte: un elicottero russo è volato via alla ricerca di un SU-24 abbattuto, è stato attaccato da terra, di conseguenza, il marine Alexander Pozynich è stato ucciso. Secondo l'esercito turco, l'SU-24 è stato abbattuto perché avrebbe violato lo spazio aereo del Paese. Il Ministero della Difesa della Federazione Russa non era d'accordo, affermando che l'attentatore stava sorvolando il territorio della Siria. Ciò è stato confermato dal navigatore sopravvissuto Konstantin Murakhtin.

5 dicembre 2015 proiettili hanno colpito uno degli ospedali mobili di Aleppo. perì due infermiere militari- Nadezhda Durachenko e Galina Mikhailova.

7 dicembre 2015 Lo ha annunciato il ministero della Difesa la morte del colonnello Ruslan Galitsky- Era un consigliere militare in Siria. Ruslan è stato ferito durante il bombardamento di Aleppo, dal quale è poi morto in ospedale.

1 febbraio 2016 dell'anno a seguito di un attacco di mortaio dei terroristi dell'ISIS contro una delle unità dell'esercito siriano Ferito a morte il consigliere militare russo Il tenente colonnello Ivan Cheremisin.

In primavera in Siria è morto due piloti: L'elicottero russo Mi-8 si è schiantato 12 aprile 2016 nella regione di Homs. Secondo il Ministero della Difesa della Federazione Russa, "non vi è stato alcun incendio sull'elicottero".

15 giugno 2016 nella provincia di Homs Marino ucciso Andrej Timoshenkov. Secondo il ministero della Difesa, il militare "ha impedito a un'auto piena di esplosivo di sfondare nel luogo in cui sono stati forniti aiuti umanitari alla popolazione civile".

Un altro Mi-8 è stato abbattuto da terra: 1 agosto 2016 Un elicottero russo è stato preso di mira mentre tornava alla base aerea di Khmeimim dopo aver consegnato aiuti umanitari alla città di Aleppo. perì cinque persone: tre membri dell'equipaggio e due ufficiali del Centro russo per la riconciliazione delle parti in guerra in Siria.

8 luglio 2016 abbattuto un altro elicottero - questa volta il Mi-35M (in origine era stato riferito che il Mi-25). perì due piloti- Ryafagat Khabibullin e Evgeny Dolgin.

22 luglio 2016 in Siria Morto un appaltatore di 23 anni Nikita Shevchenko: secondo il ministero della Difesa, ha accompagnato un carico umanitario. Postumo, Nikita è stato presentato per un premio statale.

16 febbraio 2017, secondo la dichiarazione ufficiale del ministero della Difesa, in Siria un veicolo blindato "Tiger" è stato fatto esplodere su una mina radiocomandata - quattro sono morti e due soldati russi sono rimasti feriti.

Incluso anche nelle perdite ufficiali due morti, risultante dallo schianto del Su-24 alla base di Khmeimim. 10 ottobre 2017 durante l'accelerazione per il decollo, il bombardiere è scivolato fuori pista. Il pilota Yuri Medvedkov e il navigatore Yuri Kopylov furono uccisi.

Un malfunzionamento tecnico ha causato un altro crash: 31 dicembre 2017 L'elicottero Mi-24 si è schiantato a 15 chilometri dall'aeroporto di Hama. Entrambi i piloti aerei sono stati uccisi.

3 febbraio 2018 pilota è morto attacco aereo Su-25 Roman Filipov. L'aereo è stato abbattuto da terra, il pilota è stato espulso, ma è entrato nel territorio controllato dai militanti ed è stato infine costretto a farsi esplodere con una granata per non essere catturato.

3 maggio 2018 Il caccia Su-30SM si è schiantato nel Mediterraneo al largo di Latakia. Quelli a bordo due piloti sono stati uccisi. Come commentato dal Ministero della Difesa della Federazione Russa, l'aereo non è stato abbattuto: forse la causa dell'incidente è stata un uccello che è volato nel motore.

A causa di un malfunzionamento tecnico, è morto e due piloti elicottero Ka-52V, che è crollato il 7 maggio 2018.

Le perdite non ufficiali tra i militari hanno superato le 500 persone

Il ministero della Difesa non riferisce su quanti altri militari russi siano in Siria. Così come sul numero di morti dalla Russia che hanno combattuto in questo paese contro i militanti, ma non come parte delle unità regolari dell'esercito russo. Prima di tutto, stiamo parlando dell'esercito privato di Wagner.

Reuters ha riferito che solo nel 2017 è morto in Siria 131 russi- sono tutti mercenari.

I media occidentali hanno scritto di un gran numero di russi morti nel febbraio 2018: la coalizione statunitense ha lanciato un attacco aereo sulle posizioni siriane, durante il quale, secondo varie fonti, sono state uccise diverse dozzine di russi, inclusi due volontari di Asbest. In un'intervista a Znak.com, un ex collega dei morti residenti degli Urali ha affermato che il raid aereo ha portato alla morte di 217 russi.

Lo hanno riferito Bloomberg e il New York Times 200 vittime volontarie.

Allo stesso tempo, l'ex ministro della Difesa dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, Igor Girkin (Strelkov), ha annunciato la morte di massa dell'esercito russo. Ha affermato, citando le sue fonti, che "diverse centinaia" di russi sono stati uccisi durante gli attacchi aerei.

Il ministero della Difesa russo nega che in Siria operino unità militari private. "Se ci sono alcuni cittadini russi in Siria sotto forma di volontari e così via, questo non è attraverso lo stato e non ha nulla a che fare con il Ministero della Difesa", ha commentato Dmitry Peskov, addetto stampa del Presidente della Federazione Russa sulle informazioni a Reuters.

Tuttavia, il ministero degli Esteri russo ha confermato che l'esercito russo al di fuori delle unità regolari è dalla parte dell'esercito siriano. Maria Zakharova, una portavoce del ministero degli Esteri, ha rilasciato una dichiarazione il 15 febbraio 2018, secondo cui cinque cittadini russi sono stati uccisi a seguito dell'attacco aereo dell'aeronautica americana, sottolineando che "non stiamo parlando di personale militare russo".

I media occidentali non hanno scritto di più su perdite così ingenti.

A seguito dell'esplosione di un'auto su una mina radiocomandata, quattro militari russi sono rimasti uccisi e due sono rimasti feriti.

In totale, secondo le pubblicazioni ufficiali del Ministero della Difesa e i rappresentanti delle autorità regionali, le perdite irrecuperabili in combattimento del personale delle Forze armate RF durante l'operazione militare in Siria, iniziata il 30 settembre 2015, ammontavano a 26 persone (tra cui quelli uccisi il 16 febbraio).

Inoltre, è stata registrata una perdita non in combattimento: il 27 ottobre 2015, il Ministero della Difesa ha riferito che uno specialista tecnico, il militare a contratto Vadim Kostenko, è morto in seguito al suicidio nella base aerea di Khmeimim.

Il 19 novembre 2015, il capitano delle forze armate della RF Fedor Zhuravlev è stato ucciso durante una missione di combattimento in Siria. L'ufficiale ha assicurato la guida di missili da crociera lanciati dall'aria sulle posizioni dei terroristi, i dettagli della sua morte sono sconosciuti. La perdita è stata ufficialmente confermata il 17 marzo 2016 alla cerimonia di premiazione dei partecipanti all'operazione. Fedor Zhuravlev è stato insignito dell'Ordine del Coraggio postumo.

Il 24 novembre 2015, un bombardiere di prima linea Su-24M (numero di coda "83 bianco", numero di registrazione RF-90932) dello Special Aviation Group delle forze aerospaziali russe in Siria è stato abbattuto da un F-16 Fighting Falcon caccia dell'aeronautica militare turca nello spazio aereo siriano. I piloti sono riusciti a espellere, il fuoco è stato aperto su di loro da terra, il pilota, il tenente colonnello Oleg Peshkov, è morto. Secondo la parte turca, l'attentatore è stato abbattuto a causa della violazione del confine aereo turco. Il Ministero della Difesa della Federazione Russa ha negato il fatto che il Su-24M si trovasse nello spazio aereo turco.

Gli elicotteri delle Forze Aerospaziali sono decollati alla ricerca dei piloti, durante l'operazione uno di loro (Mi-8AMTSh) è stato danneggiato dai bombardamenti da terra. A bordo, è morto un soldato a contratto di marina, il marinaio Alexander Pozynich. L'elicottero ha effettuato un atterraggio di emergenza in territorio neutrale, l'equipaggio e il personale del gruppo di ricerca e soccorso sono stati evacuati, l'aereo stesso è stato successivamente distrutto da colpi di mortaio dal territorio controllato dalle formazioni armate. Il navigatore del bombardiere abbattuto, il capitano Konstantin Murakhtin, è stato salvato dalle forze speciali delle forze armate russe e dell'esercito siriano. Il 25 novembre 2015, con decreto del Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, il tenente colonnello Oleg Peshkov è stato insignito postumo del titolo di Eroe della Federazione Russa, il capitano Konstantin Murakhtin e il marinaio Alexander Pozynich (postumo) hanno ricevuto l'Ordine del coraggio .

Il 1° febbraio 2016, a seguito di un attacco di mortaio da parte di militanti dell'organizzazione terroristica dello Stato Islamico (bandita nella Federazione Russa), una delle formazioni dell'esercito siriano è stata ferita a morte da un tenente colonnello consigliere militare russo. Secondo il ministero della Difesa, l'ufficiale ha svolto i compiti di assistere l'esercito siriano nello sviluppo di nuove armi fornite nell'ambito dei contratti interstatali esistenti per la cooperazione tecnico-militare. Il soldato è stato nominato postumo per un premio statale.

Il 17 marzo 2016, nell'area dell'insediamento di Tadmor (Palmyra, provincia di Homs), Alexander Prokhorenko, un tenente senior delle Forze per le operazioni speciali delle Forze armate RF, è stato ucciso mentre svolgeva il compito di dirigere attacchi aerei russi contro gli obiettivi dei terroristi dell'Isis. Essendo circondato da terroristi, ha aperto il fuoco su se stesso. I rappresentanti del Ministero della Difesa hanno annunciato ufficialmente la morte di Prokhorenko il 24 marzo 2016. L'11 aprile 2016 gli è stato conferito postumo il titolo di Eroe della Federazione Russa.

Il 12 aprile 2016, durante l'esecuzione di voli nella regione di Homs, un elicottero Mi-28N VKS si è schiantato. Entrambi i membri dell'equipaggio furono uccisi: il comandante Andrey Okladnikov e il navigatore Viktor Pankov. Secondo il servizio stampa del ministero della Difesa, "non vi è stato alcun incendio sull'elicottero". Secondo le conclusioni preliminari della commissione del dipartimento militare, la causa del disastro è stata un errore del pilota.

Il 7 maggio 2016, il sergente delle forze armate russe Anton Erygin è morto in un ospedale da campo in Siria. Il ministero della Difesa ha annunciato ufficialmente la morte di un militare l'11 maggio. È stato insignito dell'Ordine del Coraggio postumo.

Il 7 giugno 2016 è morto in un ospedale di Mosca il sergente minore delle forze armate della RF Mikhail Shirokopoyas, che nel maggio 2016 è stato gravemente ferito a causa dell'esplosione di una mina nella provincia di Aleppo. La morte di un militare è stata ufficialmente confermata dal Ministero della Difesa il 16 giugno 2016. Mikhail Shirokopoyas è stato insignito dell'Ordine del Coraggio postumo.

Il 16 giugno 2016, Andrey Timoshenkov, un militare a guardia di un convoglio umanitario del Centro russo per la riconciliazione delle parti in guerra in Siria, è morto in un ospedale da campo. L'esercito russo ha impedito a un'auto piena di esplosivo di irrompere nel luogo in cui sono stati forniti aiuti umanitari alla popolazione civile. insignito postumo dell'Ordine del Coraggio.

L'8 luglio 2016, nella provincia di Homs, piloti istruttori russi hanno sorvolato un elicottero Mi-25 siriano con munizioni (secondo altre fonti, hanno pilotato il Mi-35M VKS). In quel momento, a est di Palmira, un grande distaccamento di militanti IS ha attaccato le postazioni delle truppe siriane e, sfondando le difese, è avanzato rapidamente in profondità nell'area, creando la minaccia di catturare le alture dominanti. L'equipaggio dell'auto ha deciso di attaccare i terroristi. Esaurite le munizioni, l'elicottero, mentre tornava indietro, è stato colpito da un fuoco da terra ed è caduto in un'area controllata dall'esercito governativo siriano. Entrambi i membri dell'equipaggio furono uccisi: il colonnello pilota Ryafagat Khabibullin e il tenente pilota-operatore Evgeny Dolgin. Vengono presentati postumi ad alti premi statali.

Il 22 luglio 2016, il militare russo a contratto Nikita Shevchenko è morto nella provincia di Aleppo. Ha seguito il convoglio con cibo e acqua per i residenti locali in un'auto di scorta. All'ingresso dell'insediamento accanto all'auto è stato attivato un ordigno esplosivo improvvisato piantato dai militanti. Nikita Shevchenko ha presentato postumo il premio statale.

Il 1 ° agosto 2016, un elicottero russo Mi-8AMTSh (numero di coda 212 giallo, numero di registrazione RF-95585) del VKS è stato abbattuto nella provincia di Idlib a seguito di bombardamenti da terra. Stava tornando alla base aerea di Khmeimim dopo aver consegnato aiuti umanitari ad Aleppo. A bordo c'erano tre membri dell'equipaggio e due ufficiali del Centro russo per la riconciliazione delle parti in guerra in Siria, tutti morti.

Da Birobidzhan - è morto durante i bombardamenti del campus medico dell'ospedale mobile del ministero della Difesa da parte dei ribelli antigovernativi. Un altro medico russo (il pediatra per bambini Vadim Arsentiev) è rimasto gravemente ferito e anche i residenti locali che erano venuti a vedere i medici sono rimasti feriti. L'8 dicembre 2016, Putin ha conferito a Nadezhda Durachenko e Galina Mikhailova l'Ordine del coraggio (postumo) e anche Vadim Arsentiev ha ricevuto l'Ordine del coraggio.

Il 7 dicembre 2016, il Ministero della Difesa ha riferito che il colonnello delle guardie Ruslan Galitsky è morto in ospedale, essendo stato ferito ad Aleppo durante un bombardamento di artiglieria di una delle zone residenziali della parte occidentale della città da parte di militanti "dell'opposizione". Il colonnello, che era in viaggio d'affari in Siria come consigliere militare, ha assistito il personale di comando di una delle formazioni dell'esercito siriano nell'organizzazione dell'addestramento di unità e subunità, nonché nella padronanza dell'equipaggiamento militare. L'8 dicembre 2016, Putin ha conferito a Ruslan Galitsky l'Ordine del coraggio (postumo).

MOSCA (Reuters) - Circa 300 persone che lavoravano per una compagnia militare privata russa collegata al Cremlino sono state uccise e ferite in Siria la scorsa settimana, hanno riferito a Reuters tre persone a conoscenza dell'incidente.

Un medico militare russo ha detto che erano morte circa 100 persone, mentre una fonte che conosce molti dei combattenti ha detto che il bilancio delle vittime era salito a oltre 80.

Il momento delle vittime ha coinciso con una battaglia del 7 febbraio vicino alla città siriana di Deir ez-Zor, dove funzionari e conoscenti statunitensi hanno affermato che le forze della coalizione guidata dagli Stati Uniti hanno attaccato le formazioni legate al presidente siriano Bashar al-Assad, alleato di Mosca.

Le autorità russe hanno denunciato la possibile morte di cinque cittadini non legati alle forze armate.

Gli scontri mostrano che Mosca è più coinvolta militarmente negli eventi siriani di quanto non abbia affermato in precedenza, e rischia di essere coinvolta in uno scontro diretto con gli Stati Uniti in questo Paese mediorientale.

Le perdite subite dalla Russia sono state le maggiori dalla guerra nell'Ucraina orientale nel 2014. Mosca nega di inviare truppe e volontari in Ucraina e non ha mai confermato notizie di vittime.

I feriti evacuati dalla Siria nei giorni scorsi sono stati portati in quattro ospedali militari russi, hanno detto cinque persone che hanno familiarità con la situazione.

Un medico militare che lavora in un ospedale di Mosca e cura i feriti portati dalla Siria ha affermato che sabato c'erano più di 50 pazienti di questo tipo nel suo ospedale, di cui il 30% gravemente ferito.

Il medico, che ha parlato in condizione di anonimato perché gli è vietato rivelare le vittime, ha detto che almeno tre aerei carichi di feriti sono arrivati ​​a Mosca tra venerdì e lunedì.

Secondo lui, si trattava di velivoli da trasporto militare appositamente equipaggiati, in cui ci sono 2-3 moduli per i feriti gravi e fino a diverse dozzine di posti per i feriti lievi.

Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, ha dichiarato giovedì che, secondo le informazioni preliminari, cinque cittadini russi potrebbero essere morti nell'area di battaglia, ma non erano militari. Secondo lei, le notizie di decine e centinaia di russi morti erano informazioni sbagliate contro gli oppositori della Russia.

Il ministero della Difesa russo non ha risposto alle domande di Reuters sulle vittime in Siria.

Alla domanda sulle perdite della Russia in Siria, giovedì un portavoce del Cremlino ha affermato di non avere nulla da aggiungere alle dichiarazioni precedenti. All'inizio di questa settimana, il Cremlino ha dichiarato di non avere informazioni su eventuali vittime.

La Reuters non è stata in grado di contattare direttamente il datore di lavoro degli appaltatori, il cosiddetto gruppo Wagner, i cui combattenti caduti hanno ricevuto in passato i premi del Cremlino.

Il medico militare ha detto di aver saputo da un rianimatore che è volato in Siria per i feriti che alla fine della scorsa settimana il bilancio delle vittime era di circa 100, i feriti erano circa 200.

Yevgeny Shabayev, capo della società cosacca di Khovrino con legami con esperti militari privati, ha detto che mercoledì stava visitando conoscenti feriti in Siria presso l'ospedale militare centrale del ministero della Difesa a Khimki.

Secondo lui, i feriti gli hanno detto che due unità di specialisti militari privati ​​russi che hanno preso parte alla battaglia vicino a Deir ez-Zor contavano 550 persone. Di questo numero, circa 200 persone non sono state uccise o ferite.

Shabaev ha detto che c'erano 8 persone nel reparto che ha visitato, tutte evacuate dalla Siria negli ultimi giorni. Gli altri reparti del reparto erano completamente occupati dai feriti.

“Se capisci cosa sono le operazioni militari e le ferite da combattimento, allora puoi immaginare cosa sta succedendo lì. Cioè, urla, urla continue... È un quadro difficile", ha detto.

Una fonte vicina al gruppo Wagner, che ha parlato ai partecipanti alla battaglia del 7 febbraio, ha affermato che i suoi conoscenti gli hanno parlato di oltre 80 specialisti militari privati ​​morti dalla Russia.

La fonte, che ha parlato in condizione di anonimato, ha affermato che il totale di circa 300 morti e feriti era sostanzialmente corretto.

Secondo lui, nei corpi di molti feriti ci sono frammenti che non sono visibili ai raggi X, il che rende difficile il trattamento.

"La prognosi per la maggior parte delle persone colpite è sfavorevole", ha detto.

GUERRA ATTRAVERSO GLI INTERMEDIARI

Oltre all'ospedale di Khimki, i feriti vengono curati presso il Terzo ospedale clinico militare centrale di Vishnevsky a Krasnogorsk, nella regione di Mosca, il Burdenko Main Military Clinical Hospital di Mosca e l'Accademia medica militare di San Pietroburgo, ha affermato un medico, Shabaev e altre tre persone che conoscono i combattenti morti e feriti.

La Reuters ha contattato telefonicamente gli ospedali designati giovedì. Il personale ha rifiutato di commentare o ha negato la presenza di pazienti portati dalla Siria.

Un corrispondente della Reuters ha visitato mercoledì l'ospedale di Burdenko e ha parlato brevemente con i pazienti che hanno affermato di non sapere nulla di qualcuno evacuato dalla Siria. I giornalisti di Reuters hanno anche visitato un ospedale di Krasnogorsk e un ospedale di Balashikha, ma non sono stati autorizzati ad entrare negli edifici.

La Russia ha lanciato un'operazione militare in Siria nel settembre 2015, ribaltando le sorti del conflitto a favore di Assad.

Funzionari russi negano l'uso di specialisti militari privati ​​in Siria, affermando che la presenza di Mosca è limitata agli attacchi aerei, a una base navale e a istruttori militari che addestrano l'esercito siriano, nonché a un piccolo numero di combattenti delle forze speciali.

Tuttavia, secondo persone che hanno familiarità con la situazione, le autorità russe utilizzano un gran numero di appaltatori privati ​​in Siria, poiché ciò consente loro di aumentare la loro presenza nella zona di conflitto senza rischiare la vita del personale militare ordinario di cui dovrebbero denunciare la morte .

Gli appaltatori, la maggior parte dei quali sono ex militari, stanno svolgendo incarichi dall'esercito russo, affermano persone che hanno familiarità con la situazione. La maggior parte di loro sono cittadini russi, anche se alcuni hanno passaporti ucraini e serbi.

Gli Stati Uniti e la Russia, che sostengono le parti opposte nel conflitto siriano, stanno compiendo sforzi significativi per evitare scontri militari. Ma la presenza di specialisti militari privati ​​della Federazione Russa introduce un elemento di imprevedibilità.

INTELLIGENZA IN BATTAGLIA

Un funzionario statunitense, parlando in condizione di anonimato, ha dichiarato la scorsa settimana che gli alleati di Assad, sostenuti da artiglieria, carri armati, lanciarazzi e mortai, hanno attaccato i combattenti delle forze democratiche siriane sostenute dagli Stati Uniti vicino a Deir ez-Zor il 7 febbraio.

Funzionari statunitensi affermano che le forze speciali statunitensi sono state attaccate insieme alle SDF.

La coalizione guidata dagli Stati Uniti ha risposto all'attacco uccidendo circa 100 forze alleate di Assad, ha detto il funzionario.

Dopo la battaglia, i compagni di specialisti militari privati ​​russi hanno affermato che le forze pro-Assad includevano russi, che sono anche tra le vittime.

Shabayev ha affermato che le perdite sono state così elevate a causa della mancanza di supporto aereo e anche perché l'attacco è stato effettuato da forze ben attrezzate piuttosto che da militanti scarsamente armati.

"All'inizio c'è stato un raid di bombardieri, e poi gli Apache li hanno eliminati", ha detto Shabaev, riferendosi alle parole dei feriti.

Una fonte vicina al gruppo Wagner ha affermato che le forze colpite dalla coalizione erano costituite principalmente da specialisti militari privati ​​russi, oltre a "un certo numero di siriani e iraniani".

Secondo lui, il 7 febbraio queste forze sono avanzate verso il villaggio di Khsham nella provincia di Deir ez-Zor, in una zona designata come neutrale in base a un accordo tra l'esercito russo e la coalizione guidata dagli Stati Uniti.

Ha detto che l'obiettivo era vedere come avrebbe reagito la coalizione. Secondo lui, le forze si sono avvicinate alle posizioni delle SDF e degli americani a una distanza inferiore a 5 chilometri.

La fonte ha affermato che le forze guidate dagli Stati Uniti, seguendo una procedura concordata con la Russia, avevano avvertito l'esercito russo che si stavano preparando a colpire. Non sa se l'avvertimento sia stato trasmesso a esperti militari privati.

"L'avviso era di 20 minuti in anticipo, durante un tale periodo non è realistico schierare il convoglio, ma le formalità sono state espletate", ha affermato la fonte.

Secondo lui, gli specialisti privati ​​non hanno risposto al fuoco, per non provocare nuovi scioperi da parte della coalizione.

Con la partecipazione di Anton Zverev. Testo di Christian Lowe. Tradotto da Dmitry Antonov

Iniziato il 30 settembre 2015, secondo i dati ufficiali, 107 militari russi sono stati uccisi. 74 di loro sono state vittime di incidenti aerei.

Il 6 marzo 2018, un aereo da trasporto russo An-26 si è schiantato durante l'atterraggio all'aeroporto di Khmeimim in Siria. L'aereo si è schiantato a oltre 500 metri dalla pista. Secondo il ministero della Difesa russo, la causa potrebbe essere un malfunzionamento tecnico dell'aereo. Il dipartimento militare ha sottolineato che il transatlantico non è stato abbattuto. Le vittime dell'incidente furono 39 militari.

Il 3 maggio 2018, un caccia russo Su-30SM si è schiantato al largo delle coste di Latakia in Siria. I due piloti a bordo sono stati uccisi. Su-30 si è schiantato nel Mar Mediterraneo. Il caccia stava guadagnando quota dopo essere decollato dalla base aerea russa di Khmeimim. Il Ministero della Difesa della Federazione Russa ha suggerito che una possibile causa dell'incidente potrebbe essere un uccello che è entrato nel motore, poiché non c'è stato alcun incendio sull'aereo.

Il 7 maggio 2018, un elicottero russo Ka-52V si è schiantato in Siria, uccidendo entrambi i piloti. Secondo il Ministero della Difesa della Federazione Russa, la causa dell'incidente potrebbe essere un malfunzionamento tecnico dell'aereo.

Il 17 settembre 2018, un aereo da ricognizione elettronico Il-20 delle forze aerospaziali russe è scomparso dai radar mentre atterrava vicino alla base aerea di Khmeimim sul Mar Mediterraneo. A bordo dell'aereo, secondo il Ministero della Difesa della Federazione Russa, c'erano 15 militari russi. Secondo il rappresentante ufficiale del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, "nascondersi dietro un aereo russo, i piloti israeliani lo hanno posizionato sotto il fuoco dei sistemi di difesa aerea siriani".